Skip to main content

Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO

Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO

Scopri “Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO”, il magazine in quattro numeri curato dalla redazione di Stratagemmi – Prospettive Teatrali e realizzato da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Milano. Attraverso recensioni, approfondimenti e interviste ad artiste e artisti, la redazione racconta il Festival “Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)” in scena dal 4 al 31 maggio, riverberandone le istanze e l’atmosfera. 

SCARICA il 1° NUMERO 

SCARICA il 2° NUMERO

SCARICA il 3° NUMERO

SCARICA il 4° NUMERO

 

IN REDAZIONE
Chiara Carbone, Harriet Carnevale, Edoardo D’Amico (disegni), Luisa Donner, Sara Errante, Francesca Lepiane (organizzazione), Alessia Laura Loggia, Andrea Malosio, Noemi Mangialardi, Laura Mangili, Mariachiara Merola, Federica My, Leonardo Ravioli, Francesca Rigato, Riccardo Francesco Serra, Alessandro Stracuzzi, Alice Strazzi, Valentina Stringhetti, Elena Vismara

FORMAZIONE E EDITING
Maddalena Giovannelli, Alessandro Iachino, Camilla Lietti

IMPAGINAZIONE
Camilla Lietti

GRAFICA
Leftloft

 

Immagine: illustrazione di Edoardo D’Amico ispirata allo spettacolo Still Life. A Chorus for Animals, People and all other Lives

 

Oltre la scena Festival

Oltre la scena Festival

Un mese di incontri, masterclass, proiezioni, live music, DJSET e incursioni degli artisti del Festival “Presente indicativo”

 

Oltre la scena Festival | Parole in pubblico
incontri pre e post spettacolo con gli artisti del Festival al Chiostro Nina Vinchi e nei teatri
laddove non diversamente specificato, gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 

Oltre la scena Festival | lapiazza
live performance, DJSET e cocktail bar aperto tutti i giorni* dalle 18 alle 24
curatela artistica e produzione mare culturale urbano 
con la collaborazione tecnica di DOMA Food and Party Design
(*nei giorni di spettacolo al Teatro Strehler e Studio Melato. In caso di pioggia gli eventi sono annullati)
gli eventi sono a ingresso libero

Oltre la scena Festival | PiccoloLab
masterclass a cura degli artisti del Festival “Presente indicativo”
info e prenotazioni
promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

Focus Ucraina
proiezioni, letture e dibattiti approfondiscono la scena ucraina e russa dissidente
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Gli spettacoli di Strehler al cinema
dal 5 al 29 maggio dieci capolavori del teatro strehleriano sul grande schermo, da Il giardino dei ciliegi a La Tempesta e Re Lear, passando per Arlecchino e Le baruffe chiozzotte e molti altri 
all'Anteo spazioCinema

Rassegna Mariano Pensotti/Grupo Marea
una settimana dopo le recite al Piccolo dello spettacolo Los años di Mariano Pensotti, dal 12 al 14 maggio, in collaborazione con ZONA K, nella sala di via Spalato 11 sono proiettati i tre film scritti e diretti dal regista argentino The Audience (Atene), El Público (Buenos Aires) e The Public/Het Publiek (Bruxelles)

 

Marco Manini DJSET

una selezione musicale costruita su 15 anni di esperienza nel mondo della musica: nuove scoperte accattivanti e vecchi successi intramontabili per un DJSET da ballare e cantare a squarciagola
Mercoledì 4 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 21
Ingresso libero

DJSET di Alioscia aka BBDAI (Casino Royale)

Mercoledì 4 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Giovedì 5 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

Raster@Piccolo | F4 in concerto

Raster, la rassegna di musica indipendente di mare culturale urbano approda al Piccolo con F4 in concerto
Giovedì 5 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21.45 alle 23
Ingresso libero

Incontro con Mariano Pensotti

e la compagnia dello spettacolo Los años, presentato da Valentina Kastlunger di ZONA K
dedicato al pubblico dello spettacolo
Giovedì 5 maggio
| Teatro Studio Melato, post spettacolo

Masterclass con Mariano Pensotti 

Venerdì 6 maggio | Teatro Strehler, Sala Fortunato, dalle 9 alle 13

Incontro con Constanza Macras, Mariano Pensotti e Sergio Blanco

modera Antonella Mori, docente di Economia dell’Università Bocconi e responsabile del Programma America Latina dell’ISPI
Venerdì 6 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 17
 

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Venerdì 6 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

Fronte Fresca Party DJSET

musica, arte, esoterismo e rabdomanzia. Un modo libero di stare insieme in spazi trasformati da battiti e respiri. Un nuovo sguardo su Milano
Venerdì 6 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Masterclass con Marco D’Agostin

Domenica 8 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 11 alle 13

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Lunedì 9 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

LSKA by Luca Scapellato da BEST REGARDS di Marco D’Agostin | special guest dal Festival “Presente indicativo”

DJSET di musica elettronica (downtempo-ambient) prodotta da LSKA 
Lunedì 9 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 24
Ingresso libero

Incontro con Marco D’Agostin

con Viola Lo Moro, poeta, socia della libreria delle donne Tuba, lesbofemminista
Martedì 10 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 15.30
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Martedì 10 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

dBEETH | DJSET di musica classica su vinile 

anni di ricerche tra bancarelle e negozi di dischi usati, per comporre una raccolta di piccole gemme preziose che vanno dal ‘600 fino ai primi del ‘900, con una predilezione particolare per il Barocco e per gli strumenti insoliti. Un progetto di Fabio Bonelli 
Martedì 10 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21.30 alle 23.30
Ingresso libero

Incontro con la compagnia FC Bergman

modera Silvia Romani, professore di Mitologia, religioni e antropologia del mondo antico all’Università degli Studi di Milano
Mercoledì 11 maggio | Teatro Strehler, Scatola Magica, ore 18 
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Anaïs Drago in Solitudo - violini, voce, composizioni | live music

Solitudo è un concerto che stupisce per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica. Anais Drago è intenta a estrarre, una alla volta, tutte le infinite potenziali voci del violino, inventando poi nuove e ardite conformazioni
Mercoledì 11 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 19 alle 20.30
Ingresso libero

Incontro con Aristide Tarnagda

e la compagnia dello spettacolo Façons d’aimer, presentato da Marta Cuscunà
dedicato al pubblico dello spettacolo
Mercoledì 11 maggio | Teatro Franco Parenti (Via Pier Lombardo 14, Milano), post spettacolo

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Mercoledì 11 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 23.30
Ingresso libero

ARGENTINA / REALTÀ PARALLELE / Mariano Pensotti, Lisandro Rodríguez

per Cartografie della scena contemporanea. Un ciclo di incontri dedicati a Renato Palazzi
con Francesca Serrazanetti (Stratagemmi), Valentina Kastlunger (ZONA K), Lorenzo Donati (Altre Velocità - Università di Bologna)
Alessandro Cassol (Università degli Studi di Milano)
Giovedì 12 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Incontro con Pascal Rambert e Claudio Longhi 

moderano Maurizio Porro e Chiara Elefante
in occasione dell’incontro viene presentato il libro Due amici di Pascal Rambert, edito in collaborazione con Il Saggiatore
Venerdì 13 maggio | Institut Français (Corso Magenta 63, Milano), ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Venerdì 13 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 19.30
Ingresso libero

Ciao Amore DJSET by Futura Dischi 

Ciao Amore è una selezione musicale a cura di Futura Dischi, etichetta indipendente nata nel 2018
Venerdì 13 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 24
Ingresso libero

Incontro con Serge Aimé Coulibaly

e la compagnia dello spettacolo Wakatt, presentato da Alessandra Muglia, giornalista della redazione Esteri del Corriere della Sera
dedicato al pubblico dello spettacolo
Sabato 14 maggio | Teatro Strehler, post spettacolo

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Sabato 14 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

Camparino Club DJSET

Sabato 14 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Masterclass con i danzatori della Compagnia Faso Theatre 

Domenica 15 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 10 alle 13

Incontro con lacasadargilla

Lisa Ferlazzo Natoli, Maddalena Parise e Alessandro Ferroni di lacasadargilla in dialogo con Antonio Moresco
Domenica 15 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Naby Eco Trio | live music

una piccola formazione composta da tre artisti (Naby Eco Camara, Yaya Dembele e Papa Camara) che mettono insieme sonorità tipiche dell’Africa occidentale con l’apporto di tre strumenti tipici: Kora, balafon e percussioni
Domenica 15 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18 alle 20
Ingresso libero

Sunday Lapolees DJSET

pianista classico e jazz, si appassiona presto ai suoni della musica black. Nei suoi set mescola sonorità varie, spaziando tra funk, breakbeat, afro, hip-hop, reggae, dancehall, ma anche deep house, electro e nu disco
Lunedì 16 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 19 alle 22.30
Ingresso libero

Incontro con Marcus Lindeen e Marianne Ségol-Samoy

moderano Gabriella Bottini e Chiara Elefante
in occasione dell’incontro viene presentato il libro Trilogia delle identità di Marcus Lindeen, edito in collaborazione con Il Saggiatore
Martedì 17 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 17
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Martedì 17 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

dBEETH | DJSET di musica classica su vinile 

anni di ricerche tra bancarelle e negozi di dischi usati, per comporre una raccolta di piccole gemme preziose che vanno dal ‘600 fino ai primi del ‘900, con una predilezione particolare per il Barocco e per gli strumenti insoliti. Un progetto di Fabio Bonelli 
Martedì 17 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 20.30 alle 23
Ingresso libero

Incontro con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni

dedicato al pubblico dello spettacolo, presentato da Marco Marino, editor della casa editrice il Saggiatore
Martedì 17 maggio | Teatro Grassi, post spettacolo

Lazzaroni | live music

cantautore e producer romano, Lazzaroni attinge da influenze musicali diverse, sia della scena anglofona sia di quella italiana, che vanno dall’indie-pop al neo-soul
Mercoledì 18 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 19 alle 20.30
Ingresso libero

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Mercoledì 18 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Masterclass La terrible costumbre del teatro con Lisandro Rodríguez  

Giovedì 19 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 10 alle 12.30

Masterclass con Aglaia Pappas

Giovedì 19 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 14 alle 17

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Giovedì 19 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 19.30
Ingresso libero

Incontro con Lisandro Rodríguez

e la compagnia dello spettacolo Extremófilo, presentato da Valentina Kastlunger di ZONA K
dedicato al pubblico dello spettacolo
Giovedì 19 maggio | ZONA K (Via Spalato 11, Milano), post spettacolo

Raster@Piccolo | Bjrg in concerto

Raster, la rassegna di musica indipendente di mare culturale urbano approda al Piccolo, con a Bjrg, in concerto, un progetto di sola voce (una loop station, un pedale delay e due microfoni)
Giovedì 19 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 23
Ingresso libero

lezione di tango da Extremófilo di Lisandro Rodríguez | special guest dal Festival “Presente indicativo”

lezione/performance di tango tenuta dalla compagnia dello spettacolo Extremófilo di Lisandro Rodríguez
Giovedì 19 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 23 alle 24
Ingresso libero

Masterclass La terrible costumbre del teatro con Lisandro Rodríguez  

Venerdì 20 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 10 alle 12.30

Masterclass con Aglaia Pappas

Venerdì 20 maggio | Teatro Strehler, Sala Carpi, dalle 14 alle 17

GRECIA / DIONISO E IL CORPO / Theodoros Terzopoulos 

per Cartografie della scena contemporanea. Un ciclo di incontri dedicati a Renato Palazzi
con Camilla Lietti (Stratagemmi), Andrea Porcheddu (critico teatrale), Gilda Tentorio (Università degli Studi di Milano) e Theodoros Terzopoulos 
Venerdì 20 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Venerdì 20 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

live set da Extremófilo di Lisandro Rodríguez | special guest dal Festival “Presente indicativo”

rock argentino con la compagnia dello spettacolo Extremófilo di Lisandro Rodríguez
Venerdì 20 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Incontro con Theodoros Terzopoulos 

dedicato al pubblico dello spettacolo Nora, presentato da Nicola Crocetti
Sabato 21 maggio | Teatro Grassi, post spettacolo

Sunday Lapolees DJSET

pianista classico e jazz, si appassiona presto ai suoni della musica black. Nei suoi set mescola sonorità varie, spaziando tra funk, breakbeat, afro, hip-hop, reggae, dancehall, ma anche deep house, electro e nu disco
Lunedì 23 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 22.30
Ingresso libero

RVVV | live coding performance

il live coding – musica e video generati live tramite codice – si arricchisce di strumenti analogici per un sound elettronico stratificato, che spazia dall’ambient alla techno. Improvvisazione e motivi pop si influenzano in un’esperienza unica che vede musica, testi e visual parte di un tutto mai uguale a se stesso
Martedì 24 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21 alle 23
Ingresso libero

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Mercoledì 25 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 22
Ingresso libero

Sunday Lapolees DJSET

pianista classico e jazz, si appassiona presto ai suoni della musica black. Nei suoi set mescola sonorità varie, spaziando tra funk, breakbeat, afro, hip-hop, reggae, dancehall, ma anche deep house, electro e nu disco
Mercoledì 25 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 24
Ingresso libero

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Giovedì 26 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 19.30
Ingresso libero

Raster@Piccolo | Radio Trapani in concerto

Raster, la rassegna di musica indipendente di mare culturale urbano approda al Piccolo con Radio Trapani, in concerto, alter ego di Dario Trapani, electro-pop emotivo da Domodossola. Per i fan di Unknown Mortal Orchestra, Duke Ellington, Frank Ocean, Porches e Mac DeMarco
Giovedì 26 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21.30 alle 22.30
Ingresso libero

Incontro con Tiago Rodrigues, Yves Daccord e Claudio Longhi

in occasione dell’incontro viene presentato il libro Teatro di Tiago Rodrigues, edito in collaborazione con Il Saggiatore
Venerdì 27 maggio | Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, angolo Corso Garibaldi 89/A, Milano), ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

PORTOGALLO-BRASILE / IN MIGRAZIONE / Christiane Jatahy, Tiago Rodrigues

per Cartografie della scena contemporanea. Un ciclo di incontri dedicati a Renato Palazzi
con Alessandro Iachino (Stratagemmi), Roberta Ferraresi (Università di Cagliari), Paola Tripoli (FIT Festival), Sofia Andrade (Università di Genova)
Venerdì 27 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Venerdì 27 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Ingresso libero

Quilombo Tropical DJSET

il ritmo infuocato dei DJSET di Quilombo Tropical a ritmo di cumbia, afro disco, salsa e reggaeton 
Venerdì 27 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22 alle 24
Ingresso libero

Incontro con Tiago Rodrigues e Claudio Longhi

Teatri d’Europa/Teatri in Europa. Nell’ambito del ciclo “Tra Italia e Francia: una certa idea dell’Europa” promossa dall’Ambasciata di Francia e dall’Institut Français Italia insieme alla rivista Le Grand continent 
modera Ira Rubini, capo servizio cultura Radio Popolare
Sabato 28 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 17
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Sabato 28 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 19.30
Ingresso libero

DJSET di Missin Red 

il DJSET eclettico e accattivante dal sapore speciale di Missin Red: dallo swing all'electro swing, dagli oldies all'elettronica, dai mash up al breakbeat, dal reggae al tropical bass, dai samples all'hip-hop
Sabato 28 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21 alle 24
Ingresso libero

Incontro con Marlene Monteiro Freitas, Marta Górnicka e Parnia Shams

modera Alessandra Sarchi, scrittrice e collaboratrice delle pagine culturali del Corriere della Sera
Domenica 29 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 17
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Incontro con Dead Centre

modera Paola Villani, stage designer
Lunedì 30 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 18
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Lunedì 30 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 21.30
Ingresso libero

Dead Centre DJSET da Beckett’s Room | special guest dal Festival “Presente indicativo”

DJSET performance a cura di Dead Centre
Lunedì 30 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
Ingresso libero

Lasagna Lounge DJSET

DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Martedì 31 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 19.30
Ingresso libero

Fan Fath Al | live music

metallo vibrante, ritmi infuocati e scomposti, melodie dense di passione che raccontano storie di amore e morte, un'immersione nei suoni e nelle armonie in un viaggio verso luoghi diametralmente lontani e interiori
Martedì 31 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 21 alle 23
Ingresso libero

Il Teatro è tratto

Il Teatro è tratto

Giovedì 17 marzo, ore 18
Il Teatro è Tratto
Grafica e comunicazione visiva nella storia del Piccolo Teatro

presso Triennale Milano
Intervengono Umberto Angelini, Mara Campana, Anna Steiner, Emilio Fioravanti, David Pasquali, Marco Sammicheli, Giovanni Soresi, Marco Tortoioli Ricci

Albe Steiner, Remo Muratore, Massimo Vignelli, Emilio Fioravanti e Leftloft: cinque stagioni della grafica e della comunicazione visiva del Piccolo raccontate attraverso il tratto e le esperienze dei loro rispettivi protagonisti. Nell'ambito di "Strehler" città aperta – ciclo di incontri sviluppato dal Piccolo in collaborazione con alcune delle istituzioni più importanti della città in occasione di Strehler100, insieme a Triennale riflettiamo su come codici e progetti di comunicazione visiva differenti abbiano contribuito all’edificazione dell’istituzione teatrale milanese fondata da Strehler e alla sua immagine identitaria.

Un carotaggio nella grafica del Piccolo a sondare le trasformazioni e le innovazioni che l’hanno accompagnata dal dopoguerra fino a oggi, ma anche una vera e propria lezione di anatomia a toccare con mano documenti, immagini, cartelloni e poster selezionati dagli archivi del Vignelli Center e da quelli del Piccolo.

A testimoniare l’esperienza di Albe Steiner è presente Anna Steiner dell’Archivio Albe e Lica Steiner. Emilio Fioravanti, grafico e art director, racconta insieme a Giovanni Soresi, storico direttore della comunicazione del Piccolo, il suo lavoro e il suo rapporto con Massimo Vignelli. In rappresentanza di Leftloft interviene David Pasquali, art director dello studio.

Tra gli ospiti, inoltre, Marco Tortoioli Ricci, Presidente di AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, e Mara Campana, storico dei linguaggi della comunicazione visiva.
L’incontro è introdotto da un saluto di Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, e moderato da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano.

L'evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti
 

Un doppio sguardo sull’Europa

Un doppio sguardo sull’Europa

La visione europeista di Strehler e del contesto economico in cui nascono e si sviluppano i progetti culturali

Per tradizione il Grand Tour iniziava e terminava nella medesima città: un ritorno all’origine a verificare, in primo luogo con se stessi, cosa si era appreso nel corso del viaggio, cosa era cambiato nel proprio sguardo. Prima e ultima tappa di uno straordinario percorso teatrale, Milano e il Piccolo rappresentano le fondamenta e il vertice dell’istituto teatrale di Giorgio Strehler. Ed è sempre da qui che prende piede la consapevolezza che un manifesto di democrazia come quello voluto insieme a Paolo Grassi alla nascita del teatro di via Rovello – reso esplicito dal motto “Teatro d’Arte per Tutti” – comporta una necessità impellente: aprire, insieme alla platea, anche il proprio sguardo. Un allargamento di prospettiva che è, come nel Grand Tour, un ampliamento spaziale della propria ricerca estetica: un valicare i confini nazionali a creare legami nuovi, intercettare sensibilità diverse e iniziare a impastare quell’humus culturale da cui far risorgere, nel dopoguerra, una nuova civiltà culturale e teatrale europea. Ed è proprio in nome di quel progetto e della vocazione europeista di Strehler che il Piccolo insieme a Gallerie d’Italia dedica un doppio appuntamento al legame tra Teatro e Europa. Due incontri in cui le voci dei protagonisti della scena teatrale contemporanea si intrecciano con quelle di scrittrici e autori di fama internazionale in un dialogo aperto. A restituire un piccolo ma significativo affresco delle policromie culturali che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare l’Europa.
 
Lunedì 31 gennaio, ore 18
Palcoscenico Europa
Un dialogo tra Hortense Archambault e Fernando Savater
moderato da Rosaria Ruffini
letture di Elena Rivoltini

Secondo l’articolo 167 del trattato di Lisbona, «L’Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune». Quella tra un’ “Europa della cultura” e “le culture d’Europa” è una dialettica apparentemente virtuosa, finalizzata a un rafforzamento e a una conservazione di una biodiversità identitaria, culturale e linguistica che tuttavia, nel suo movimento oscillatorio, può produrre una qualche difficoltà prospettica. È infatti possibile, di fronte al “palcoscenico Europa”, mettere a fuoco uno sguardo che, attraverso arte, teatro e letteratura, riesca a dirsi condiviso e allo stesso tempo plurale? Quali sono oggi le politiche e i modelli culturali che meglio rappresentano e possono diffondere i valori del progetto europeo? E infine: i confini d’Europa possono davvero coincidere con quelli del nostro sguardo?

 

Lunedì 21 febbraio, ore 18
Grand Tour "Giorgio Strehler"
Un dialogo tra Helena Janeczek e Georges Banu
moderato da Rosaria Ruffini
letture di Massimo Popolizio

A raccontare la matrice “europolita” di Giorgio Strehler basterebbe quel nome, segno inequivocabile di un crocicchio di identità e di culture, di una contaminazione che, fin dalle origini, ha giocato un ruolo fondamentale nel suo sguardo sul mondo. Lo descrive, però, ancor meglio la sua opera: l’apertura e la frequentazione con gli autori e la drammaturgia straniera nel dopoguerra (a cominciare da Brecht) e, naturalmente, la creazione de l’Union des Théatre de l’Europe, rete fortemente voluta da Strehler ad intensificare lo scambio e la mobilità tra sistemi culturali diversi eppure affini. Cos’è rimasto di quell’esperienza? E come appare oggi quel panorama culturale europeo, sognato e promosso dal fondatore del Piccolo Teatro di Milano?

 

I relatori

Hortense Archambault è direttrice de la Maison de la Culture (MC93) a Bobigny, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis. Ha lavorato con Augusto-Boal ed è stata direttrice di produzione dell'Etablissement public du Parc e de la Grande Halle de la Villette a Parigi, prima di essere nominata co-direttrice del Festival di Avignone insieme a Vincent Baudriller dal 2004 al 2013, contribuendo ad istituire le residenze per artisti associati al festival come (tra gli altri) Thomas Ostermeier, Jan Fabre, Romeo Castellucci, Wajdi Mouawad, Christoph Marthaler. Il suo progetto teatrale a Bobigny, realtà complessa alle porte di Parigi, si caratterizza per una programmazione dalla forte vocazione internazionale e per una spiccata politica di inclusione e aggregazione sociale.

Fernando Savater è uno dei maggiori intellettuali spagnoli. Filosofo, saggista, narratore e drammaturgo, è stato cattedratico di Filosofia per oltre trent’anni nei Paesi Baschi e a Madrid. La sua riflessione filosofica è stata sempre accompagnata da una particolare attenzione alle questioni politiche e caratterizzata da una forte impronta morale e psicologica, attenta ai valori della società postindustriale. Attraverso le sue opere (una su tutte: Etica per un figlio), Savater si è fatto portavoce di una nuova idea di etica, più vicina alla volontà e ai desideri dell’uomo, che si contrappone violentemente all’etica del fare, considerata imperante nella società contemporanea.

Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie in lingua tedesca (Ins Freie), ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra, Premio Bagutta opera prima, Le rondini di Montecassino, finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa e La ragazza con la Leica, Premio Strega 2018, Premio Bagutta, Selezione Premio Campiello.

Georges Banu è uno dei più importanti critici ed esperti di teatro europei. Di origini romene e francese d’adozione, è professore emerito di studi teatrali alla Sorbonne Nouvelle di Parigi e saggista di fama internazionale. Il suo lavoro critico è dedicato alla regia moderna e a personalità come Giorgio Strehler, Peter Brook, Jerzy Grotowski e Ariane Mnouchkine. Presidente onorario dell'Associazione Internazionale dei Critici di Teatro, è direttore generale della collana “Le Temps du Théâtre” pubblicata da Actes Sud. Nel 2014, l'Accademia di Francia gli ha conferito il Grand Prix de la Francophonie, mentre il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale polacco lo ha insignito della Medaglia Gloria Artis.

Rosaria Ruffini è studiosa di teatro e di pratiche performative. Attualmente è Marie Skłodowska-Curie fellow presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Université Ibn Zohr di Agadir in Marocco. Ha insegnato discipline teatrali e performative in diverse prestigiose università europee e istituzioni internazionali. I suoi principali interessi di ricerca vertono sui rapporti tra la scena europea contemporanea e le pratiche performative extraeuropee, in particolare africane, attraverso una prospettiva interdisciplinare che combina Performance Studies e Migration Studies.


Immagine: Archivio Piccolo Teatro

Strehler politico

Strehler politico

“Strehler città aperta” prosegue con un ciclo di tre incontri in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: un confronto tra figure di intellettuali contemporanei e figure dal mondo artistico per approfondire il profilo di Giorgio Strehler nel suo aspetto più politico. 


Gli incontri sono a ingresso gratuito e si svolgono sul palco esterno della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Passeggiata Boris Pasternak, Milano, nell’ambito del Festival estivo “Welcome to Socotra”

Cultura per ricostruire

Venerdì 24 giugno, ore 19.30
Quale deve essere il ruolo della cultura in fasi di ricostruzione materiale e morale? Nel contesto dell’immediato dopoguerra Giorgio Strehler e Paolo Grassi impegnano le loro energie per la costruzione di una proposta culturale, nella forma del teatro, che possa essere al contempo di qualità e alla portata di tutti. Una proposta pubblica nazional-popolare che sappia rispondere alla necessità di nutrire la mente, rispondendo al bisogno di ritrovarsi e impiegare il tempo libero in un’attività che fa condividere esperienze, spazi ed emozioni mentre la gran parte dei cittadini di Milano è impegnata a trovare anche i mezzi materiali per ripartire. Oggi, in un contesto diverso, in una fase di ricostruzione post-covid, a quali domande e bisogni deve essere in grado di rispondere la cultura?

Con Patrizia Landi, IULM, Dipartimento di Studi Umanistici, e Roberto Latini, drammaturgo e regista. Modera Cristina Battocletti, Il Sole 24 Ore


Il teatro come critica sociale

Venerdì 1° luglio, ore 19.30
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta “fare teatro” e “andare a teatro” non vuol più dire solo recitare o ascoltare. Vuol dire trasformare il teatro in una piazza, in un’agorà. La canzone popolare e la lettura ad alta voce sono il mezzo con cui uomini e donne di altri tempi e luoghi parlano e dialogano con uomini e donne della contemporaneità, per comunicare emozioni, valori, scelte, immaginari. Il teatro si fa politico e fare teatro vuol dire farlo ovunque, andare a cercare i propri spettatori trasformando il teatro in uno spazio largo e inclusivo. Quali sono oggi gli spazi, le esperienze, i contesti culturali in cui questo è ancora possibile?

Con Alberto Saibene, saggista e storico, e Lucia Calamaro, drammaturga e regista. Modera Maurizio Porro, critico teatrale e cinematografico 


Il teatro per la politica: il ruolo dell’intellettuale pubblico

Venerdì 8 luglio, ore 19.30
Suggerire e svelare le connessioni tra vita e rappresentazione, tra cultura e politica, tra cittadinanza consapevole e partecipazione. Questa la cifra di Strehler fin dagli esordi del Piccolo, che a partire dagli anni Settanta diventa per lui quasi un’urgenza e poi una priorità: mettere in scena gli umili e gli oppressi, i borghesi e gli aristocratici, la follia e la condizione femminile. Da Shakespeare a Goldoni, da Čechov fino a Bortolazzi, Strehler mette in scena i classici come un’operazione politica per ribardirne l’attualità e la necessità per i contemporanei in un dialogo ininterrotto con la storia e le storie di tutti.

Con Irene Piazzoni, storica, e Elvira Frosini, attrice e regista. Modera Cristina Battocletti, Il Sole 24 Ore

 

Foto © Luigi Ciminaghi – Archivio Piccolo Teatro di Milano

 

Milano in Piccolo: percorsi nella storia di una città

Milano in Piccolo: percorsi nella storia di una città

La cultura, l’urbanistica, la politica, la classe dirigente e i nuovi rapporti sociali: Milano, all’indomani della Liberazione, è come un tram in corsa che attraversa il boom e la recessione, le repentine metamorfosi economico-sociali, le scommesse culturali e la ricerca di una nuova identità internazionale con affaccio sull’Europa. Nella cornice della Sala Buzzati (Via Balzan 3, Milano) e nell'ambito del ciclo “Strehler” città aperta, Fondazione Corriere della Sera e il Piccolo in collaborazione con Fondazione AEM presentano un ciclo di quattro incontri-lezione dedicati alla Milano di Strehler, quattro fermate cittadine a scandagliare la “capitale morale” e la sua peculiarissima capacità di non tirarsi mai indietro di fronte alle sfide che i momenti di profondo cambiamento storico del secondo Novecento le hanno lanciato.
Gli eventi sono ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, cliccando qui
 
Venerdì 18 marzo, ore 18.30
Prima fermata: Cultura
Lezione di Alberto Rollo
Letture di Lucia Marinsalta

Milano fu crogiolo di innovazioni culturali, luogo di nascita di avanguardie artistiche, centro di divulgazione e di sperimentazione, città dove si incrociarono fermenti e ispirazioni differenti. La Liberazione non fu solo liberazione dalla dittatura politica del regime fascista, fu anche liberazione di idee, apertura e possibilità di realizzare progetti fino ad allora rimasti compressi. Questo aspetto fu particolarmente vivace nel capoluogo lombardo, dove nacquero decine tra istituzioni, luoghi di discussione e centri di dibattito, alcuni destinati a breve vita, altri, come la Casa della Cultura, capaci di continuare a essere nel corso dei decenni un punto di riferimento per la città, altri ancora, come il Piccolo, in grado di affermarsi non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Comune a tutte queste esperienze fu la volontà di coinvolgere i cittadini, di offrire momenti di partecipazione e luoghi di libertà. Si intendono ripercorrere queste esperienze, le diverse, complesse e talvolta contraddittorie vicende che ne segnarono la nascita e gli sviluppi nei decenni successivi la Liberazione.
 
Alberto Rollo, saggista e critico letterario, tra i protagonisti della scena editoriale milanese, è stato direttore editoriale della Baldini&Castoldi e, per oltre vent’anni, direttore letterario per la casa editrice Feltrinelli. Attualmente collabora alle collane letterarie di Mondadori. Ha scritto Un’educazione milanese (Manni Editori, 2016), Cinquina Premio Strega 2017. 
 

 

Martedì 29 marzo, ore 18
Seconda fermata: Milano tra politica e società civile 
Lezione di Emanuela Scarpellini
Letture di Daniele Gaggianesi

Milano è stata da sempre animata dalle grandi tradizioni della cultura politica, quelle stesse tradizioni (la liberale, la cattolico-democratica e la socialista e comunista) che, proprio perché avevano solide e profonde radici nella storia culturale europea, erano state fondamento e garanzia della carta costituzionale. Il legame tra queste tradizioni culturali e la vita politica e civile ha sempre trovato a Milano un proficuo terreno di incontro e di evoluzione sia pure all’interno di una storica ritrosia ad impegnarsi in prima persona nell’alta politica; una ritrosia a cui ha molto spesso fatto da contraltare il suo essere un laboratorio di fermenti e sperimentazioni politiche destinate a influenzare la dimensione nazionale. Basti pensare al centro sinistra, nato nel 1960 a Milano in anticipo con la vicenda nazionale, o alla stagione craxiana, a mani pulite o al fenomeno della Lega. Anche da un punto di vista politico, dunque, Milano ha così assunto una centralità per la capacità di produrre novità che, una volta affermatesi, hanno camminato sulle proprie gambe, modificando l’assetto politico nazionale.

Emanuela Scarpellini, ordinario di Storia contemporanea Università degli Studi di Milano, ha condotto ricerche sulla storia culturale, politica ed economica del Novecento, con particolare attenzione ai temi della modernizzazione dell’Italia e dell’Europa nel secondo Novecento, alla nascita della società dei consumi, il modello americano, il ruolo degli imprenditori, i cambiamenti, nel mondo del commercio, le nuove “culture del consumo”. Tra i suoi libri Storia degli imprenditori italiani (Einaudi 2003), L’Italia dei consumi. Dalla Belle Époque al nuovo millennio (Laterza, 2008, pubblicato in inglese da Oxford University Press).

 

 
Martedì 12 aprile, ore 18
Terza fermata: Le trasformazioni sociali. Da città borghese e operaia a metropoli globale
Lezione di Alberto Martinelli
Letture di Daniele Gaggianesi

Nel giro di alcuni decenni Milano ha conosciuto un profondo rivolgimento economico e sociale: una città che negli anni ’50 si era imposta come una delle principali città industriali, oggi è il centro principale (e forse unico) in Italia dei flussi globali (finanza, moda, design, media, università, istituzioni sanitarie, centri di ricerca, fiere internazionali). Secondo gli studi sui world city network, che analizzano le città globali in quanto 'nodi della rete' e stabiliscono tra di esse una gerarchia in base alla loro capacità di connettersi con le altre mediante lo scambio di informazioni, persone, beni e servizi immateriali, Milano occupa l'ottavo posto nel mondo. Tra la fine degli anni 70 e gli anni 90 del secolo scorso non è cambiata solo la struttura economica e produttiva, si è modificata profondamente anche la composizione sociale delle classi e dei ceti e le loro relazioni. Sono cambiate le due classi protagoniste degli anni del miracolo economico: una  borghesia caratterizzata da grande vitalità imprenditoriale e tratti culturali e valori etici distintivi (spirito innovativo, pragmatismo, misura e moderazione, dedizione al lavoro, attenzione per la cultura, ma anche conservatorismo etico-religioso con atteggiamenti patriarcali e autoritari(vedi contestazione alla prima del film di Fellini La dolce vita), cui faceva da contraltare una classe operaia con tratti culturali e valori etici in parte comuni (nell’etica del lavoro e nell’autoritarismo dei rapporti familiari) e in parte diversi e antagonistici (nella sfera politica e sindacale). Questa realtà si è radicalmente trasformata nell’arco di alcuni decenni. Che cosa è rimasto di quella realtà? Quali strutture, processi, attori l’hanno sostituita nel nuovo contesto della globalizzazione? In particolare, che cosa hanno significato per Milano il ridimensionamento del ruolo delle grandi famiglie borghesi e la loro sostituzione con una realtà più frammentata, più eterogenea e meno compatta e la parallela scomparsa della classe operaia tradizionale? Quali nuovi cittadini, indigeni e immigrati, lavoratori, e consumatori, vecchi e giovani, ne hanno preso il posto? Quali nuovi valori sociali sono andati a sostituire quelli che, pur tra contraddizioni e conflitti, avevano garantito forme di solidarietà e di coesione sociale? Esiste una specifica identità milanese che consenta a questa città di rispondere efficacemente alle sfide del XXI secolo?

Alberto Martinelli, Presidente Fondazione AEM e Professore Emerito di Scienza politica e Sociologia all'Università degli studi di Milano, dove è stato Preside della Facoltà di Scienze politiche dal 1987 al 1999, ha ricoperto incarichi direttivi in diverse istituzioni di ricerca italiane e internazionali (oltre a incarichi di insegnamento a Berkeley, Stanford, New York University e altre ancora, è Presidente dell’International Social Sciences Council, Past President dell’International Sociological Association e altri ancora). Tra le sue opere si ricordano: European Society (con A.Cavalli, Brill, 2020); La modernizzazione (Laterza 1998, nuova ediz. 2010); Transatlantic Divide (Oxford University Press, 2008); La società italiana (Laterza 2002); Economia e società (Comunità, 1996).



Venerdì 29 aprile, ore 18
Quarta fermata: Da città a metropoli. La dimensione urbana e architettonica 
Lezione di Stefano Boeri

Tra il 1931 e il 1971 la popolazione milanese cresce a una media del 15% ogni decennio, con una punta del 25% negli anni Cinquanta. Sono gli anni del grande e spesso disordinato sviluppo edilizio di una città nel cui spazio urbano convivono funzioni e realtà insediative diverse. La decrescita demografica che segna i decenni successivi coincide con grandi rivolgimenti urbani: le grandi riconversioni (dalla Bicocca alle più recenti riqualificazioni) non hanno solo modificato lo skyline della città, ma anche avviato processi capaci di cambiare radicalmente e irreversibilmente il volto di Milano, trasformandola in una grande metropoli.

Stefano Boeri è Professore Ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano e visiting professor in numerose università internazionali. È Presidente della Fondazione La Triennale di Milano e Presidente del Comitato Scientifico di Forestami, il progetto volto a piantare 3 milioni di alberi nell’area metropolitana di Milano entro il 2030. Tra le altre cariche, dirige il Future City Lab della Tongji University di Shanghai. Tra le sue pubblicazioni: Milano, Cronache dell’abitare (Mondadori, 2007); Biomilano (Mantova 2011); Fare di più con meno (Il Saggiatore, 2013); Urbania (Laterza, 2021).

 

Sfogliare la scena

Sfogliare la scena

La cultura che mi ha nutrito è vasta. Ho avuto la fortuna, direi naturale, di essere curioso e tendenzialmente universale. E soprattutto di saper modificare, a seconda dei periodi della mia vita, certi interessi… così mi trovo alle spalle una biblioteca personale molto ampia e molto varia. 

Giorgio Strehler

 

Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori presenta tre incontri all’interno del palinsesto Strehler100. Stella Casiraghi, Irene Piazzoni e Oliviero Ponte di Pino raccontano in tre appuntamenti la storia dei grandi e piccoli editori che, dal dopoguerra a oggi, hanno riportato Milano al centro della vita intellettuale del paese, esplorando le connessioni tra carta e scena, con un affondo prospettico sull’editoria teatrale e un ritratto, inedito e privato, di Giorgio Strehler attraverso il suo rapporto coi libri e la carta stampata. 

 

mercoledì 23 marzo, ore 18
Pagina bianca: l’editoria del dopoguerra a Milano

presso Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, via Riccione 8, Milano
1945: Milano è una città da ricostruire. L’eredità di una guerra, però, non si compone soltanto di case e di edifici distrutti, di laterizi e tetti scoperchiati. Ci sono anche le macerie culturali, il dialogo interrotto, sbriciolato o, nella migliore delle ipotesi, sospeso tra editoria e scrittori, i fili da riannodare coi lettori, il fare i conti con le esigenze e l’identità di nuovo pubblico.
A cura di Irene Piazzoni 
 

 
 

mercoledì 6 aprile, ore 17
Strehler lettore
 
presso la Scuola di Teatro Luca Ronconi, via Giorgio Strehler (già via degli Angioli) 3 
Ammettiamo per ipotesi che il processo della regia avvenga fra due poli: una conoscenza sensoriale di un testo drammatico e quella oggettiva dell’autore che si deve affrontare. Il lavoro procede sempre a tentoni tra questi poli con continui agguati, verifiche, ritocchi, riflessioni...leggere senza fine. Un viaggio indiscreto fra le letture di un Maestro del ‘900, testimone oculare del suo tempo, nel confronto inedito coi libri, le carte private e le interviste. Ricostruzione di un itinerario sul filo della memoria per scoprire la natura e il fine che Giorgio Strehler attribuiva alla conoscenza. Intervengono gli allievi della Scuola di Teatro e al pianoforte Maurizio Zippoli.
A cura di Stella Casiraghi 
 

 


mercoledì 20 aprile, ore 18
Teatro e editoria: la lezione di Paolo Grassi

presso il Laboratorio Formentini per l’editoria, via Marco Formentini 10, Milano
Il giovane Paolo Grassi è stato artefice di due progetti editoriali innovativi e di grande respiro: prima con i testi pubblicati negli ultimi mesi della guerra da Rosa e Ballo, il cui archivio è conservato in Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, poi con la collana di teatro Einaudi. Qual è stato l'impatto di quella autentica rivoluzione nell'editoria teatrale italiana dei decenni successivi?
A cura di Oliviero Ponte di Pino 
evento in collaborazione con ateatro
 


I relatori


Stella Casiraghi
Saggista, consulente editoriale, è specialista accademica nelle discipline dell’arte e dello spettacolo. Ha lavorato a lungo al Piccolo Teatro nei settori della formazione, redazione e comunicazione. Numerose le pubblicazioni su Strehler: Lettere sul Teatro, Archinto, Milano, 2000; Due volte sola. Sceneggiature per cinema e televisione, Aragno, Torino, 2001; Memorie goldoniane, Copione teatrale, Le Lettere, Firenze, 2005 (Premio Nazionale Cultura e Teatro); Nessuno è incolpevole, scritti civili e politici, Melampo, Milano, 2007; Le incompiute, in Atti Convegno Giorgio Strehler e il teatro pubblico, Rubettino, Roma, 2009; Non chiamatemi Maestro, Skira, Milano, 2010; Il metodo Strehler. Diari di prova della Tempesta, Skira, Milano, 2012; Scrivere dal palcoscenico. La lezione di Strehler, in AA.VV. Antologia teatrale, Liguori, Napoli, 2015; Eredità visionarie. El nost Milan, in Città, Milano, Skira, 2021; Strehler interpreta le donne. Volti e voci femminili del suo teatro, Skira, Milano, 2022.

 

Irene Piazzoni
È docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia della cultura contemporanea e Storia del giornalismo. Si occupa di storia della cultura, dei media e dell'editoria tra Otto e Novecento. Tra le sue pubblicazioni: Valentino Bompiani. Un editore italiano tra fascismo e dopoguerra (Milano 2007), Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle web tv (Roma 2014) e Il Novecento dei libri. Una storia dell'editoria in Italia (Roma 2021).

 

Oliviero Ponte di Pino
Ha lavorato per oltre trent'anni nell'editoria (Ubulibri, Rizzoli, Garzanti, di cui è stato direttore editoriale dal 2000 al 2012). Ha scritto su giornali e riviste, realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive per la RAI, ideato festival, curato mostre, progettato iniziative culturali e spettacolari (Subway Letteratura, Maratona di Milano). Insegna Letteratura e filosofia del teatro a Brera e conduce Piazza Verdi (Radio3 RAI). Nel 2001 ha fondato il sito ateatro.it, dal 2004 cura Le Buone Pratiche del Teatro (con Mimma Gallina), dal 2012 cura il programma di BookCity Milano (con Elena Puccinelli).

Strehler città aperta: gli incontri

Strehler città aperta: gli incontri

​«Non è mai detta l’ultima parola» ricordava Strehler parafrasando un passaggio di Vita di Galileo a sottolineare l’irriducibilità che caratterizza la Versuche brechtiana e cui si ispira, più in generale, ogni ricerca artistica e scientifica. Non è mai stata detta nemmeno a proposito di Strehler, il cui slancio e la cui generosità prospettica diventano, attraverso questo ciclo di incontri, ponte aperto sul nostro presente.

Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori         
1945: Milano è una città da ricostruire. L’eredità di una guerra, però, non si compone soltanto di case e di edifici distrutti, di laterizi e tetti scoperchiati. Ci sono anche le macerie culturali, il dialogo interrotto, sbriciolato o, nella migliore delle ipotesi, sospeso tra editoria e scrittori, i fili da riannodare coi lettori, il fare i conti con le esigenze e l’identità di nuovo pubblico. Stella Casiraghi, Irene Piazzoni e Oliviero Ponte di Pino attraversano la storia dei grandi e piccoli editori che, nel dopoguerra, hanno riportato Milano al centro della vita intellettuale del paese, facendo dell’editoria e della carta stampata il fiore all’occhiello della città.
Scopri gli incontri del ciclo "Sfogliare la scena"

Fondazione Corriere della Sera    
La cultura, l’urbanistica, la politica, la classe dirigente e i nuovi rapporti sociali: Milano, all’indomani della Liberazione, è come un treno in corsa che attraversa il boom e la recessione, le repentine metamorfosi economico-sociali, le scommesse culturali e la ricerca di una nuova identità internazionale con affaccio sull’Europa. Si terrà, nella cornice di Sala Buzzati, un ciclo di quattro incontri-lezione dedicati alla Milano di Strehler, quattro fermate cittadine a scandagliare la “capitale morale” e la sua peculiarissima capacità di non tirarsi mai indietro di fronte alle sfide che i momenti di profondo cambiamento storico del secondo Novecento le hanno lanciato.
Scopri il primo dei quattro incontri

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli        
Intellettuali contemporanei e rappresentanti del mondo artistico saranno chiamati ad approfondire la figura di Giorgio Strehler sotto il suo profilo più politico. Un ciclo di tre incontri dedicati ad altrettanti nuclei tematici: la funzione della cultura nelle fasi di ricostruzione di un paese, quello del teatro come critica sociale e, infine, il ruolo dell'intellettuale pubblico. A fare da ubi consistam l’inesauribile e preziosissimo patrimonio librario e archivistico della Fondazione Feltrinelli.

Gallerie d’Italia
Nell’ambito del sostegno accordato da Intesa Sanpaolo in occasione del centenario della nascita di Giorgio Strehler, Gallerie d’Italia ospiterà un doppio appuntamento: da un lato la visione europeista di Strehler; dall’altro l’esplorazione del contesto economico in cui nascono e si sviluppano i progetti culturali. Strehler e l’Europa, in collaborazione con Gallerie d’Italia, mira a restituire una prospettiva allargata sui rapporti tra enti locali e internazionali, sulle modalità di potenziamento delle relazioni progettuali, focalizzando l’attenzione non solo sui risultati ma anche – e soprattutto – sui processi.  Quelli culturali ed economici, sulle capacità di scambio e collaborazione che intercorrono tra attori pubblici e privati. 
Scopri gli incontri

Laboratorio Formentini per l’editoria     
Quaranta dì, quaranta nott: le parole della celebre canzone strehleriana fanno da viatico per un laboratorio di scrittura che il Piccolo, in collaborazione con Laboratorio Formentini per l’editoria, intende attivare con detenuti, avvalendosi della preziosa esperienza di Biblioteche in rete a San Vittore. La pratica della scrittura per la scena si fa pratica inclusiva, facendo della parola il grimaldello con cui aprire un canale di comunicazione diretto tra il dentro e il fuori, ma anche un testimone scritto che faccia da ponte tra i detenuti (la permanenza media all’interno di San Vittore è di novanta giorni) e diventi strumento di trasmissione esperienziale.

MEET Digital Culture Center | Fondazione Cariplo     
Non è solo il concetto di “ripartenza” che deve animare la stagione post-Covid, ma è quello di una vera e propria “ricostruzione”, una “rifondazione” valoriale capace di fondere la tradizione del sapere con le strategie del digitale e le nuove tecnologie. È sotto l’auspicio di un umanesimo digitale che il nuovo spazio MEET in piazza Oberdan apre le sue porte ai cittadini e al pubblico del Piccolo: un percorso che, a partire da Strehler e dalla sua eredità, rifletterà con una serie di eventi sulla capacità dell’arte di elaborare futuro. Il primo appuntamento è stato sabato 16 ottobre 2021 con una maratona dedicata a uno degli artisti visivi più importanti del panorama internazionale: al MEET Theater sono stati proiettati alcuni degli spettacoli più iconici di Bob Wilson, in particolare gli ultimi che lo hanno visto personalmente in scena come Hamlet: a monologue del 1995 e Krapp’s last tape del 2009. Al termine della giornata Wilson ha incontrato il suo pubblico per una riflessione sul suo percorso artistico e i nuovi linguaggi espressivi.

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci       
Come vengono recepite all’interno della società civile la comunità scientifica e le sue scoperte? Il tema della divulgazione, al centro delle cronache degli ultimi mesi grazie all’emergenza sanitaria, si rivela materia incandescente anche sul versante della narrazione e della creazione drammaturgica. Lo sapeva bene Strehler quando metteva mano a Vita di Galileo, lo si cercherà di far percepire alle nuove generazioni attraverso un doppio laboratorio dedicato alla scrittura drammaturgica e alla messa in voce di una “drammaturgia per la scienza”.

Museo del Novecento          
Da Renato Guttuso ad Alberto Savinio, passando per Piero Fornasetti e Felice Casorati: sono molti gli artisti visivi che, nel corso degli anni, hanno incrociato il proprio cammino con quello di Strehler. Un incontro di operosità che è qualcosa di più di un “mettersi al servizio” del teatro o del genio strehleriano, ma è – come si racconterà in questi due appuntamenti ideati in collaborazione con il Museo del Novecento – un intrecciarsi di intenti, un interrogarsi reciproco che illumina dialettiche sorprendenti e talvolta del tutto inattese.

Pinacoteca di Brera
Dalla braida (campo incolto ai limiti dell’abitato) a Brera: l’edificazione culturale di uno dei quartieri simbolo di Milano passa da figure irripetibili, Fernanda Wittgens, Luciano Bianciardi, Piero Manzoni – per nominarne solo alcune – a testimoni attivi e inestimabili fautori di una trasformazione epocale. Un fenomeno di conversione fatto di relazioni umane ma anche di dialogo con le nascenti istituzioni che ne abitano i confini: dalla Pinacoteca al Piccolo Teatro di Grassi e Strehler, dall’Accademia di Belle Arti al Corriere della Sera. Un ciclo di appuntamenti a ricordare il ruolo centrale della Grande Brera tra la fine degli anni Quaranta e quelli del boom: città nella città, motore culturale e pietra fondativa della Milano che sarebbe stata.

Pirelli
Un ciclo di appuntamenti che affronta il tema del lavoro attraverso il filtro del teatro e dell’opera strehleriana: il lavoro come pratica identitaria e valoriale (in rapporto con Santa Giovanna dei Macelli), il lavoro in relazione all’evoluzione tecnologica (in rapporto con Vita di Galileo). Un alternarsi polifonico di voci, testimonianze, esperienze dal mondo dell’industria, dell’imprenditoria e dell’arte, arricchito di interventi di attrici e attori. 

Triennale Milano    
Le locandine di Remo Muratore, i progetti grafici di Massimo Vignelli ed Emilio Fioravanti, il design di Marco Zanuso: l’identità di un teatro restituita attraverso il tratto grafico dei suoi protagonisti. Un ciclo di incontri in collaborazione con Triennale Milano a riscoprire e approfondire la relazione che lega design, ricerca iconografica e scena. Per un teatro che, sotto il segno di Strehler, dia all’attributo “di tendenza” la sua connotazione migliore: quella di una fisionomia precisa che non assolva, né si faccia semplice tramite, ma detti una linea sul futuro.
Scopri il primo incontro

Veneranda Fabbrica del Duomo   
Nel segno di Strehler100, il Piccolo intreccia il suo sguardo con quello della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: a costruire una prospettiva inedita per far luce sulle implicazioni spirituali del “più umano dei teatri”, quello di Giorgio Strehler.

 

Immagine: Archivio Piccolo Teatro

Mostra | Strehler e i palcoscenici milanesi

Mostra | Strehler e i palcoscenici milanesi

Il percorso attraverso il lavoro di Strehler si divide tra i due teatri milanesi tra i quali si è diviso, nell'arco di oltre cinquant'anni di carriera: il Teatro alla Scala, per la produzione lirica, il Piccolo Teatro di Milano per la prosa.

Giorgio Strehler al Teatro alla Scala è dedicata alla regia lirica di Strehler, parte importante della sua attività artistica, ed elemento di esemplare portata innovativa nel panorama internazionale. Nel ripercorrere la carriera di Strehler quale riformatore dello spettacolo lirico, questa mostra occupa alcuni spazi del Museo Teatrale alla Scala (dalle stanze della Biblioteca Livia Simoni al Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini) ma trova il suo sviluppo anche in forma digitale (Giorgio Strehler, o il soffio del vero poetico) grazie alla creazione di uno spazio virtuale e interattivo, composto da sette ambienti e visitabile da remoto e da due schermi posizionati nel percorso del Museo.

Amo il teatro perché amo la vita racconta il Maestro attraverso i grandi spettacoli allestiti al Piccolo. Negli spazi del Teatro Strehler, del Teatro Grassi e del Teatro Studio Melato, è esposta una ricca selezione di materiali che, intrecciando le coeve storie di Strehler e Milano, attraverso le pagine del Corriere della Sera, testimonia le molteplici forme di dialogo tra questo straordinario artista e la sua città. Come in uno spettacolo teatrale, scandito dai suoi cambi scena, l’esposizione prevede un’alternanza di contenuti lungo tutto il periodo di tenitura in modo da dare spazio, secondo precise cadenze, alle diverse ottiche da cui osservare l’intimo legame fra Strehler e Milano.
Il Piccolo Teatro apre i propri archivi e depositi per raccontare al pubblico il lavoro di Giorgio Strehler.
L’ idea dell’allestimento è creare uno spazio dove distribuire diversi ed eterogenei materiali come se essi fossero “in transito” da un luogo all’altro del teatro, per il montaggio o lo smontaggio degli spettacoli, appoggiati provvisoriamente in attesa di un loro utilizzo non meglio definito: è un riporre che implica uno spostamento, un’azione che libera i materiali di scena per metterli di nuovo a disposizione. Il risultato è qualcosa che starà allo spettatore scegliere e ricomporre nella propria memoria.
Obiettivo dell’esposizione è sottolineare la componente umana e pragmatica, la disciplina del lavoro quotidianamente applicata nella continua collaborazione tra il regista e le maestranze del suo teatro. Intuìto e immaginato da Strehler, lo spettacolo prende vita grazie a una concatenazione di fasi artigianali che producono le scene, i costumi, gli oggetti che il pubblico vede e che di quell’idea poetica costituiscono l’incarnazione.
Strehler concepisce il Piccolo come una realtà produttiva, una comunità di persone coinvolte nella creazione di un progetto condiviso, cui tutti concorrono in base alle specifiche professionalità, in un percorso di progressivo perfezionamento rappresentato dalle prove.

Nei foyer dei tre teatri – Strehler, Grassi e Studio Melato – dieci isole espositive raccontano questo metodo di lavoro attraverso alcuni spettacoli particolarmente significativi nella produzione strehleriana.
Ogni isola è arredata e delimitata da pannelli decorati con fotografie e riproduzioni di manifesti, bozzetti e figurini relativi allo spettacolo analizzato; lo spazio individuato dai pannelli è abitato da elementi materici, dai costumi a oggetti di grande e piccola attrezzeria, oltre a tavoli occupati da vari documenti di natura archivistica (tra cui note di regia, lettere, copioni, disegni tecnici degli scenografi, ordini del giorno e di servizio), offerti alla libera consultazione del pubblico.
A cura della Fondazione Corriere della Sera, una selezione di riproduzioni di pagine di quotidiani dell’epoca completa l’informazione presentata al visitatore: è possibile addentrarsi nella lettura non solo di recensioni, ma anche di articoli di cronaca e di costume che sottolineano quanto Strehler fosse un artista continuamente in dialogo con il proprio tempo e con la Storia.

Scendendo nel dettaglio dei materiali esposti, al Teatro Strehler il pubblico può muoversi tra i foyer di platea, balconata e ingresso, attraversando le isole dedicate a cinque spettacoli, L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht, Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov, I giganti della montagna di Luigi Pirandello, Le balcon di Jean Genet, oltre all’incompiuto Così fan tutte.
Nella tromba delle scale, un’installazione con altri elementi di scena, gigantografie e proiezioni arricchisce per suggestioni il racconto.

Al Teatro Grassi si narrano la scoperta della vocazione teatrale in Giorgio Strehler, il suo profondo amore per Milano che, congiunto al sogno di fondare un nuovo teatro, lo porta, insieme a Paolo Grassi, a dar vita, in via Rovello, al Piccolo Teatro di Milano. L’inaugurazione della nuova sala con L’albergo dei poveri lascia necessariamente spazio ad Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, la più longeva delle regie strehleriane, che, proprio in quella sala, debuttò sempre nel 1947, nel corso della prima stagione di vita della neonata istituzione. Un focus è dedicato a Bertolt Brecht, con Vita di Galileo e L’opera da tre soldi. Una teatrografia del regista completa l’informazione sulla sua attività.

Al Teatro Studio Melato, la scelta è caduta su Elvira o la passione teatrale – l’omaggio di Strehler al maestro Louis Jouvet e, in generale, al Teatro – spettacolo che inaugurò, nel 1986, quella stessa sala riqualificata.

Gli allestimenti potranno essere intercambiabili tra un periodo e l’altro di quest’anno dedicato al centenario strehleriano, con dei veri e propri “cambi di scena” pensati per offrire un più esaustivo percorso di esplorazione della sterminata produzione artistica di Giorgio Strehler.
 

Amo il teatro perché amo la vita

una mostra-installazione realizzata da
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa 

Responsabile Scientifico 
Alberto Bentoglio

Progetto e allestimento 
Marco Rossi

Luci 
Claudio De Pace

Ricerche
Archivio storico 

Silvia Colombo, Davide Verga
con la collaborazione di 
Silvana Crocetta

Archivio costumi 
Roberta Mangano

Archivio scene e elementi di scena
Alberto Parisi, Carlo Lia, Giuseppe Rossi

Progetto grafico
Emilio Fioravanti – G&R Associati

Stampa allestimenti
Graphicscalve S.p.A.

Coordinamento grafico e stampa
Silvia Finotti

Fondazione Corriere della Sera

Presidente
Piergaetano Marchetti
 
Direttore Generale
Roberto Stringa
 
Iniziative Culturali
Margherita Ciampa, Chiara Guccione
 
Ricerche storiche
Andrea Moroni
 
Archivio storico
Francesca Tramma