A trent’anni di distanza, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano a portare in scena l’ultimo capitolo della Trilogia degli scarrozzanti di Giovanni Testori: la vicenda tragica e grottesca, narrata in una lingua dirompente, di un capocomico costretto a interpretare, da solo, sera dopo sera, l’Edipo di Sofocle.
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Teatro Studio Melato
Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano, a trent’anni dal loro primo allestimento, sul dirompente e rivoluzionario Edipus di Giovanni Testori. Lo spettacolo, nel 1994, a pochi mesi dalla scomparsa dell’autore, riapriva coraggiosamente il discorso sulla sua drammaturgia. Con Edipus lo scrittore di Novate concludeva, nel 1977, la Trilogia degli scarrozzanti: fantastica reinvenzione del mondo grottesco e disperato di una compagnia di guitti, in cui Sofocle e Shakespeare convivono con l’avanspettacolo, il melodramma con il varietà, il mito con il presente.
Protagonista è un capocomico che porta in scena la tragedia di Sofocle da solo, interpretando tutti i ruoli e arrivando a confondere, nel corso della rappresentazione, il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda biografica.
Scritto nel 1977 per il talento di Franco Parenti, il testo, che segue L’Ambleto e Macbetto, ha trovato in Lombardi un altro interprete ideale.
«Chi avrebbe potuto immaginare – scrisse infatti Franco Quadri – che sarebbe toccato a un toscano del Casentino divenire l’interprete ideale di Giovanni Testori?»
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano, a trent’anni dal loro primo allestimento, sul dirompente e rivoluzionario Edipus di Giovanni Testori. Lo spettacolo, nel 1994, a pochi mesi dalla scomparsa dell’autore, riapriva coraggiosamente il discorso sulla sua drammaturgia. Con Edipus lo scrittore di Novate concludeva, nel 1977, la Trilogia degli scarrozzanti: fantastica reinvenzione del mondo grottesco e disperato di una compagnia di guitti, in cui Sofocle e Shakespeare convivono con l’avanspettacolo, il melodramma con il varietà, il mito con il presente.
Protagonista è un capocomico che porta in scena la tragedia di Sofocle da solo, interpretando tutti i ruoli e arrivando a confondere, nel corso della rappresentazione, il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda biografica.
Scritto nel 1977 per il talento di Franco Parenti, il testo, che segue L’Ambleto e Macbetto, ha trovato in Lombardi un altro interprete ideale.
«Chi avrebbe potuto immaginare – scrisse infatti Franco Quadri – che sarebbe toccato a un toscano del Casentino divenire l’interprete ideale di Giovanni Testori?»
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
La Locandina
Edipus
Trent’anni dopo
di Giovani Testori
uno spettacolo di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi
con Sandro Lombardi e Antonio Perretta
regia Federico Tiezzi
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
regista assistente Giovanni Scandella
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Fondazione Teatri di Pistoia e Associazione Giovanni Testori
con il sostegno del Comune di Firenze, Regione Toscana e MiC
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72333216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it