Artisti Associati

A partire dalla stagione 2021/22, il Piccolo ha avviato un dialogo con quindici artisti, italiani e internazionali, nella direzione di una nuova idea di teatro: una progettualità condivisa e continuativa che non si esaurisca nella sola produzione di spettacoli, ma favorisca processi di scambio, ideazione, cooperazione. Una comunità creativa, dinamica e frastagliata che fa del Piccolo una “casa” di artiste e artisti, come nella volontà dei nostri fondatori Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi.

 

Ai nostri Artisti Associati è inoltre dedicato il magazine mensile “Stormi. Traiettorie sugli Artisti Associati”, curato dalla redazione di Stratagemmi – Prospettive Teatrali e realizzato da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Milano per raccontarne percorsi, poetiche e pratiche.  

 

Davide Carnevali

Autore, regista e teorico, Davide Carnevali (Milano, 1981) ha conseguito il dottorato in Teoria del teatro presso l’Universitat Autònoma de Barcelona. Tra i suoi lavori più noti: Variazioni sul modello di Kraepelin (2009) – premiato al Theatertreffen Stückemarkt di Berlino, al Premio Riccione per il Teatro, al Prix de les Journées de Lyon des auteurs de théâtre –, Sweet Home Europa (2012), Ritratto di donna araba che guarda il mare (2013), Actes obscens en espai públic (2017), Menelao (2018). Ha scritto e diretto, tra gli altri, Maleducazione transiberiana (2018), Ein Porträt des Künstlers als Toter (2018), Lorca sogna Shakespeare in una notte di mezza estate (2019). Premio Hystrio alla Drammaturgia nel 2018, nel 2020/21 è stato Maestro dell’École des Maîtres e nel 2021/22 ha diretto il workshop “Autori under 40” per la Biennale di Venezia. I suoi testi, tradotti in quindici lingue, sono stati presentati in stagioni e festival internazionali. In Italia è pubblicato da Einaudi, Sossella e Fandango Libri; in Francia da Actes Sud. Nella stagione 2022/23, Carnevali firma la produzione Ritratto dell’artista da morto e gli spettacoli per le scuole del progetto Il teatro tiene banco.

Marta Cuscunà

Marta Cuscunà (Monfalcone, 1982) è autrice e performer di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l'attivismo alla drammaturgia per figure. Nel 2009 vince il Premio Scenario per Ustica con È bello vivere liberi!primo capitolo di Resistenze femminili, una trilogia di cui fanno parte La semplicità ingannata e Sorry, boys. Ne Il canto della caduta unisce l'immaginario ancestrale del mito di Fanes a principi di animatronica utilizzati per manovrare i pupazzi. Earthbound. ovvero le storie delle Camille è un monologo di fantascienza per attrice e creature meccaniche, ispirato all'ultimo saggio di eco-femminismo di Donna Haraway, che l’artista presenterà nella nostra stagione 2022/23. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte di Fies Factory, progetto-incubatore per artisti performativi di Centrale Fies.

Marco D’Agostin

Marco D’Agostin (Valdobbiadene, 1987) è un artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio Ubu come Miglior Performer Under 35. Come interprete ha lavorato, tra gli altri, per Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Boris Charmatz. Dal 2010 ha sviluppato la sua ricerca come coreografo ospite in numerosi progetti internazionali. Ha presentato i suoi lavori in molti dei principali festival e teatri europei (tra gli altri, Théâtre de la Ville, Parigi; The Place Theatre, Londra; Kampnagel, Amburgo; Santarcangelo; Romaeuropa; VIE; Torinodanza). Nell’estate 2021 ha debuttato con due nuove creazioni: BEST REGARDS (nomination Ubu 20/21 come Migliore Spettacolo di danza) nel programma della Biennale di Venezia e SAGA, realizzato con il supporto del programma New Settings della Fondazione Hermes, nell’ambito del festival Rencontres choréographiques de Seine-Saint-Denis. A ottobre 2022 ha debuttato a Firenze nello spazio di Virgilio Sieni, Cango, con lo spettacolo Gli anni, del quale il Piccolo è coproduttore.

Davide Enia

Davide Enia (Palermo, 1974) è regista, drammaturgo, attore e scrittore. Con i suoi spettacoli ha vinto alcuni tra i più importanti premi nazionali e internazionali (Ubu, Tondelli, Le Maschere del Teatro italiano e Mondello in Italia; Prix du Premier Roman Étranger e Prix Brignoles in Francia). I suoi lavori teatrali sono Italia – Brasile 3 a 2 (2002), maggio ’43 (2004), L’abisso (2018). È autore di diversi libri e romanzi, tra i quali Così in terra (Dalai, 2012) e Appunti per un naufragio (Sellerio, 2017). È artista associato del Piccolo dal 2022. Davide Enia è stato presente nella nostra stagione 2022/23 con Italia – Brasile 3 a 2. Il ritorno, che celebra il quarantesimo anniversario della partita, e firma la produzione Eleusi.

Liv Ferracchiati

Liv Ferracchiati (Todi, 1985) è autore, regista e performer. Diplomatosi alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2014, l’anno seguente fonda la compagnia teatrale The Baby Walk e dà vita alla Trilogia sull'Identità, dedicata al tema dell’identità di genere. Nel 2016 inizia una collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria e debutta con Todi is a small town in the center of Italy. Il secondo capitolo della trilogia, Stabat Mater, vince il Premio Hystrio Scritture di Scena 2017, e il terzo capitolo, Un eschimese in Amazzonia, si aggiudica il Premio Scenario 2017. Todi is a small town in the center of Italy, Peter Pan guarda sotto le gonne e Stabat Mater sono selezionati per la Biennale Teatro 2017. Alla Biennale Teatro 2020, una menzione speciale è attribuita a La tragedia è finita, Platonov. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo Sarà solo la fine del mondo (Marsilio Editori). Nella stagione 2022/23, Ferracchiati firma la sua prima produzione per il Piccolo, HEDDA.GABLER. come una pistola carica, il cui testo è pubblicato con il Saggiatore.

Caroline Guiela Nguyen

Autrice, regista per lo schermo e per la scena, Caroline Guiela Nguyen (Nizza, 1981) frequenta la Scuola del Teatro Nazionale di Strasburgo e, nel 2009, fonda la compagnia Les Hommes Approximatifs. Seguono Se souvenir de Violetta (2011), Ses mains e Le bal d’Emma (2012), Elle brûle (2013), Le Chagrin (2015), Mon grand amour (2016). Collabora con Joël Pommerat e Jean Ruimi per Désordre d’un futur passé (2015) e Marius (2017), allestiti all’interno del penitenziario di Arles. Nel 2016 realizza insieme ad Alexandre Plank e Antoine Richard, Le Chagrin (Julie et Vincent), vincendo il Prix Italia nella categoria Radio Drama. Saigon (2017), da cinque anni in tournée in almeno quindici paesi, ha ottenuto il premio Georges Lerminier del Syndicat de la Critique. Nel 2019 prende avvio Fraternité, ciclo in tre progetti di cui fanno parte Les Engloutis (cortometraggio, 2021); FRATERNITÉ, Conte fantastique (Festival d’Avignon, 2021), in scena allo Strehler a gennaio 2023; Kindheitsarchive (Schaubühne, 2022).

Christiane Jatahy

Christiane Jatahy (Rio de Janeiro, 1968) è autrice, drammaturga e regista cinematografica. Laureata in teatro e giornalismo, ha successivamente conseguito una specializzazione in Arte e Filosofia. Dal 2003 il corpus dei suoi lavori si concentra sull’esplorazione delle zone di confine tra discipline artistiche, realtà e finzione, attore e personaggio, teatro e cinema. Nel 2022 è stata premiata con il Leone d’oro alla carriera, sezione Teatro, alla Biennale di Venezia. Attualmente è artista associata presso Centquatre-Paris, Odéon-Théâtre de l’Europe, Schauspielhaus Zürich, ArtsEmerson Boston e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Dopo essere stata ospite del Festival Presente indicativo (2022) con Entre chien et loup, Christiane Jatahy torna al Piccolo con la coproduzione Depois do silêncio, in scena nel maggio 2023 allo Studio Melato. 

lacasadargilla

lacasadargilla riunisce intorno a Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alessandro Ferroni – regista e disegnatore del suono –, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice dei progetti – e Maddalena Parise – ricercatrice e artista visiva –, un gruppo mobile di attori, musicisti, drammaturghi, artisti visivi. Ensemble allargato che lavora assieme su spettacoli, installazioni, progetti speciali e curatele, lacasadargilla innesta i propri lavori su scritture originali, riscritture letterarie e testi di drammaturgia contemporanea. I progetti si costruiscono riflettendo intorno al tempo, alle mitografie e alle eredità linguistiche, psichiche e familiari che ci legano al passato e a un futuro che possiamo solo intravedere. Alla base della ricerca più recente c’è il tema ampio dell’estinzione di tutti quei sistemi delicati e complessi che reggono relazioni, immaginazioni, antropologie ed ecosistemi. When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell (2019) vince tre Premi Ubu – tra cui Miglior Regia, e il Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nel 2021 debutta L’amore del cuore di Caryl Churchill, ricevendo un ampio consenso di critica e una nomination Ubu. Sempre nel 2021, in collaborazione con Marta Cuscunà e Marco D’Agostin, lacasadargilla realizza il progetto curatoriale Ogni volta unica la fine del mondo per la nostra stagione estiva. Sempre al Piccolo, nel marzo 2022, ha allestito Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione di Miranda Rose Hall, mentre nell’autunno 2022 debutta a Vie Festival, Il Ministero della Solitudine, creazione originale per cinque attori con l’architettura drammaturgica di Fabrizio Sinisi e la partitura per corpi di Marta Ciappina. Nel febbraio 2023 lacasadargilla ha debuttato per il Piccolo con la nuova creazione, inedita in Italia, Anatomia di un suicidio di Alice Birch. 

Marcus Lindeen

Marcus Lindeen (Ängelholm, Svezia, 1980) è autore e regista di cinema e teatro. Formatosi a Stoccolma, debutta nel 2006 con Regretters, testo teatrale e film documentario dedicato alla storia di due uomini svedesi che discutono del loro viaggio di andata e ritorno attraverso la riassegnazione di genere. La pièce e la pellicola vincono entrambe numerosi premi, così come le opere seguenti di Lindeen: Glorious Accidents (film, 2011), The Archive of Unrealized Dreams and Visions (prosa, 2012), A Generation Lost (prosa, 2013), The Raft (film, 2018), Wild Minds (prosa, 2017), L’Aventure invisible (prosa, 2020), queste ultime due presentate per la prima volta in Italia al Festival Presente indicativo (maggio 2022). La sua Trilogia delle identità è stata pubblicata dal Piccolo insieme a il Saggiatore.

Stefano Massini

Tradotto e rappresentato in oltre trenta paesi, Stefano Massini (Firenze, 1975) si definisce un rabdomante di storie narrate in tutte le forme possibili, come accade nelle sue opere teatrali, negli interventi televisivi, su “la Repubblica”, nei romanzi, nei saggi. I suoi testi sono stati portati in scena da registi come Luca Ronconi e il Premio Oscar Sam Mendes. Qualcosa sui Lehman (2016) è stato uno dei romanzi più acclamati degli ultimi anni (Selezione Campiello, SuperMondello, De Sica, Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger). I suoi ultimi libri sono Dizionario inesistente (Mondadori, 2018), Ladies Football Club (Mondadori, 2019), Eichmann. Dove inizia la notte (Fandango Libri, 2020), Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d’inizio millennio (Il Mulino, 2021). Primo italiano a vincere il Tony Award, con Lehman Trilogy, Massini continua a raccontare le sue Storie, produzione che torna per la quinta volta sul palco del Piccolo il prossimo giugno.

Pier Lorenzo Pisano

Regista e autore di cinema, teatro e narrativa, Pier Lorenzo Pisano (Napoli, 1991) si diploma in regia al Centro Sperimentale di Roma. Esordisce con il cortometraggio Così in terra (2018), presentato in concorso al 71° Festival di Cannes, nella selezione ufficiale dei Nastri d’Argento, nella cinquina Globi d’Oro e scelto in più di cinquanta festival internazionali. Il suo secondo cortometraggio, Antiorario (2019), è prodotto e presentato dal 72° Festival di Locarno. Nello stesso anno dirige in teatro la produzione italiana di Per il tuo bene ed è autore in residenza presso il New York Theater Workshop e il Royal Court Theatre. I suoi testi teatrali sono tradotti in dodici lingue e il suo lavoro è stato presentato in programma al 72° Festival d’Avignon nel Forum des Nouvelles Écritures Dramatiques Européennes. Ha ricevuto i maggiori premi italiani per la nuova sceneggiatura e drammaturgia, tra cui il Premio Riccione – Pier Vittorio Tondelli, Solinas e Hystrio. Nel 2022 è uscito il suo primo romanzo Il buio non fa paura (NN Editore). Per il Piccolo ha firmato la regia di Carbonio, testo vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro, pubblicato con il Saggiatore, che è tornato in scena nel febbraio 2023.

Pascal Rambert

Pascal Rambert (Nizza, 1962) è scrittore, coreografo e regista teatrale e cinematografico. Partner e artista residente di alcuni teatri europei (tra gli altri, Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi, El Pavón Teatro Kamikaze di Madrid, Teatro Nazionale di Strasburgo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa), ha creato spettacoli presentati in Europa, Centro e Sud America, Nord Africa, Russia, Asia, Medio Oriente. I suoi testi hanno ricevuto moltissimi premi e sono stati tradotti e pubblicati in inglese, russo, italiano, tedesco, giapponese, mandarino, croato, sloveno, polacco, portoghese, danese, spagnolo, catalano, olandese, thailandese, ceco e greco. Dopo essere stato ospite del Festival Presente indicativo (2022) con Deux amis, il cui testo è stato pubblicato insieme a il Saggiatore, Rambert firma la coproduzione Prima, capitolo iniziale di una trilogia pensata per il Piccolo.

Tiago Rodrigues

Tiago Rodrigues (Lisbona, 1977) ha co-fondato nel 2003 insieme a Magda Bizarro la compagnia teatrale Mundo Perfeito. Partecipa abitualmente a festival internazionali (Festival d’Automne, Francia; METEOR Festival, Norvegia; Theaterformen, Germania; Festival TransAmériques, Canada; Kunstenfestivalsdesarts, Belgio). Tra le sue sue opere più significative By Heart, António e Cléopatra, Bovary, The way she dies, Sopro, Please Please Please, Catarina e a beleza de matar fascistas. È stato direttore del Teatro Nacional Doña Maria II di Lisbona dal 2015 al 2021. Nel maggio 2022 ha presentato, all’interno del Festival Presente indicativo, Dans la mesure de l’impossible, spettacolo coprodotto con il Piccolo. Il testo del lavoro è stato pubblicato, insieme a il Saggiatore, nel volume Teatro a lui dedicato. Da settembre 2022 è direttore del Festival d’Avignon.

Federica Rosellini

Performer, drammaturga, regista, danzatrice e illustratrice, Federica Rosellini (Treviso, 1989) si è diplomata, dopo gli studi di canto e violino, sotto la direzione di Luca Ronconi, alla Scuola del Piccolo. È stata diretta, fra gli altri, da Luca Ronconi, Antonio Latella, Andrea de Rosa, Gerard Watkins. Ha vinto i premi Hystrio alla Vocazione, Ubu Migliore Attrice Under 35, Hystrio Mariangela Melato e Virginia Reiter Miglior Attrice Under 35. Nel 2015, con Francesca Manieri, fonda la compagnia Ariel dei Merli. Nel 2017 è protagonista del film Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, per il quale ottiene il Nuovo Imaie Talent Award come attrice rivelazione del Festival del Cinema di Venezia 74. Nel 2021 è stata Amleto nell’Hamlet di Antonio Latella, prodotto dal Piccolo e ripreso nella stagione 2022/23; ha diretto Ivan e i cani di Hattie Naylor e pubblicato il suo primo libro, Carne Blu (Giulio Perrone Editore), per cui ha realizzato anche le illustrazioni. Dal libro ha tratto l’omonimo spettacolo presentato nella stagione 2021/22, sua prima regia per il Piccolo.

Sotterraneo

Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale che nasce a Firenze nel 2005 e nel tempo si confronta con formati scenici diversi: spettacoli, performance site-specific, regie liriche, progetti per l’infanzia, talk show. Le produzioni del gruppo – caratterizzate da un approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero filosofico – vanno in scena in molti dei più importanti festival e teatri nazionali e internazionali, ricevendo negli anni numerosi riconoscimenti tra cui Premio Lo Straniero, Premio Hystrio, Be Festival First Prize, Silver Laurel Wreath Award/Sarajevo MESS Festival e due Premi Ubu di cui uno per Overload come “spettacolo dell’anno 2018”. Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies ed è residente presso l'Associazione Teatrale Pistoiese. Dopo avere attraversato due stagioni estive del Piccolo con i suoi Talk Show, nell’ottobre 2022 il collettivo ha presentato una personale composta da Shakespearology, Overload e L’Angelo della Storia.