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Abbecedario per il mondo nuovo – Justine

Justine di Tatjana Motta, con Monica Buzoianu.
Podcast online su Spreaker da venerdì 7 maggio 2021

Ascolta "Justine di Tatjana Motta" su Spreaker.

 

Lavoriamo sempre, spesso senza limiti di tempo e in qualunque posto ci troviamo. Lavoriamo quando pubblichiamo una foto, rispondiamo alle email in piena notte, siamo sempre disponibili. Tutto può essere messo sul tavolo nella contrattazione per farsi apprezzare, riconoscere, assumere. Dentro questo schema, Justine è la virtù: è versatile, flessibile, adattabile, liquida. Chi come Justine vende ad un’asta online la propria verginità riesce a metterne in crisi l’idea stessa, liberandosene, vendendo qualcosa che è storicamente strumento di pressione sociale e pretesto per violenze di ogni tipo ma che, allo stesso tempo, non esiste: la verginità non esiste come una traccia sul corpo, non è tangibile, non ha prezzo perché non si può possedere. Justine non vende affatto se stessa, vende desiderio. Del resto, chi o che e cosa intorno a noi non vende desiderio? Il nostro mondo sembra modellato su di lei e, forse proprio per questo, Justine sembra essere l’unica in grado di metterlo in crisi. Ascoltando Justine - e chi come lei si racconta tramite l’agenzia online che offre questo servizio - avvertiamo il potere oscuro che chi può comprare esercita su chi è costretto a vendere, ma contemporaneamente non possiamo negare il potere di chi vende su chi desidera comprare. Tatjana Motta

Sinossi
Justine è una giovane donna e vende ad un’asta online la sua verginità. In un video parla al cliente ideale. Sogna di avere tutto, di liberarsi in una sola notte. Non è una preda: Justine agisce e crea un racconto dentro il quale chi ascolta e vuole comprare finisce in trappola.
 

Biografia

Tatjana Motta si laurea in Arti Visive e dello Spettacolo allo IUAV di Venezia e si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. A ottobre 2017 scrive il microdramma I palazzi esplodono, Edgar compra la dinamite per il progetto Metropolis – Promised Lands di Fondazione Milano. Nello stesso anno è finalista al 12° Premio Riccione Tondelli con il testo Nessuno ti darà del ladro. Tra il 2018 e il 2020 fa parte del laboratorio permanente di drammaturgia Playstorm del Teatro Stabile di Torino. Con il testo Notte Bianca, vince il 55° Premio Riccione per il Teatro 2019. È tra gli artisti selezionati per la seconda edizione del progetto di scambio internazionale Betsud 2020, in collaborazione con El Cultural San Martin (Buenos Aires), INAE (Montevideo), Fundación Teatro a Mil (Santiago), Teatro Technis Karolos Koun (Atene), nel corso del quale realizza il progetto Lago Carallacu Project insieme a Bruno Acevedo Quevedo e Guillermo Katz. Nel 2021 collabora al progetto Orizzonte Postumo, del Teatro Stabile del Veneto. Vive a Milano.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura