Stefano Massini, primo italiano vincitore del Tony Award (con Lehman Trilogy, un testo che raccontava un’altra crisi del nostro passato prossimo), torna al Piccolo con Storie. È la quinta volta da quando, nel giugno del 2020, vi debuttò, segnando il tanto atteso rientro a teatro dopo il lockdown.
Oggi, in una società travolta, come mai accaduto prima, da una serie di eventi drammatici e straordinari – la pandemia e la guerra in Ucraina, lo spettro del cambiamento climatico e del progressivo impoverimento di fasce sempre più numerose di popolazione – appare ancora più forte il bisogno di storie, di racconti che aiutino a decifrare il presente. Sono racconti che aspettano solo di essere narrati e che Massini, con l’accompagnamento di Paolo Jannacci al pianoforte e Daniele Moretto alla tromba, porta all’attenzione degli spettatori.
«Le storie si nascondono ovunque – dice Massini – soprattutto oggi, nella proliferazione dei mezzi di comunicazione, in cui la bulimia del narrare a tutti i costi si traduce in valanghe di sequenze inutili. Scopri allora che all’alba del Terzo Millennio uno scrittore è innanzitutto questo: un rabdomante, un cercatore d’oro del Klondike alla ricerca di vene sepolte, nascoste, sedimentate. Proviamo a farci strada nell’officina del racconto, laddove prende forma il viaggio antico dell’evocare, quel sistema di metafore e rimandi che Borges definiva incanto, magia, anatomia incredibile del reale».
Durata:
120’ senza intervallo
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