POF e struttura didattica

Piano dell’Offerta Formativa (POF)
per il triennio 2021-2024
(anni scolastici 21/22-22/23-23/24)

Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa

Approvato in data 20/10/21
 Ultimo aggiornamento in data 31/01/2022
Direttore della scuola: Carmelo Rifici e Coordinatore didattico: Alessio Maria Romano


La Scuola del Piccolo Teatro di Milano è una Scuola per Attori fondata da Giorgio Strehler e in seguito diretta da Luca Ronconi. Attualmente il Direttore è Carmelo Rifici.
È nata con lo scopo di fornire a giovani allievi, scelti tramite bando pubblico, gli strumenti necessari per affrontare il difficile mestiere dell’attore ed è strutturata in un unico Corso che si articola in tre anni.
Dal punto di vista didattico, all’inizio del primo anno, dopo un periodo di valutazione, la direzione formula un’ipotesi pedagogica che si basa sulle necessità del gruppo costituito. In questa fase si tende a valorizzare l’apprendimento del bagaglio tecnico, fondamentale per approcciarsi, in un secondo momento, alla delicata fase dell’interpretazione. L’educazione del corpo e della voce, nelle loro possibili declinazioni, parallelamente all’insegnamento di materie di cultura generale, danno all’allievo basi tecniche solide. Importante, durante questo primo anno, un serio lavoro psicopedagogico, condotto soprattutto dai docenti di recitazione ed interpretazione, atto a far scoprire all’allievo le fragilità fisiche e psicologiche, che gli impediscono quella libertà fondamentale per arrivare all’interpretazione del testo.
Il secondo anno è incentrato soprattutto sull’analisi dei testi da un punto di vista delle loro possibili interpretazioni, attraverso un serio studio di sistemi solo apparentemente contraddittori, ma utili a far scoprire all’allievo le innumerevoli strade del teatro. Restano importanti le didattiche legate alla tecnica, anche se piegate alle esigenze del testo, della performance e della creatività dell’attore. Durante il secondo anno fondamentali sono le periodiche valutazioni da parte dei docenti, attraverso una serie di lezioni aperte il cui obiettivo è quello di condurre i giovani attori a sperimentare davanti ad un pubblico le tecniche e i sistemi appresi.
Il terzo anno è invece pensato su sessioni intensive di recitazione con diversi registi e attori. Durante questo decisivo anno accademico, le materie tecniche tendono ad essere unicamente di sostegno alla riuscita della recitazione. Gli attori, grazie al lavoro dei registi, fanno esperienze profonde; il lavoro sul personaggio, sulla relazione scenica, il lavoro sullo spazio e sul tempo finalmente rivelano il proprio vero obiettivo: non solo quello di creare attori, ma soprattutto quello di creare uomini consapevoli del valore dell’arte nella società, del suo contributo all’etica, al segno politico, all’analisi della complessità dell’uomo verso una sempre più completa conoscenza.


ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E CALENDARIO DEI CORSI
La scelta di articolare su tre anni il percorso didattico degli allievi e le allieve e di concentrarlo su una sola classe risponde all’esigenza di sostenere il talento con un serio e scrupoloso iter di formazione, offrendo agli allievi e le allieve un solido patrimonio di tecniche e validi tirocini che permettano loro di affinare le proprie capacità espressive in un continuo scambio tra aula e palcoscenico.

Monte-ore e Struttura
Nel triennio gli allievi e le allieve debbono partecipare a circa 4.000 ore di lezione, di cui circa 1.200 il primo anno, 1.300 il secondo e 1.500 il terzo. 
La struttura didattica prevede quattro sezioni, cui corrispondono altrettante materie pratiche di insegnamento:

1.     Recitazione (divisa in: Interpretazione, Recitazione, Seminari di recitazione)
2.     Voce (divisa in: Educazione della Voce, Vocalità, Canto, Dizione)
3.     Corpo (divisa in: Acrobazia, Grammatica del Movimento, Movimento espressivo, Teatro-Danza, Tango)
4.     Cultura generale: per la formazione degli allievi e le allieve si ritiene importante fornire elementi di drammaturgia, di storia del teatro (e, più in generale, delle arti performative), di storia dell’arte e di letteratura italiana

La Scuola si avvale anche della collaborazione di una Foniatra e di due Logopediste per problemi specifici legati alla fonazione, di un Fisioterapista per l’esame obiettivo degli allievi e le allieve e di un Terapista complementare per il controllo dell’apparato muscolo-scheletrico.
Tutti gli insegnamenti sono coordinati tra loro allo scopo di sviluppare il potenziale espressivo dell’allievo, rivelandone e incrementandone capacità e peculiarità. Tuttavia, la scuola, oltre a formare l’allievo come singolo individuo, esaltandone il talento e il potenziale professionale, mira a svilupparne le capacità di interazione nel lavoro di gruppo con i colleghi, elemento, questo, fondamentale per la futura professione.
Oltre al Direttore, al Coordinatore didattico e ai docenti delle varie discipline, gli allievi e le allieve e le allieve possono contare sulla presenza costante di tre Tutor, in grado di affiancarli nel loro percorso formativo, supportandoli nelle difficoltà di ordine organizzativo e didattico, e del personale di segreteria sempre a disposizione per informazioni e questioni burocratiche.
Gli allievi e le allieve frequentano le lezioni secondo un calendario che viene dato loro settimanalmente e che prevede la distribuzione delle ore di docenza tra le diverse sezioni didattiche, garantendo agli allievi e le allieve anche alcune ore di studio e seminari.
Ogni sera, alla fine delle lezioni, gli allievi e le allieve sono tenuti a consultare l’Ordine del Giorno che conferma o modifica il calendario settimanale.
Per valutarne i progressi, nel corso del triennio gli allievi e le allieve sostengono periodiche verifiche (soprattutto a partire dal II anno). Al termine del III anno, i giovani partecipano al Saggio di fine corso, che è aperto al pubblico e che vede impegnati tutti i diplomandi che si alternano nei diversi ruoli del testo messo in scena.
Durante il triennio gli allievi e le allieve sono tenuti al rispetto delle regole contenute in un estratto del regolamento di palcoscenico che viene da essi sottoscritto al momento dell’iscrizione al Corso. In particolare, durante i tre anni di corso gli allievi e le allieve non possono partecipare a spettacoli teatrali, cinematografici, televisivi, salvo autorizzazione della Direzione della scuola.
La frequenza è obbligatoria. La mancata frequenza del 25% del monte ore annuale comporta l’allontanamento dalla Scuola.

Calendario dei corsi
Il I anno (che coincide con gli esami d’ammissione) i corsi iniziano indicativamente a fine ottobre/primi di novembre e si concludono tra la fine di giugno e i primi di luglio. Le lezioni del II e III anno hanno inizio nella seconda metà di settembre e proseguono fino a giugno/luglio.
Le lezioni della scuola si articolano su 6 giorni per 44 ore settimanali: dal martedì al sabato, dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19, lunedì dalle 15 alle 19 (domenica riposo, salvo casi particolari).

Sezioni didattiche

  • Recitazione
    I docenti sono registi e attori. In base al progetto formativo, alcuni di essi costituiscono una presenza costante nell’arco dell’anno accademico, garantendo continuità didattica agli allievi e le allieve. In particolare, tale continuità è data dal direttore della scuola, il regista Carmelo Rifici.

Accanto al direttore, svolgono lezione regolarmente:

  • Giovanni Crippa, docente di recitazione. Il lavoro che svolge con gli allievi e le allieve parte da un modello dato (un testo di un’importante messa in scena), una sorta di griglia, apparentemente costrittiva, che possa aiutare gli allievi e le allieve a raggiungere la consapevolezza del percorso che  attori  più esperti hanno compiuto per raggiungere risultati d’eccellenza; ad un primo anno di analisi e studio del modello, seguono il secondo ed il terzo durante i quali gli allievi e le allieve si emancipano sempre di più dal modello dato fino a raggiungere la maturità tecnica e interpretativa necessaria per una rielaborazione originale.
  • Mauro Avogadro, attore e regista, docente di interpretazione; con lui gli allievi e le allieve compiono il complesso e delicato percorso di avvicinamento al "personaggio". I giovani allievi sono guidati a trovare, sotto le parole del testo, quella condizione, densa di contraddizioni, da cui scaturiscono le nostre azioni: la difficoltà nell'esprimere il proprio stato emotivo e la irresistibile bellezza del dovere e volere "comunicare").
    Il percorso si declina nell’arco dei 3 anni in diversi passaggi, ognuno dei quali corrisponde ad un livello di consapevolezza e di competenza via via più alti.
    Durante il primo anno, l’approccio al testo prevede che gli allievi e le allieve si avvicinino parallelamente al testo e al personaggio e solo dopo aver analizzato e destrutturato il testo in tutti i suoi aspetti possano avvicinarsi al personaggio.
    Nel corso del secondo anno, il materiale drammaturgico diventa esercitazione scenica attraverso l’inizio alla pratica di palcoscenico pur non affrontando nella sua completezza la complessità della messa in scena. Il terzo ed ultimo è invece dedicato proprio alla messa in scena e a tutte le sue implicazioni.

Oltre ad essi, la Scuola si avvale della docenza dei grandi artisti italiani e stranieri presenti a Milano per spettacoli di produzione o ospitalità della Stagione del Piccolo Teatro. Anche queste docenze vengono programmate ed inserite in modo coerente ed organico nelle linee dell’Offerta Formativa che caratterizza la Scuola. Si tratta di esercitazioni che possono spaziare dal laboratorio mirato, alla conoscenza di tecniche atte ad esplorare le diverse possibilità espressive del proprio corpo in relazione al testo, al lavoro su singoli testi di cui viene affrontata la struttura drammaturgica.

  • Voce
    In questa sezione discipline artistiche, quali musica e canto, si alternano a materie squisitamente tecniche, quali educazione della voce (per imparare a riconoscere, stimolare e sviluppare la voce “personale” e “fisiologica” di ciascun allievo) e voce (la voce nella dimensione gestuale e scenica). Se nel primo anno le lezioni mirano all’acquisizione di una tecnica (anche attraverso lezioni individuali), negli anni successivi, la tecnica appresa diventa funzionale alle esigente interpretative; dizione per apprendere l’esatta pronuncia delle parole, imparando ad abbandonare, se richiesto, l’inflessione regionale senza perderne i tratti distintivi (materia del primo anno);  musica/canto corale, per esplorare le possibilità espressive della voce cantata e le sue  potenzialità; nel corso del triennio le lezioni hanno il seguente sviluppo: dalla fase propedeutica di acquisizione dei primi elementi necessari  per decifrare in modo autonomo la scrittura in musica, all’apprendimento di alcune tecniche fondamentali sia nel teatro sia nella musica, quali ad esempio, la pronuncia, il ritmo, la respirazione.
    A compendio del lavoro sulla voce, le sedute con le logopediste (per gli allievi e le allieve con difetti di articolazione o con problemi di voce) e le periodiche visite con la foniatra (per un esame obiettivo degli allievi e le allieve -il primo anno- e per i successivi eventuali controlli) garantiscono agli allievi e le allieve la salute e l’efficienza dello strumento “voce”.
    I docenti, altamente qualificati, sono professionisti, cantanti lirici, maestri concertatori, medici specialisti.
     
  • Corpo
    La sezione “corpo” comprende insegnamenti di teatro-danza, di acrobazia e preparazione fisica (controllo del proprio corpo, superamento dei propri limiti e delle proprie paure), di grammatica del movimento e di movimento espressivo (tecniche di controllo del corpo, sviluppo delle capacità di ascolto e di immaginazione abbinate all’uso della voce). Come nella sezione “voce”, il primo anno è dedicato all’acquisizione della tecnica che, nel corso del successivo biennio, diviene elemento funzionale al processo interpretativo. Accanto ai docenti, settimanalmente, la presenza di un posturalista garantisce il controllo degli allievi e le allieve e la possibilità di intervenire in caso di problemi all’apparato muscolo-scheletrico.
    I docenti sono coreografi, danzatori, ginnasti, tutti professionisti in attività ai quali si aggiungono docenti ospiti (artisti e coreografi), anche stranieri, per seminari intensivi
     
  • Cultura
    Per la formazione degli allievi e le allieve si ritiene importante fornire elementi storia del teatro e delle arti performative, storia delle Istituzioni, ma anche elementi di storia dell’arte, di letteratura italiana e di storia.
    Nel corso dei tre anni le materie di cultura seguono uno sviluppo legato al progetto formativo; il programma può subire variazioni, sfasamenti temporali, approfondimenti, sulla base delle esigenze didattiche legate alle materie di recitazione ed interpretazione.
    A tenere le lezioni, scrittori e giornalisti, drammaturghi di fama internazionale, docenti universitari.

Più in generale, nel corso degli anni, la Scuola ha avuto tra i suoi docenti alcuni tra i più grandi artisti (attori, registi, interpreti), grazie al prestigio del Piccolo Teatro ed alla sua stretta relazione con la scuola.


LOMBARDIA PLUS
All’interno della struttura didattica dell’offerta formativa triennale, la scuola inserisce i progetti formativi monografici che si avvalgono dei FSE nell’ambito dell’iniziativa Lombardia Plus.
Dal 2016 a oggi, la Scuola ha ottenuto il finanziamento per quattro progetti:

  1. 2016 Corso di perfezionamento sulle tecniche di recitazione della Tragedia greca e delle sue rielaborazioni nella drammaturgia moderna e contemporanea (POR FSE 2014/2020-Asse III-Azione 10.4.1), concluso;
  2. 2017 Teatro e Maestri I e II Modulo, (POR FSE 2014/2020-Asse III-Azione 10.4.1), concluso;
  3. 2018 Dalla Poesia al Testo poetico: tra pudore e bellezza (POR FSE 2014/2020-Asse III- Azione 10.4.1), concluso;
  4. 2019 Dallo Studio al Palcoscenico, nell’ambito dell’iniziativa Lombardia Plus-Linea Cultura 2019/2020 (POR FSE 2014/2020-Asse I- Azione 10.4.1), concluso;
  5. 2021 Il lavoro sulla parola nel Teatro del Presente, nell’ambito dell’iniziativa Lombardia Plus-Linea Alta Formazione Cultura (POR FSE 2014/2020-Asse III-Azione 10.4.1), concluso.

 

ALCUNI DOCENTI CHE HANNO INSEGNATO NELLA SCUOLA

Recitazione

Carmelo Rifici, Direttore della Scuola, interpretazione
Pupi Avati, seminario di recitazione cinematografica
Anagoor, seminario di recitazione
Mauro Avogadro, interpretazione
Paola Bigatto, seminario di recitazione
Giorgio Bongiovanni, seminario di recitazione sulla Commedia dell’Arte
Franco Branciaroli, seminario di recitazione
Romeo Castellucci, seminario di recitazione
Giovanni Crippa, recitazione
Fadhel Jaibi, seminario di recitazione
Antonio Latella, seminario di recitazione
Giulia Lazzarini, seminario di recitazione
Manuela Mandracchia, seminario di recitazione
Laura Marinoni, seminario di recitazione
Fausto Paravidino, seminario di recitazione
Laura Pasetti, seminario di recitazione
Mario Perrotta, seminario di recitazione
Massimo Popolizio, seminario di recitazione
Paolo Rossi, seminario di recitazione
Serena Sinigaglia, seminario di recitazione
Peter Stein, seminario di recitazione

Voce
Antonella Astolfi, educazione della voce
Monica Bacelli, recitar cantando (repertorio monteverdiano)
Anna Capovilla, logopedia
Emanuele De Checchi, vocalità
Francesca Della Monica, seminario di voce
Silvia Magnani, foniatria
Francesca Porrini, dizione
Luciana Unnia, logopedia
Maurizio Zippoli, canto

Corpo
Michele Abbondanza, teatro-danza
Maria Victoria Arenillas, tango
Simona Bertozzi, seminario di movimento 
Antonio Bertusi, seminario di tecniche di movimento
Maria Consagra, grammatica del movimento
Fulvio Masocco, tecnica posturale
Marco Merlini, acrobazia
Maria Cristina Rizzo, seminario di movimento
Alessio Maria Romano, movimento espressivo

Cultura
Gianfranco De Bosio, storia del Teatro del ‘900
Claudio Facchinelli, seminario sul Teatro della scuola 
Umberto Galimberti, elementi di psicologia
Maria Grazia Gregori, storia della regia
Fausto Malcovati, seminario sul Teatro Russo del ‘900 
Stefano Massini, drammaturgia
Renato Palazzi, seminario di Critica teatrale
Maurizio Porro, seminario di Storia del cinema 
Claudia Provvedini, storia del teatro antico
Gabriella Rovagnati, seminario sul Teatro di Arthur Schnitzler
Stefano Tomassini, storia della danza e del teatro performativo


DOCENTI TRIENNIO 2021/2024

Recitazione/interpretazione

Mauro Avogadro, interpretazione
Paola Bigatto, seminario di recitazione
Giacomo Bisordi, seminario di interpretazione
Sergio Blanco, seminario di interpretazione
Enrico Bonavera, Commedia dell’arte
Fabio Condemi, seminario di interpretazione
Giovanni Crippa, recitazione
Stefano De Luca, Commedia dell’arte
Lisa Ferlazzo Natoli, seminario di interpretazione
Alessandro Ferroni, seminario di interpretazione
Tindaro Granata, seminario di recitazione
Antonio Latella, interpretazione
Manuela Mandracchia, seminario di recitazione
Aglaia Pappas, seminario di recitazione
Fausto Paravidino, seminario di recitazione
Massimo Popolizio, seminario di recitazione
Carmelo Rifici, Direttore della Scuola, interpretazione
Fausto Russo Alesi, seminario di recitazione
Serena Sinigaglia, seminario di interpretazione

Movimento
Michele Abbondanza, teatro danza
Chiara Bersani, danza contemporanea
Simona Bertozzi, danza contemporanea
Marta Ciappina, danza contemporanea
Maria Consagra, grammatica del movimento
Marco D’Agostin, danza contemporanea
Luca Dal Molin, fisioterapista
Marco Merlini, preparazione fisica e acrobazia
Alessio Maria Romano, Coordinatore Didattico della Scuola, movimento espressivo

Voce
Antonella Astolfi, educazione della voce
Francesca Della Monica, voce
Silvia Magnani, foniatra/otorinolaringoiatra
Diana Manea, seminario di voce
Francesca Porrini, dizione
Luciana Unnia, logopedista
Maurizio Zippoli, canto

Cultura generale
Giovanni Agosti, elementi di storia dell’arte
Riccardo Bruscagli, letteratura italiana (ciclo di incontri monografici)
Claudia Cannella, elementi di critica teatrale
Davide Carnevali, elementi di drammaturgia
Lorenzo Conti, elementi di storia della danza
Paolo Di Stefano, racconti italiani del dopoguerra (ciclo di incontri)
Claudio Longhi, Direttore del Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, storia delle Istituzioni Teatrali
Stefano Massini, esercitazioni di drammaturgia
Rosaria Ruffini, storia del teatro e delle arti performative
Edoardo Vigna, elementi di storia contemporanea