Nato il occasione della mostra al Museo Archeologico di Napoli, il libro Fotografare il tempo. Pompei e dintorni, edito da Corraini, racconta il lungo lavoro fotografico svolto da Claudio Sabatino tra gli scavi e il paesaggio urbano dell'antica città. Alla presentazione partecipa, con l'autore, Giovanna Calvenzi, curatrice dell'esposizione.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Chiostro Nina Vinchi
Nato come catalogo dell'omonima mostra, curata da Giovanna Calvenzi, ideata e coordinata da Gioia Olivastri, ospitata dal Museo Archeologico di Napoli, il libro Fotografare il tempo. Pompei e dintorni, edito da Corraini, con fotografie di Claudio Sabatino consente di riflettere sul rapporto tra il contesto archeologico, quello paesaggistico e i reperti da esso generati.
Le fotografie di Sabatino, infatti, mettono a nudo – in luoghi simbolo per l’archeologia italiana – l’intervento del tempo e della presenza umana: un prima e un dopo che si fanno spie da una parte della pressione esercitata dell’espansione edilizia, dall’altra della maggior attenzione in Italia per i luoghi espositivi piuttosto che per il territorio.
Il libro è arricchito da contributi di Paolo Giulierini, direttore del Museo, Massimo Osanna, ex direttore della Soprintendenza archeologica di Pompei e docente alla Facoltà di Archeologia all’Università Federico II di Napoli, Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia, Carlo Rescigno, docente all'Università degli Studi della Campania e Giovanna Calvenzi, fotografa, docente di fotografia e curatrice della mostra,
Alla presentazione al pubblico partecipano Claudio Sabatino e Giovanna Calvenzi.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nato come catalogo dell'omonima mostra, curata da Giovanna Calvenzi, ideata e coordinata da Gioia Olivastri, ospitata dal Museo Archeologico di Napoli, il libro Fotografare il tempo. Pompei e dintorni, edito da Corraini, con fotografie di Claudio Sabatino consente di riflettere sul rapporto tra il contesto archeologico, quello paesaggistico e i reperti da esso generati.
Le fotografie di Sabatino, infatti, mettono a nudo – in luoghi simbolo per l’archeologia italiana – l’intervento del tempo e della presenza umana: un prima e un dopo che si fanno spie da una parte della pressione esercitata dell’espansione edilizia, dall’altra della maggior attenzione in Italia per i luoghi espositivi piuttosto che per il territorio.
Il libro è arricchito da contributi di Paolo Giulierini, direttore del Museo, Massimo Osanna, ex direttore della Soprintendenza archeologica di Pompei e docente alla Facoltà di Archeologia all’Università Federico II di Napoli, Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia, Carlo Rescigno, docente all'Università degli Studi della Campania e Giovanna Calvenzi, fotografa, docente di fotografia e curatrice della mostra,
Alla presentazione al pubblico partecipano Claudio Sabatino e Giovanna Calvenzi.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.