1969-2019: cinquant'anni da quando l'uomo mise piede per la prima volta sulla luna. Un sogno, un'utopia, un viaggio immaginato e cantato dai poeti, studiato e progettato da scienziati e astronauti fino a farlo diventare realtà. Roberto Mussapi racconta questa memorabile impresa nel libro Il sogno della luna presentato al pubblico con il giornalista Marco Tarquinio.
Chiostro Nina Vinchi
Sono passatati cinquant’anni da quando l’uomo mise per la prima volta piede sulla Luna, realizzando uno dei più grandi desideri dell’umanità: toccare l’astro cui i grandi poeti avevano da sempre rivolto domande esistenziali sulla vita e sul destino.
Il libro Il sogno della luna di Roberto Mussapi (Ponte alle Grazie Editore), mescolando cronaca, storia, poesia e mito, ripercorre questo evento epocale e ci fa sentire quanto la luna sia parte di noi.
Durante l’incontro, l’autore dialoga con il giornalista Marco Tarquinio per ripercorrere le vicende che hanno portato alla realizzazione di questo grande sogno, rivivendo le emozioni che ha suscitato e suscita tuttora.
Roberto Mussapi, tra i maggiori poeti e scrittori italiani contemporanei, aveva 17 anni al tempo dell’allunaggio. Erano le 22.17, ora italiana, del 20 luglio 1969 ed egli, come moltissimi altri, seguiva la missione dell’Apollo 11 dalla televisione, ipnotizzato dalle immagini in bianco e nero.
Le parole di Armstrong sancivano una vittoria non solo per gli statunitensi, ma per tutti gli uomini; la missione – spiega Mussapi – «sigillava un decennio di sogni, di speranza, aspirazione alla pace, all'amore. Non è un caso che negli anni della crisi, prima d'anima e poi economica, le spedizioni sulla Luna non susciteranno più alcun interesse. Se non senti l'anima non guardi il cielo, se non guardi il cielo perdi l'anima».
Sono passatati cinquant’anni da quando l’uomo mise per la prima volta piede sulla Luna, realizzando uno dei più grandi desideri dell’umanità: toccare l’astro cui i grandi poeti avevano da sempre rivolto domande esistenziali sulla vita e sul destino.
Il libro Il sogno della luna di Roberto Mussapi (Ponte alle Grazie Editore), mescolando cronaca, storia, poesia e mito, ripercorre questo evento epocale e ci fa sentire quanto la luna sia parte di noi.
Durante l’incontro, l’autore dialoga con il giornalista Marco Tarquinio per ripercorrere le vicende che hanno portato alla realizzazione di questo grande sogno, rivivendo le emozioni che ha suscitato e suscita tuttora.
Roberto Mussapi, tra i maggiori poeti e scrittori italiani contemporanei, aveva 17 anni al tempo dell’allunaggio. Erano le 22.17, ora italiana, del 20 luglio 1969 ed egli, come moltissimi altri, seguiva la missione dell’Apollo 11 dalla televisione, ipnotizzato dalle immagini in bianco e nero.
Le parole di Armstrong sancivano una vittoria non solo per gli statunitensi, ma per tutti gli uomini; la missione – spiega Mussapi – «sigillava un decennio di sogni, di speranza, aspirazione alla pace, all'amore. Non è un caso che negli anni della crisi, prima d'anima e poi economica, le spedizioni sulla Luna non susciteranno più alcun interesse. Se non senti l'anima non guardi il cielo, se non guardi il cielo perdi l'anima».