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Strehler100

Strehler100

Con il 14 agosto 2021 si è inaugurato l’anno dedicato alla celebrazione del centenario della nascita di Giorgio Strehler: per ricordare il suo fondatore, il Piccolo ha immaginato fino al 14 agosto 2022 una fitta e ricca trama di appuntamenti – tra mostre, testimonianze, spettacoli, incontri, pubblicazioni, video, la messa online del sito giorgiostrehler.it, convegni e documentari – fino a un’importante rassegna di spettacoli internazionali in presenza, il festival Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) dal 4 al 31 maggio 2022, per riportare a Milano lo spirito dei grandi festival del Teatro d’Europa, ai quali proprio Strehler aveva dato impulso. Un palinsesto che disegna un quadro di collaborazioni e sintonie tra le realtà culturali della città, e non solo, con un respiro fortemente internazionale, un anno intero per ricomporre e far nuovamente risuonare tutte le sfumature di una voce essenziale della scena culturale novecentesca, con uno sguardo particolare al suo lascito alle giovani generazioni: la cultura come cardine intorno al quale ruota ogni possibile ricostruzione di un tessuto sociale, ogni vera ridefinizione di un sistema identitario, ogni consapevole apertura a una concreta prospettiva futura.

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Sostenuto da un Comitato d’onore a cui hanno aderito, oltre al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, prestigiose personalità del mondo della cultura, dell’arte e della ricerca quali Roberto Alonge, Georges Banu, Giovanni Bazoli, Paolo Bosisio, Stéphane Braunschweig, Peter Brook, Annamaria Cascetta, Lev Dodin, Sergio Escobar, Siro Ferrone, Carlo Fontana, Ezio Frigerio, Emmanuel Hoog, Andrea Jonasson, Pia Kleber, Jack Lang, Claudio Magris, Fausto Malcovati, Maria Cristina Mazzavillani, Dominique Meyer, Riccardo Muti, Lluis Pasqual, Rosanna Purchia, Andrée Ruth Shammah, Giovanni Soresi, Franca Squarciapino, Gabor Tompa e Robert Wilson, il metaprogetto Strehler100 è strutturato in una serie di progetti autonomi articolati su due fronti di intervento: iniziative di natura teatrale per un verso e azioni legate all’approfondimento teorico, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio d’archivio per l’altro. Grazie anche alla tessitura di una articolata rete di collaborazioni, Strehler100 ha preso avvio il 14 agosto 2021 per concludersi, a distanza di un anno, il 14 agosto del 2022, distendendosi dunque sull’arco di un’intera stagione.
Nel 2022, in particolare, prendono corpo due grandi eventi, dal respiro internazionale: nella primavera, il Festival “Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)” che porterà negli spazi del Piccolo Teatro e in altri luoghi della città artisti e compagnie da vari Paesi del mondo; dal 23 al 26 maggio, in collaborazione con Università degli Studi di Milano, Università della Calabria, Università Ca’ Foscari di Venezia e CUT (Consulta Universitaria del Teatro), il V Convegno internazionale EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance), a cura di Alberto Bentoglio, Claudio Longhi e Daniele Vianello (al Piccolo Teatro Grassi e presso l’Università degli Studi di Milano, con la partecipazione di studiosi, artisti, ricercatori, professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo).
In ultimo, grazie a Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, Valentino, Valsoia per il sostegno al progetto Strehler100 e grazie sin d’ora a chi vorrà unirsi a noi.
Claudio Longhi

 

Apertura delle celebrazioni

Il 14 agosto 2021, con un’iniziativa d’apertura che ha intrecciato due momenti diversi, quello virtuale ma anche quello fisico, per iniziare insieme e in presenza il lungo viaggio attraverso gli sconfinati territori del teatro strehleriano, si è aperto lanno delle celebrazioni: è andato online il sito giorgiostrehler.it e, nell’ambito dell’Estate Sforzesca, al termine di una serata di letture con Stefano De Luca, Giorgio Bongiovanni e Umberto Ceriani, è stato proiettato lo speciale di Rai Cultura Apprendisti stregoni. Il metodo Strehler, in onda anche su Rai5, dove è stato seguito dalla messa in onda della registrazione de Le baruffe chiozzotte (1966).
 

Il francobollo

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato a Giorgio Strehler nel centenario della nascita.


Il mio mestiere è raccontare storie

A ideale conclusione “in staffetta” della programmazione estiva del Piccolo, il 1° ottobre 2021 al Teatro Grassi una serata speciale, dal titolo Il mio mestiere è raccontare storie, ha proposto un ritratto del regista a tutto tondo, attraverso un collage di parole, musiche e immagini.

LA REGISTRAZIONE DELLA SERATA

 

 

 

Arlecchino, memoria vivente

Dal 12 al 31 ottobre 2021, al Teatro Grassi è andata in scena la ripresa dello storico allestimento di Arlecchino servitore di due padroni, regia di Giorgio Strehler, messa in scena da Ferruccio Soleri, con la collaborazione di Stefano De Luca.

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Le pubblicazioni

In occasione del centenario strehleriano, il Piccolo intraprende l’edizione del corpus degli scritti del regista: il percorso si è aperto con la pubblicazione di Lettere agli italiani, una silloge con una trentina di contributi di Giorgio Strehler – per lo più apparsi su alcuni dei principali quotidiani italiani fra il 1975 e il 1996 – incentrati su temi di politica tout court e politica culturale, presentata nel novembre 2021 a “BookCity”. Il secondo titolo in programma è l'edizione di Shakespeare, Goldoni, Brecht, raccolta di testi di Giorgio Strehler dedicata ad alcuni degli autori più frequentati dal regista. Entrambi i titoli sono pubblicati in partnership con il Saggiatore.

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Rimanendo in ambito editoriale, sono stati pubblicati altri libri che approfondiscono, da diversi punti di vista, l’universo del regista triestino.

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Strehler sullo schermo

Tre sono i prodotti realizzati ex novo per raccontarne la parabola artistica e il magistero teatrale di Giorgio Strehler: in ordine cronologico, Apprendisti stregoni. Il metodo Strehler, progetto editoriale di Felice Cappa e regia di Marco Odetto, produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli, nell'ambito della Media Partnership tra il Piccolo e Rai Cultura; Essere Giorgio Strehler, realizzato da 3D Produzioni, con la regia di Simona Risi, su soggetto di Didi Gnocchi e sceneggiatura di Matteo Moneta e Gabriele Raimondi; Strehler com'è la notte? con la regia di Alessandro Turci, scritto insieme a Federica Miglio e Antonia Ponti, una coproduzione Dugong Films e Rai Documentari.

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Strehler e i palcoscenici milanesi

Nonostante la natura effimera del teatro, il lavoro di Giorgio Strehler ha lasciato numerose tracce: non solo fotografie e manifesti, ma anche oggetti di scena, costumi, copioni, documenti autografi, appunti di regia, disegni tecnici ed elementi di scenografia. Un vero e proprio tesoro custodito negli archivi, solitamente non accessibile, che è stato reso disponibile al pubblico con l’intento di ripercorrere, in un viaggio esperienziale e conoscitivo, la vicenda artistica e creativa del Maestro. In collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano e la Fondazione Corriere della Sera, è nata così la grande mostra Strehler e i palcoscenici milanesi, articolata in due sezioni.

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Strehler città aperta

Instaurare un dialogo con la collettività, con il momento storico, con le realtà culturali che innervano il tessuto urbano, nella convinzione che, proprio a partire dal rafforzamento dei rapporti con il territorio e la propria comunità di riferimento, si possa costituire quella base identitaria che ci consente di guardare lontano, di portare il proprio agire teatrale, culturale e – prima di tutto – umano, oltre i confini locali e persino nazionali. Il rapporto di Giorgio Strehler con la città di Milano non si è mai esaurito semplicemente con l’esperienza del Piccolo, ma è sempre vissuto all’insegna di una costante ricerca di dialogo, di ascolto reciproco con tutti coloro che contribuivano a trasformare il vivere cittadino in un vivere civile attraverso l’esercizio del proprio impegno culturale. Nel mettere a frutto questo straordinario insegnamento nell’anno del centenario strehleriano, il Piccolo organizza una serie di appuntamenti che si articoleranno nell’arco dell’intera stagione 2021/2022. Una partitura di incontri nel segno del grande regista, dove gli enti, le fondazioni, le diverse identità culturali cittadine saranno chiamate a essere interpreti attivi di una messa in scena collettiva, a restituire una pluralità di voci e di sguardi su Strehler, sulla sua opera e sulla sua eredità, in quello che non vuole essere un semplice omaggio al Maestro, ma la continuazione e l’ampliamento di una conversazione vivissima, caleidoscopica e ininterrotta con il contemporaneo e le sue specificità.

LE ISTITUZIONI COINVOLTE
 

Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)

Dal 4 al 31 maggio 2022 il Piccolo organizza un grande festival internazionale, in presenza, dedicato a Giorgio Strehler. Registi e compagnie da vari paesi del mondo portano spettacoli negli spazi del Piccolo e in vari luoghi della città. Il mondo torna ad attraversare Milano e Milano a essere il centro del mondo grazie al teatro, al potere della cultura di polverizzare i confini e a un dialogo internazionale, che il Piccolo si propone di rendere sempre più fitto e continuo nelle prossime stagioni.

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Il lavoro teatrale di Giorgio Strehler a cent’anni dalla sua nascita

Lunedì 25 ottobre 2021, il Piccolo e l’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, diretto da Alberto Bentoglio), hanno promosso una giornata di studi dal titolo Il lavoro teatrale di Giorgio Strehler a cent’anni dalla sua nascita, per sviluppare una riflessione teatrologica sul percorso, sul lascito e sull’attualità del regista. Gli interventi sono stati affidati a giovani studiosi, che, per ragioni anagrafiche, non hanno potuto assistere agli spettacoli del Maestro e che sono stati chiamati a confrontarsi con le tematiche del teatro di regia strehleriano, dal rapporto con i testi e i grandi autori, alla collaborazione con l’attore, fino alla progettazione della messinscena. L’evento, coordinato dalla prof.ssa Mariagabriella Cambiaghi, ha avuto luogo nella Sala Napoleonica dell’Università ed è stato seguito, al Chiostro Nina Vinchi, da un ciclo di incontri di approfondimento, anche attraverso la proiezione di video d’archivio, rivolto agli studenti della Statale.

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V Convegno internazionale EASTAP

Il V Convegno internazionale EASTAP, a cura di Alberto Bentoglio, Claudio Longhi e Daniele Vianello, sarà ospitato dal Piccolo e dall’Università degli Studi di Milano dal 23 al 27 maggio 2022. In collaborazione con Università degli Studi di Milano, Università della Calabria, Università Ca’ Foscari di Venezia e CUT (Consulta Universitaria del Teatro), con il patrocinio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università IULM di Milano, il Convegno – che comprende anche l’Emerging Scholars’ Forum, una nuova piattaforma rivolta a dottorandi, studenti universitari e giovani studiosi all’inizio della carriera, per incontrarsi, presentare i propri progetti di ricerca e discuterne – si sviluppa in dialogo con gli eventi proposti dal programma Strehler100, in particolare nella cornice del Festival Internazionale dedicato a Strehler nella primavera 2022.

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giorgiostrehler.it

Il 14 agosto 2021 il Piccolo ha inaugurato giorgiostrehler.it, il sito internet dedicato al Maestro e concepito come una mostra virtuale sul lavoro del regista, luogo di approfondimento didattico per le scuole, mappa digitale dell’intero progetto Strehler100. Si tratta di un “contenitore” che non ha solo la funzione di “vetrina” e archivio delle differenti azioni messe in campo ma costituisce, esso stesso, una ulteriore modalità operativa, contribuendo a moltiplicare le prospettive di sguardo sull’“universo Strehler”. 

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#strehler100

Sui profili social del Piccolo, dal 1° gennaio 2021 è iniziato un racconto per valorizzare i molteplici aspetti della personalità di Giorgio Strehler, del suo lavoro di regista, del suo rapporto con Milano, l’Italia, l’Europa e il mondo. 

 

VIVE!

VIVE!

Storie di eroine letterarie che si ribellano al loro tragico destino

 

Le eroine della letteratura occidentale sono figure per lo più tragiche, non solo perché assumono su di sé i limiti e il peso della condizione umana, come i loro corrispettivi maschili, ma anche perché, a differenza di questi ultimi, le attende invariabilmente un destino luttuoso. Non potendo ambire a quello status di fondatrici di stirpi o vincitrici di guerre riservato alle figure maschili, la morte in scena sembra per loro l’unico modo per elevarsi alla gloria. È una gabbia in cui si riflettono le convenzioni sociali che per secoli hanno relegato le donne al ruolo di madri, mogli o amanti, e che nella morte, meglio se violenta, vedevano l’unica sublimazione possibile per il genere femminile.

La serie podcast VIVE!, prodotta da Storielibere.fm e dal Piccolo in collaborazione con Il Corriere della Sera, propone di ripercorrere le vicende di alcuni di questi personaggi, immaginando una sorte diversa. Dopo la prima stagione con Madame Bovary, Francesca da Rimini, Didone, Ofelia e Anna Karenina, da marzo 2022 è la volta dell'Hedda Gabler di Ibsen, della Julie di Rousseau, dell'Albertine di Proust, dell'Ersilia Drei di Pirandello e della Signora delle camelie di Dumas. Cosa sarebbe accaduto se a un certo punto del loro percorso avessero cambiato rotta e la morte non fosse più stata la conclusione ineluttabile?
A dare una nuova voce a queste figure femminili sono la penna della scrittrice Alessandra Sarchi, e l’interpretazione dell’attrice Federica Fracassi

EPISODIO 1
Voglio essere libera di fare: la signora delle camelie

Dopo aver visto il proprio corpo e la propria bellezza sfiorire e soccombere sotto i colpi della rapacità maschile e della malattia, Marguerite - la protagonista del romanzo di Alexandre Dumas La signora delle camelie - ottiene di lasciare i Campi Elisi e tornare sulla terra, sotto nuove e non mentite spoglie: quelle di alcune delle più celebri e orgogliose eroine del cinema.
 

 

EPISODIO 2
La donna che giocava con le pistole: Hedda Gabler

Oppressa da una vita vissuta all’insegna della finzione e del rancore, che l’ha trasformata in un animale in gabbia rabbioso e vendicativo, Hedda Gabler trova il coraggio di guardare davvero dentro se stessa per la prima volta, e di ascoltare e assecondare i suoi veri desideri: ripone così in un cassetto le pistole che segnano il tragico finale del dramma di Ibsen, fa le valigie e lascia la casa e il marito che non ama, inseguendo il suo sogno di libertà. 

Ascolta "La donna che giocava con le pistole: Hedda Gabler" su Spreaker.

EPISODIO 3
Julie nel bosco

Stretta tra un padre estremamente autoritario, un marito amorevole e illuminato ma di cui non è innamorata, e un ex amante di cui forse vorrebbe dimenticarsi ma che invece si ritrova in casa, preda di un feroce dibattito interiore che mina il suo apparente equilibrio, Julie resiste alla tentazione di tuffarsi nelle scure e gelide acque del lago, quelle in cui trova la morte nel romanzo di Rousseau, e si rivolge all’amata cugina per andare a vivere con lei, insieme ai bambini, lontano da uomini opprimenti, ossessivi o imbelli.

Ascolta "Julie nel bosco" su Spreaker.

EPISODIO 4
Ersilia Drei, un abitino decente
Rimasta sola nella modesta stanza di pensione in cui l’ha accolta lo scrittore Ludovico Nota, braccata dall’infamia e dalle voglie degli uomini, Ersilia Drei, protagonista del dramma Vestire gli ignudi di Pirandello, rinuncia al suicidio come estrema forma di riscatto e di affermazione, e si prepara a offrire al mondo che la assilla e la diffama l’unica cosa che le resta: la nuda verità, nascosta sotto quel vestitino azzurro con cui un tempo aveva sperato di guadagnarsi il rispetto altrui.

Ascolta "Ersilia Drei, un abitino decente" su Spreaker.


EPISODIO 5
Albertine, una moltitudine in fuga

Simbolo di incanto, metamorfosi e sfuggevolezza fin dalla sua prima apparizione in À la recherche du temps perdu, Albertine diventa l’ossessione del narratore, e continua a vivere nella memoria di Marcel Proust, occupando le tante caselle psichiche di quella ricerca di sé e dell’essere nel tempo che è l’essenza dell’opera proustiana.

Ascolta "Albertine, una moltitudine in fuga" su Spreaker.

 

Gli episodi della prima stagione

 

EPISODIO 1
Madame Bovary, la penna e l’inchiostro
Gustave Flaubert ci descrive Madame Bovary come incallita lettrice e inguaribile sognatrice, che si consuma di fantasie e illusioni fino alla morte; qui, invece, Emma prende in mano la penna e compone una lunga lettera al suo autore per rivendicare le ingiustizie che le ha fatto patire.

Ascolta "Madame Bovary, la penna e l’inchiostro" su Spreaker.


EPISODIO 2
Francesca da Rimini, galeotto fu il libro e chi lo scrisse
Francesca da Rimini, la nobildonna incontrata da Dante all’Inferno, dove è condannata per il peccato di lussuria a causa della sua relazione con Paolo Malatesta, fratello del marito Gianciotto, rinasce a nuova vita recuperando il proprio corpo.



EPISODIO 3
Didone, la regina innamorata

Dopo essere stata abbandonata da Enea, Didone, anziché uccidersi, ha continuato a governare su Cartagine, l’ha vista crescere e prosperare, e ora, mentre scruta il mare su cui fuggì il suo amato, prepara con la propria stirpe la vendetta su Roma.

Ascolta "Didone, la regina innamorata" su Spreaker.

EPISODIO 4
Ofelia, o della cura dei fiori

La giovane coinvolta suo malgrado negli intrighi della corte danese, illusa e poi abbandonata da Amleto, anziché morire nelle acque gelide di un fiume trova rifugio in un convento, e lì vive da laica una vita serena.

Ascolta "Ofelia, o della cura dei fiori" su Spreaker.

EPISODIO 5
Anna Karenina, un altro treno
Anna Karenina, dopo il litigio con Vronskij e la visita a casa di Dolly, invece di buttarsi sotto il treno riceve conforto dalla cognata e dalla sorella Kitty e, forte di una nuova identità femminile, si ritira in campagna con i figli.

Ascolta "Anna Karenina, un altro treno" su Spreaker.

 

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971 e vive a Bologna. Ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis editore). Nel 2012 è uscito con Einaudi Stile Libero il suo primo romanzo Violazione, vincitore del premio Paolo Volponi, opera prima. Con L’amore normale (Einaudi 2014) ha vinto il premio internazionale “Scrivere per Amore”. Con La notte ha la mia voce (Einaudi, Stile libero 2017) ha vinto il premio Mondello opera italiana, la selezione della giuria del Premio Campiello e l'edizione 2018 del premio Wondy. Nel 2019 è uscito per Bompiani il saggio “La felicità delle immagini il peso delle parole. Cinque esercizi di lettura di Moravia, Volponi, Pasolini, Calvino, Celati”. Nel 2020, sempre con Einaudi, è uscito il romanzo Il dono di Antonia. Ha tradotto diversi testi dall’inglese, di cui l'ultimo è la raccolta di racconti di Annie Proulx, Distanza ravvicinata, pubblicata da Minimum Fax nel 2019. Collabora con Sette e la Lettura del “Corriere della Sera”.

Federica Fracassi, interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche degli ultimi anni, fin dagli esordi disegna un percorso indipendente nel panorama del teatro di ricerca. Si forma giovanissima alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e segue il lavoro di Carmelo Bene, Luca Ronconi, Thierry Salmon, Romeo Castellucci, Cesare Ronconi. Fonda insieme al regista teatrale Renzo Martinelli la compagnia Teatro Aperto, oggi Teatro i. Gestisce con Martinelli e con Francesca Garolla l’omonimo spazio a Milano, una vera e propria factory del teatro contemporaneo. È attrice protagonista di innumerevoli produzioni della compagnia. In teatro ha lavorato tra gli altri con Teatro Valdoca, Valerio Binasco, Valter Malosti, Antonio Latella, Luca Micheletti, Sonia Bergamasco, Motus, Fanny & Alexander, Andrea Chiodi e ha ricevuto numerosi premi come miglior attrice protagonista: Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Premio Franco Enriquez, Menzione d’onore e Premio Eleonora Duse, Premio Ubu, Premio San Ginesio all’arte dell’attore. Al cinema esordisce nel 2010 in Happy Family di Gabriele Salvatores. Seguono, tra le altre, collaborazioni con Marco Bellocchio, Giorgio Diritti, Paolo Virzì, Renato De Maria, Francesca Archibugi, Carlo Verdone, Marjane Satrapi, Francesco Fei, Paolo Genovese. È una delle protagoniste della serie tv Luna Nera, prodotta da Fandango e Netflix.

 

#Pinocchio. Una fiaba per immagini

#Pinocchio. Una fiaba per immagini

Un progetto realizzato dal Piccolo in collaborazione con la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli e The Box Films, con il sostegno di Rummo

 

#FIABE, MAESTRI E GIOVANI EROI

Fiabe, maestri e giovani eroi inaugura la collaborazione tra Piccolo e Rummo dedicata alle giovani generazioni. Ridisegnare il futuro, ricomporre i frammenti della comunità e della sua rappresentazione, grazie al collante della cultura e a un’ostinata fiducia nelle sue risorse. È la radice della collaborazione che collega il Piccolo e Rummo, due interpreti d’eccellenza, ognuno in modo peculiare nel proprio campo, di un’identica idea di cultura, di artigianalità che si fa arte, di sapienze capaci di annodare tradizione e innovazione, al servizio del tessuto identitario di una comunità oggi sfilacciata dall’esperienza, senza precedenti, dell'ultimo anno.
Maestri sono i pastai, Maestri sono chiamati i grandi registi in teatro. Il loro ideale incontro avviene intorno a un comune progetto destinato alle scuole – primarie e secondarie di primo e secondo grado –, a partire da Lombardia e Campania, e alle famiglie. È una felice triangolazione di responsabilità sociale tra un’azienda che, dopo la violenta alluvione del 2015, ha profuso energie, tenacia e un’incrollabile speranza nel disegno della ricostruzione, un teatro che, nella ricostruzione dalle macerie della guerra, evoca le sue origini e che ora, come tante istituzioni culturali, si sta impegnando nella ripresa delle attività, e le giovani generazioni, tra le categorie che nella pandemia hanno pagato il prezzo più alto, con una dura privazione della socialità.

Con il sostegno di Rummo e il coinvolgimento della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, di Beniamino Barrese, uno dei casi più recenti del cinema italiano, autore del documentario dedicato alla madre, Benedetta Barzini, La scomparsa di mia madre, e di Davide Carnevali, uno dei drammaturghi italiani più rappresentati sulla scena europea, il Piccolo vuole riannodare i fili di una comunicazione interrotta, attraverso un’esperienza collettiva di costruzione di una nuova narrazione del tempo presente. Ne sono protagonisti Pinocchio, simbolo di trasformazione, esploratore del mondo; e poi, l’epica, la potenza che ha il suo codice di continuare a decifrare la contemporaneità.

I 7 episodi della fiaba per immagini, diretta da Beniamino Barrese e realizzata in collaborazione con The Box Films, sono pubblicati sul canale YouTube del Piccolo. Gli episodi sono accompagnati dall’attività educational #Pinocchio Lab per la quale sono stati registrati, presso i laboratori dei Colla, 6 video tutorial destinati ai bambini della scuola primaria e presentati in occasione di incontri in diretta dai laboratori artigianali della Compagnia, poi pubblicati sui nostri profili social.

 

Il laboratorio di geppetto

 

La voce del grillo parlante

 

Il gran teatro dei burattini

 

Gli inganni del gatto e la volpe

 

La fata turchina


Tra balocchi e pescecane

 

Il risveglio di Pinocchio

 

#PINOCCHIO LAB
Il programma Educational

Oltre a essere una delle fiabe più celebri e conosciute dai bambini di tutto il mondo, Pinocchio è anche una delle storie più riscritte e reinventate da scrittori e registi di cinema a teatro. In quest’ottica, il Programma Educational #Pinocchio Lab è partito dalla narrazione originale di Collodi per scoprire, da una parte, come e in quanti modi si può raccontare una storia e, dall’altra, per dare voce e forma all’immaginazione, ai sentimenti e alle avventure di tutti i bambini che parteciperanno.
Il programma è composto da 6 incontri, in diretta Teams dai laboratori artigianali della Compagnia Carlo Colla & Figli, da maggio a dicembre 2021, corredati da 6 video tutorial della durata massima di 2 minuti. Ogni tutorial è una sintesi dell’attività laboratoriale illustrata durante l’incontro dai marionettisti e può essere utilizzato in classe o in famiglia. Il percorso è unitario e ha come obiettivo finale quello di realizzare un teatrino di marionette, all’interno del quale ogni bambino/classe, aiutato da genitori e insegnanti, può mettere in scena la propria storia.
I tutorial sono stati pubblicati sui nostri social da settembre 2021. I lavori dei bambini raccolti durante i workshop (racconti audio, bozzetti, figurini e video) confluiranno sui siti di Rummo, Piccolo e Compagnia Carlo Colla & Figli e dare vita a ulteriori azioni di comunicazione.

GLI INCONTRI
Pinocchio & Co.
Partendo dalla pubblicazione degli episodi di #Pinocchio e, parallelamente, dall’adattamento fatto dalla Compagnia Colla, siamo andati a scoprire le infinite possibilità del raccontare una storia e presenteremo il progetto a insegnanti e genitori. Docenti/genitori e bambini, dopo aver ripercorso la storia originale della fiaba, dovranno cimentarsi nella scrittura di una nuova avventura di Pinocchio. Le storie potranno essere dei brevi racconti scritti o registrati in file audio di massimo un minuto.
Le nuove avventure di Pinocchio confluiranno in una pubblicazione multimediale da condividere anche sui canali social
Target Docenti di scuola primaria e genitori


Il teatrino di cartone
Pinocchio è la marionetta più famosa del mondo ma è comunemente conosciuta da tutti come un burattino. Il primo incontro dedicato ai bambini utilizzerà alcuni elementi della scena di Mangiafoco per mettere a confronto le due diverse figure e le loro possibilità espressive.
I bambini saranno chiamati a svolgere due attività molto importanti e per le quali serviranno i mesi estivi. In primo luogo, dovranno dare vita a un diario per immagini/parole/musica dedicato alle avventure della loro estate. Una di queste storie darà vita alla rappresentazione finale. Inoltre, i bambini, con l’aiuto di insegnanti e genitori, dovranno costruire il loro teatrino di marionette.
Target Bambini 6+ e insegnanti/genitori


Le marionette
In questo incontro scopriamo nel dettaglio come nasce una marionetta: dall’intaglio del volto fino all’assemblaggio del corpo. I bambini impareranno a costruire i personaggi della loro storia e a capire come muoverli nel teatrino.
Target Bambini 6+ e insegnanti/genitori


Il vestituccio di carta fiorita
Incontro ambientato in sartoria all’interno del quale scopriamo, a partire da un figurino, come nasce il costume di una marionetta. I bambini impareranno a realizzare i costumi dei loro personaggi partendo da materiali di riciclo.
Target Bambini 6+ e insegnanti/genitori

                       
Il caminetto col fuoco dipinto
Parte fondamentale dello spettacolo che stiamo allestendo è la pittura dei fondali che andranno a comporre la scena. Da un semplice foglio di carta da pacchi scopriremo come realizzare le scene da dipingere a mano per il nostro spettacolo.
Target Bambini 6+ e insegnanti/genitori

                       

Nella bocca del pescecane
Arrivati a conclusione del nostro percorso, non ci resta che scoprire come mettere in scena tutto quello che abbiamo imparato. I bambini impareranno a muovere le figure, a cambiare i fondali e a usare luci e musica per il loro spettacolo. La messa in scena, con l’aiuto di insegnanti e genitori, dovrà essere registrata in un video di massimo 3 minuti. Tutte le avventure potranno essere condivise via social e nei materiali promozionali dello spettacolo della Carlo Colla & Figli in scena al Piccolo Teatro a Natale 2021.
Target Bambini 6+ e insegnanti/genitori

Romanzi teatrali - "Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister" di Goethe

Romanzi teatrali - "Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister" di Goethe

Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di J. W. von Goethe, con Paola Capriolo, Gabriele Vacis e Paolo Di Paolo, letture di Lino Guanciale

Pubblicato tra il 1975 e il 1976, il romanzo, che viene spesso considerato paradigma del Bildungsroman (il romanzo di formazione) racconta il percorso di preparazione alla vita del giovane Wilhelm Meister, amante del teatro e della drammaturgia, che vuole diventare attore e direttore di spettacoli. Molte saranno le esperienze e le avventure attraverso le quali Wilhelm passerà, nel suo progressivo gioco della vita e dell’apprendimento. Articolato in numerose trame, digressioni e filoni narrativi, il romanzo è per Goethe anche l’occasione di una progressiva esplorazione – e destrutturazione – della forma del romanzo classicamente intesa.

Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco ha al suo attivo una produzione sterminata, che spazia dalla narrativa alla poesia, dalla filosofia alle scienze, dalla religione alla musica e molto altro ancora, secondo un modello di “uomo universale” che è andato perdendosi dopo di lui. Figura chiave nella transizione dall’Illuminismo al Romanticismo, annovera tra le opere più note, I dolori del giovane Werther, Le affinità elettive, Faust. Amante del nostro Paese, descrisse in Viaggio in Italia un Grand Tour attraverso la penisola durato due anni.

 

Martedì 1° giugno 2021, ore 18
Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Johann Wolfgang von Goethe
Conversazione con Paola Capriolo, Gabriele Vacis e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale

Romanzi teatrali - "Ragazza, donna, altro" di Bernardine Evaristo

Romanzi teatrali - "Ragazza, donna, altro" di Bernardine Evaristo

Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo, conversazione con Igiaba Scego e Paolo Di Paolo, letture di Camilla Semino Favro

Amma sta per assistere al debutto di un suo testo sul prestigioso palcoscenico del National Theatre di Londra. Per una regista nera e militante come lei è una preziosa conquista, che la donna divide con la figlia Yazz, studentessa universitaria, seduta in platea con Shirley, vecchia amica della protagonista. Intorno a loro si muovono numerose altre figure femminili, che vanno a tessere le trame di un romanzo corale, dove persone di qualunque colore, di ogni ambito sociale e culturale, di differente scelta sessuale si incontrano e si scontrano, producendo scintille di vita.

Bernardine Evaristo (1959-) Nata a Londa da madre inglese e padre nigeriano, è romanziera e autrice di testi teatrali e critici. Ragazza, donna, altro si è aggiudicato il Booker Prize e il British Book Award, oltre ad essere stato finalista all’Orwell Prize per la letteratura politica, al Women’s Prize for Fiction. Da sempre si impegna in campagne tese a valorizzare il lavoro degli artisti di colore.

 

Martedì 25 maggio 2021, ore 18
Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo
Conversazione con Igiaba Scego e Paolo Di Paolo
Letture di Camilla Semino Favro

 

Romanzi Teatrali - “A colpi d’ascia” di Thomas Bernhard

Romanzi Teatrali - “A colpi d’ascia” di Thomas Bernhard

A colpi d’ascia di Thomas Bernhard, Conversazione con Sandra Petrignani e Paolo Di Paolo, letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

Vienna, Anni Ottanta. Dopo una rappresentazione al Burgtheater de L’anitra selvatica di Ibsen, un gruppo di persone, con sempre maggiore impazienza e crescente appetito, attende l’inizio della cena nell’elegante appartamento dei coniugi Auersberger, lei cantante, lui compositore. Seduto in poltrona in anticamera, con in mano una coppa di champagne, il protagonista e narratore descrive al lettore tutto ciò che vede e ascolta, stigmatizzando con implacabile ferocia (a colpi d’ascia, appunto) e impareggiabile sarcasmo, tic, manie, miserie di un certo milieu culturale al quale egli stesso appartiene.

Thomas Bernhard (1931-1989) Nato nei Paesi Bassi, dove la madre, che lo aveva concepito al di fuori del matrimonio si era rifugiata per partorire, Thomas Bernhard – scrittore, drammaturgo, poeta e giornalista – trascorre la maggior parte della propria vita in Austria ed è considerato uno dei massimi autori di lingua tedesca del Novecento. Pubblicato nel 1984, A colpi d’ascia è il secondo romanzo (dedicato al teatro) della cosiddetta Trilogia sulle Arti, che comprende anche Il soccombente (1983, incentrato sulla musica) e Antichi maestri (1985, intorno al tema della pittura).

 

Martedì 18 maggio 2021, ore 18
A colpi d’ascia di Thomas Bernhard
Conversazione con Sandra Petrignani e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

Romanzi teatrali - “Tra un atto e l’altro” di Virginia Woolf

Romanzi teatrali - “Tra un atto e l’altro” di Virginia Woolf

Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf , conversazione con Nadia Fusini e Paolo Di Paolo, letture di Camilla Semino Favro


Ultimo romanzo di Virginia Woolf, è il manoscritto che l’autrice lasciò sullo scrittoio, assieme alle due lettere di congedo indirizzate alla sorella e al marito, la mattina in cui uscì di casa per andare ad annegarsi nel vicino fiume Ouse. I due atti di cui si parla sono quelli di una rappresentazione amatoriale, in un villaggio immerso nella campagna inglese. L’intervallo è il momento in cui l’autrice fissa le dinamiche che intercorrono tra le persone “reali”, personaggi delle proprie esistenze, nel momento in cui cessano di essere spettatori del dramma in scena.

 

Virginia Woolf (1882-1941) Londinese, nata nel 1882, Virginia Stephen crebbe in un contesto borghese colto e raffinato. Entrata a far parte del cosiddetto “gruppo di Bloomsbury”, associazione di intellettuali che prendeva il nome dall’omonimo quartiere della capitale inglese, qui conobbe Leonard Woolf che sarebbe diventato suo marito. Tra i massimi rappresentanti della tecnica del flusso di coscienza – che consiste nel riportare sulla pagina i pensieri dell’individuo in maniera simile a come si presentano alla mente – è autrice, tra gli altri, di Al Faro, La signora Dalloway, Orlando.

 

 

Martedì 11 maggio 2021, ore 18
Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf
Conversazione con Nadia Fusini e Paolo Di Paolo
Letture di Camilla Semino Favro

Romanzi teatrali - “Le persiane verdi” di Georges Simenon

Romanzi teatrali - “Le persiane verdi” di Georges Simenon

Le persiane verdi di Georges Simenon conversazione con Valerio Magrelli e Paolo Di Paolo, letture di Lino Guanciale

Martedì 4 maggio 2021, ore 18
Le persiane verdi di Georges Simenon
Conversazione con Valerio Magrelli e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale

Con una trama che oscilla tra presente e passato, realtà e memoria, il romanzo svela la vita di un vecchio attore parigino, Émile “il grande Maugin”, un uomo che ha lottato per liberarsi dalla miseria e ottenere ricchezza, fama e successo. Maugin avrebbe tutte le ragioni per essere felice, circondato da una “corte” di amici e conoscenti che ne tollerano l’arroganza, l’istrionismo e le piccole e grandi manie. Quando una visita medica rivela problemi al cuore – “una specie di pera molle e avvizzita” al posto del ventricolo sinistro – tutte le certezze vacillano.

Georges Simenon (1903-1989) Conosciuto in tutto il mondo per aver creato la figura del commissario Maigret, Georges Simenon è tra gli autori più fertili del Novecento. La sua opera (circa 500 titoli, alcuni pubblicati sotto pseudonimo) attraversa i generi letterari più diversi, dal poliziesco al noir, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice e psicologico. Di origine belga e lingua francese, ha condotto una vita irrequieta, sia nel privato sia in ambito lavorativo. Leggenda vuole che fosse in grado di scrivere fino a ottanta pagine al giorno, di getto, senza ricorrere a lunghe fasi preparatorie.

Romanzi teatrali - "Romanzo teatrale" di Michail Bulgakov

Romanzi teatrali - "Romanzo teatrale" di Michail Bulgakov

Romanzo teatrale di Michail Bulgakov, conversazione con Serena Vitale e Paolo Di Paolo, letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

 

Martedì 27 aprile 2021, ore 18
Romanzo teatrale di Michail Bulgakov
Conversazione con Serena Vitale e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

Dissacratore e causticamente ironico, Romanzo teatrale, è una parafrasi di quel che Bulgakov si trovò realmente a vivere quando collaborò, al Teatro d’Arte di Mosca, con Konstantin Stanislavskij e Vladimir Nemirovič-Dančenko, le due grandi personalità artistiche del primo Novecento russo. Nel testo, che intende come una sorta di prologo al proprio suicidio, il protagonista, Maksudov, dipinge un irriverente ritratto di un mondo al quale si accosta con entusiasmo e dal quale si trova poi tragicamente respinto.
 

Michail Afanas’evič Bulgàkov (1891-1940) È l’autore di alcuni capolavori indiscussi della letteratura mondiale, in primis Il Maestro e Margherita, ma anche Cuore di cane e La guardia bianca. Romanziere e autore per il teatro, Bulgakov ebbe per tutta la vita problemi con la censura sovietica. Brillante, dotato di una fantasia irrefrenabile, acuto fustigatore dell’ipocrisia e del conformismo della società del tempo, non fu compreso dai contemporanei, per essere riscoperto, e giustamente valorizzato, a partire dalla seconda metà del Novecento.

 

 

Romanzi teatrali

Romanzi teatrali

Come la narrativa incontra la scena | Sei conversazioni
Un itinerario tra parole e immagini per raccontare il teatro attraverso altre forme e linguaggi.

Dal 27 aprile, sul sito e sui profili social del Piccolo Teatro, un romanzo, scelto da Paolo Di Paolo, in virtù della sua affinità al linguaggio teatrale, è al centro di una conversazione, in video, incorniciata da letture e illustrazioni. Ogni martedì alle 18, fino al 1° giugno, il curatore incontrerà Nadia Fusini, Valerio Magrelli, Paola Capriolo e Gabriele Vacis, Sandra Petrignani, Igiaba Scego, Serena Vitale. Le letture saranno affidate alle voci di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro.

Lo scrittore Paolo Di Paolo crea per il Piccolo Teatro di Milano un itinerario tra parole e immagini per raccontare il teatro attraverso altre forme e linguaggi. Nella costruzione del percorso, pensato in pillole video per la diffusione e la fruizione digitale, Di Paolo sceglie una serie di romanzi, appartenenti a momenti diversi della storia della letteratura mondiale ma accomunati dalla presenza di elementi di teatralità nella narrazione: descrizioni, dialoghi, opere teatrali che “entrano” nello sviluppo della trama, irrompono nella vita dei personaggi, costruiscono un sottotesto. Questi frammenti, in cui il teatro diventa protagonista della parola scritta, saranno il punto di partenza del progetto.  I brani scelti verranno letti da Lino Guanciale e Camilla Semino Favro e saranno oggetto di una serie di sei conversazioni condotte dal curatore con importanti scrittori italiani contemporanei a cui sarà chiesto di raccontare e commentare, attraverso il proprio gusto e la propria sensibilità, l’autore e il romanzo scelto per loro. Ad impreziosire il racconto, un illustratore, Andrea Colombo, trasformerà in immagini le suggestioni scaturite dalla lettura dei brani selezionati e dalle conversazioni con gli scrittori presenti. 

Quando in una storia romanzesca si apre un sipario, accade qualcosa di imprevedibile. Non si tratta solo di vicende che hanno per protagonisti attori e attrici; si tratta di una misteriosa dialettica fra narrativa e teatro, che sommuove la prosa, anima lo stile, e alimenta riflessioni sulla “recita della vita”, tra un atto e l’altro della nostra esistenza. Uno spettacolo va in scena nelle pagine di un romanzo: c’è il grande attore in lotta con la decadenza del proprio corpo, c’è una comunità di villeggianti che indossa nuove maschere, diverse da quelle del quotidiano, c’è una drammaturga che finalmente vede su un palco prestigioso un suo testo (e nel buio della platea immagina le reazioni degli spettatori e delle persone che ama), c’è uno scrittore che ingaggia la sua battaglia con il suo tempo e con i teatri del suo paese, c’è l’antica passione per i burattini che porta un uomo a inseguire per tutta la vita il sogno del teatro. Ogni vicenda aggiunge un punto di vista, un differente materiale emotivo. Lo scricchiolio delle assi del proscenio, le luci che si accendono, l’applauso che infine arriva, il chiacchiericcio del pubblico - e tutte le inquietudini, i turbamenti, tutto lo stupore, l’indignazione, tutte le scoperte e i sogni dei “romanzi teatrali” che viviamo sul palco e giù dal palco. (Paolo Di Paolo)

 

Martedì 27 aprile 2021, ore 18
Romanzo teatrale di Michail Bulgakov
Conversazione con Serena Vitale e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

 

 

Martedì 4 maggio 2021, ore 18
Le persiane verdi di Georges Simenon
Conversazione con Valerio Magrelli e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale

 

 

Martedì 11 maggio 2021, ore 18
Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf
Conversazione con Nadia Fusini e Paolo Di Paolo
Letture di Camilla Semino Favro

 

 

Martedì 18 maggio 2021, ore 18
A colpi d’ascia di Thomas Bernhard
Conversazione con Sandra Petrignani e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale e Camilla Semino Favro

 

 

Martedì 25 maggio 2021, ore 18
Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo
Conversazione con Igiaba Scego e Paolo Di Paolo
Letture di Camilla Semino Favro

 

 

Martedì 1° giugno 2021, ore 18
Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Johann Wolfgang von Goethe
Conversazione con Paola Capriolo, Gabriele Vacis e Paolo Di Paolo
Letture di Lino Guanciale

 

 

 

 

 

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