Sotto il nome di Oltre la scena – parole in atto si raccolgono tutte quelle attività che abbiamo immaginato in stretto dialogo con la programmazione ordinaria, a comporre un ricco palinsesto di eventi e iniziative.
Quest’anno al centro della riflessione è il linguaggio, inteso nelle sue molteplici declinazioni: dal rapporto tra scena e letteratura alla dimensione fisica e spaziale della parola, dalle trasformazioni della lingua ai suoi nuovi utilizzi, fino alle sue diverse implicazioni politico-sociali.
Per questo, insieme agli incontri e alle conversazioni con gli artisti (Parole in pubblico/ Chi è di scena?) dove approfondire le tematiche degli spettacoli e conoscere punti di vista inediti, abbiamo ideato un ciclo di appuntamenti (Presa di parola), incentrato sui testi che hanno fatto da “serbatoio” poetico e di immaginario ai registi e alle compagnie durante il processo di creazione. Non mancheranno, naturalmente, gli incontri dedicati al mondo dell’editoria (Segnalibro) con letture e presentazioni di libri insieme agli autori, né le rassegne cinematografiche (Sguardi paralleli), ideate in collaborazione con gli artisti e diffuse in diverse sale-partner nella città. Ad attraversare la città saranno anche le camminate teatrali e le visite-spettacolo (Walk_Talk), che porteranno gli spettatori in alcuni luoghi simbolo di Milano, dove far risuonare, insieme alle attrici e agli attori delle compagnie, i contenuti degli spettacoli.
Infine, per chi avesse voglia di sperimentare in prima persona le pratiche della scena, saranno organizzati atelier (Teatro in platea) e, per la prima volta, un corso-laboratorio di introduzione al teatro, tra pratica, storia e teoria (Teatro dietro l’angolo). Per chi invece preferisse partecipare da remoto al “quotidiano” teatrale, sui nostri sito e canali social saranno pubblicati podcast, video e altri contenuti digitali (PiccoloSmart).
Formati diversissimi che mirano a garantire una vitalità e una molteplicità del ragionare teatrale anche fuori dalla scena; attività gratuite – se non specificato diversamente – aperte a tutta la cittadinanza per fare del teatro un luogo del quotidiano, dove ritrovare, uno accanto all’altro, la complessità del nostro guardare.