Durata: un'ora e 20 minuti senza intervallo

Dopo il successo di Freud o l’interpretazione dei sogni, produzione del Piccolo Teatro della scorsa stagione, Federico Tiezzi torna a esplorare la società austriaca mettendo in scena La signorina Else di Arthur Schnitzler, autore che aveva già messo in scena con Il ritorno di Casanova.
Scritta nel 1924, La signorina Else è una spietata radiografia della società dell’epoca, un misto di superficialità frivola e mondana e cupo cinismo, dove una famiglia non esita a sacrificare la giovane figlia sull’altare dell’interesse economico.
In vacanza sulle Dolomiti, Else (Lucrezia Guidone) viene raggiunta dal telegramma della madre che le impone di ottenere ad ogni costo un prestito da un attempato amico di famiglia (Martino D’Amico), anche lui ospite dello stesso albergo, per salvare il padre che, a causa di un affare andato a male, rischia la prigione. L’amico acconsente a elargire il denaro a condizione che Else gli si mostri nuda. Umiliata e ferita da una richiesta che non può rifiutare, Else acconsente ma poi si dà la morte, avvelendandosi.
In un gioco di flashback Tiezzi mostra la giovane, ormai morta, che rievoca la sua vicenda a ritroso, in uno strepitoso, vibrante monologo interiore, una dissezione dell’anima, in cui le fantasticherie si mescolano alle paure, l’orgoglio adolescenziale si trasforma in vere e proprie allucinazioni.
Piccolo Teatro Studio Melato
dall’8 al 20 gennaio 2019
La signorina Else
di Arthur Schnitzler, traduzione Sandro Lombardi
drammaturgia Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi
con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico
pianoforte e violoncello Dagmar Bathmann
percussioni Omar Cecchi
clarinetti Lorenzo Laurino
voci Gianna Deidda, Francesca Della Monica, Sandro Lombardi, Giusi Merli, Giovanni Scandella
scene Gregorio Zurla, costumi Giovanna Buzzi, luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Giorgio Rossi, regista assistente Giovanni Scandella
produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi, Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Regione Toscana e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo