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Uno spettacolo per tutta la famiglia: Il barone rampante di Italo Calvino, nella versione adattata e diretta da Riccardo Frati

Tre modi per non morire
Baudelaire, Dante, i Greci
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Toni Servillo nel viaggio teatrale in tre tappe attraverso il pensiero e la poesia occidentale scritto da Giuseppe Montesano

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Teatro Strehler e Teatro Studio Melato
Quattro appuntamenti per esplorare la musica oltre il classico concerto.

L’Angelo della Storia
Vent’anni di Sotterraneo
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Fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da una tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie: è la Storia secondo Sotterraneo

DJ-SHOW. Twentysomething Edition
Vent’anni di Sotterraneo
Un esperimento tra Dj set e teatro, per coinvolgere il pubblico alternando una playlist di canzoni a momenti performativi

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Dispotico, avaro e scorbutico: Paolo Valerio dirige Franco Branciaroli in un’inedita lettura della commedia di Carlo Goldoni

Talk show
Vent’anni di Sotterraneo
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Un format particolare, tra chiacchierata e performance, creato da Sotterraneo per mettere in relazione diversi ambiti di ricerca

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Il teatro a scuola: Antigone si presenta nelle classi degli istituti superiori per parlare a ragazzi e ragazze di legalità e politica, femminismo e patriarcato

Benvenuti al Piccolo!
Green tour dell’isola degli alberi
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Un attraversamento sostenibile del Teatro Strehler, condito da storie e curiosità della vita del Piccolo

Il fuoco era la cura
Vent’anni di Sotterraneo
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Torna lo spettacolo tratto da Bradbury, all’interno della personale che il Piccolo dedica ai vent’anni del collettivo teatrale

Donald
Storia molto più che leggendaria di un Golden Man
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Uomo o dio? Stefano Massini racconta l’inarrestabile ascesa del controverso miliardario diventato presidente degli Stati Uniti

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Ironici, caustici, irriverenti: Flavia Mastrella e Antonio Rezza tornano al Piccolo con una nuova, irresistibile creazione

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La tradizione della Commedia dell’Arte e la freschezza di una compagnia di giovani: va in scena l’Arlecchino del Piccolo

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Fanny & Alexander e Federica Fracassi tornano a immergersi nelle pagine asciutte e taglienti di Ágota Kristóf

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Gabriele Lavia porta in scena l’eterna tragedia del potere, in cui si consuma la conflittualità del rapporto tra genitori e figli