Romanzi teatrali - “Tra un atto e l’altro” di Virginia Woolf

Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf , conversazione con Nadia Fusini e Paolo Di Paolo, letture di Camilla Semino Favro


Ultimo romanzo di Virginia Woolf, è il manoscritto che l’autrice lasciò sullo scrittoio, assieme alle due lettere di congedo indirizzate alla sorella e al marito, la mattina in cui uscì di casa per andare ad annegarsi nel vicino fiume Ouse. I due atti di cui si parla sono quelli di una rappresentazione amatoriale, in un villaggio immerso nella campagna inglese. L’intervallo è il momento in cui l’autrice fissa le dinamiche che intercorrono tra le persone “reali”, personaggi delle proprie esistenze, nel momento in cui cessano di essere spettatori del dramma in scena.

 

Virginia Woolf (1882-1941) Londinese, nata nel 1882, Virginia Stephen crebbe in un contesto borghese colto e raffinato. Entrata a far parte del cosiddetto “gruppo di Bloomsbury”, associazione di intellettuali che prendeva il nome dall’omonimo quartiere della capitale inglese, qui conobbe Leonard Woolf che sarebbe diventato suo marito. Tra i massimi rappresentanti della tecnica del flusso di coscienza – che consiste nel riportare sulla pagina i pensieri dell’individuo in maniera simile a come si presentano alla mente – è autrice, tra gli altri, di Al Faro, La signora Dalloway, Orlando.

 

 

Martedì 11 maggio 2021, ore 18
Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf
Conversazione con Nadia Fusini e Paolo Di Paolo
Letture di Camilla Semino Favro