Salta al contenuto principale

25 aprile – Festa della Liberazione

25 aprile – Festa della Liberazione

Il 25 aprile, giorno della Liberazione di Milano nel 1945, si celebra l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.


25 aprile 2023

Nel 2023 abbiamo chiesto ad Anna Bonaiuto di leggere la poesia Oltre il ponte di Italo Calvino


25 aprile 2022

«Se qualcuno verrà a chiedervi cos’è la guerra, anche adesso che è tornata in Europa come mai avremmo creduto potesse accadere di nuovo, leggetegli Pane nero.» (dalla prefazione di Annalisa Cuzzocrea). Nel 2022 abbiamo chiesto a Sara Putignano, Alessandra Ferri, Marta Cuscunà, Lisa Ferlazzo NatoliFederica Rosellini e Sara Bonaventura di leggere alcuni brani da Pane nero di Miriam Mafai



25 aprile 2021

Nel 2021 abbiamo lavorato con le scuole alla costruzione di un progetto video intitolato Milano Liberata. Cronaca di ore memorabili. Il video è stato il punto di arrivo di un percorso che a partire da gennaio 2021 ha coinvolto il Liceo Virgilio di Milano: sotto la guida del videomaker Riccardo Frati, studentesse e studenti sono stati invitati a ripercorrere la storia e la memoria del nostro paese, attraverso un lavoro personale di documentazione, anche fotografica. L’esito finale della ricerca è stato un racconto dei giorni della Resistenza e dell’aprile 1945 che hanno portato alla Liberazione di Milano e dell’Italia, elaborato in modo originale, con il proprio sguardo e la propria sensibilità, da giovani spesso coetanei di quei partigiani che sacrificarono la propria vita in nome della Libertà. La lettura dei testi, affidata alle loro stesse voci, per far risuonare di una nuova eco quei momenti drammatici, è diventata la trama sonora che si intreccia a immagini storiche, documenti d’archivio e mappe della città, come appariva all’epoca, con la geografia emotiva dei luoghi e delle strade che furono scenario della Resistenza e poi della Liberazione.

 

Primo maggio – Festa del Lavoro

Primo maggio – Festa del Lavoro

Il Primo Maggio è una festa internazionale istituita per celebrare i diritti dei lavoratori.  


Primo maggio 2022

Nel 2022 abbiamo chiesto alla nostra Artista Associata Federica Rosellini di interpretare Il canto delle lavandaie del Vomero (sound design di Gup Alcaro). 


Primo maggio 2021

Nel 2021, il palinsesto del nostro Abbecedario civile, progetto nato come spin-off di Abbecedario per un mondo nuovo, ha incrociato la lettera L di Lavoro. Il gruppo di giovani drammaturghi formato da Ian Bertolini, Rosalinda Conti, Christian di Furia, Tommaso Fermariello, Valentina Gamna, Carlo Guasconi, Marco Morana, Pier Lorenzo Pisano, Luca Tazzari e Michelangelo Zeno ha composto una serie di scrittidi rilevanza sociale, immaginando in iscriverli in un contesto pubblico. Al corpus finale è stato dato il titolo collettivo di Opera: «Nei nostri scritti ci concentreremo sul rapporto tra tempo e lavoro. Per dare un senso di unità ci siamo dati come struttura le parti che compongono un'opera lirica. Abbiamo deciso questo basandoci appunto sull’idea del tempo e del ritmo del lavoro, e sull’idea di opera come prodotto di un lavoro artigianale.»

SCOPRI DI PIù SU MEDIUM

 

 

9 maggio – Giornata dell’Europa

9 maggio – Giornata dell’Europa

Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa: questa data ricorda il giorno in cui nel 1950 Robert Schuman presentò il piano di cooperazione economica che segnò l’inizio dell’integrazione europea e gettò le basi di una futura unione federale.


9 maggio 2022

Nel 2022, abbiamo chiesto all’attrice Federica Fracassi di leggere alcuni passaggi del discorso pronunciato a Strasburgo, il 18 luglio 1979, da Simone Veil, nominata Presidente del primo Parlamento europeo eletto a suffragio diretto e universale.


9 maggio 2021

Nel 2021, il palinsesto del nostro Abbecedario civile, progetto nato come spin-off di Abbecedario per un mondo nuovo, ha incrociato la lettera E di Europa. Europa in sette tempi è il podcast audio pensato dai sette drammaturghi Francesco Bianchi, Maria Teresa Berardelli, Greta Cappelletti, Stefano Fortin, Valeria Patota, Martina Ruggeri/Industria Indipendente e Michele Ruol che hanno raccontato così la loro Europa: «In un futuro molto remoto vengono ritrovate capsule del tempo. Ogni capsula un messaggio. Ogni messaggio una testimonianza di quello che sentiamo essere l’Europa. L’Europa del nostro presente, del passato e del futuro... »

Ascolta "E come Europa" su Spreaker.

2 giugno – Festa della Repubblica

2 giugno – Festa della Repubblica

Nel 1949, il 2 giugno è stato dichiarato Festa nazionale della Repubblica per ricordare il giorno in cui tre anni prima si era svolto il referendum con cui gli Italiani votarono per cambiare la forma di governo del paese da monarchia a repubblica costituzionale.

 

2 giugno 2022

Nel 2022 abbiamo invitato 12 concittadine e concittadini a leggere i primi 12 articoli della nostra Costituzione.

 

2 giugno 2021

Nel 2021, il palinsesto del nostro Abbecedario civile, progetto nato come spin-off di Abbecedario per un mondo nuovo, ha incrociato la lettera R di Repubblica. Res Publíca ha voluto immaginare la Repubblica nella sua accezione di Stato Ideale, concetto matrice di utopie quindi un luogo di proiezioni e di desideri. Sette autori (Margarita Egorova, Riccardo Favaro, Niccolò Matcovich, Tatjana Motta, Fabrizio Sinisi, Pablo Solari, Francesco Toscani) per altrettante definizioni di Repubblica, in forma di articoli o di enunciati. Sette declinazioni di un luogo interiore, immaginario ma non per questo inesistente, visitabile sullo schermo: «Il “corpus imago” che è emerso dalle scritture ha rintracciato luoghi depositari di resti, riflessi e proiezioni di utopie – come una pozza d'acqua, un barattolo curvo – spazi d'immaginario disponibili a ospitare le sette declinazioni di Repubblica degli autori.» (Alessandro Ferroni)

Calendario civile

Calendario civile

Parole, voci, immagini per celebrare i giorni di una memoria collettiva

 

Calendario civile è l’omaggio che il Piccolo tributa, in virtù della sua radice fondativa di servizio pubblico e della sua cifra identitaria di “Teatro d’arte per tutti” ai giorni di festa della storia popolare e democratica del nostro paese: 25 aprile, Primo e 9 maggio, 2 giugno.

In particolare, nel 2021, Abbecedario civile, lo spin-off del nostro Abbecedario per un mondo nuovo, ha incrociato la L di lavoro per il 1° maggio (attraverso la scrittura), la E di Europa per il 9 maggio (in forma di audio/podcast) e la R di Repubblica per il 2 giugno (sotto forma di video). 
 

25 aprile – Festa della Liberazione

Il 25 aprile, giorno della Liberazione di Milano nel 1945, si celebra l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Scopri

Primo maggio – Festa del Lavoro

Il Primo maggio è una festa internazionale istituita per celebrare i diritti dei lavoratori.  
Scopri

9 maggio – Giornata dell’Europa

La Giornata dell’Europa ricorda il giorno in cui nel 1950 Robert Schuman presentò il piano di cooperazione economica che segnò l’inizio dell’integrazione europea e gettò le basi di una futura unione federale.
Scopri

2 giugno – Festa della Repubblica

Nel 1949 il 2 giugno è stato dichiarato Festa nazionale della Repubblica per ricordare il giorno in cui tre anni prima si era svolto il referendum con cui gli Italiani votarono per cambiare la forma di governo del paese da monarchia a repubblica costituzionale.
Scopri

Rappresentazione e potere

Rappresentazione e potere

Gli incontri sono trasmessi online sulla pagina Facebook del Piccolo tutti i giovedì dal 22 aprile al 27 maggio 2021 alle ore 18.

Dal teatro, al cinema, dai media tradizionali ai social, la rappresentazione del potere non ha mai cessato di essere un atto politico, con implicazioni etiche, psicologiche e sociali di grande rilevanza.
Attraverso una serie di conversazioni e interventi, in cui personaggi del mondo della cultura si soffermano sulle differenti forme di rappresentazione del potere nella contemporaneità e sulle loro implicazioni etiche e psicologiche, il percorso si ripropone di mettere a fuoco, da vari punti di osservazione, i meccanismi della rappresentazione del potere e i suoi risvolti nei linguaggi artistici, nella comunicazione di massa, nella creazione di una percezione collettiva del significato e dei valori legati a una, o molteplici, idee di “potere”.
Il progetto sarà accompagnato dalla visione dello spettacolo La tragedia del vendicatore di Thomas Middleton, regia di Declan Donnellan, in una versione appositamente realizzata per la diffusione via streaming, e della nuova produzione del Piccolo A German Life di Christopher Hampton, tratto dalla storia vera e dalla testimonianza di Brunhilde Pomsel, regia di Claudio Beccari con Franca Nuti.

Giovedì 22 aprile 2021, ore 18 
La tentazione del potere
conversazione con Massimo Recalcati 
introduce Claudio Longhi modera Anna Piletti
Gli esseri umani sono attratti dal potere secondo una ambivalenza fondamentale: da una parte aspirano all’uso del potere dall’altra, per rifugiarsi dalla responsabilità della propria libertà, si sottomettono acriticamente a chi detiene il potere.

 

Giovedì 29 aprile 2021, ore 18
Divi e Duci – Il fantasma del potere nell'immaginario italiano
conversazione con Gianni Canova e Massimo Popolizio
introduce Anna Piletti
Perché il cinema americano, quando mette in scena uomini di potere, li chiama con il loro nome (Nixon, JFK, Lincoln), mentre in Italia la rappresentazione del potere fa spesso ricorso a maschere (il Divo, il Duce, il Caimano...)? Perché al cinema e a teatro il potere è quasi sempre "cattivo" anche quando riguarda sistemi democratici? Perché la messinscena del potere fa quasi sempre saltare i codici linguistici della rappresentazione?

 

Giovedì 6 maggio 2021, ore 18 
La rappresentazione del potere, da Aristofane a Brecht 
conversazione con Luciano Canfora
introduce Anna Piletti
Profondo conoscitore dei meccanismi della retorica politica nel divenire della storia, Luciano Canfora analizza le trasformazioni della rappresentazione del potere dalla propaganda dei Cesari a oggi.
“Aristofane (circa 450-380 a.C.) può considerarsi uno degli avamposti mentali e uno dei principali modelli della più innovativa e significativa drammaturgia del Novecento, quella del "teatro epico" di Bertolt Brecht (1898-1956) – scrive Luciano Canfora. La categoria fondante che li accomuna è quella che Brecht definì col termine «straniamento»”.
 
 
 
Giovedì 13 maggio 2021, ore 18 
Corpo, potere e rappresentazione 
incontro con Michela Marzano
introduce Anna Piletti
Che spazio occupa il corpo nelle rappresentazioni del potere? È sempre necessario attivare processi di legittimazione del potere che attingano alla dimensione simbolica? Se si pensa alla storia della simbologia politica dell’Occidente medievale e moderno, il consenso nei confronti del potere si coagula attorno alla figura del «corpo del re». Come spiega bene lo storico Kantorowicz, il re, contrariamente ai sudditi, ha due corpi: uno fisico e soggetto alle leggi naturali e uno simbolico che si identifica invece con lo Stato – da cui la formula: «il re è morto, viva il re». Parallelamente, l’assenza del corpo femminile all’interno dello spazio pubblico è una metafora dell’invisibilità che, per secoli, ha perseguitato le donne. Ma cosa resta oggi di questo corpo simbolico? Nell’era della liquidità, non è il capo stesso (maschile e femminile) che diventa poroso e si dissolve? Come occupare allora lo spazio e permettere al potere di rappresentare se stesso?





Giovedì 20 maggio 2021, ore 18 
Rappresentazione del potere e crisi di civiltà 
incontro con Roberta De Monticelli
introduce Anna Piletti
Dicembre 1918. Il transatlantico George Washington fa rotta verso l’Europa, con a bordo il Presidente americano, Woodrow Wilson. Milioni e milioni di persone sperano in lui: sperano nella pace giusta, una pace che s’instauri in nome del diritto e non della vendetta, che diventi la base del governo della legge sulla scena internazionale, dove vigevano l’equilibrio precario delle potenze e il rischio perenne della guerra. Per un attimo esaltante i poteri della terra sembrano inchinarsi all’ideale della pace perpetua. Wilson fallirà nell’impresa, ma quel momento segna nel Novecento un’icona del potere come strumento di giustizia: il volto ideale della politica. Cosa sopravvive, un secolo dopo, di questa “rappresentazione del potere”?
 
 
 

 

Giovedì 27 maggio 2021, ore 18
La rappresentazione del potere nella narrativa italiana del Novecento
conversazione con Chiara Valerio e Mario Desiati
introduce Anna Piletti
Se Padron Toni e Mastro Don Gesualdo erano padroni, il primo meno del secondo, e il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa poteva addirittura permettersi di fermare, col proprio scetticismo, il tempo. Se le abitudini linguistiche e tutte le altre consuetudini, come le docce gelate, provenivano prevalentemente, in Lessico Familiare da un'unica fonte, il padre, ed è sempre il padre in Caro Michele che ritiene il figlio l'unico essere degno di venerazione, è vero che in Aracoeli di Elsa Morante, l'autorità è la madre, con le sue bizzarrie e le sue melodie. E Bepi Sonnino e Bonaria Urrai sono autorità di stile e di vita o cos'altro?
Chiara Valerio e Mario Desiati riflettono sulla rappresentazione del potere nella narrativa italiana del Novecento, da lettori e da scrittori.

 

Percorso per le scuole e il pubblico organizzato

 

Nella convinzione che la didattica teatrale possa essere promotrice di un pensiero teatrale e un fondamentale tassello nella formazione dei giovani spettatori, gli incontri per le scuole sono articolati in due cicli complementari. Il primo strutturato in tre grandi appuntamenti, aperti a tutte le scuole del territorio nazionale, che seguiranno idealmente altrettante tappe evolutive del dramma occidentale. Il secondo, correlato alla diffusione in streaming de La tragedia del vendicatore, è composto da una serie di incontri ad hoc, dedicati a gruppi classe o gruppi scuola, che potranno usare lo spettacolo per approfondire, secondo i diversi approcci didattici, aspetti quali: l’autore e la sua epoca, il testo e la sua messa in scena. Gli incontri potranno avvalersi dei contributi audio/video della Piccolo Tv, del nostro Archivio storico e, soprattutto, del confronto con le figure artistiche coinvolte nella produzione.

Tutti gli incontri sono gratuiti e si svolgono su Microsoft Teams (clicca qui e scarica la app)
Info e prenotazioni promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

16 aprile 2021, ore 11
Il teatro sacro: una questione di popolo, non solo di chiesa
Lezione di Andrea Chiodi

22 aprile 2021, ore 15 
Il teatro elisabettiano e il dramma barocco
Lezione di Francesco Bianchi in dialogo con Anna Piletti

28 aprile 2021, ore 15 
Brecht -- Il classico della modernità, la modernità di un classico 
Lezione di Marco Castellari

Abbecedario per il mondo nuovo – Zitta

Abbecedario per il mondo nuovo – Zitta

Zitta di Fabio Pisano, con Leda Kreider.
Podcast online su Spreaker da sabato 12 giugno 2021

Ascolta "Zitta di Fabio Pisano" su Spreaker.

La Z, l’ultima. Ho scelto la parola Zitta perché la Z è ostica, ma è pur sempre una gran bella lettera; affascinante. L’ultima.
Così come ultima è sembrata essere Lisa Montgomery, una pazza assassina ma prima di tutto una bambina martoriata da una madre e un patrigno che hanno mutato la sua luce, forse insegnandole che nella vita esiste solo il male. Lisa ha commesso un omicidio brutale, a Lisa è sempre stato imposto il silenzio, dopo stupri, violenze, angherie d’ogni genere in quella roulotte che si stenta a credere, potesse contenere tutto quel male. Lisa è stata condannata a morte, mediante una lettera recapitatale dal Dipartimento di Giustizia dello stato dell’Indiana, negli USA. In quella lettera, Lisa è stata definita “cara”, ed è stata salutata con “cordialmente”; le uniche due parole d'affetto forse, che abbia mai letto o sentito. Il pool di psicologi che si è occupato del caso, ha invocato a più riprese la grazia per una donna definita come “la più spezzata del mondo”, ma il presidente Trump non ha accolto l'istanza. Il giorno dell'iniezione letale, il boia ha chiesto a Lisa se prima di morire, avesse qualcosa da dichiarare ma Lisa, abituata al silenzio, abituata a star zitta, ha risposto semplicemente no. Fabio Pisano

Sinossi
Zitta racconta di Lisa Montgomery, una pazza assassina e una donna spezzata, di una donna che è stata condannata a morte dal suo Stato, l'Indiana, ma ch'è stata prima condannata a vita, da una madre, un patrigno, senza possibilità di grazia. In nessun caso.


Biografia

Sono nato a Napoli il ventisette settembre di 34 anni fa. Ho studiato scienze biotecnologiche, dando alla mia mente una forma scientifica e nel contempo ho coltivato la passione per la drammaturgia, studiando con diversi drammaturghi tra cui Mark Ravenhill, Martin Crimp, Enzo Moscato, Davide Carnevali, e ho studiato con alcuni autori della nuova scena spagnola, tra cui Esteve Soler, José Mora, Ana Valbuena. Felici gli incontri con Oskaras Korsunovas, Massimiliano Civica, Laura Curino. Ho partecipato a diversi concorsi nazionali dedicati alla drammaturgia, vincendone alcuni quali il premio “Sipario.it”, il premio “Aldo Nicolaj”, il premio “Salvatore Quasimodo”, il premio “Annibale Ruccello”, la “Honorable Mention For Best Original Story” al festival Internazionale ISA – Indipendent Shorts Awards di Los Angeles per un corto cinematografico, il “Premio Hystrio 2019”, il premio Fersen. Leggo molta drammaturgia contemporanea e credo sia necessario, per chi scrive, avere sempre una strada oscura, affinché si possa esplorare il genere ed evolvere la forma. Senza però mai tradire la narrazione.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo –Y.E.T.I.

Abbecedario per il mondo nuovo –Y.E.T.I.

Y.E.T.I. di Niccolò Matcovich, con Alfonso De Vreese, Anna Godina, Marco Mavaracchio.
Podcast online su Spreaker da venerdì 11 giugno 2021

Ascolta "Y.E.T.I. di Niccolò Matcovich" su Spreaker.

Quando sono state estratte le lettere, ho sperato che me ne fosse assegnata una anomala, di quelle spigolose, antipatiche, limitanti. Forse il motivo è proprio perché, quando scrivo “su commissione”, più sono i paletti e più mi sento libero di muovermi all’interno della struttura di pensiero. La Y lascia poco spazio all’immaginazione. Dopo un giro tra gli Yachts della Yakuza che risaputamente passa il tempo su Youporn mangiando Yogurt prodotti dagli Yankees ma comprati con gli Yen o barattando qualche Yak, in sogno è apparso uno Yeti di quelli grossi grossi tutto muscoli e cattiveria che mi ha detto Scegli me e poi lo ha ripetuto e più lo ripeteva più si faceva grosso finché gonfio di rabbia e con le vene in fiamme si è preso la testa pelosa e se l’è staccata: era un mascherone. Sotto c’era un tipetto normale – quasi anonimo – che si è sgonfiato poco a poco fino a farsi della mia misura. Mi ha guardato e mi ha detto Scegli me? e io ho risposto occhei e lui ha risposto occhei e quella notte ho trovato la parola. Niccolò Matcovich

Sinossi
Anno 2050. La Grande Brina ha ormai avvolto completamente la Terra: le città sono svuotate, gli oceani incastrati sotto sterminate lastre di ghiaccio, la natura assopita. Il sole è diventato freddo, sembra non riuscire più a raggiungere il pianeta. Nel deserto di ghiaccio, due Traghettatori atterrano sugli Himalaya con un solo obiettivo: trovare lo Yeti.

Biografia

Niccolò Matcovich, classe ’89, è autore e regista. Si diploma in Drammaturgia presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2014 e, tornato a Roma, a inizio 2016 fonda la compagnia Habitas insieme a Livia Antonelli e Chiara Aquaro, attrici. Nella regia spazia tra prosa classica, lirica e ricerca; nella drammaturgia si concentra sul ritmo e la musicalità della parola e sulla sperimentazione linguistica. Con Habitas lavora sulla drammaturgia contemporanea e, dall’estate 2018, alla produzione di spettacoli affianca l’ideazione, direzione artistica e organizzazione di CastellinAria – Festival di Teatro Pop nel castello di Alvito, provincia di Frosinone, di cui sta progettando la quarta edizione. Fa parte del progetto, oltre a Habitas, Anna Ida Cortese. A settembre 2020 è vincitore, insieme a Laura Nardinocchi, del Premio Scenario Infanzia con Arturo. Lo stesso spettacolo è semi-finalista al Premio In-box Blu 2021.

 

Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni

 

Abbecedario per il mondo nuovo – Xabaras

Abbecedario per il mondo nuovo – Xabaras

Xabaras di Pablo Solari, con Marco Mavaracchio, Simone Tudda, Petra Valentini.
Podcast online su Spreaker da domenica 6 giugno 2021

Ascolta "Xabaras di Pablo Solari" su Spreaker.

Xabaras, padre di Dylan Dog, anagramma di Abraxas, uno dei nomi con cui è conosciuto "il reggitore del cielo più alto", Dio, o forse il suo contrario. Fantasia, leggenda e divinità: gli elementi su cui ho costruito questa favola nera di cui Xabaras è protagonista. Pablo Solari

Sinossi
In un inverno lontano, quello che un tempo era chiamato Piccolo Teatro ora è un rudere inghiottito dalla vegetazione abitato da un ragazzo e da un maestoso cavallo nero. 
Xabaras, un viandante misterioso, si presenta alla porta del Teatro chiedendo riparo in cambio di un prezioso insegnamento.

Biografia

Pablo Solari, Regista e autore teatrale, classe 1989 si diploma in Regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2015. Firma la drammaturgia di Oreste, parte dello spettacolo vincitore premio UBU e premio della Critica 2016 Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia di Antonio Latella; è stato responsabile dell’adattamento drammaturgico dei Cavalieri di Aristofane rappresentato durante il 54° Festival Nazionale di Dramma Antico di Siracusa, con Francesco Pannofino, Gigio Alberti, Antonio Catania, Roy Paci e altri.  
Tra le sue regie: L’indifferenza; Contenuti Zero Varietà; Carapace, in collaborazione con il musicista Roy Paci; L’amore ai tempi dello storytelling (2020), scritto e diretto in collaborazione con il gruppo satirico “Il terzo segreto di satira”; Elia Kazan. Confessione americana, che debutta all’interno della Biennale di Venezia - Teatro 2020.
Debutta come regista d’opera dirigendo due atti unici inediti all’interno della serata 4 one-act operas in chiusura della Biennale di Venezia - Musica 2019. È finalista del Premio Riccione Tondelli 2019 con il testo Woody è morto.
Dal 2021 collabora con Marco Balich per Balich Worldwide Shows, casa di produzione di eventi su larga scala e cerimonie Olimpiche. (Foto Wanda Perrone Capano).

 

Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – Vuoto

Abbecedario per il mondo nuovo – Vuoto

Vuoto di Francesco Bianchi, con Giovanni Drago e Francesca Osso.
Podcast online su Spreaker da venerdì 4 giugno 2021

Ascolta "Vuoto di Francesco Bianchi" su Spreaker.

Ho scelto la parola VUOTO per l’Abbecedario perché, tra tutte le parole che iniziano con la V sul vocabolario italiano, credo sia quella che più di tutte parla di questa nuova era in cui siamo immersi. Individualmente, e collettivamente. Quando diventa impossibile uscire di casa, quando ciò che c’è fuori sembra pericoloso e inospitale, le quattro pareti di una stanza cambiano. Diventano le pareti del cranio, e allo stesso tempo il mondo intero, la totalità dell’orizzonte umano. Gli eventi e le persone con cui il nostro mondo veniva affollato non esistono più, e si rimane soli con se stessi, con il proprio io, con i propri ricordi. Lo spazio si dilata e nel contempo si svuota, lasciandoci soli.
A partire da questa riflessione ho voluto esplorare la condizione di vuoto che caratterizza la percezione del sé. Faccia a faccia con la vacuità che sembra avvolgerlo, il personaggio scava nella propria memoria e cerca un senso alla propria esistenza per sfuggire alla sensazione di perdita e di dissoluzione. Come? Cercando risposte nel passato, nella relazione che ha avuto (e che è finita) con una donna, tra sentimenti che si spengono e storture che si aggravano e incancreniscono nel tessuto della vita di coppia. Che la sua ex fidanzata sia poi il Diavolo in persona, rende le cose ancora più intricate ma anche, forse, più ironiche.
Vuoto è una relazione finita, un mondo che si allontana, un patto col Diavolo che non si riesce a siglare. Almeno per me. Francesco Bianchi

Sinossi
Un uomo parla con una donna mentre guarda fuori dalla finestra. I due riflettono sulla loro vita, sulla fine della loro relazione, e sul senso di vuoto individuale e collettivo che caratterizza l'esistenza contemporanea. Piccolo particolare: la donna è il Diavolo in persona.


Biografia

Francesco Bianchi è drammaturgo, regista e traduttore. Nasce a Colleferro (RM) il 28 luglio 1989. Si laurea all’Università La Sapienza di Roma e all’Università IUAV di Venezia, dove è anche assistente alla didattica (2015/2017). Dal 2012 collabora con Fondazione Teatro Due di Parma in veste di dramaturg, assistente alla direzione artistica e assistente alla regia al fianco di Valerio Binasco, Massimiliano Farau, Walter Le Moli, Gigi Dall’Aglio, Bruno De Franceschi, Elisabetta Pozzi, Csaba Antal. Dal 2018 è il Regista Assistente per l’Italia di Declan Donnellan al Piccolo Teatro di Milano e nella compagnia Cheek by Jowl. Scrive e traduce testi teatrali già dai primi anni della sua esperienza teatrale, affiancando alla scrittura la ricerca drammaturgica e lo studio del teatro in tutte le sue forme. Ottiene la segnalazione al Premio Hystrio Scritture di Scena 2016 con il testo Europa, nonché la menzione al premio Extrême Contemporain 2021 con il testo Per lei, nel giorno del suo compleanno.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Nel tuo Piccolo puoi fare tanto!

Scopri come sostenerci