Venerdì 1° luglio alle ore 19, presso Casa Jannacci, il Piccolo presenta la restituzione finale del progetto “Diario Futuro. Un laboratorio di accoglienza teatrale” a cura di Michele Dell’Utri, realizzato in collaborazione con l’Assessorato Welfare e Salute del Comune di Milano
PROGRAMMA
ore 19.00
Due mesi insieme. Installazione
ore 19.30
Saluti istituzionali
Allora ne parlo. Racconti
Restituzione finale del laboratorio teatrale “Diario futuro” tratta e ispirata dai racconti degli ospiti ucraini di Casa E. Jannacci
Capsula del tempo. Sigillo e consegna di una copia del Diario destinata ai cittadini dell’anno 2102
Piccolo rinfresco e musiche ucraine
con Diana Linchuk, Katerina Powell, Valeriia Reshetnik, allieve uditrici della Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano
e con gli ospiti ucraini della Casa dell’Accoglienza E. Jannacci, le studentesse e gli studenti della classe IV B del Liceo Einstein di Milano, accompagnati dalla Prof.ssa Valeria Requiliani
e con la partecipazione di Diana Manea (voce recitante), Renata Lacko (violino) e Anna Bodnar (fisarmonica)
Partecipazione su prenotazione
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SCARICA DIARIO FUTURO
Viaggiamo continuamente tra i nostri ricordi e le nostre speranze. Tra passato e futuro. Nel presente la nostra storia privata si intreccia ai fatti storici collettivi fino a capovolgersi. Sentiamo il bisogno di ricordare e, al tempo stesso, di fare previsioni per orientarci. Forse anche di raccontare per capire, per condividere, costruire la nostra e altrui memoria (futura). Se “la guerra è la rottura del tempo umano” (Gospodinov), il teatro può forse provare a ricucire questo strappo nell’esperienza umana di un intero popolo. Alla maniera degli scienziati che ricostruiscono intere costellazioni da punti di luce distanti e diversi nello spazio, Diario Futuro è stato un laboratorio di storie, narrazione, individui, nuclei familiari in transito – talvolta di pochi giorni talaltra di vari mesi – presso la Casa dell’Accoglienza E. Jannacci con il quale si è cercato di ricostruire e connettere le esperienze personali ad una storia condivisa del e per il futuro.
Oltre 60 cittadine e cittadini ucraini di tutte le età hanno partecipato ai laboratori teatrali che, dall’ultima settimana di aprile fino al 1° luglio, hanno accompagnato la loro permanenza milanese. Giochi teatrali per l’infanzia, esperienze di narrazione autobiografica per adulti, attività di espressione corporea, musiche e canti corali, racconti di storie e leggende ucraine, sono stati parte del programma a cui si aggiungono: un workshop integrato con una classe di studenti del Liceo Einstein di Milano, l’accompagnamento alla scoperta dei teatri e alla visione di spettacoli e un’attività laboratoriale partecipata presso la sartoria del Piccolo.
È possibile ricostruire parte di questo percorso osservando l’installazione Due mesi insieme realizzata in occasione dell’evento finale e che sarà donata a Casa Jannacci. Il progetto sarà raccontato anche attraverso un mini-documentario che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
Le storie complete dei partecipanti, raccontate durante i laboratori, sono raccolte in “diari” consultabili in formato cartaceo e digitale e sono state la fonte d’ispirazione della restituzione finale del progetto: una performance collettiva partecipata con in scena le tre giovani attrici ucraine ospiti della Scuola di Teatro Luca Ronconi, musicisti e artisti del Piccolo, ospiti ucraini e studenti milanesi che hanno partecipato al progetto. Un collage di storie, immagini, voci, pensieri, azioni, mani, ricordi, desideri, J’accuse, speranze, messaggi (con un piccolo omaggio a Giorgio Strehler) che i partecipanti hanno scelto di voler condividere pubblicamente.
L’azione scenica si concluderà con la consegna simbolica di una “capsula del tempo” (un mini baule teatrale) contenente storie e immagini del presente rivolte ai cittadini del futuro. «Scoprire» è togliere ciò che nasconde alla vista, così la scatola – che sarà sigillata dopo aver raccolto anche i messaggi degli spettatori – verrà esposta a Casa Jannacci con la consegna di essere “scoperta” tra ottant’anni dai cittadini che abiteranno il 1° luglio 2102. Dopo una pausa conviviale, la serata proseguirà con musiche e danze ucraine a cui potranno prendere parte, insieme, sia “attori” sia i visitatori.
Gli scrittori non scrivono la Storia, raccontano delle storie. A loro modo sono dei cantastorie, cioè tramandano con la scrittura la loro memoria o una memoria collettiva. Ma la Storia con la maiuscola è fatta anche delle loro storie. Di queste storie. Dalle nostre storie. Raccontare è raccontarci, scrivere è testimoniare, leggere è ricordare insieme. Antonio Tabucchi
Stillframe © Riccardo Frati
PROGRAMMA
ore 19.00
Due mesi insieme. Installazione
ore 19.30
Saluti istituzionali
Allora ne parlo. Racconti
Restituzione finale del laboratorio teatrale “Diario futuro” tratta e ispirata dai racconti degli ospiti ucraini di Casa E. Jannacci
Capsula del tempo. Sigillo e consegna di una copia del Diario destinata ai cittadini dell’anno 2102
Piccolo rinfresco e musiche ucraine
con Diana Linchuk, Katerina Powell, Valeriia Reshetnik, allieve uditrici della Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano
e con gli ospiti ucraini della Casa dell’Accoglienza E. Jannacci, le studentesse e gli studenti della classe IV B del Liceo Einstein di Milano, accompagnati dalla Prof.ssa Valeria Requiliani
e con la partecipazione di Diana Manea (voce recitante), Renata Lacko (violino) e Anna Bodnar (fisarmonica)
Partecipazione su prenotazione
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Viaggiamo continuamente tra i nostri ricordi e le nostre speranze. Tra passato e futuro. Nel presente la nostra storia privata si intreccia ai fatti storici collettivi fino a capovolgersi. Sentiamo il bisogno di ricordare e, al tempo stesso, di fare previsioni per orientarci. Forse anche di raccontare per capire, per condividere, costruire la nostra e altrui memoria (futura). Se “la guerra è la rottura del tempo umano” (Gospodinov), il teatro può forse provare a ricucire questo strappo nell’esperienza umana di un intero popolo. Alla maniera degli scienziati che ricostruiscono intere costellazioni da punti di luce distanti e diversi nello spazio, Diario Futuro è stato un laboratorio di storie, narrazione, individui, nuclei familiari in transito – talvolta di pochi giorni talaltra di vari mesi – presso la Casa dell’Accoglienza E. Jannacci con il quale si è cercato di ricostruire e connettere le esperienze personali ad una storia condivisa del e per il futuro.
Oltre 60 cittadine e cittadini ucraini di tutte le età hanno partecipato ai laboratori teatrali che, dall’ultima settimana di aprile fino al 1° luglio, hanno accompagnato la loro permanenza milanese. Giochi teatrali per l’infanzia, esperienze di narrazione autobiografica per adulti, attività di espressione corporea, musiche e canti corali, racconti di storie e leggende ucraine, sono stati parte del programma a cui si aggiungono: un workshop integrato con una classe di studenti del Liceo Einstein di Milano, l’accompagnamento alla scoperta dei teatri e alla visione di spettacoli e un’attività laboratoriale partecipata presso la sartoria del Piccolo.
È possibile ricostruire parte di questo percorso osservando l’installazione Due mesi insieme realizzata in occasione dell’evento finale e che sarà donata a Casa Jannacci. Il progetto sarà raccontato anche attraverso un mini-documentario che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
Le storie complete dei partecipanti, raccontate durante i laboratori, sono raccolte in “diari” consultabili in formato cartaceo e digitale e sono state la fonte d’ispirazione della restituzione finale del progetto: una performance collettiva partecipata con in scena le tre giovani attrici ucraine ospiti della Scuola di Teatro Luca Ronconi, musicisti e artisti del Piccolo, ospiti ucraini e studenti milanesi che hanno partecipato al progetto. Un collage di storie, immagini, voci, pensieri, azioni, mani, ricordi, desideri, J’accuse, speranze, messaggi (con un piccolo omaggio a Giorgio Strehler) che i partecipanti hanno scelto di voler condividere pubblicamente.
L’azione scenica si concluderà con la consegna simbolica di una “capsula del tempo” (un mini baule teatrale) contenente storie e immagini del presente rivolte ai cittadini del futuro. «Scoprire» è togliere ciò che nasconde alla vista, così la scatola – che sarà sigillata dopo aver raccolto anche i messaggi degli spettatori – verrà esposta a Casa Jannacci con la consegna di essere “scoperta” tra ottant’anni dai cittadini che abiteranno il 1° luglio 2102. Dopo una pausa conviviale, la serata proseguirà con musiche e danze ucraine a cui potranno prendere parte, insieme, sia “attori” sia i visitatori.
Gli scrittori non scrivono la Storia, raccontano delle storie. A loro modo sono dei cantastorie, cioè tramandano con la scrittura la loro memoria o una memoria collettiva. Ma la Storia con la maiuscola è fatta anche delle loro storie. Di queste storie. Dalle nostre storie. Raccontare è raccontarci, scrivere è testimoniare, leggere è ricordare insieme. Antonio Tabucchi
Stillframe © Riccardo Frati