Asterusher. Autobiografia per feticci, Corraini Editore, è il libro di Michele Mari – scrittore e docente di Letteratura italiana all’Università Statale – che racconta la sua vita attraverso i ricordi legati a due case, a Milano e a Nasca, fotografate da Francesco Pernigo.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Chiostro Nina Vinchi
Asterusher nasce dall'unione dei titoli di due racconti: La casa di Asterione di Jorge Luis Borges e La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe ad evocare la casa, o meglio le case, che fanno da filo conduttore all'autobiografia di Michele Mari edita da Corraini.
Milano e Nasca (piccola località in provincia di Varese) sono i luoghi in cui si trovano le dimore dove Mari ha trascorso lunghi periodi durante l’infanzia e fanno da filo conduttore dell'Autobiografia per feticci. Un libro fotografico perché sono le immagini di Francesco Pernigo a illustrare gli angoli nascosti raccontando, in un intreccio di aneddoti e citazioni, la storia indissolubilmente legata agli oggetti che le hanno popolate e le popolano. Ne emerge un’identità letteraria evocata attraverso le tracce fisiche di una storia personale e familiare fatte di "tracce" che noi abbiamo lasciano nelle case, così come loro le hanno lasciate su di noi.
Asterusher nasce dall'unione dei titoli di due racconti: La casa di Asterione di Jorge Luis Borges e La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe ad evocare la casa, o meglio le case, che fanno da filo conduttore all'autobiografia di Michele Mari edita da Corraini.
Milano e Nasca (piccola località in provincia di Varese) sono i luoghi in cui si trovano le dimore dove Mari ha trascorso lunghi periodi durante l’infanzia e fanno da filo conduttore dell'Autobiografia per feticci. Un libro fotografico perché sono le immagini di Francesco Pernigo a illustrare gli angoli nascosti raccontando, in un intreccio di aneddoti e citazioni, la storia indissolubilmente legata agli oggetti che le hanno popolate e le popolano. Ne emerge un’identità letteraria evocata attraverso le tracce fisiche di una storia personale e familiare fatte di "tracce" che noi abbiamo lasciano nelle case, così come loro le hanno lasciate su di noi.