Via Padova ascolta è il titolo dello spettacolo teatrale di Teatro Officina, nato dal progetto Open (your) house, vincitore del "Bando alle periferie" promosso dal Comune di Milano. Alla presentazione dello spettacolo e del progetto intervengono Mirko Mazzali, Daniela Airoldi Bianchi, Massimo de Vita ed Enzo Biscardi.
Chiostro Nina Vinchi
Via Padova, la via più multietnica di Milano, con tutti i problemi e le potenzialità che questa situazione comporta, è protagonista dello spettacolo teatrale Via Padova ascolta, nato dal progetto Open (your) house ideato dal Teatro Officina e vincitore del "Bando alle periferie" promosso dal Comune di Milano.
Progetto e spettacolo saranno presentati in un incontro con il pubblico al quale partecipano Mirko Mazzali, delegato sindaco alle periferie, Daniela Airoldi Bianchi, curatrice di Open (your) house, i registi Massimo de Vita ed Enzo Biscardi insieme ad alcuni attori del Teatro Officina.
Può un teatro parlare di come si vive nelle case della via più multietnica della città?
In quei condomini la vita degli abitanti scorre anonima, incapsulata dietro finestre da cui riverbera la luce blu delle TV accese. In via Padova e nelle sue vecchie vie laterali ci si imbatte in case dove c’è una socialità serena e sapientemente costruita (via Padova 36), in vecchi condomini pieni di disperata rassegnazione (centinaia di migliaia di debiti condominiali da cui non si sa più come uscire, come in via Clitumno 11), in case popolari con Custodi sociali preziosi e attivi (come in via Tarabella e via Celentano), residence dietro cui si nasconde un impenetrabile bunker della malavita (la casbash di via Cavezzali 11).
Il Teatro Officina ha vinto il Bando alle Periferie del Comune di Milano con il suo progetto Open (your) house ed è entrato in queste realtà abitative raccogliendo testimonanze e interviste. Restituisce ora alla città intera quei racconti attraverso lo spettacolo Via Padova ascolta.
Un percorso di rigenerazione urbana e di partecipazione attiva dei cittadini che si intreccia con il teatro sociale.
Via Padova, la via più multietnica di Milano, con tutti i problemi e le potenzialità che questa situazione comporta, è protagonista dello spettacolo teatrale Via Padova ascolta, nato dal progetto Open (your) house ideato dal Teatro Officina e vincitore del "Bando alle periferie" promosso dal Comune di Milano.
Progetto e spettacolo saranno presentati in un incontro con il pubblico al quale partecipano Mirko Mazzali, delegato sindaco alle periferie, Daniela Airoldi Bianchi, curatrice di Open (your) house, i registi Massimo de Vita ed Enzo Biscardi insieme ad alcuni attori del Teatro Officina.
Può un teatro parlare di come si vive nelle case della via più multietnica della città?
In quei condomini la vita degli abitanti scorre anonima, incapsulata dietro finestre da cui riverbera la luce blu delle TV accese. In via Padova e nelle sue vecchie vie laterali ci si imbatte in case dove c’è una socialità serena e sapientemente costruita (via Padova 36), in vecchi condomini pieni di disperata rassegnazione (centinaia di migliaia di debiti condominiali da cui non si sa più come uscire, come in via Clitumno 11), in case popolari con Custodi sociali preziosi e attivi (come in via Tarabella e via Celentano), residence dietro cui si nasconde un impenetrabile bunker della malavita (la casbash di via Cavezzali 11).
Il Teatro Officina ha vinto il Bando alle Periferie del Comune di Milano con il suo progetto Open (your) house ed è entrato in queste realtà abitative raccogliendo testimonanze e interviste. Restituisce ora alla città intera quei racconti attraverso lo spettacolo Via Padova ascolta.
Un percorso di rigenerazione urbana e di partecipazione attiva dei cittadini che si intreccia con il teatro sociale.