Ha venduto oltre cento milioni di dischi, è stato uno dei musicisti più influenti di tutto il Novecento e, secondo la rivista Rolling Stone, la più grande rock star di sempre: David Bowie, con la sua opera rock Lazarus, arriva al Piccolo. In scena per la prima volta a New York il 7 dicembre 2015, in quella che resterà l’ultima apparizione pubblica di Bowie prima della morte, rappresenta il testamento creativo del musicista.
Newton, l’infelice migrante interstellare costretto a rimanere sulla Terra, che non può morire e non invecchia – protagonista del romanzo di Walter Tevis L’uomo che cadde sulla Terra e dell’omonimo film in cui Bowie ha fornito la sua migliore prova attoriale –, è al centro di questo labirintico sequel. Ancora prigioniero sul nostro pianeta, sempre più isolato, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima di allucinazioni e dipendenze, Newton riceve segnali dal passato attraverso la TV, capta visioni del futuro generate dalla sua mente, mescola realtà e sogni a occhi aperti mentre vari personaggi – fantasmi? proiezioni mentali? – si aggirano nello spazio claustrofobico del suo appartamento.
Valter Malosti firma la regia e la versione italiana del testo che vede Manuel Agnelli – recentemente premiato con un David di Donatello e un Nastro d’argento – nei panni del tormentato protagonista di questa opera rock, ricca di numerosi brani storici di Bowie e altri scritti appositamente per l’occasione.
Durata:
110 minuti
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