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© Masiar Pasquali

Asteroide

Un omaggio al musical, alle sue travolgenti e paradossali logiche, alle storie d’amore che finiscono improvvise come un asteroide e alla nostra umana, intollerabile finitezza. Marco D’Agostin costruisce una partitura per voce e corpo che, muovendosi tra paleontologia, danza e sentimento racconta gli infiniti modi coi quali la vita trova sempre il modo di resistere.

© Masiar Pasquali

Autoritratto

«A Palermo, tutti possediamo una costellazione del lutto in cui le stelle sono persone ammazzate da Cosa Nostra». Partendo dalla cronaca degli anni Ottanta e dalle bombe del ‘92, intorno alla quale costruisce una coinvolgente intelaiatura biografica, Davide Enia traccia «un autoritratto intimo e collettivo» di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male.

© Masiar Pasquali

Il fuoco era la cura

liberamente ispirato a “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury

Un lavoro originale, ovvero Fahrenheit 451 come è possibile pensarlo, scriverlo e comporlo ai giorni nostri: ispirandosi a Bradbury, Sotterraneo esplora con il pubblico gli spunti di riflessione che il suo romanzo continua a generare nel presente.

LACRIMA

Parigi 2025. Una prestigiosa casa di moda riceve una commissione speciale: confezionare il vestito nuziale della principessa d’Inghilterra. Tra Francia e India, Caroline Guiela Nguyen lega il percorso di creazione di un abito prezioso alle vite di sarte, merlettaie e ricamatori, esplorando le trame segrete e le dinamiche che sottendono l’universo dell’alta moda.

© Nicolas Spiess

Le voci di Dante

Un nuovo viaggio per Toni Servillo, nel segno di Dante e di quel patrimonio culturale unico al mondo che è la Divina Commedia: uno spettacolo che affronta l’opera dantesca attraverso l’originale chiave di lettura offerta da uno dei più importanti autori italiani contemporanei, Giuseppe Montesano.

© Masiar Pasquali

Ritratto dell’artista da morto

(Francia ’41 – Argentina ’78) 

Che relazione esiste tra la sparizione di un dissidente politico durante la dittatura militare argentina del 1978 e quella di un pianista ebreo nella Francia del 1941? Tra autobiografia e finzione, tra ricerca storica e investigazione poliziesca, Davide Carnevali porta in teatro una riflessione sulla barbarie dei totalitarismi che ha attraversato il Novecento.

© Masiar Pasquali

Tre modi per non morire

Baudelaire, Dante, i Greci

A partire dai testi di Giuseppe Montesano, Toni Servillo guida il pubblico in un viaggio in tre tappe, un percorso che è un antidoto alla paralisi del pensiero, alla non-vita che tenta di ingoiarci, una via per ritrovare le parole che un attore dice con tutto il corpo e la mente, per nutrire la sua e la nostra interiorità.

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