
Inserita tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, la XVIII edizione di Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie diretto da Michele Panella, punta su giovani artisti da Italia, Francia, Spagna e Germania: una generazione immersa in un periodo di grandi fragilità e paradossi politici, sociali, culturali e individuali.
Accanto agli spettacoli in scena al Teatro Grassi, il Chiostro Nina Vinchi ospita incontri, performance e concerti.
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MARI
Un uomo e una donna, il mare. Una lingua, quella siciliana, che non permette di esprimere le profondità di un sentire, una lingua fatta di necessità quotidiane, che possiede solo il presente, dilatato nel testo sulla linea che separa mare e terra. Mari è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un calmo mare notturno. I due sciolgono finalmente i nodi che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono potrà mai restituirci.
Le parole sono come la pelle di un organismo che nasconde un infinito rincorrersi di piani, di strati, di significati. Il teatro di Caspanello è fatto solo di questo, di fiducia nella parola e nello stesso tempo interrogativo se essa sia in grado di comunicare, se non sia solo un respiro tra una pausa e il senso di vuoto.
Filippa Ilardo, Hystrio
Una trama delicata, quasi impalpabile, modulata sul rumore del frangersi delle onde e su gesti minimi caratterizza Mari, del siciliano Tino Caspanello, un lavoro materiato di sentimenti pudichi, inespressi, che trovano nelle parole solo echi sommessi.
Claudio Facchinelli, Sipario
Mari ha ricevuto nel 2003 il Premio Speciale della Giuria del Premio Riccione Teatro; in una versione a leggio è stato ospitato nell’edizione 2004 di Tramedautore; è stato tradotto in francese e presentato a Marsiglia, Lione, Tolosa e Strasburgo e messo in scena a Parigi al Théâtre de l’Atelier con la regia di Jean-Luis Benoît. Mari è stato presentato anche in polacco al Border Festival di Cieszyn, giugno 2012 e al Festival di Avignone Off, luglio 2016. A novembre 2016 è stato rappresentato da Tino Caspanello e Cinzia Muscolino al Teatro dell’Università di Hong Kong.
Tino Caspanello si diploma nel 1983 in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Dopo aver lavorato come scenografo per diverse compagnie, nel 1993 fonda l’Associazione Culturale Solaris – Compagnia Teatro Pubblico Incanto. Scrive e mette in scena: Sira, Kiss, Mari (Premio speciale della Giuria – Premio Riccione Teatro 2003); Rosa (2006), ‘Nta ll’aria (2007), Handscape (2008), Malastrada (segnalato al Premio Tuttoteatro.com – Dante Cappelletti e premiato da Legambiente per l’impegno civile), Fragile (2009), Terre (2010), Interno (2011), 1952 a Danilo Dolci (2012), Quadri di una rivoluzione (Palmarès Eurodram, Comitato Italiano della Maison d’Europe et d’Orient di Parigi, 2015), Niño (2016), Blues (2017). Ha curato la direzione artistica del progetto “Write – residenza di drammaturgia internazionale”, luglio 2016, 2017 e 2018. Nel 2017 ha partecipato al progetto “Babilonie” vincitore del Bando Ministeriale “Migrarti”, progetto curato dall’Associazione palermitana “Suttascupa”, per il quale ha scritto il testo Orli, andato in scena a luglio 2017. I suoi testi sono pubblicati da Editoria & Spettacolo nei volumi: “Teatro di Tino Caspanello”, “Quadri di una rivoluzione”, “Polittico del silenzio” e “Sottotraccia”.
Piccolo Teatro Grassi
venerdì 14 settembre 2018, ore 19.30
MARI | Italia
di Tino Caspanello
Premio speciale della Giuria – Premio Riccione 2003
con Cinzia Muscolino e Tino Caspanello
costumi Cinzia Muscolino
scena e regia Tino Caspanello
Teatro Pubblico Incanto