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Format speciale della stagione, Dobbiamo parlare!, un dialogo fra i protagonisti della scena e ospiti speciali scelti direttamente dalla compagnie.
Workshop di drammaturgia e messa in voce con le studentesse e gli studenti della 5^D del Liceo Classico Carducci di Milano: Beatrice Asinari, Lucia Berno, Ruggero Ciccacci, Gualtiero di Blasio, Marina Fedeli, Martina La Chiusa, Akira Maraniello, Giorgia Marsano, Leonardo Micheli, Luca Pettazzi, Raffaele Serbolisca, Andrea Sorrentino, Giulia Tadros, Giulia Tofani, Matilda Vaglio, Alessandra Zanzi
curatela e messa in voce: Michele Dell’Utri
consulenza drammaturgica e testi: Tommaso Fermariello
un ringraziamento speciale alla prof.ssa Roberta Romussi
Hey Savi! Parola di Statua è l’esito di un workshop di drammaturgia e messa in voce che il Piccolo ha realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci insieme alle studentesse e agli studenti del Liceo Classico Carducci, all’interno delle iniziative Strehler100.
Una triangolazione, quella tra scuola, teatro e museo, che nasce da un’esigenza precisa: la volontà di ragionare sulle connessioni tra dimensione artistica e materia scientifica – nel solco del teatro di Giorgio Strehler – anche attraverso gli occhi delle nuove generazioni.
Ad accompagnare questo percorso intensivo – quattro appuntamenti che hanno animato tra aprile e maggio gli spazi del Museo – sono state da una parte le parole del Galileo di Brecht/Strehler, che ci ricordano come nella ricerca scientifica tutto sia proiettato al futuro, diventando quindi lascito e incarico per le giovani leve: «molto è già stato trovato, ma quello che è ancora da trovare, è di più. E questo significa altro lavoro per le nuove generazioni». Dall’altra, vera e propria pietra fondativa del progetto, è stato il complesso scultoreo dei Sette Savi di Fausto Melotti, opera che oggi è ospitata nei chiostri del Museo Leonardo da Vinci e che dell’alleanza tra sapere scientifico e artistico è insieme testimonianza fisica e simbolica.
«A metà strada tra leggenda e realtà, in un tempo in cui gli uomini e gli Dei si confondevano tra loro, i Sette Savi avevano infatti le risposte per tutto». Talete, Pittaco, Biante, Solone, Cleobulo, Misone e Chilone erano, nell’antichità, i rappresentanti di una saggezza aperta, universale e rotonda, dove pensiero filosofico-speculativo e conoscenza pratica si fondevano in un intreccio indistricabile.
Un po’ come accade nel nostro presente, dove il confine tra cultura scientifica e cultura umanistica appare ogni giorno più sottile: uno steccato che le nuove generazioni oltrepassano agilmente, di andata e di ritorno, a contrabbandare nozioni e metodi, strumenti e prospettive con quel pizzico di sana sfrontatezza che le contraddistingue; e ribadire, attraverso queste perlustrazioni, che la conoscenza è un unico, vastissimo continente.
Al centro del workshop curato da Michele Dell’Utri con la consulenza drammaturgica e i testi di Tommaso Fermariello, c’è allora proprio l’idea di “incursione”: un gruppo di ragazze e ragazzi, colti nel loro affacciarsi sul mondo interrogano, indiscriminatamente, tra il serio e il faceto che caratterizza la loro età, tutto ciò che li circonda. Le loro parole sono frecce che attraversano lo spazio, rimbalzano tra le discipline, le arti e le conoscenze, mentre i Sette Savi fanno da contro-coro al loro investigare: interlocutori muti, ma eloquentissimi di questa esplorazione drammaturgica sui rapporti che legano arte, scienza e vita.
Il cannocchiale teatrale
Un dialogo tra Massimo Bucciantini e Marco Castellari
Nel complesso rapporto che lega scienza e società civile gioca un ruolo fondamentale quella mediazione culturale affidata non solo ai settori della comunicazione e della divulgazione scientifica, ma anche alla capacità “rappresentativa” e immaginifica dell’arte e del teatro. Ed è proprio a partire da due regie strehleriane di argomento “scientifico” come Vita di Galileo di Bertolt Brecht e Sul caso di J. Robert Oppenheimer di Heinar Kipphardt, che si ragiona in questo incontro su come l’alleanza “insperata” tra scienza e drammaturgia abbia saputo restituire al grande pubblico le storie ma anche i temi e le problematiche del mondo scientifico, illuminandone i risvolti meno noti e traghettando i suoi protagonisti in un immaginario condiviso.
Massimo Bucciantini è Professore di Storia della scienza all’Università di Siena e Direttore della rivista “Galileiana”
Marco Castellari è Direttore del dipartimento di Lingue, Culture e Mediazioni all’Università degli Studi di Milano
Milano, 23-27 maggio 2022
In continuità e in sintonia, a livello tematico, con gli appuntamenti che lo hanno preceduto – Parigi (2018), Lisbona (2019), Bologna (2020), Vilnius (2021) –, il V Convegno internazionale EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance) si sviluppa nella cornice del Festival Internazionale che il Piccolo dedica a Strehler nel maggio 2022, dal titolo Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali). L’obiettivo del Convegno è quello di proporre un’approfondita e sfaccettata indagine sull’idea di Theatrical Mind (“Mente Teatrale”), in relazione alle diverse declinazioni dello spettacolo dal vivo (ad esempio, dal teatro di parola alla performance, fino al teatro per musica e alla danza) e nel segno della dialettica fra teorie e pratiche.
Il piano del Convegno prevede: interventi di keynoters; numerose sessioni di panel tematici, che coinvolgeranno esperti, artisti, ricercatori, professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo; tavole rotonde; workshop con alcuni dei più importanti artisti teatrali italiani e internazionali; presentazioni dei progetti di ricerca di giovani studiosi nell’ambito dell’Emerging Scholars’ Forum.
L’Artista Associato del Convegno è la coreografa argentina Constanza Macras.
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>ARTISTA E STUDIOSO ASSOCIATO 2022
CHI SIAMO
Curatori: Alberto Bentoglio (Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali), Claudio Longhi (Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa), Daniele Vianello (Università della Calabria, Dipartimento di Studi Umanistici)
Comitato Scientifico: Antônio Araújo, Christopher Balme, Peter M. Boenisch, Maria João Brilhante, Josette Féral, Clare Finburgh Delijani, Helga Finter, Milena Grass, Gerardo Guccini, Caroline Guiela Nguyen, Sophie Lucet, Lorenzo Mango, Aldo Milohnić, Willmar Sauter, Pier Mario Vescovo
PROGRAMMA
Dato il numero limitato di posti, coloro che intendono assistere a una o più sessioni del Convegno in qualità di uditori devono scrivere a eastapconference2022@piccoloteatromilano.it
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LUOGHI E INFO
Piccolo Teatro Grassi e Piccolo Teatro Strehler | 23-26 maggio 2022
Università degli Studi di Milano, Sede di Via Noto, 8 | 26-27 maggio 2022
ARTISTA E STUDIOSO ASSOCIATO 2022
Di quali storie è intessuta l’Europa? Quali ferite cerca di dimenticare, e quali sogni può costruire? Il primo numero di Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO racconta come i lavori di artiste e artisti del Festival traccino, attraverso i fil rouge di “biografia” e “memoria”, una trama in cui le identità e i ricordi si meticciano e confondono.
Se Caroline Guiela Nguyen mette al centro di SAIGON l’esperienza degli esuli vietnamiti in Francia, e Pascal Rambert affida al teatro il compito di ricucire gli strappi che le torsioni della vita e della Storia imprimono al corso del tempo, il Frankenstein di Filippo Andreatta/OHT sottolinea la persistenza del mostruoso attraverso le epoche, e Marco D’Agostin, protagonista di una personale, mette in luce un archivio di oggetti, eventi, idee e teorie in cui tutte e tutti noi possiamo riconoscerci.
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È ancora possibile distinguere il vero dal falso, il certo dal verosimile? E soprattutto, abbiamo ancora bisogno della verità, in un mondo in cui lo storytelling sembra mettere a tacere la testimonianza? Il secondo numero di Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO affronta lo sfrangiarsi dei confini tra documento e narrazione, tra menzogna e dato di fatto, attraversando creazioni che dalla realtà dilagano verso i territori ambigui della sua interpretazione.
Se Tiago Rodrigues mette al centro della scena un Edipo contemporaneo e realistico, e Pablo Messiez si interroga sullo statuto stesso della finzione, o della verità, teatrale, Mariano Pensotti e Alexander Zeldin indagano le conseguenze - il primo politiche e civili, il secondo personali e interiori - di bugie e rimossi che coinvolgono individui, popoli e comunità. Davide Carnevali, infine, attraversa i margini sociali e geografici delle nostre città, riscoprendo, una volta ancora, quanto il teatro possa ampliare i confini del reale e dell’immaginazione.
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È un sistema complesso, la contemporaneità: variabile e metamorfico, interconnesso e contraddittorio, inafferrabile a uno sguardo d’insieme. Ecco che la scena attuale tenta di raccontare questa realtà accettandone le caratteristiche proprie, declinandosi in linguaggi ibridi, ipertecnologici e antichissimi: accomunati dalla volontà di osservarne – e forse risolverne – le aporie, e di tracciare una rotta politica attraverso le sue zone d’ombra. Il terzo e conclusivo numero di Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO restituisce l’indagine sul presente, sulle sue ossessioni e i suoi tabù, offertaci da Rohtko di Łukasz Twarkowski; ripercorre la sempiterna lotta per i diritti delle minoranze e per una società più inclusiva, narrataci da Nina e da La posibilidad de la ternura; affonda nel passato di ferocia e orrore di un continente – come in La Douleur – e nel suo presente di brutalità e violenza, grazie a MOTHERS A SONG FOR WARTIME. Per ricordarci da quali ceneri è sorta l’Europa, e cosa rischiamo di perdere.
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IN REDAZIONE
Lucia Aliani, Lucrezia Miriam Almini, Majbritt Arildsen, Ivan Colombo, Sara Errante, Giacomo Matelloni, Mariachiara Merola, Sofia Morganti, Letizia Raimondi, Mattia Scravaglieri, Giulia Storchi, Alessandro Stracuzzi, Elena Vismara, Lidia Zanelli
ILLUSTRAZIONI
Martina Panebianco
FORMAZIONE E EDITING
Maddalena Giovannelli, Alessandro Iachino, Camilla Lietti, Francesca Serrazanetti
SUPERVISIONE E COORDINAMENTO
Corrado Rovida | Dramaturg (Piccolo Teatro di Milano)
REVISIONE EDITORIALE
Eleonora Vasta e Joseph Calanca | Ufficio Edizioni (Piccolo Teatro di Milano)
IMPAGINAZIONE
Camilla Lietti
GRAFICA
Leftloft
Riscopri le uscite della prima edizione di Itinerari nel PRESENTE INDICATIVO: attraverso recensioni, approfondimenti e interviste, la redazione ha raccontato il Festival Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) in scena dal 4 al 31 maggio 2022.
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Oltre la scena Festival | Parole in pubblico
incontri pre e post spettacolo con gli artisti del Festival al Chiostro Nina Vinchi e nei teatri
laddove non diversamente specificato, gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Oltre la scena Festival | lapiazza
live performance, DJSET e cocktail bar aperto tutti i giorni* dalle 18 alle 24
curatela artistica e produzione mare culturale urbano
con la collaborazione tecnica di DOMA Food and Party Design
(*nei giorni di spettacolo al Teatro Strehler e Studio Melato. In caso di pioggia gli eventi sono annullati)
gli eventi sono a ingresso libero
Oltre la scena Festival | PiccoloLab
masterclass a cura degli artisti del Festival “Presente indicativo”
info e prenotazioni
promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it
Focus Ucraina
proiezioni, letture e dibattiti approfondiscono la scena ucraina e russa dissidente
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Gli spettacoli di Strehler al cinema
dal 5 al 29 maggio dieci capolavori del teatro strehleriano sul grande schermo, da Il giardino dei ciliegi a La Tempesta e Re Lear, passando per Arlecchino e Le baruffe chiozzotte e molti altri
all'Anteo spazioCinema
Rassegna Mariano Pensotti/Grupo Marea
una settimana dopo le recite al Piccolo dello spettacolo Los años di Mariano Pensotti, dal 12 al 14 maggio, in collaborazione con ZONA K, nella sala di via Spalato 11 sono proiettati i tre film scritti e diretti dal regista argentino The Audience (Atene), El Público (Buenos Aires) e The Public/Het Publiek (Bruxelles)
DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Venerdì 6 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
musica, arte, esoterismo e rabdomanzia. Un modo libero di stare insieme in spazi trasformati da battiti e respiri. Un nuovo sguardo su Milano
Venerdì 6 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 22.30 alle 24
DJ resident di Oltre la scena Festival | lapiazza
un DJSET alla scoperta della library music e delle colonne sonore italiane degli anni ’60, ’70 e ’80, un sound avanguardistico capace di segnare ben due decadi del Bel Paese
Lunedì 9 maggio | Sagrato Teatro Strehler, dalle 18.30 alle 20.30
Martedì 17 maggio | Chiostro Nina Vinchi, ore 17
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
25 spettacoli
21 tra registi e ensemble internazionali
16 prime nazionali
oltre 70 ore di teatro
per celebrare i 100 anni dalla nascita di Giorgio Strehler e i 75 anni dalla fondazione del Piccolo
Scarica il programma
Giovedì 17 marzo, ore 18
Il Teatro è Tratto
Grafica e comunicazione visiva nella storia del Piccolo Teatro
presso Triennale Milano
Intervengono Umberto Angelini, Mara Campana, Anna Steiner, Emilio Fioravanti, David Pasquali, Marco Sammicheli, Giovanni Soresi, Marco Tortoioli Ricci
Albe Steiner, Remo Muratore, Massimo Vignelli, Emilio Fioravanti e Leftloft: cinque stagioni della grafica e della comunicazione visiva del Piccolo raccontate attraverso il tratto e le esperienze dei loro rispettivi protagonisti. Nell'ambito di "Strehler" città aperta – ciclo di incontri sviluppato dal Piccolo in collaborazione con alcune delle istituzioni più importanti della città in occasione di Strehler100, insieme a Triennale riflettiamo su come codici e progetti di comunicazione visiva differenti abbiano contribuito all’edificazione dell’istituzione teatrale milanese fondata da Strehler e alla sua immagine identitaria.
Un carotaggio nella grafica del Piccolo a sondare le trasformazioni e le innovazioni che l’hanno accompagnata dal dopoguerra fino a oggi, ma anche una vera e propria lezione di anatomia a toccare con mano documenti, immagini, cartelloni e poster selezionati dagli archivi del Vignelli Center e da quelli del Piccolo.
A testimoniare l’esperienza di Albe Steiner è presente Anna Steiner dell’Archivio Albe e Lica Steiner. Emilio Fioravanti, grafico e art director, racconta insieme a Giovanni Soresi, storico direttore della comunicazione del Piccolo, il suo lavoro e il suo rapporto con Massimo Vignelli. In rappresentanza di Leftloft interviene David Pasquali, art director dello studio.
Tra gli ospiti, inoltre, Marco Tortoioli Ricci, Presidente di AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, e Mara Campana, storico dei linguaggi della comunicazione visiva.
L’incontro è introdotto da un saluto di Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, e moderato da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano.
L'evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti
La visione europeista di Strehler e del contesto economico in cui nascono e si sviluppano i progetti culturali
Lunedì 21 febbraio, ore 18
Grand Tour "Giorgio Strehler"
Un dialogo tra Helena Janeczek e Georges Banu
moderato da Rosaria Ruffini
letture di Massimo Popolizio
A raccontare la matrice “europolita” di Giorgio Strehler basterebbe quel nome, segno inequivocabile di un crocicchio di identità e di culture, di una contaminazione che, fin dalle origini, ha giocato un ruolo fondamentale nel suo sguardo sul mondo. Lo descrive, però, ancor meglio la sua opera: l’apertura e la frequentazione con gli autori e la drammaturgia straniera nel dopoguerra (a cominciare da Brecht) e, naturalmente, la creazione de l’Union des Théatre de l’Europe, rete fortemente voluta da Strehler ad intensificare lo scambio e la mobilità tra sistemi culturali diversi eppure affini. Cos’è rimasto di quell’esperienza? E come appare oggi quel panorama culturale europeo, sognato e promosso dal fondatore del Piccolo Teatro di Milano?
I relatori
Hortense Archambault è direttrice de la Maison de la Culture (MC93) a Bobigny, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis. Ha lavorato con Augusto-Boal ed è stata direttrice di produzione dell'Etablissement public du Parc e de la Grande Halle de la Villette a Parigi, prima di essere nominata co-direttrice del Festival di Avignone insieme a Vincent Baudriller dal 2004 al 2013, contribuendo ad istituire le residenze per artisti associati al festival come (tra gli altri) Thomas Ostermeier, Jan Fabre, Romeo Castellucci, Wajdi Mouawad, Christoph Marthaler. Il suo progetto teatrale a Bobigny, realtà complessa alle porte di Parigi, si caratterizza per una programmazione dalla forte vocazione internazionale e per una spiccata politica di inclusione e aggregazione sociale.
Fernando Savater è uno dei maggiori intellettuali spagnoli. Filosofo, saggista, narratore e drammaturgo, è stato cattedratico di Filosofia per oltre trent’anni nei Paesi Baschi e a Madrid. La sua riflessione filosofica è stata sempre accompagnata da una particolare attenzione alle questioni politiche e caratterizzata da una forte impronta morale e psicologica, attenta ai valori della società postindustriale. Attraverso le sue opere (una su tutte: Etica per un figlio), Savater si è fatto portavoce di una nuova idea di etica, più vicina alla volontà e ai desideri dell’uomo, che si contrappone violentemente all’etica del fare, considerata imperante nella società contemporanea.
Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie in lingua tedesca (Ins Freie), ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra, Premio Bagutta opera prima, Le rondini di Montecassino, finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa e La ragazza con la Leica, Premio Strega 2018, Premio Bagutta, Selezione Premio Campiello.
Georges Banu è uno dei più importanti critici ed esperti di teatro europei. Di origini romene e francese d’adozione, è professore emerito di studi teatrali alla Sorbonne Nouvelle di Parigi e saggista di fama internazionale. Il suo lavoro critico è dedicato alla regia moderna e a personalità come Giorgio Strehler, Peter Brook, Jerzy Grotowski e Ariane Mnouchkine. Presidente onorario dell'Associazione Internazionale dei Critici di Teatro, è direttore generale della collana “Le Temps du Théâtre” pubblicata da Actes Sud. Nel 2014, l'Accademia di Francia gli ha conferito il Grand Prix de la Francophonie, mentre il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale polacco lo ha insignito della Medaglia Gloria Artis.
Rosaria Ruffini è studiosa di teatro e di pratiche performative. Attualmente è Marie Skłodowska-Curie fellow presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Université Ibn Zohr di Agadir in Marocco. Ha insegnato discipline teatrali e performative in diverse prestigiose università europee e istituzioni internazionali. I suoi principali interessi di ricerca vertono sui rapporti tra la scena europea contemporanea e le pratiche performative extraeuropee, in particolare africane, attraverso una prospettiva interdisciplinare che combina Performance Studies e Migration Studies.
Immagine: Archivio Piccolo Teatro