Attraverso la storia incrociata di due donne e di due epoche – Lucia, arrestata a Bologna nel 1709 e condannata a morte per infanticidio, e un’autrice contemporanea che decide di realizzare un documentario sulla sua vicenda – il lavoro di Tolja Djoković sviluppa una riflessione sulla codificazione sociale dei corpi femminili e sulla violenza che li attraversa.
-
Teatro Studio Melato
Bologna, 1709. Lucia C., venticinquenne orfana di padre e senza marito, viene arrestata e condannata a morte: è accusata di aver ucciso il suo bambino appena nato. Una donna di oggi, autrice e regista di documentari, indaga su questa vicenda e, intrecciando la propria storia a quella di Lucia, finisce per raccontare anche sé stessa.
Vincitore della 57ª edizione del Premio Riccione per il Teatro, Lucia camminava sola di Tolja Djoković annoda i destini di due donne e di due epoche, in una riflessione sulla determinazione sociale del corpo femminile e sul senso di estraneità che può scaturire dall’esperienza della maternità.
Tra materiali d’archivio e ricerche, la documentarista ripercorre l’ultimo anno della vita di Lucia: con sguardo attento e curiosità scientifica, analizza le metamorfosi di un corpo femminile che si prepara al parto nella società del Settecento, trasformando lo studio anatomico in un affondo sull’ossessione dello sguardo, sull’importanza di essere viste e di guardare a propria volta.
Una drammaturgia «affilata, essenziale, chirurgica», che – come si legge nella motivazione del Premio – «porta avanti una riflessione raffinata e non scontata sulla codificazione sociale dei corpi, sulla violenza e l’esposizione che la accompagna, su una ferocia che diventa strumento politico».
Consigliato a partire dai 14 anni
Durata: spettacolo in allestimento
Bologna, 1709. Lucia C., venticinquenne orfana di padre e senza marito, viene arrestata e condannata a morte: è accusata di aver ucciso il suo bambino appena nato. Una donna di oggi, autrice e regista di documentari, indaga su questa vicenda e, intrecciando la propria storia a quella di Lucia, finisce per raccontare anche sé stessa.
Vincitore della 57ª edizione del Premio Riccione per il Teatro, Lucia camminava sola di Tolja Djoković annoda i destini di due donne e di due epoche, in una riflessione sulla determinazione sociale del corpo femminile e sul senso di estraneità che può scaturire dall’esperienza della maternità.
Tra materiali d’archivio e ricerche, la documentarista ripercorre l’ultimo anno della vita di Lucia: con sguardo attento e curiosità scientifica, analizza le metamorfosi di un corpo femminile che si prepara al parto nella società del Settecento, trasformando lo studio anatomico in un affondo sull’ossessione dello sguardo, sull’importanza di essere viste e di guardare a propria volta.
Una drammaturgia «affilata, essenziale, chirurgica», che – come si legge nella motivazione del Premio – «porta avanti una riflessione raffinata e non scontata sulla codificazione sociale dei corpi, sulla violenza e l’esposizione che la accompagna, su una ferocia che diventa strumento politico».
Consigliato a partire dai 14 anni
Durata: spettacolo in allestimento
La Locandina
Lucia camminava sola
Materiali per un documentario
testo e regia Tolja Djoković
con Aura Ghezzi, Jacopo Giacomoni, Martina Tinnirello
sound design e musiche originali Federica Furlani
musiche dal vivo Federica Furlani, Jacopo Giacomoni, Aura Ghezzi, Martina Tinnirello
scenografia Francesco Cocco
artwork Fabrizio Goglia
luci e costumi in via di definizione
produzione E Production, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Riccione Teatro
con il sostegno di Zona K
testo vincitore della 57ª edizione del Premio Riccione per il Teatro
Consigliato a partire dai 14 anni
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72333216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it