Delicato, lieve e commovente, Il barone rampante secondo Riccardo Frati – che ha diretto e adattato con rigorosa fedeltà il capolavoro di Italo Calvino – dopo il tutto esaurito della stagione 22/23, torna a teatro, per il centenario della nascita del suo autore.
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Teatro Grassi
Il barone rampante è una storia che dal 1957, anno in cui fu pubblicato il romanzo, incanta e appassiona pubblici di tutte le età perché – spiega il regista Riccardo Frati – «è un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare sé stesso.»
La dialettica verticale del testo è trasposta sulla scena attraverso un sistema di pedane e passerelle, funzionale, ma al tempo stesso leggero: è qui che il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò vive la sua personale rivoluzione, dal giorno in cui, rifiutatosi di mangiare un piatto di lumache e per questo punito dal padre, sale su un albero del parco di casa per non scenderne mai più. Ambientato in una Liguria “immaginaria”, a metà di un Settecento che prelude alla Rivoluzione Francese e che riverbera nei costumi dello spettacolo, «Il barone rampante – continua Frati –, regalandoci un personaggio che si muove in alto, sospeso sulle nostre teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune.»
La recita di domenica 8 ottobre è preceduta da un touch tour dei costumi e della scenografia, un’attività volta a rendere accessibili gli spettacoli dal vivo a un pubblico cieco e ipovedente attraverso un’esperienza tattile. Si ringrazia per la preziosa collaborazione l’associazione Al Di Qua Artists – Alternative Disability Quality Artists. Per info promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it
Durata: 180’ incluso un intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiIl barone rampante è una storia che dal 1957, anno in cui fu pubblicato il romanzo, incanta e appassiona pubblici di tutte le età perché – spiega il regista Riccardo Frati – «è un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare sé stesso.»
La dialettica verticale del testo è trasposta sulla scena attraverso un sistema di pedane e passerelle, funzionale, ma al tempo stesso leggero: è qui che il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò vive la sua personale rivoluzione, dal giorno in cui, rifiutatosi di mangiare un piatto di lumache e per questo punito dal padre, sale su un albero del parco di casa per non scenderne mai più. Ambientato in una Liguria “immaginaria”, a metà di un Settecento che prelude alla Rivoluzione Francese e che riverbera nei costumi dello spettacolo, «Il barone rampante – continua Frati –, regalandoci un personaggio che si muove in alto, sospeso sulle nostre teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune.»
La recita di domenica 8 ottobre è preceduta da un touch tour dei costumi e della scenografia, un’attività volta a rendere accessibili gli spettacoli dal vivo a un pubblico cieco e ipovedente attraverso un’esperienza tattile. Si ringrazia per la preziosa collaborazione l’associazione Al Di Qua Artists – Alternative Disability Quality Artists. Per info promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it
Durata: 180’ incluso un intervallo
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Programma di sala
LeggiIncontri e approfondimenti
La Locandina
Il barone rampante
di Italo Calvino
adattamento e regia Riccardo Frati
scene Guia Buzzi
costumi Gianluca Sbicca
disegno luci Luigi Biondi
composizione musicale e sound design Davide Fasulo
animazioni Davide Abbate
assistente alla regia Gerardo Benedetti
con (in ordine alfabetico) Mauro Avogadro*, Nicola Bortolotti, Matteo Cecchi, Leonardo De Colle, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Marina Occhionero
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
*Si avvisa il gentile pubblico che, a causa di un infortunio, Mauro Avogadro recita con il gesso al polso il ruolo del Barone Arminio. I ruoli del contadino Giuà della Vasca, del capo degli sbirri, del brigante e di Voltaire sono interpretati da Gerardo Benedetti.
Biglietti
Categoria spettacolo Produzione
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
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Come e dove acquistare
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Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it