In una scena costruita con videoproiezioni, parte integrante della drammaturgia, Eros Pagni dà corpo e voce a una delle figure più emblematiche de I Promessi Sposi, l’Innominato, interpretando le pagine del romanzo dedicate all’arrivo di Lucia al suo castello e alla notte tormentata in cui la giovane, preda della disperazione, pronuncia il voto di verginità alla Madonna, mentre l’uomo vive l’angoscia e i rimorsi, assillato da scrupoli mai provati.
Scrive il regista Daniele Salvo: “Notte infinita, interminabile, indecifrabile mala notte. I due protagonisti di questo straordinario viaggio mentale si muovono in una notte che sembra perenne. L’Innominato fa i conti con sé stesso, con la sua mancanza di fede, la sua ambizione, la sua finitezza. Questa notte eterna, vera protagonista del testo, avvolge tutti i personaggi, li rende incerti, ansiosi, fragili, muta le loro convinzioni, li spinge a compiere azioni impensabili”.
Una notte in cui si può cogliere il percorso che compie la coscienza dell’uomo, prima verso il basso, in un’atmosfera di incubo e di prostrazione, e poi di risalita verso la liberazione dal tormento e il raggiungimento del ravvedimento e della conversione: “La vertiginosa e tormentata parabola notturna dell’Innominato ha le caratteristiche dell’allucinazione gotica, della fiaba nera. Nella notte tutto può accadere: si imboccano vie sconosciute e tortuose, ed è facilissimo ritrovarsi in situazioni illogiche ed impossibili. Ma una via per una nuova luce è ancora possibile”.
Durata:
80' senza intervallo
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