Un maestro del teatro italiano attende, nel suo camerino, il momento di entrare in scena per recitare Strindberg: Umberto Orsini, guidato da Massimo Popolizio, dipinge il ritratto – lontano da ogni intento celebrativo – di un attore alle prese con i fantasmi del proprio passato.
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Teatro Grassi
Con un rovesciamento della percezione del tempo tipica dei sogni, un vecchio attore – nella mezz’ora che lo separa dall’entrata in scena per recitare da protagonista nel Temporale di Strindberg – si trova a rivivere, in un tempo senza fine, alcuni momenti della propria vita. La colonna sonora della realtà di un teatro che si sta animando all’esterno del suo camerino diventa il pretesto e l’invito, a volte spensierato e a volte commosso, a incontrare e addirittura a dialogare con i fantasmi del proprio passato: dove un suono ne evoca un altro, una risata riporta a un momento di gioia, un lungo silenzio a una perdita lontana nel tempo.
Massimo Popolizio ha voluto aggirarsi attorno alla figura dell’attore con la delicatezza con cui si tenta di svelare dei segreti che vogliono comunque restare misteriosi. In una scenografia di forte impatto evocativo – dove il suono e le immagini creano un dialogo immaginario con il protagonista – si assiste al lungo viaggio verso quel Temporale vissuto come un’ultima meta non ancora raggiunta, ma appena rimandata.
Umberto Orsini si lascia guidare da Popolizio con la fiducia dell’anziano maestro che affida alla discrezione del più giovane il compito di raccontare i frammenti della sua vita, ma anche la storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi.
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
Biglietti
Con un rovesciamento della percezione del tempo tipica dei sogni, un vecchio attore – nella mezz’ora che lo separa dall’entrata in scena per recitare da protagonista nel Temporale di Strindberg – si trova a rivivere, in un tempo senza fine, alcuni momenti della propria vita. La colonna sonora della realtà di un teatro che si sta animando all’esterno del suo camerino diventa il pretesto e l’invito, a volte spensierato e a volte commosso, a incontrare e addirittura a dialogare con i fantasmi del proprio passato: dove un suono ne evoca un altro, una risata riporta a un momento di gioia, un lungo silenzio a una perdita lontana nel tempo.
Massimo Popolizio ha voluto aggirarsi attorno alla figura dell’attore con la delicatezza con cui si tenta di svelare dei segreti che vogliono comunque restare misteriosi. In una scenografia di forte impatto evocativo – dove il suono e le immagini creano un dialogo immaginario con il protagonista – si assiste al lungo viaggio verso quel Temporale vissuto come un’ultima meta non ancora raggiunta, ma appena rimandata.
Umberto Orsini si lascia guidare da Popolizio con la fiducia dell’anziano maestro che affida alla discrezione del più giovane il compito di raccontare i frammenti della sua vita, ma anche la storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi.
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
La Locandina
Prima del Temporale
da un’idea di Umberto Orsini e Massimo Popolizio
con Umberto Orsini
e con Flavio Francucci e Diamara Ferrero
regia Massimo Popolizio
scene Marco Rossi e Francesca Sgariboldi
costumi Gianluca Sbicca
video Lorenzo Letizia
luci Carlo Pediani
suono Alessandro Saviozzi
assistente alla regia Mario Scandale
produzione Compagnia Orsini
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72333216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it