Un teatro concepito come strumento didattico, che offre un’occasione di studio senza dimenticare l’importanza dell’intrattenimento: questo è l’obiettivo degli spettacoli concepiti ad hoc da Davide Carnevali per scuole elementari, medie e superiori nell’ambito del progetto Il teatro tiene banco. Tre diversi approcci all’universo della scena, tre diversi modi di attingere alla tradizione teatrale e letteraria, ognuno orientato a una fascia di età specifica.
Nel caso degli istituti superiori, già invitati a frequentare la programmazione serale del Piccolo, è il teatro a entrare negli spazi scolastici, in classi e aule magne, a stretto contatto con la realtà quotidiana del nostro pubblico. La nostra Antigone in cattedra è una ragazza poco più che adolescente, che come tutte le adolescenti inizia a misurarsi con il mondo degli adulti e le sue criticità. Affrontando una famiglia di cui non condivide gli stessi valori; facendo i conti con una società patriarcale, in cui le donne devono lottare per far sentire la propria voce; e soprattutto scontrandosi con una legge che reprime gli istinti naturali e così umani della carità e l’amore. Partendo da Sofocle e Brecht, ma anche dalla lettura che del mito propone Hegel, la nostra eroina combatte da sola contro le ingiustizie dello Stato. La legalità e la politica sono al centro di questa operazione che si configura come un dramma didattico di teatro epico, che tesse ponti con la storia, la filosofia e l’educazione civica.
Lo spettacolo, di piccolo formato e della durata di un’ora, vede la partecipazione di quattro tra attori e attrici che, con pochi oggetti e accorgimenti scenici, ripropongono il classico in una veste contemporanea, con un linguaggio vicino a quello dei ragazzi e ragazze a cui si rivolge. Un allestimento agile, essenziale e diretto, che cerca con il pubblico una complicità fondamentale per avvicinare gli e le adolescenti al teatro. E creare così i nostri spettatori e spettatrici del futuro.