Tornano gli incontri Dialoghi di Vita Buona, nati per approfondire i temi più urgenti e centrali della società attraverso il confronto e la condivisione. Il nuovo progetto ha per titolo Un vocabolario per Milano. Sostantivi, aggettivi e verbi per una Metropoli d’Europa. Si inizia dall'aggettivo ambrosiano parlando di due figure fondamentali che milanesi non erano: Ambrogio e Agostino.
Teatro Studio Melato
Ambrogio e Agostino, conoscersi per riconoscersi è il titolo del primo appuntamento del nuovo ciclo dei Dialoghi di Vita Buona, progetto nato nel 2015 per confrontarsi, attraverso il dialogo, sui temi urgenti e necessari della socità contemporanea.
In questo nuovo progetto, intitolato Un vocabolario per Milano. Sostantivi, aggettivi e verbi per una Metropoli d’Europa, si inizia dall'aggettivo ambrosiano parlando di due figure fondamentali per la città che milanesi non erano: Ambrogio e Agostino. Milano sullo sfondo, Milano fondale, palcoscenico, dell’incontro di un tedesco, vescovo di Milano (Ambrogio) con un insegnante di retorica africano (Agostino): il miracolo del riconoscimento del proprio destino che si realizza. La sapienza e la genialità di Luca Doninelli e di Giacomo Poretti si sono fuse per aiutarci a comprendere il contenuto originario di questo aggettivo, tornando alle fonti, con protagonisti lo straniero e la città di Milano che da sempre è stata madre accogliente ed esigente e che ha sempre spinto i propri figli a riconoscere la responsabilità del proprio talento.
Intervengono Omenea Zaid, studentessa di Economia all'università Cattolica del Sacro Cuore e volontaria dell'Associazione Portofranco Milano e Zhupeng Zhou, studente di Ingegneria dell’automazione al Politecnico di Milano.
L'associazione Portofranco è un luogo che dal 2000 a Milano accoglie gratuitamente i ragazzi delle scuole superiori e li accompagna in un percorso che li porta a concentrarsi sul proprio successo scolastico e personale, a coltivare il rapporto con gli altri e ad integrarsi nella società.
I Dialoghi di Vita Buona proseguono nel 2020 con altri quattro incontri in cui declinare quattro sostantivi capaci di raccontare dimensioni fondamentali di Milano: il concetto di città, il tema della malattia e della morte, il capitolo delle religioni e quello del lavoro.
Ambrogio e Agostino, conoscersi per riconoscersi è il titolo del primo appuntamento del nuovo ciclo dei Dialoghi di Vita Buona, progetto nato nel 2015 per confrontarsi, attraverso il dialogo, sui temi urgenti e necessari della socità contemporanea.
In questo nuovo progetto, intitolato Un vocabolario per Milano. Sostantivi, aggettivi e verbi per una Metropoli d’Europa, si inizia dall'aggettivo ambrosiano parlando di due figure fondamentali per la città che milanesi non erano: Ambrogio e Agostino. Milano sullo sfondo, Milano fondale, palcoscenico, dell’incontro di un tedesco, vescovo di Milano (Ambrogio) con un insegnante di retorica africano (Agostino): il miracolo del riconoscimento del proprio destino che si realizza. La sapienza e la genialità di Luca Doninelli e di Giacomo Poretti si sono fuse per aiutarci a comprendere il contenuto originario di questo aggettivo, tornando alle fonti, con protagonisti lo straniero e la città di Milano che da sempre è stata madre accogliente ed esigente e che ha sempre spinto i propri figli a riconoscere la responsabilità del proprio talento.
Intervengono Omenea Zaid, studentessa di Economia all'università Cattolica del Sacro Cuore e volontaria dell'Associazione Portofranco Milano e Zhupeng Zhou, studente di Ingegneria dell’automazione al Politecnico di Milano.
L'associazione Portofranco è un luogo che dal 2000 a Milano accoglie gratuitamente i ragazzi delle scuole superiori e li accompagna in un percorso che li porta a concentrarsi sul proprio successo scolastico e personale, a coltivare il rapporto con gli altri e ad integrarsi nella società.
I Dialoghi di Vita Buona proseguono nel 2020 con altri quattro incontri in cui declinare quattro sostantivi capaci di raccontare dimensioni fondamentali di Milano: il concetto di città, il tema della malattia e della morte, il capitolo delle religioni e quello del lavoro.