Amour è la parola che ricorre più frequentemente nei titoli delle opere teatrali di Marivaux. Anche in questa commedia raffinatissima, i sei personaggi si confrontano in modo serrato sul tema: come quasi sempre in Marivaux, tutto è chiaro, tutto è compiuto fin dalla prima scena, dal primo incontro. Ma tutto resta da capire e soprattutto da dire. L’amore c’è e domina, anche se lo si vuole esiliare per paura che faccia troppo soffrire; e tocca agli attori il compito di coinvolgere gli spettatori in questa appassionante ricerca che culmina nella sorpresa di scoprirlo, finalmente, l’amore.
Per la prima volta in italiano, La seconda sorpresa dell’amore viene presentata al pubblico del nostro paese grazie a un progetto accolto dal Ministero della Cultura per incoraggiare la conoscenza di Marivaux, il drammaturgo forse più grande del Settecento francese e che in Italia, nonostante gli storici allestimenti di Strehler, Chéreau e di altri importanti registi, non è mai riuscito a conquistare spazi stabili nei repertori teatrali: curioso destino per un autore che, durante tutta la sua vita, preferì lavorare con il Théâtre-Italien piuttosto che con la Comédie-Française, trovando negli attori eredi della Commedia dell’Arte gli interpreti ideali per raccontare, con i gesti e l’ossessività di un eloquio tenacemente alla ricerca dell’esattezza, l’evento protagonista della sua poetica: il percorso compiuto dalle emozioni e dai sentimenti per ribellarsi al giogo della ragione.
Durata:
110', senza intervallo
Condividi