Luigi Lo Cascio presenta la sua versione di "Otello", da lui riscritto in lingua siciliana. Regista e attore (nel ruolo di Iago, accanto a Vincenzo Pirrotta come Otello), colloca la vicenda a tragedia avvenuta, dando una nuova versione del gesto omicida: non la gelosia o la differenza di razza, bensì l'inconciliabilità tra maschile e femminile.
Un Otello scarnificato, ridotto a tre, anzi quattro personaggi: il condottiero, l’alfiere, Desdemona, ai quali si aggiunge l’invenzione di un soldato che si fa narratore, coscienza critica, coro.
A partire da Shakespeare un altro Otello. La lingua italiana e quella siciliana si fronteggiano a colpi di endecasillabi nel testo riscritto e diretto da Luigi Lo Cascio, che sceglie per il ruolo del titolo Vincenzo Pirrotta e riserva per sé quello di Iago.
Il plot si presenta modificato a partire dalla sequenza temporale. La tragedia di Otello è già compiuta. E ciò che lo ha condotto al compimento del suo atto scellerato non è dovuto alle implicazioni che derivano dal colore nero della pelle. Ma da quella differenza fondamentale che talvolta, invece di generare un incontro tutto da costruire in virtù del desiderio, spalanca un varco da cui può irrompere un odio smisurato. È la differenza tra uomo e donna”.
Perché vederlo?
Per assistere all’originale rivisitazione di un testo celeberrimo da parte di un attore, autoree regista tra i più conosciuti del panorama teatrale italiano.
Durata: 1 ora e 50 minuti
Piccolo Teatro Strehler
dal 20 gennaio al 1 febbraio 2015
Otello
di Luigi Lo Cascio
liberamente ispirato a "Otello" di William Shakespeare
regia Luigi Lo Cascio
scenografie, costumi e animazioni Nicola Console e Alice Mangano
musiche Andrea Rocca
luci Pasquale Mari
con Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio, Valentina Cenni, Giovanni Calcagno
produzione Teatro Stabile di Catania, E.R.T. Emilia Romagna Teatro Fondazione