Carmelo Rifici

Classe 1973, laureato in Lettere Moderne, Carmelo Rifici si diploma in recitazione e regia alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Inizia una lunga collaborazione con Luca Ronconi, dapprima nelle produzioni legate alle Olimpiadi di Torino 2006, poi come regista assistente al Piccolo (2006-2012).

In qualità di regista nel 2001 firma la regia di Cinque capitoli per una condanna, tratto da Victor Hugo, per il Teatro Stabile di Torino. Nel 2002 mette in scena a Milano Tre sorelle di Anton Čechov per il Teatro Verdi e il Teatro della Contraddizione. Dal 2003 al 2006 è regista residente al Teatro Litta di Milano dove allestisce Il giro di vite di Henry James, La tardi ravveduta di Giuseppe Giacosa, La signorina Julie di August Strindberg. Nel 2004 mette in scena I Giusti di Albert Camus per il Teatro di Sinalunga. Nel 2006 firma la regia di Lunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill per il Teatro Filodrammatici di Milano. Nel 2007 partecipa alle Manifestazioni di San Miniato con Il nemico di Julien Green; sempre per San Miniato firma La testa del profeta di Elena Bono nel 2009 e Anima Errante di Roberto Cavosi nel 2011. Nel 2008 firma la regia di Chie-Chan e io, dal romanzo di Banana Yoshimoto, adattamento di Giorgio Amitrano per il Napoli Teatro Festival. Nello stesso anno firma Una notte di maggio di Abraham Yehoshua per il Teatro Due di Parma. Nel 2009 firma le regie de I pretendenti di Jean-Luc Lagarce e Il gatto con gli stivali, ovvero una recita continuamente interrotta, di Tieck/Tessitore, entrambi per il Piccolo. Del 2010 sono le regie di Dettagli di Lars Norén per il Piccolo, Pocket Shakespeare per Teatro Due di Parma, Fedra di Euripide per l’Istituto del Dramma Antico di Siracusa. Nella stagione 2010/11 firma le regie di Buio di Sonia Antinori per Teatro Due di Parma, Avevo un bel pallone rosso di Angela Dematté per lo Stabile di Bolzano, Nathan il saggio di Lessing per il Piccolo e Medea di Cherubini per il Ponchielli di Cremona. Nella stagione 2011/12 firma le regie di Elektra di von Hofmannsthal per il Teatro Stabile del Veneto e I puritani di Bellini per il Circuito Lirico Lombardo. Del 2012 sono Giulio Cesare di Shakespeare per il Piccolo e La Rosa Bianca di Lillian Groag per lo Stabile di Bolzano.

Firma inoltre le regie di L’officina di Angela Dematté per lo Stabile di Bolzano (2013), Materiali per Medea di Müller (per Proxima Res, 2012), Chi resta di Cavosi/Dematté/Gabrielli/Rifici (2013). Al Piccolo, nel gennaio 2014, ha allestito Visita al padre, testo inedito in Italia dello scrittore tedesco Roland Schimmelpfennig.

È stato docente di recitazione e analisi del testo per il Corso di Perfezionamento per attori dello IUAV di Venezia. Ha svolto attività di docenza al Corso di Perfezionamento Centro Teatrale di Santa Cristina diretto da Luca Ronconi, alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

Dal 2014 è direttore artistico di LuganoInScena, dove dirige Gabbiano di Anton Čechov (2015), Ifigenia, liberata da Euripide, Purgatorio di Ariel Dorfman (stagione 2016/17) e nel 2018 riallestisce Avevo un bel pallone rosso, spettacoli che ottengono un successo di pubblico e critica e lunghe tournée. Nello stesso anno dirige Il Barbiere di Siviglia che segna il debutto dell’opera lirica al LAC. È regista de I Cenci su musica e libretto di Giorgio Battistelli eseguito per la prima volta in lingua italiana, con la direzione musicale di Francesco Bossaglia (maggio 2019); nel 2020, I Cenci replica a Biennale Musica di Venezia e al Festival Aperto di Reggio Emilia. Nel settembre 2019 firma la regia di Gianni Schicchi di Puccini e de L’heure espagnole di Ravel al Teatro Grande di Brescia.

Nel gennaio 2020 assume la direzione artistica del LAC di Lugano, contestualmente firma progetto e regia di Macbeth, le cose nascoste, di cui è anche autore insieme ad Angela Dematté, che ha debuttato al LAC nel gennaio 2020. Insieme a Paola Tripoli è ideatore di Lingua Madre, capsule per il futuro. Nel 2022 firma adattamento e regia di Le relazioni pericolose tratto dal romanzo di Pierre-Ambroise-Francoise Choderlos Delaclos. Nel settembre dello stesso anno dirige La traviata di Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Markus Poschner. Nel novembre 2022 insieme ad Andrea De Rosa firma la regia di Processo Galileo, scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi.

Nel 2009 fonda a Milano la scuola Proxima Res, realtà che in pochi anni si afferma come una delle realtà più accreditate in Regione Lombardia, dal punto di vista dei progetti artistici. Dal 2015 dirige la Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo dalla quale nasce lo spettacolo Uomini e no di Michele Santeramo, tratto dal romanzo di Elio Vittorini, che fa registrare il tutto esaurito per due stagioni. Nel 2021 firma la regia di Doppio sogno di Schnitzler nella riscrittura per la scena di Riccardo Favaro. Lo spettacolo ha debuttato al Piccolo nel mese di luglio dove ha replicato nel corso dell’autunno.

Nel 2005 riceve il Premio della Critica come regista emergente. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Eti Olimpici del Teatro come regista dell’anno, il Premio della Critica, il Golden Graal e la nomination per i Premi Ubu sempre come regista dell’anno. Nel 2013 vince nuovamente il Golden Graal e il Bando dei Teatri del sacro. Nel 2015 vince il Premio Franco Enriquez per il suo lavoro di direzione artistica al LAC di Lugano, nel 2017 lo vince nuovamente per la regia di Ifigenia, liberata. Purgatorio viene scelto per le giornate svizzere del teatro come uno dei 7 spettacoli dell’anno. Nel 2019 vince il premio “I numeri UNO”, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS), volto a segnalare le personalità che, grazie al loro lavoro, si sono particolarmente distinte nelle relazioni tra Italia e Svizzera. Nel luglio 2021 viene insignito del titolo di Maestro dal Premio Radicondoli per il teatro. Nell’autunno dello stesso anno riceve il Premio Hystrio Digital Stage e il Premio Ubu, Progetti speciali, per il progetto Lingua Madre, capsule per il futuro