Video, podcast e altri formati digitali da seguire sul sito e sui nostri canali social: veri e propri debutti in pixel che offrono un allargamento prospettico, talvolta ironico altre serissimo, sui temi e i contenuti degli spettacoli prodotti dal Piccolo
M Il figlio del secolo
Diciotto attori per raccontare in trenta quadri, a partire dal romanzo storico di Antonio Scurati, l’ascesa di Mussolini, dalla fondazione dei fasci di combattimento, passando per la Marcia su Roma, fino al discorso in Parlamento del 3 gennaio 1925 e al dilagare dello squadrismo. Massimo Popolizio porta sotto la lente d’ingrandimento del teatro i sei anni che sconvolsero l’Italia.
Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione
Una pièce sulla “sostenibilità” del fare teatro, sulle estinzioni e sull’eredità che lasciamo al nostro pianeta. A partire da un progetto per il Théâtre de Vidy di Losanna della regista britannica Katie Mitchell, il testo di Miranda Rose Hall è reinterpretato al Piccolo da lacasadargilla con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli.
Carne blu è una fiaba nera, la storia del viaggio di Orlando, bambino nato sulla Luna. Ispirandosi ad Ariosto e alla Woolf, Federica Rosellini dà corpo a un’opera ibrida fra narrativa, teatro, fiaba gotica.
Video, podcast e altri formati digitali da seguire sul sito e sui canali social del Piccolo, veri e propri debutti in pixel, realizzati in collaborazione con le attrici e gli attori delle compagnie a offrire un allargamento prospettico, talvolta ironico altre serissimo, sui temi e i contenuti degli spettacoli.
Oltre la scena
Un secondo palinsesto, parallelo e complementare, che affianca il calendario degli spettacoli: gli appuntamenti digitali di Parole in pubblico, Segnalibro, Sguardi paralleli, Teatro in platea e Walk_Talk
Quali parole potrebbero essere considerate dei “talismani” per il nostro ingresso in un “mondo nuovo”? A rispondere è una raccolta in podcast di ventisei brevi testi, a partire dalla A di Antigone, composti da altrettanti drammaturghi under 35
Una serie di conversazioni e interventi, in cui personaggi del mondo della cultura si soffermano sulle differenti forme di rappresentazione del potere nella contemporaneità e sulle loro implicazioni etiche e psicologiche
Il capitolo dedicato al calendario civile e all’omaggio che il Piccolo gli intende tributare in virtù della sua radice fondativa di servizio pubblico e della sua cifra identitaria di “teatro d’arte per tutti”. Parole, voci, immagini per celebrare i giorni di una memoria collettiva
Come la narrativa incontra la scena: lo scrittore Paolo Di Paolo ha creato per il Piccolo un itinerario di sei conversazioni tra parole e immagini per raccontare il teatro attraverso altre forme e linguaggi. I brani scelti sono letti da Lino Guanciale e da Camilla Semino Favro
In collaborazione con la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli e The Box Film, il primo capitolo di Fiabe, maestri e giovani eroi ha inaugurato la collaborazione tra il Piccolo e Rummo dedicata alle giovani generazioni
Le due serie di podcast VIVE!, prodotte da Storielibere.fm e dal Piccolo in collaborazione con Il Corriere della Sera ripercorrono le vicende di alcuni personaggi femminili della letteratura, immaginandone una sorte diversa. A dare loro una nuova voce, la penna Alessandra Sarchi e l’interpretazione di Federica Fracassi
Corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale
XXXI edizione: 28 agosto – 7 ottobre 2023 maître: Marcial Di Fonzo Bo corso: DISPARATES allievi: Giuseppe Benvegna, Emma Bolcato, Michele De Paola, Elena Natucci (Italia); Fanny Blondeau, Simon Espalieu, Jules Puibaraud, Souâd Toughraï (Belgio); Hélène Bressiant, Julien Crampon, Alexis Gilot, Adil Mekki (Francia); Pedro Baptista, Mariana de Sousa Magalhães, Carolina Lopes, Rui Maria Pêgo (Portogallo)
partner di progetto e direzione artistica
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (Italia), CREPA – Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (CFWB/Belgio), Teatro Nacional D. Maria II, TAGV – Teatro Académico de Gil Vicente (Portogallo), Le Quai Centre Dramatique National Angers Pays de la Loire, Comédie, Centre dramatique national de Reims (Francia)
con il sostegno di
MiC Ministero della cultura – Direzione Generale Spettacolo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, Fondazione Friuli (Italia)
con la partecipazione di
ERPAC – Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (Italia), Théâtre de Liège – Centre européen de création théâtrale et chorégraphique, Centre des Arts scéniques, Ministère de la Communauté française – Service général des Arts de la scène, Wallonie-Bruxelles International (CFWB/Belgio), Ministère de la Culture et de la Communication (Francia), Universidade de Coimbra (Portogallo)
Ecole des Maîtres è un progetto di formazione teatrale avanzata ideato da Franco Quadri nel 1990. Nel 2023 il progetto arriva alla sua trentunesima edizione. Obiettivo formativo dell’Ecole des Maîtres è innescare una relazione tra giovani attrici e attori, formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa già attivi come professionisti, e rinomati registi della scena internazionale, per dare vita a un’esperienza di lavoro fortemente finalizzata al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messinscena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante.
Alla guida dell’Ecole des Maîtres per questa edizione, l’attore e regista franco-argentino Marcial Di Fonzo Bo. Durante l’Ecole, Marcial Di Fonzo Bo, in collaborazione con la drammaturga e traduttrice Marianne Ségol-Samoy, lavora con le allieve e gli allievi sul testo Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare partendo da una serie di incisioni di Francisco Goya, DISPARATES, titolo anche di questo corso.
LE TAPPE DI LAVORO DELLA XXXI EDIZIONE DELL’ECOLE DES MAÎTRES
Il corso è iniziato ad Angers il 28 agosto e prosegue con fasi di lavoro e di presentazione pubblica nelle diverse sedi europee del progetto: a Liegi dall’9 al 12 settembre, a Milano dal 13 al 16 settembre, a Udine dal 17 al 26 settembre, a Coimbra dal 27 settembre al 1° ottobre, a Lisbona dal 2 al 4 ottobre e a Reims dal 5 al 7 ottobre.
I partecipanti selezionati a questa XXXI edizione sono sedici, quattro attrici/attori ammesse/i per ciascun paese partner dell’Ecole des Maîtres.
PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE
Sonia Brigandì
Segreteria École des Maîtres – CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
all’indirizzo mail: soniabrigandi@cssudine.it
e al numero +39 0432 504765
con i seguenti orari:
lunedì, martedì e mercoledì ore 9-13
giovedì e venerdì ore 9-13/14-18 cssudine.it
Il Festival IMMERSIONI è un progetto sulla nuova drammaturgia, esito di un percorso di convivenza, vicinanza e scambio aperto tra artisti, cittadini e comunità.
Colonna vertebrale del Festival è Indagine Milano, una mappatura artistica della città con un focus specifico su cinque dei suoi quartieri meno centrali, una vera e propria immersione a contatto con le persone e le loro storie, con l’obiettivo di restituire altrettanti studi performativi che compongano uno sguardo eterogeneo e multiforme sulla Milano contemporanea.
Dopo la prima edizione del 2022 – che ha visto gli artisti selezionati lavorare con le comunità dei quartieri di Baggio, Calvairate, Niguarda e Lorenteggio/Giambellino – nel 2023 chiediamo ai candidati di scegliere uno dei quartieri tra quelli indicati nella call e di focalizzarsi nello specifico su alcune porzioni di quel territorio interessate da progetti di edilizia residenziale pubblica (residenze Aler e MM) e/o sociale (Housing Sociale, cooperative, residenze a canone agevolato), lavorando sulla possibile connessione delle comunità che vi abitano e le reti sociali e culturali di prossimità.
I QUARTIERI E I CONTESTI*: Garibaldi (Municipio 1)
Residenza Pubblica Erp MM – via Bergamini, via Laghetto, Via Statuto
Crescenzago** (Municipio 2)
Urban New Living
Residenza Pubblica via Rizzoli
* Nei quartieri indicati è possibile individuare eventuali altri progetti di residenza pubblica e/o sociale diversi da quelli citati a titolo di esempio.
** Quartieri interessati quest’anno dalle celebrazioni del centenario della loro annessione alla città di Milano, l’iniziativa ‘Dai borghi alla città, dalla città ai quartieri’ lanciata dal Comune di Milano.
La restituzione degli studi performativi, esito delle residenze artistiche, sarà presentata dal 6 al 10 settembre 2023 durante il Festival IMMERSIONI che si terrà al Piccolo Teatro di Milano, co-produttore insieme a mare culturale urbano, con la direzione artistica di Andrea Capaldi.
Dal 2023 il Festival IMMERSIONI stringe una solida collaborazione con il MiX Festival di Cinema LGBTQ+, con il quale condivide la necessità e il desiderio di costruire uno sguardo sul mondo che sia sempre più inclusivo, multiculturale e multi generazionale. Grazie a questa importante partnership, il Festival IMMERSIONI si arricchisce della possibilità di attivare una quinta residenza artistica nei quartieri di Via Padova-Viale Monza-Loreto, per affrontare verticalmente i temi della cultura LGBTQ+.
Indagine Milano cerca un approccio diretto con le comunità della città di Milano per far nascere dalla sua analisi testi di drammaturgia contemporanea, espressione del nostro patrimonio culturale immateriale. Volontà del progetto è che l’artista si ponga come mediatore tra i cittadini e il processo artistico, avvicinandoli e mettendoli in profonda connessione tra loro, affinché la cultura e l’arte diventino preziosi strumenti di metabolizzazione e lettura della contemporaneità.
Gli obiettivi specifici di Indagine Milano sono:
• mettere in connessione gli artisti con le comunità territoriali
• promuovere una lettura dei territori che si basi sull’ascolto di bisogni, criticità e opportunità
• sollecitare la partecipazione culturale attiva delle comunità, in particolare di quelle che ne sono generalmente escluse
• promuovere l’intreccio di linguaggi drammaturgici basati su scrittura, azione fisica, video/ immagini, musica/sonorità
• rafforzare la presenza di una nuova generazione di artisti.
PROMOTORI DEL PROGETTO E TUTOR DRAMATURG
Indagine Milano è promosso da mare culturale urbano insieme al Piccolo Teatro di Milano, con la collaborazione del MIX Festival.
Il progetto si avvale inoltre della partecipazione di quattro tutor dramaturg che hanno il compito di affiancare/sostenere il lavoro degli artisti selezionati e aiutare la direzione artistica nel costruire una mappatura e una narrazione complessa e articolata dove, pur mantenendo l’identità specifica di ognuno dei cinque studi performativi, sia leggibile un fil rouge trasversale che restituisca allo spettatore e alle persone coinvolte un quadro artistico d’insieme, unico e multiforme.
Direttore artistico e responsabile del progetto
Andrea Capaldi (fondatore e direttore di mare culturale urbano) Supervisore artistico
Claudio Longhi (direttore del Piccolo Teatro di Milano) Tutor dramaturg
Federica Fracassi, Alessio Maria Romano, Nicola Ratti, Collettivo Alterazioni Video
GLI ARTISTI SELEZIONATI
Carolina Balucani e Arianna Lodeserto, che lavoreranno a Quarto Oggiaro
FanniBanni’s, che lavoreranno ad Affori
Claudio Larena,che lavorerà a Lambrate – Ortica
Xlee,che lavorerà a Garibaldi / Chinatown
Vincitore della call in collaborazione con il MiX Festival è il progetto di Dogyorke / Yuri S. D’Ostuni e Sara Leghissa.
Di seguito le motivazioni della commissione: Valutando i progetti si è rivelata, inattesa, un’attitudine comune alle seppur diversissime poetiche proposte. Le progettualità selezionate non riguardano infatti relazioni immaginate in un semplice rapporto tra artisti e abitanti dei quartieri, ma abbracciano, nella maggior parte dei casi, una visione spazio-temporale più articolata. Il concetto di abitare e di comunità si amplifica e si precisa. Nei progetti scelti lo scorrere del tempo è inteso come possibilità di trasformazione reciproca tra paesaggi, corpi, architetture e memorie che interagiscono creando mondi sempre nuovi, con nuovi codici, nuovi linguaggi, nuove leggi. Oltre la nostalgia, oltre l’analisi, oltre il lavoro d’archivio. Ancora una volta un’immersione viva che fotografa ciò che si muove in una città che sfugge alla definizione.
La direzione artistica e la commissione valutatrice formata dai tutor del progetto ringraziano le/i tantissime/i artiste/i che hanno inviato le loro candidature. Si segnalano, tra le altre, le proposte di Circolo Bergman, Domesticalchimia, Giovanni Onorato, Isotta Tomassini e Roberta Lidia Di Stefano.
Il teatro vive di passaparola. Vive in sala durante lo spettacolo e vive fuori, quando gli spettatori raccontano quello che hanno vissuto, che hanno visto e che vorrebbero che anche altri vedessero.
Insieme a Perimetro, abbiamo lanciato il format Passaparola: per ciascun episodio, un ospite trascorre una sera a teatro e decide chi invitare allo spettacolo successivo, attivando una catena virtuosa, come avviene nel passaparola. Ogni puntata è raccontata da vicino attraverso un’intervista e un reportage fotografico affidato a un autore sempre diverso.
Episodio 1 – Coma Cose
Nel primo episodio abbiamo portato i Coma Cose al Teatro Grassi insieme al fotografo Mario Zanaria a vedere Anatomia di un suicidio di Alice Birch, mettendo in moto la meccanica che invita una serie di ospiti d’eccellenza alla scoperta della stagione.
Nel secondo episodio, abbiamo invitato Jonathan Bazzi al Teatro Strehler a vedere Romeo e Giulietta diretto da Mario Martone. Prima dello spettacolo, Mattia Zoppellaro ha incontrato Jonathan e il suo compagno Marius per scattare alcune fotografie.
Nel terzo episodio abbiamo invitato Daria Bignardi, che è venuta con un suo caro amico di passaggio a Milano, l’illustratore Emiliano Ponzi, a vedere Pupo di zucchero di Emma Dante al Teatro Studio Melato. Le fotografie sono di Letizia Toscano.
Nel quarto episodio abbiamo invitato Sara Ricciardi a vedere Depois do silêncio di Christiane Jatahy al Teatro Studio Melato. Le fotografie sono di Carolina Amoretti.
Nel quinto episodio abbiamo invitato Lidia Carew a vedere ONE SONG – HISTOIRE(S) DU THÉÂTRE IV di Miet Warlop al Teatro Strehler. Le fotografie sono di Massimo Zanusso.
Autore, disegnatore del suono e documentarista. Realizza i documentari Hijos del Sol e In Zona Mia. È co-autore con Lisa Ferlazzo Natoli, Maddalena Parise e Alice Palazzi di Ascesa e rovina della città di Mahagonny. È co-ideatore di IF/Invasioni (dal) Futuro. Cura la regia delle immagini di Katzelmacher da Fassbinder; il disegno del suono di Jakob von Gunten da Walser e di Lear di Bond, progetto di cui è anche co-ideatore. È co-autore con Maddalena Parise della regia immagini di Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme e autore del documentario La nonna è andata a votare. È co-ideatore dello spettacolo When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, del radiodramma Distant Lights from Dark Places, sempre di Bovell e de L’amore del cuore di Caryl Churchill. Con la compagnia lacasadargilla dal 2021 è Artista Associato del Piccolo.
Lisa Ferlazzo Natoli
Autrice, attrice e regista. Fra le numerose regie e scritture originali: La casa d’argilla, Il libro delle domande, Foto di gruppo in un interno, l’opera lirica La bella dormente nel bosco, Ascesa e rovina della città di Mahagonny da Brecht, Jakob von Gunten da Walser, L’amore del cuore di Caryl Churchill. Cura la direzione artistica di diversi progetti speciali fra cui Wake up! Bagliori della primavera araba e IF/Invasioni (dal) Futuro. Dirige il radiodramma The Testament of This Day di Edward Bond e sempre di Bond, Lear. È co-autrice e interprete di Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme. Nel 2019 vince il Premio Ubu Migliore Regia per When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, prodotto da ERT/Teatro Nazionale. Con la compagnia lacasadargilla dal 2021 è Artista Associata del Piccolo.
Maddalena Parise
Ricercatrice e artista visiva, è PhD in Estetica e Teoria della fotografia (Parigi, EHESS-Sorbona). Autrice di saggi, cura progetti editoriali in Italia e all’estero. Realizza istallazioni (es. Slides, ritagli del tempo) e progetti visivi per spettacoli teatrali fra i quali Il libro delle domande, Ascesa e rovina della città di Mahagonny, Lear di Bond, Arrival. È co-autrice dei progetti speciali IF/Invasioni (dal) Futuro, Art you Lost?, Linee di confine, Città sola. Co-autrice con Alessandro Ferroni della regia immagini di Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme, della video istallazione Across the Universe into a Paper Cup. Cura i contenuti di When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell per cui progetta anche il disegno video. Realizza video artistici per il Politecnico di Milano. Con la compagnia lacasadargilla dal 2021 è Artista Associata del Piccolo.
Le illustrazioni
Francesca Mariani
Artista itinerante dall’immaginario poetico in cui la figura umana, la città e la natura si uniscono e diventano paesaggi sospesi, emotivi e onirici. I suoi lavori nascono dalla miscela di inchiostro nero, caffè, fiori e foglie vere, fili, spartiti e vecchie carte. Ogni opera è narrazione. Antropologia Culturale e una tesi con lode in Critica d’Arte, workshop e la scuola d’illustrazione romana Officina B5, la sua formazione. Maturando esperienze professionali in illustrazione tradizionale e digitale, lavora come illustratrice freelance a Roma, dove dal 2019 ha il suo atelier a Campo de’ Fiori, in Vicolo de’ Bovari 7. L’amore per la natura e per una dimensione intima propria delle sue radici, Ascoli Piceno, si mescola alla vita metropolitana: Roma, Parigi, Milano e di nuovo Roma. Oltre alla sua produzione personale, realizza lavori su commissione per aziende, enti e privati e partecipa a mostre ed eventi di arti visive e artigianato creativo proponendo anche progetti installativi site-specific e interventi di arte urbana. Collabora con gallerie d’arte, agenzie di comunicazione, studi fotografici, riviste, case editrici, negozi, festival artistici e compagnie teatrali. Tra queste, spicca la sinergia con la compagnia lacasadargilla, con la quale ha dato forma e sostanza al progetto #ITALIANSTORIES.
Le autrici e gli autori
Maria Teresa Berardelli
Diplomata nel 2008 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, vince nel 2009 il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con Sterili, messo in scena da Fabrizio Arcuri e poi da Camilla Brison. Nel 2010 vince il Bando Inedito con Altrove e il Premio Fersen con Studio per un teatro clinico, messo in scena da Lydia Biondi. Nel 2015 vince la menzione al Premio Hystrio Scritture di Scena con 10 mg, andato poi in scena con la regia di Elisabetta Mazullo (Teatro Stabile di Torino). Per la regia di Andrea Baracco firma l’adattamento teatrale di Uno, nessuno e centomila (Khora Teatro), Il racconto d’inverno (Teatro Stabile dell’Umbria), Itaca per sempre (Trento Spettacoli), Le affinità elettive (Teatro Stabile dell’Umbria) e Coriolano (Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico). Ha fatto parte dei progetti Abbecedario per il mondo nuovo (Piccolo Teatro di Milano) e Playstorm (Teatro Stabile di Torino). I suoi lavori sono stati editi da Editoria & Spettacolo.
Ian Bertolini
Nato a Genova nel 1996, vive in provincia di Alessandria. È laureato in lettere presso l’Università di Genova con una tesi in Letteratura Teatrale Italiana. Nel 2018 è segnalato al Premio Hystrio con Toilette. È finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena 2019 con il testo Mitomaniaco. È ancora finalista a Venezia con uno studio su Toilette al bando Registi Under 30 di Biennale College Teatro 2019 diretta da Antonio Latella. È assistente alla regia per Hamlet, regia di Antonio Latella. Si è perfezionato con Gabriele Vacis e Roberto Tarasco. È allievo di Lucia Calamaro nella seconda edizione della scuola Scritture.
Francesco Bianchi
Nato a Colleferro (RM) nel 1989, è drammaturgo, regista, traduttore e formatore. Si laurea all’Università La Sapienza di Roma e all’Università IUAV di Venezia, dove è anche assistente alla didattica (2015/2017). Dal 2012 collabora con Fondazione Teatro Due di Parma in veste di dramaturg, assistente alla direzione artistica e assistente alla regia al fianco di Valerio Binasco, Massimiliano Farau, Gigi Dall’Aglio, Bruno De Franceschi, Elisabetta Pozzi, Csaba Antal. Dal 2018 è il Regista Assistente per l’Italia di Declan Donnellan al Piccolo e nella compagnia Cheek by Jowl. Scrive e traduce testi teatrali già dai primi anni della sua esperienza teatrale, affiancando alla scrittura la ricerca drammaturgica e lo studio del teatro in tutte le sue forme. Ottiene la segnalazione al Premio Hystrio Scritture di Scena 2016 con il testo Europa, nonché la menzione al premio Extrême Contemporain 2021 con il testo Per lei, nel giorno del suo compleanno. Dal 2019 è autore e regista del progetto L’Arcipelago dei Suoni, co-produzione di Fondazione Teatro Due e La Toscanini.
Greta Cappelletti
Nasce a Melegnano (MI) nel 1986. Si diploma come Autrice alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2014 e l’anno successivo è finalista alla 53^ edizione del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con il testo Camera oscura. Nel 2015 nasce il sodalizio artistico con il regista e autore Liv Ferracchiati, con cui fonda la compagnia teatrale The Baby Walk (Premio Scenario 2017). È finalista al Premio Network Nuova Drammaturgia con Persi, messo in scena al Theatre 503 di Londra all’interno del Festival Italy Uncovered. Nel 2018 il suo testo No Land Lady è alla Biennale Teatro, per la regia di Camilla Brison, nella sezione Registi Under30 e debutta al Romaeuropa Festival nel 2020. Il suo primo amore resta la scrittura comica e lavora affiancando diversi artisti tra cui Fabio Paroni, Valentina Cardinali, Trejolie. I suoi lavori sono stati editi da Editoria & Spettacolo e da Cue Press.
Rosalinda Conti
Ha conseguito il master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Studia tra gli altri con Dacia Maraini, Fausto Paravidino, Lucia Calamaro. Due suoi lavori (Quando vai via e Le cose che abbiamo perso nel fuoco) sono stati pubblicati in due antologie per la casa editrice Editoria & Spettacolo. Nel 2013 vince una menzione speciale per il Migliore Monologo all’Offanengo Film Festival, con Non dimenticar le mie parole di Riccardo Rabacchi. Nel 2015 il testo The Yellow Brick Road viene segnalato al Premio Fersen. Nel 2017 inizia una collaborazione con la Compagnia Habitas come dramaturg, per lo spettacolo Surgèlami. Nel 2018 collabora alla scrittura Io e Lei, mockumentary andati in onda su Sky Arte. Nel 2019 il testo Tom è segnalato al Premio Hystrio Scritture di Scena. Da dicembre 2020 collabora con Illoco Teatro come dramaturg per il progetto Catch Me. Nel 2021 entra a far parte della rosa degli autori per il progetto Abbecedario per il mondo nuovo, a cura del Piccolo. Nello stesso anno ottiene la menzione “Fabulamundi – Beyond Borders?” al Premio Hystrio Scritture di Scena con il testo Uccellini, che nel 2022 entra a far parte della rassegna di drammaturgia FUTUROpresente curata da Rai Radio3, prodotto dal Piccolo e diretto da Lisa Ferlazzo Natoli.
Christian Di Furia
Nato a Foggia nel 1990, scrive per il teatro. Il suo testo Un pallido puntino azzurro è finalista al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2017 e pubblicato nella collana Teatro della casa editrice Nowhere Books. Nel 2021 è tra i ventisei autori scelti dal Piccolo per i progetto Abbecedario per il mondo nuovo. Nello stesso annovince il Premio Hystrio Scritture di Scena con Amore Storto e la menzione speciale Franco Quadri al Premio Riccione per il Teatro con il testo Flusso. Nel 2022 è tra gli autori scelti per FUTUROpresente, rassegna teatrale radiofonica organizzata da Rai Radio3. Ha pubblicato racconti in diverse antologie e per varie riviste, tra cui “Nazione Indiana”.
Margarita Egorova
La ricerca di Margarita Egorova (San Pietroburgo, 1986) si muove tra la scrittura e l’immagine, i media fisici e digitali. Inizia a operare nel campo di teatro in veste di drammaturgo e regista: nel 2013 la sua prima pièce viene segnalata dal Premio Hystrio Scritture di Scena. L’anno seguente debutta presso il teatro Litta di Milano con New Yorker Hotel 3327, curando la drammaturgia e la regia dello spettacolo. Negli anni successivi i suoi testi sono rappresentati a Milano, Roma, Pesaro e Torino. Si approccia alle nuove tecnologie, come il video e la proiezione interattiva, per creare spettacoli sul confine tra teatro, installazione e performance, indagando il complesso binomio uomo-macchina con un approccio multimediale. Nel 2018 si laurea presso l’Accademia di Brera di Milano in Fotografia e Nuove Tecnologie per l’arte. Il ruolo della materia nell’era del digitale e del web sono il cuore della sua indagine.
Riccardo Favaro
Nato a Treviso nel 1994, drammaturgo e scrittore, dopo gli studi classici si diploma come Autore teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Negli anni i suoi lavori vengono prodotti o allestiti presso il Piccolo Teatro di Milano, il LAC di Lugano, la Biennale Teatro di Venezia, il Festival delle Colline Torinesi, il Festival Internazionale del Teatro (Svizzera), il Festival del Teatro Antico di Siracusa, il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro della Tosse e Teatro i. Lavora e viene rappresentato da registi come Carmelo Rifici, Giampiero Solari, Fabio Condemi e Giovanni Ortoleva. Finalista del Premio Riccione per il Teatro 2017, nel 2019 vince il Premio Scenario con Una Vera Tragedia di cui è autore e co-regista, insieme ad Alessandro Bandini. È autore del comitato editoriale del progetto Lingua Madre (LAC di Lugano) cui vengono assegnati il Premio Hystrio Digital Stage e il Premio Ubu Speciale. Il suo lavoro Analisi Logica fa parte della Selezione Ufficiale dello Schweizer Theatertreffen 2022.
Tommaso Fermariello
Nato a Tradate (VA) nel 1994, studia come attore all’Accademia Teatrale Veneta, dove si diploma nel 2016. Nel 2017 è cofondatore della compagnia La Petite Mort Teatro, per la quale scrive e interpreta diversi spettacoli fra i quali Money, finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena, e Left(L)Over, menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro. Nel 2019 vince il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, con la pièce Fantasmi. Nel 2020 scrive per il Teatro Stabile del Veneto il progetto video Falene. Nel 2021 è tra i drammaturghi coinvolti dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia nel progetto Il mondo raccontato dagli oggetti. Per il Teatro Stabile del Veneto scrive la trilogia Abitare lo specchio, regia di Alessandro Businaro. Vince una menzione speciale al Premio Hystrio Scritture di Scena 2021 con il testo Anna. Nel 2022 scrive R + G che debutta all’Estate Teatrale Veronese con la regia di Stefano Cordella.
Stefano Fortin
Nato nel 1989, frequenta l’Accademia del Teatro Stabile del Veneto dove si diploma come attore nel 2014. Nel 2015 partecipa a “Il corpo delle parole”, corso di alta formazione presso il Centro Teatrale Santacristina, fondato da Luca Ronconi. Lavora come assistente alla regia di Giorgio Sangati, prima per lo spettacolo Le donne gelose di Goldoni (2015), prodotto dal Piccolo, e poi per lo studio di O di uno o di nessuno di Pirandello, al Centro Teatrale Santacristina (2017). Come drammaturgo è in finale al Premio Hystrio Scritture di Scena 2018 e al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2019. Partecipa poi, in qualità di dramaturg, al progetto Amleto di Alessandro Businaro, finalista al concorso registi Under30 della Biennale Teatro 2019. Nel 2020 il suo testo George II debutta alla Biennale Teatro con la regia di Alessandro Businaro. Come dramaturg cura il progetto Orizzonte Postumo, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2022 vince il bando Autori/Autrici della Biennale Teatro con il testo Cenere. Nello stesso anno ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova.
Valentina Gamna
Nata nel 1987 a Milano, è autrice, giornalista e si occupa di comunicazione e relazioni con i media. Diplomata in Drammaturgia presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Statale di Milano, ha lavorato come drammaturga (Coleotteri; Mai Home/Ho.me; Tana) e assistente alla regia (Ultima Notte Mia). Il suo testo Mai Home, che ha ricevuto la segnalazione speciale “Fabulamundi – Beyond Borders?” in collaborazione con il Premio Hystrio Scritture di Scena, è stato messo in scena a Milano (FE- Fabbrica dell’Esperienza), Salerno (Mutaverso Festival) e Heidelberg (KulturFestival Italia) dalla compagnia Vernicefresca. Valentina è sceneggiatrice di Due volte, cortometraggio diretto da Domenico Onorato (Premio Migliore Cortometraggio al Festival Internazionale del Film Tulipani di seta nera di Rai Cinema; Premio Migliore Corto e premio Giuria popolare al Premio Carpine D’Argento Short Film Festival Visciano). Dal 2014 al 2020 è stata Docente di Scrittura cinematografica presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Niccolò Matcovich
Classe 1989, è autore e regista. Si diploma in Drammaturgia presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2014 e, tornato a Roma, a inizio 2016 fonda la compagnia Habitas insieme alle attrici Livia Antonelli e Chiara Aquaro. Dall’estate 2018 alla produzione di spettacoli affianca l’ideazione, direzione artistica e organizzazione di CastellinAria – Festa Pop nel castello di Alvito (FR), giunto nel 2022 alla quinta edizione. Oltre a Habitas, fa parte del progetto Anna Ida Cortese. Nel 2020 fonda, insieme a Laura Nardinocchi, la compagnia Nardinocchi/Matcovich. Nello stesso anno la compagnia vince il Premio Scenario Infanzia con Arturo, spettacolo finalista al Premio In-Box Blu 2021 e vincitore del Premio della critica al FringeMI 2022. Insieme alla tournée di Arturo, la compagnia sta per iniziare una nuova produzione, con debutto previsto nel primo quarto del 2023.
Marco Morana
Marco Morana ha frequentato la scuola di teatro Teatès di Michele Perriera e poi il corso di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia. È co-autore della sceneggiatura di Body Odyssey, lungometraggio d’esordio della regista Grazia Tricarico, attualmente in post-produzione. Per il teatro ha scritto Le scoperte geografiche, diretto da Virginia Franchi, andato in scena a Roma, a Milano e in altre città italiane. Nel 2017 è stato fra i cinque drammaturghi selezionati per il progetto NDN – Network Drammaturgia Nuova. Il suo testo Stormi ha vinto il Premio Inedito – Colline di Torino, è stato segnalato al Premio Hystrio 2019, selezionato dal comitato italiano di Eurodram 2020 e ospitato nella rassegna Il Copione.La traduzione inglese del testo (Swarms), realizzata da Marinella Mezzanotte, è stata presentata in un reading online curato da Jack Tartlton e finanziato da Out of the Wings. Lo studio di Biografia dell’inquietudine è stato finalista alla XIII edizione del Premio Dante Cappelletti. Il monologo Alle 20 precise è andato in scena al Teatro San Giorgio di Udine, diretto da Maria Chiara Pederzini. Con la stessa regista ha lavorato in qualità di perfomer al progetto Libertà. Con exvUoto teatro ha realizzato il podcast Canto dello schianto, melologo per orecchie cadenti. Fa parte della piattaforma Omissis, osservatorio drammaturgico, curata da Theatron 2.0, su cui è possibile leggere degli estratti di alcuni suoi testi.
Tatjana Motta
Drammaturga e sceneggiatrice, si laurea in Arti Visive e dello Spettacolo allo IUAV di Venezia e si diploma in Drammaturgia alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Tra il 2018 e il 2020 fa parte del laboratorio permanente di drammaturgia Playstorm del Teatro Stabile di Torino, a cura di Fausto Paravidino. Con il testo Notte Bianca vince il 55° Premio Riccione per il Teatro 2019, che debutta nel 2021 al Romaeuropa Festival per la regia di Camilla Brison; il testo è stato tradotto in spagnolo e in inglese, è stato pubblicato in Spagna ed è attualmente in fase di pubblicazione negli Stati Uniti, rispettivamente per i progetti Nueva Escena Italiana – promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e da Riccione Teatro – e Italian & American Playwrights Project. Nel 2019 e nel 2020 è tra gli artisti selezionati per il progetto Beyond The Sud, in collaborazione con El Cultural San Martin (Buenos Aires), INAE (Montevideo), Fundaciòn Teatro a Mil (Santiago), Teatro Technis Karolos Koun (Atene). Nel 2021 scrive il podcast Justine per il progetto Abbecedario per il mondo nuovo del Piccolo. Vive a Roma.
Valeria Patota
Nata a Roma nel 1992, dopo un’iniziale formazione come attrice, vira verso la scrittura drammaturgica e nel 2016 si diploma come Autrice Teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Continua la sua formazione a Madrid dove frequenta, presso la Universidad Carlos III, il "Máster/Experto en Creación Teatral", sotto la guida del drammaturgo Juan Mayorga. Nel 2019 è finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con il testo Minotauropatia – La sofferenza del Minotauro, già finalista al Premio Giovanni Testori nel 2018. Nel 2019 il suo microdramma Waiting for Future è trasmesso su Rai Radio3 in occasione della XIX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Nel 2020 traduce la sceneggiatura del film spagnolo Ecos di Tommy Llorens. Dal 2021 collabora come autrice con il Piccolo a diversi progetti, tra cui Abbecedario per il mondo nuovo, edito da il Saggiatore. Nel 2021 è finalista del bando Autori/Autrici Under40 promosso dalla Biennale di Venezia. Nel 2022 viene presentato presso il Teatro Stabile di Bolzano un primo studio del suo testo Minotauropatia, con la regia di Pino Carbone, al quale collabora anche come assistente alla regia. Parallelamente lavora come redattrice per l’agenzia editoriale Studio Lemmari, con la quale collabora a diverse pubblicazioni, tra cui l’ultima edizione del Nuovissimo Vocabolario Treccani 2022.
Fabio Pisano
Nato a Napoli nel 1986, studia Scienze Biotecnologiche, dando alla sua mente una forma scientifica, coltivando nel frattempo la passione per la drammaturgia, studiando con diversi drammaturghi tra cui Mark Ravenhill, Martin Crimp, Enzo Moscato, Davide Carnevali; fertile l'incontro con alcuni autori della nuova scena spagnola, tra cui Esteve Soler, Jose Mora, Ana Valubena. Per la regia, si ricordano gli incontri con Oskaras Korsunovas, Massimiliano Civica, Laura Curino. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali dedicati alla drammaturgia, vincendone alcuni quali i premi Sipario.it, Aldo Nicolaj, Salvatore Quasimodo, Annibale Ruccello, la “Honorable Mention For Best Original Story” al Festival Internazionale ISA – Indipendent Shorts Awards di Los Angeles per un corto cinematografico. E inoltre il Premio Hystrio 2019, il Premio Fersen e il Premio Nuovesensibilità 2.0 nel 2020 e nel 2022. La scrittura cinematografica lo premia con la finale al Premio Solinas 2021. Legge molta drammaturgia contemporanea e crede sia necessario, per chi scrive, avere sempre una strada oscura, affinché si possa esplorare il genere ed evolvere la forma. Senza però mai tradire la narrazione.
Pier Lorenzo Pisano
Regista e autore di cinema, teatro e narrativa, è nato a Napoli nel 1991. Diplomato in regia al Centro Sperimentale di Roma, esordisce con il cortometraggio Così in terra (2018), presentato in concorso al 71° Festival di Cannes, nella selezione ufficiale dei Nastri d’Argento, nella cinquina Globi d’Oro e scelto in più di cinquanta festival internazionali. Il suo secondo cortometraggio, Antiorario (2019), è prodotto e presentato dal 72° Festival di Locarno. Nello stesso anno dirige in teatro la produzione italiana di Per il tuo bene ed è autore in residenza presso il New York Theater Workshop e il Royal Court Theatre. I suoi testi teatrali sono tradotti in dodici lingue e il suo lavoro è stato presentato in programma al 72° Festival d’Avignon nel Forum des Nouvelles Écritures Dramatiques Européennes. Ha ricevuto i maggiori premi italiani per la nuova sceneggiatura e drammaturgia, tra cui il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, Solinas e Hystrio. Nel 2022 è uscito il suo primo romanzo Il buio non fa paura (NN Editore). È attualmente Artista Associato presso il Piccolo, per il quale ha firmato la regia di Carbonio, testo vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro, pubblicato con il Saggiatore, che torna in scena nel febbraio 2023.
Tobia Rossi
Nato a Ovada (AL) nel 1986, è drammaturgo e sceneggiatore. Si è formato al CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano e alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, oltre che col progetto Short Latitudes con Giuseppe Manfridi, Steve Waters e Caroline Jesters e alla Biennale di Venezia con Mark Ravenhill. Autore di prosa, teatro musicale, film e documentari, collabora coi principali teatri milanesi. È vincitore del Bando Ndn Network Drammaturgia Nuova con Las Vegas (2012), selezionato per Tramedautore col monologo La mia massa muscolare magra (2014), segnalato al Premio Hystrio Scritture per la Scena_35 con La Cosa Brutta (2016), vincitore del Premio Una Commedia in Cerca d’Autore con Freddy Aggiustatutto (2017) e vincitore del Premio Mario Fratti con Nascondino (2019), prodotto nel 2022 presso il The Tank Theater di New York. Il suo testo Il principe dei sogni belli (2020) è selezionato dal Teatro Due di Parma per il progetto Mezz’ore d’autore e I Signori dell'Universo è scelto da Elisabetta Pozzi per la rassegna Teatro Aperto del Centro Teatrale Bresciano (2021). Lavora inoltre come story editor e insegnante di scrittura creativa.
Martina Ruggeri / Industria Indipendente
Ha studiato lettere classiche e continua a praticare lo studio con ossessione. Con il nome di Industria Indipendente insieme a Erika Z. Galli dal 2005 firma e condivide una ricerca dedita alle arti performative e visive. A innescare il loro fare è l’incontro tra prospettive che, nel riconoscersi e nel confondersi, spalancano altre possibilità espressive. Qualcosa che nasce già come condiviso, collettivo, pieno ma senza soggetto: un dialogo a più corpi, voci individuali e tracce espressive. Tra i loro spettacoli, drammaturgie e formati ibridi È tutta colpa delle madri (2014), Supernova (Premio Hystrio 2014), I ragazzi del Cavalcavia (2015), Ho tanti affanni in petto (2015), Lucifer (2017), Aminta (2017, regia Brinchi/Spanò), Dunno_analoghìa superpower (2018), Lullaby, Attika e Merende (2019). Nel 2020-2022 è artista residente di Oceano Indiano, il progetto produttivo e abitativo del Teatro di Roma - Teatro Nazionale, con cui nel 2020 ha fondato Radio India. Klub Taiga (Dear Darkness), l’ultima creazione di Industria Indipendente, ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia 2020. Dal lavoro per il teatro e i palcoscenici sono nati un disco (NERO edizioni, 2022), un film (dell’artista visiva Rä Di Martino) e un formato installativo per spazi espositivi (Fondazione Sandretto, Torino-Palazzo Guarene, maggio-luglio 2022).
Michele Ruol
Nato a Chicago nel 1986, è medico e drammaturgo. Nel 2015 è risultato vincitore ex-aequo del concorso “Racconti teatrali di guerra e di pace” indetto dal Teatro Stabile del Veneto con Il solito ignoto. Nel 2017 ha ricevuto la Menzione speciale Premio Hystrio Scritture di Scena per Mater certa. Nel 2018 ha vinto il Premio Hystrio Scritture di Scena con Lea R. ed è stato tra gli autori selezionati per Network Drammaturgia Nuova. Nel 2022 è vincitore del bando Testinscena con Giostra. Collabora con diverse compagnie teatrali ed è membro della compagnia Amor Vacui, con la quale ha contribuito alla scrittura di Domani mi alzo presto (Menzione speciale Giovani Realtà del Teatro, 2016), Intimità (Menzione speciale Premio Scenario, 2017) e Tutta la vita (2020). Ha pubblicato racconti nelle raccolte Il Veneto del futuro, Marsilio Editori (2005), Giovani Cosmetici, Sartorio Editore (2008), L’amore ai tempi dell’Apocalisse, Galaad Edizioni (2015), e sulle riviste letterarie “inutile” (2017) e “effe – Periodico di Altre Narratività” (2019).
Fabrizio Sinisi
Nato a Barletta nel 1987, è drammaturgo, poeta e scrittore. Nel 2012 ha debuttato come autore teatrale con La grande passeggiata per la regia di Federico Tiezzi. In poesia ha pubblicato La fame e Contrasto dell’uomo e della donna, con cui ha ottenuto la menzione del Premio Carducci 2015. Dal 2010 è dramaturg della Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze e del Teatro Laboratorio della Toscana. Attivo anche nel teatro musicale, nel 2017 debutta al Maggio Musicale Fiorentino con il melologo Ravel, diventandone uno tra i più giovani protagonisti. Lavora stabilmente con i maggiori teatri nazionali, collaborando con i più importanti registi della scena italiana. Nel 2017 pubblica Tre drammi di poesia, con cui viene selezionato tra i dieci autori italiani del progetto internazionale Fabulamundi. Dal 2018 è artista residente presso il CTB – Teatro Stabile di Brescia. Nel 2018 con La grande passeggiata vince la menzione dell’American Playwrights Project, nel 2019, con Guerra santa, il Premio Testori per la Letteratura e nel 2021 ha ottenuto il Premio Nazionale dei Critici di Teatro. È edito in Germania da Lauke Verlag e negli Stati Uniti dall’editore Hentschker. Collabora stabilmente con “Domani” e “Doppiozero”. Suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati anche in Austria, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti.
Pablo Solari
Regista e autore teatrale, classe 1989 si diploma in Regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2015. Firma la drammaturgia di Oreste, parte dello spettacolo vincitore Premio Ubu e Premio della Critica 2016 Santa Estasi di Antonio Latella. Firma l’adattamento drammaturgico de I cavalieri di Aristofane rappresentato durante il 54° Festival Nazionale di Dramma Antico di Siracusa, con Francesco Pannofino, Gigio Alberti, Antonio Catania, Roy Paci e altri. Tra le sue regie: L’indifferenza; Contenuti Zero Varietà; Carapace, in collaborazione con il musicista Roy Paci; L’amore ai tempi dello storytelling, scritto e diretto in collaborazione con il gruppo satirico Il terzo segreto di satira; Elia Kazan. Confessione americana, presentato all’interno della Biennale di Venezia Teatro 2020. Debutta come regista d’opera dirigendo due atti unici inediti nella serata 4 one-act operas in chiusura della Biennale di Venezia Musica 2019. È finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2019 con il testo Woody è morto. Attualmente è direttore creativo per Balich Wonder Studio, casa di produzione di eventi internazionali e cerimonie Olimpiche.
Luca Tazzari
Nato a Fano nel 1994, si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2016 come Autore Teatrale. Nel 2021 partecipa alla prima edizione di Scritture, corso diretto da Lucia Calamaro. È stato docente di drammaturgia e storia del teatro per il corso professionale per attore di Accademia56 di Ancona. Nel 2019 è in finale al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con Il Gallo del mal di testa. Ha collaborato e collabora con il carnevale di Fano come drammaturgo, e con Sandro Fabiani soprattutto per eventi e laboratori legati alla provincia di Pesaro Urbino. Ha partecipato ai progetti Abbecedario per il mondo nuovo e Calendario civile del Piccolo. Drammaturgo della compagnia Pallaksch, con cui mette in scena le proprie opere, oltre al teatro ha girato il cortometraggio San Giorgio e il Drago e produce ceramiche sotto lo pseudonimo di tazzeditazza.
Francesco Toscani
Nato a Como nel 1996, è ammesso nel 2017 al Corso Autore Teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove si diploma nel 2020. Il suo primo testo teatrale, La fame, è finalista all’edizione 2019 del Premio Hystrio Scritture di Scena, dove vince la segnalazione “Fabulamundi – Beyond Borders?”. Nel 2021 è finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con Claustrofobia dei cieli; nel 2022 è selezionato dalla Biennale di Venezia per partecipare a Biennale College Autori. Nell’autunno 2019 partecipa al progetto NEON_10: New energies on network, organizzato da PAV Fabulamundi e lacasadargilla, che prevede una settimana di residenza artistica a Varsavia e una a Targu Mures (Romania). Produce in residenza il testo in lingua inglese The scorpion che, riadattato come radiodramma, viene rappresentato al Festival Fabulamundi di Targu Mures nell’ottobre del 2020 e premiato con la menzione speciale del premio speciale in onore del Presidente della Repubblica nell’ambito della 73° edizione del Prix Italia nel giugno 2021. Nel corso del 2021 collabora con il Piccolo per il progetto Abbecedario per il mondo nuovo.
Le voci narranti
Alfonso De Vreese
Nato a Modena nel 1992 da padre belga e madre italiana, si forma presso la Scuola di teatro A. G. Garrone, il Corso di Alta Formazione di ERT e la Scuola di Teatro Luca Ronconi, dove si diploma nel 2017. Lavora, tra gli altri, con Claudio Longhi, Fabio Condemi, Damiano Michieletto, Giorgio Sangati, Alessio Maria Romano, Tindaro Granata, Emiliano Bronzino ed Emiliano Masala. Recita in Misantropo di Leonardo Lidi, in Uomini e no e Macbeth, le cose nascoste di Carmelo Rifici e ne Il ragazzo dell’ultimo banco di Jacopo Gassmann. Fonda la compagnia teatrale La tacchineria ed è interprete in Potrei amarvi tutti con cui vince la Borsa di studio teatrale Anna Pancirolli – XI edizione nel 2018. Nel 2019 vince il Premio Scenario con Una vera tragedia, regia di Riccardo Favaro e Alessandro Bandini.
Lorenzo Frediani
Si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2014 e prosegue la formazione presso il Centro Teatrale Santa Cristina. Nel 2022 interpreta il ruolo di Demetrio in Sogno di una notte di mezza estate, regia di Valerio Binasco, produzione Teatro Stabile di Torino. Dal 2018 al 2022 ha preso parte allo spettacolo When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, regia di Lisa Ferlazzo Natoli, produzione ERT, Teatro di Roma - Teatro Nazionale e Fondazione TeatroDue, spettacolo vincitore del Premio Ubu 2019 per Migliore Regia, Migliore Testo Straniero, Migliori Costumi. Nel 2021 è protagonista nella trilogia di spettacoli Abitare lo Specchio di Tommaso Fermariello, regia di Alessandro Businaro, produzione Teatro Stabile del Veneto e prende parte allo spettacolo Il Piacere dell’Onestà di Luigi Pirandello, regia di Valerio Binasco, prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel 2021 ha preso parte al progetto podcast Abbecedario per il mondo nuovo prodotto dal Piccolo. Negli anni precedenti ha preso parte agli spettacoli George II, regia di Alessandro Businaro (Biennale Teatro 2020); Il Gabbiano, regia di Giancarlo Nanni, produzione Teatro Vascello di Roma; Dieci Storie proprio così, scritto e diretto da Emanuela Giordano; uno studio su Anniversario di Harold Pinter, regia di Peter Stein, produzione Nuovo Imaie/Teatro Vascello; La Contessina Julie, regia di Maurizio Schmidt, produzione Marche Teatro TRIC; La Prigione di Kenneth Brown, regia di Raffaele Esposito, produzione Fondazione TeatroDue Parma; nelle produzioni di Teatro di Roma - Teatro Nazionale Candide di Mark Ravenhill, regia di Fabrizio Arcuri, e Forme di Riccardo Caporossi. Dal 2015 lavora nel progetto IF/Invasioni (dal) Futuro della compagnia lacasadargilla. Nel 2021 è protagonista del film State a casa, regia di Roan Johnson. Ha preso parte alla serie TV I delitti del Barlume dello stesso Johson e al film La Passione di Carlo Mazzacurati. Nel 2022 prende parte alla seconda stagione della serie TV DOC: Nelle tue mani.
Leda Kreider
Italoamericana, classe 1991, si diploma alla Scuola di Teatro Luca Ronconi nel 2017 sotto la direzione di Carmelo Rifici. Tra le varie esperienze formative studia con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein, Fausto Paravidino, Serena Sinigaglia, Giorgio Sangati, Massimo Popolizio, Annamaria Guarnieri, Pupi Avati e Massimiliano Civica. Dopo il periodo accademico prende parte allo spettacolo Uomini e no al Piccolo con la regia di Carmelo Rifici, con il quale debutta nuovamente nel 2020 in Macbeth, le cose nascoste al LAC di Lugano. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Alex Rigola, al Teatro Stabile del Veneto. Aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, coreografie e regia di Alessio Maria Romano. Nel 2018 debutta alla Biennale di Venezia Teatro in Orestea – Agamennone, Schiavi, Conversio della Compagnia Anagoor, regia di Simone Derai, in scena a Parigi e Mullheim. Ha seguito come collaboratrice-assistente alla regia Cuore di Cane, regia di Giorgio Sangati al Piccolo, e Se Questo è un Uomo, regia di Valter Malosti al TPE di Torino. A maggio 2019 debutta al Teatro Fabbricone di Prato nel ruolo di Margherita in Scene da Faust con la regia di Federico Tiezzi. Nel 2020 al Teatro della Tosse di Genova cura il movimento per gli attori ne I Rifiuti, la Citta e la Morte di Fassbinder con la regia di Giovanni Ortoleva, e per il LAC di Lugano è diretta da Leonardo Lidi in un primo studio di Fedra, con il ruolo di Strofe. Nel 2021 ha debuttato con il ruolo di Beatrice in IlPurgatorio. La notte lava la mente, dalla seconda cantica di Dante nell'adattamento di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi, ed è nel cast di Donne in Guerra diretta da Laura Sicignano per il Teatro Stabile di Catania. Nel 2022 debutta in Ecloga XI - un omaggio presuntuoso all’opera di Andrea Zanzotto con la compagnia Anagoor, va in scena con il monologo K di Antonio Perretta ed è nel coro delle schiave greche in Ifigenia in Tauride con la regia di Jacopo Gassmann al Teatro Greco di Siracusa. Inizia a sperimentare la scrittura per il teatro in un laboratorio con Lucia Calamaro, Angela Dematté e incontra Monica Capuani durante un workshop sulla drammaturgia contemporanea inglese. È nel cast di alcune serie cinematografiche: Bella da morire per Rai 1 diretta da Andrea Molaioli; nella prima stagione di Romulus per Sky con la regia di Matteo Rovere; in Fedeltà per Netflix; in Fiori sopra l'inferno per Rai 1 con la regia di Carlo Carlei, in uscita nel 2023.
Petra Valentini
Si diploma presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi come Attrice nel 2014. Dal 2015 inizia a collaborare con il Piccolo, dove prende parte alle produzioni Divine Parole con la regia di Damiano Michieletto e Questa sera si recita a soggetto per la regia di Federico Tiezzi. Dal 2016, per quattro stagioni, è protagonista dello spettacolo Elvira insieme a Toni Servillo che ne è anche il regista. Nel 2019 prende parte allo spettacolo Una vera tragedia, scritto e diretto da Riccardo Favaro, che vince la 17^ edizione del Premio Scenario. Dal 2020 collabora con l’autore e regista Liv Ferracchiati con il quale partecipa agli spettacoli La tragedia è finita, Platonov (vincitore della menzione speciale alla Biennale di Venezia) e Uno spettacolo di fantascienza. Nel dicembre 2022,per la regia di Liv Ferracchiatiinterpreta Hedda Gabler nella produzione del Piccolo, HEDDA. GABLER. come una pistola carica. Nel 2023 torna al Piccolo in Anatomia di un suicidio di Alice Birch, diretto da lacasadargilla e prodotto dal Piccolo.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa lanciano il progetto video #ITALIANSTORIES: 24 nuove voci raccontano l’Italia per il Teatro italiano nel mondo
Ideato come un dispositivo a tasselli, a cura di lacasadargilla, #ITALIANSTORIES è un puzzle ludico ed emotivo che, attraverso parole e immagini, ricostruisce l’Italia, raccontando i luoghi, i paesaggi, le persone, ma anche gli incontri e le memorie di un Paese che, seppur notissimo nell’immaginario collettivo, nelle sue tante e improvvise bellezze è capace di mostrarsi ancora, in qualche modo, tutto da scoprire.
Come cartoline raccolte e messe l’una accanto all’altra di ritorno da un viaggio, le tessere di #ITALIANSTORIES vanno a comporre una panoramica soggettiva e al tempo stesso plurale, grazie ai 24 testi (tutti, o quasi, monologhi della durata di circa 5 minuti) scritti da una nuova generazione di drammaturghe e drammaturghi.
Si tratta di 24 giovani autrici e autori(under 35 al 1° gennaio 2021), selezionati tra i “finalisti”, i “segnalati” e i “vincitori” delle ultime edizioni di due premi prestigiosi dedicati alla scrittura per la scena – il Premio Hystrio Scritture di Scena e il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” –, a cui è stato chiesto di individuare un luogo o un paesaggio di una regione italiana e, a partire da una storia, un ricordo, un’affezione personale che ne tracciasse i contorni antropologici, storici e culturali, di raccontarlo con il proprio, peculiarissimo, stile narrativo.
A dar forma e respiro agli scritti, hanno pensato, da un lato, le voci di 4 giovani interpreti di talento (Alfonso de Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider, Petra Valentini), cui è stato affidato il compito di restituire non solo i contenuti, ma anche gli andamenti, le particolarità linguistiche e le caratteristiche drammaturgiche di ogni testo e di ogni luogo; dall’altro i disegni di Francesca Mariani, illustratrice e artista visiva che, con un impianto visivo onirico e paesaggistico, ha accompagnato la narrazione ‘in voce’ con tratti pittorici e figurativi che rivisitano la tecnica originale dell’acquerello, miscelando caffè, china ed elementi naturali (rametti, foglie e fiori essiccati).
A guidare e coordinare il nutrito gruppo di lavoro di #ITALIANSTORIES è stata l’attenta direzione artistica di lacasadargilla: Alessandro Ferroni ha ideato il format e curato ogni singola tappa del progetto, dal lavoro sui testi all’elaborazione degli storyboard; Lisa Ferlazzo Natoli si è occupata della direzione attoriale dei performer e ha realizzato – sempre insieme a Ferroni – la messa a punto delle diverse drammaturgie, nonché del progetto di scrittura nel suo complesso. Maddalena Parise ha seguito la messa in movimento e il montaggio delle singole tavole, l’elaborazione delle immagini e la creazione dei supporti materici.
#ITALIANSTORIES è frutto di un un’orchestrazione tra suggestioni ed elementi artistici diversi che, messi in dialogo tra loro, gemmano in cartoline e sguardi inediti sul territorio e concorrono a costruire un grande affresco “in movimento”, mappa affettiva e insieme immaginifica del nostro paese.
Sottotitoli in inglese a cura di Prescott Studio
LE 24 CARTOLINE DI #ITALIANSTORIES
Abruzzo
La seggiovia è una sedia magica che ci porta avanti, verso un bianco sconosciuto e lontano, che ci fa scoprire noi stessi e ci fa crescere. Ma ci porta anche indietro, a un tempo in cui eravamo più piccoli, c’era ancora tutto da inventare, stringevamo i pugni e guardavamo il mondo srotolarsi davanti a noi e comparire tra la nebbia. di Pier Lorenzo Pisano, voce Petra Valentini
Basilicata
Gli occhi umidi di un uomo che guarda il mare di Napoli. E subito il ricordo vola alla Basilicata, a Montescaglioso: gli sconfinati campi di grano e di pannocchie; le corse dei bimbi in bicicletta; la raccolta delle more e la muta dei serpenti. Nel rovente sole d’agosto, nella nostalgia di una piccola comunità. di Niccolò Matcovich, voce Alfonso De Vreese
Calabria
Una passeggiata immaginaria tra i vicoli, le piazze, i palazzi di una città. Un’incursione, altrettanto immaginaria, in uno storico caffè di quella città, con i suoi profumi e i suoi sapori, tipici della tradizione calabrese. Quei sapori che restano immutati, nonostante il tempo e nonostante tutte le possibili evoluzioni. di Maria Teresa Berardelli, voce Petra Valentini
Campania
Racconto di una grande città e di tre piccoli gradini, in un angolo dove pare impossibile arrivare soltanto prima di esserci giunti, racconto dell’intimo e dell’istante del mare, del mare sempre timido e solenne. di Fabio Pisano, voce Lorenzo Frediani
Emilia
Un luogo multiplo, che è Storia, monumento, architettura, soprattutto teatro. Una città plurale, Parma, in cui epoche e dominazioni si sono stratificate. Un uomo, straniero a tutto questo e quindi non immune alla meraviglia, che si ritrova a passare una notte chiuso in questo luogo. Parlando con i fantasmi e con i possibili futuri di un luogo che incarna l’anima complessa di Parma, dell’Emilia, d’Italia. di Francesco Bianchi, voce Alfonso De Vreese
Friuli–Venezia Giulia
Del Friuli ricordavo un odore persistente: quello della grappa. Sono dovuta tornare a Castions di Zoppola per provare a capirlo... ma ho sbagliato mese. Mi è rimasta solo la memoria, quella di un paese che cambia letteralmente atmosfera. Un paese che si reinventa l’aria. di Greta Cappelletti, voce Petra Valentini
Lazio
L’olfatto è il senso della memoria, e per suo tramite si compie il ritorno a casa. Nell’inseguimento del piccolo piacere di un cornetto di notte, l’io ripercorre i propri passi, e, camminando in equilibrio tra sogno e ricordo, si riscopre nella città. di Valeria Patota, voce Petra Valentini
Lazio
OMISSIS tralasciate/omesse le altre cose. Omissis è il mio viaggio notturno, estatico e segreto tra le rovine viventi della vecchia città - Roma. Uscire di notte, senza aprire la porta, senza che nessuno possa accorgersene. Incontrare esseri umani e non umani; tra una notte e l’altra qualcosa è andato perso, altro rimasto segreto. di Martina Ruggeri / Industria Indipendente, voce Leda Kreider
Liguria
Uno sguardo da fuori per capire quello che c’è dentro. Un viaggio in barca in bilico tra un passato che s’è perso e un futuro che tenta di reinventarsi. Per capire la Liguria, soprattutto se ci sei nato, devi avere la forza di andartene fuori, lontano, per mare: soltanto al ritorno potrai accorgerti che di quegli odori, di quei colori, di quei mestieri, di quelle storie antiche non puoi più farne a meno. di Ian Bertolini, voce Alfonso De Vreese
Lombardia
La Lombardia è ricca di posti splendidi: borghi medievali o rinascimentali, laghi arroccati tra le Prealpi, viali milanesi solcati dai tram, l’Adda e il Po che attraversano i campi. Io però sono sempre stato attratto da forme di bellezza più discrete e nascoste; così ho scelto di parlare di una villa in un parco, alla periferia di Milano; un luogo intimo e avvolgente, segreto, dove lasciarsi scivolare tra i pensieri, le ombre, i ricordi. di Francesco Toscani, voce Alfonso De Vreese
Marche
“Orti Giuli” è il nome di un parco pubblico vicino al centro storico di Pesaro. Questo si sviluppa sopra una collina caratterizzata da una suggestiva terrazza da cui si può godere di una visione panoramica sulla cittadina: il porto, il fiume, il colle San Bartolo. D’estate il posto è frequentato in occasione di concerti e feste, d’inverno invece da chi vuol essere dimenticato. di Pablo Solari, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Petra Valentini
Marche
C’è il mare, la collina, la montagna, gli animali e gente stramba e tranquilla perché è un po’ sempre carnevale. Il che è un bene. di Luca Tazzari, voce Lorenzo Frediani
Molise
“Il pantano” è la storia di una terra viva e antica. Una terra di boschi, torrenti, animali e uomini. È una storia di famiglia che si unisce alle voci di tutti gli altri esseri che hanno attraversato quello spazio, un ringraziamento a un luogo in cui la natura è ancora legata alle vicende umane. di Tommaso Fermariello, voce Lorenzo Frediani
Piemonte
In un paesino tra le colline del Piemonte, le statuine di un presepe centenario raffigurano gli abitanti del villaggio che alle soglie del Novecento quel presepe lo costruirono, con legno, terra cruda, devozione e buona volontà. Oggi prendersi cura di quelle cianfrusaglie fragili e polverose è più una seccatura che altro, ma a due giovani uomini in un negozio di restauri il ricordo di quel presepe provoca una vertigine magica tra passato, presente e futuro. di Tobia Rossi, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani
Puglia
Sono belle le cose che cambiano. Sono belle pure le cose che non cambiano mai. Le vite si compiono convulsamente alla velocità del loro destino; i luoghi invece rimangono fermi per centinaia di anni: incantati, per centinaia e migliaia di anni. La Puglia è un’eredità di pietre carsiche e rocce calcaree, di campi selvaggi e sentieri sterrati. E ancora di futuri limpidi, visti dall’alto. di Christian Di Furia, voce Lorenzo Frediani
Romagna
La Romagna è una terra di poeti e di artisti, di luci abbaglianti che proiettano ombre profondissime, tutto in Romagna dà vita a un immaginario fervido e instancabile. Un cinema, il Cinema Settebello di Rimini, diventa il luogo simbolo di questa terra che d’estate si popola di turisti e d’inverno si fa silenziosa e riflessiva, avvolta in quella stessa nebbia in cui ci perdiamo in Amarcord di Fellini. Il cinema, contenitore di mondi, la Romagna, generatrice di storie, racconti, immagini. di Tatjana Motta, voce Leda Kreider
Sardegna
Il mio sguardo sulla Sardegna vuole essere l’Ekphrasis di una fotografia inventata, immaginariamente attribuita a Cartier-Bresson, un invito a superare la superficie della cartolina per calarsi nel cuore del mito, di cui la Sardegna è ricca. di Margarita Egorova, voce Leda Kreider
Sicilia
Questa è la Sicilia che sbiadisce i confini e le certezze, l’isola meno sola fra tutte. La terra di tutti e di tutti i tempi, dove il tempo è un flusso triangolare, dove approdano gli amori sincretici. Sono le colline modellate dai venti mutevoli, i vulcani che eruttano memoria, i mari, promesse di orizzonti e di ritorni. di Marco Morana, voce Alfonso De Vreese
Toscana
Chi ha vissuto una città tradizionalmente turistica come Firenze, conosce anche quella necessità biologica di ricostruirsi itinerari propri – cercarsi, nella città da tutti ammirata e percorsa, una città altra, rovesciata, non alternativa alla principale ma che la faccia da contrappeso – una Firenze personale, privata: una Firenze-ombra. Questo testo vuole essere una rapida incursione, un breve piano-sequenza, in questa controcittà. di Fabrizio Sinisi, voci Alfonso De Vreese e Lorenzo Frediani
Trentino–Alto Adige
La pratica della passeggiata, tanto tra i monti quanto per le valli, accoglie paesaggio e mistero, vette e abissi, veglia e sogno. di Riccardo Favaro, voce Petra Valentini
Umbria
Nei pressi di un minuscolo e quasi disabitato borgo fluviale vicino Narni, il blu intenso del fiume Nera attraversa una distesa di folti boschi verdi. Credo di credere in un qualche potere curativo del colore verde, così come in un qualche potere curativo della malinconia, che è blu, ma anche verde. di Rosalinda Conti, voce Petra Valentini
Valle d’Aosta
La montagna non si può ignorare, richiede attenzione, cura, presenza. È la regina del qui e ora. Un passo dopo l’altro, in salita, al ritmo del respiro, cascano gli orpelli delle opache vite cittadine e ci si risveglia. Un sasso che fa inciampare, l’incontro con uno stambecco, un tuono in lontananza. Siamo vivi e possiamo scegliere se arrivare fino alla cima, tornare indietro, oppure fermarci e stare. di Valentina Gamna, voce Leda Kreider
Veneto
Gli spazi non sono solo estensioni fisiche ma anche relazioni vive trasformate in ricordi. È così che un luogo, Padova, si confonde con una persona, un incontro per me fondamentale: Adone Brandalise, professore di Teoria della letteratura. Padova diventa la sua voce e la sua voce coincide con la nebbia, l’Università ottocentenaria, il giardino di Palazzo Maldura. Io stesso divento un luogo in questo spazio: le mille schegge dell’affresco di Mantegna nella Cappella Ovetari, distrutto da un bombardamento nel 1944. Padova, io e la voce di Adone ci ritroviamo così a essere un’immagine, la stessa fantasmatica urbs picta. di Stefano Fortin, voce Leda Kreider
Veneto
Venezia, città d’acqua. Città unica, città magica. Ma cosa succede quando cala la notte e la città si svuota? La risposta è in questo viaggio onirico alla scoperta di una Venezia deserta, e più che mai viva. di Michele Ruol, voce Leda Kreider
Un network di dodici partner europei ha lanciato “Future Laboratory”, un progetto pilota per residenze di ricerca sul tema dell’inclusione sociale in Europa.
Quindici artisti emergenti sono stati selezionati per condurre un progetto di ricerca durante tre residenze in tre diverse città, beneficiando di un sostegno che include tutoraggio, masterclass e accompagnamento all’elaborazione di un concept per una produzione. Al termine del percorso gli artisti hanno avuto la possibilità di presentare il progetto a tutti i teatri partner, durante un evento internazionale e plenario.
I quindici artisti selezionati: Vera Boitcova (Finlandia), Celine Camara (Lussemburgo), Lucile Saada Choquet (Belgio), Nico Jongen (Spagna), Odete (Portogallo), Anne Sophie Kapsner (Germania), Carlota Matos (Gran Bretagna), Sára Märc (Repubblica Ceca), Ewa Mikuła (Polonia), Maurin Ollès (Francia), Giulia Sangiorgio (Italia), Elena Rabkina (Polonia), Simon Restino (Francia), Mateja Stanislava Rot (Slovenia), Ruxandra Simion (Romania)
Gli appuntamenti:
6-8 ottobre 2022: prima Masterclass a Liegi
autunno 2022: avvio delle residenze di ricerca
23-25 novembre 2023: masterclass intermedia a Milano con tutti gli artisti
novembre 2024: simposio finale in Lussemburgo
Dopo le due residenze della stagione 2022/23 che hanno visto protagonisti Odete (febbraio 2023) e Maurin Ollès (marzo-aprile 2023), a essere nostre ospiti nella stagione 2023/24 sono state Ruxandra Simion (marzo 2024)e Mateja Stanislava Rot (giugno 2024) mentre, dopo essere stata accolta dal Queens Theatre Hornchurch fra aprile e maggio 2023, Giulia Sangiorgio – come giovane artista del Piccolo – ha proseguito il suo percorso di ricerca sui rituali contemporanei e sulla loro influenza sui legami sociali e sulla collettività in Lussemburgo (ottobre 2023) e a Mainz (giugno 2024).
A novembre 2024 abbiamo partecipato al grande evento finale del progetto nella città di Lussemburgo, durante il quale sono stati presentati gli esiti dei diversi percorsi, fra i quali quello dell’artista italiana Giulia Sangiorgio.
I dodici partner: Théâtres de la Ville de Luxembourg (Lussemburgo) | Théâtre de Liège (Belgio) | Piccolo Teatro di Milano – Teatro d'Europa (Italia) | Conde Duque Centro de Cultura Contemporanea, Madrid (Spagna) | Teatrul Tineretului, Piatra Neamt (Romania) | Teatro Municipal do Porto (Portogallo) | Nowy Teatr, Warsaw (Polonia) | Théâtre National de Strasbourg (Francia) | Cyclorama (Francia) | Staatstheater Mainz (Germania) | Comédie de Reims (Francia) | Queens Theatre Hornchurch (Gran Bretagna)
Immagini: 1-2 | Odete in residenza al Piccolo; 3-4 | Maurin Ollès in residenza al Piccolo; 5-6 | Giulia Sangiorgio in residenza al Queens Theatre Hornchurch; 7-8 | Ruxandra Simion in residenza al Piccolo; 9-10 | Mateja Stanislava Rot in residenza al Piccolo; 11-12 | Giulia Sangiorgio durante la restituzione finale in Lussemburgo
STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift
STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift è un inedito esperimento teatrale che vuole rivoluzionare il modo in cui il settore culturale affronta il concetto di sostenibilità.
Dal 2022 al 2025, 14 importanti enti teatrali girano l’Europa arrivando fino a Taiwan con nuovi spettacoli dalle tematiche urgenti, focalizzati sulla crisi climatica. A rendere STAGES così unico è il fatto che né persone né oggetti si spostano per rendere possibili queste tournée.
Ogni partner fa uso delle lezioni di Doughnut Economics per sottoporsi a un nuovo processo di auto-analisi al fine di identificare i cambiamenti necessari su temi quali la progettazione degli edifici, gli spostamenti degli spettatori e l’equilibrio fra lavoro e vita privata, e sperimentare una serie di eventi e workshop partecipativi, coinvolgendo studiosi e pubblico locale nel processo creativo.
I partner di STAGES si impegnano a ripensare i processi delle tournée mettendo in scena i due spettacoli creati da Katie Mitchell e Jérôme Bel per il Théâtre Vidy-Lausanne, utilizzando cast e set locali e persino elettricità generata dal vivo sul palco. I titoli sono:
Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, un costruttivo monologo eco-femminista di Miranda Rose Hall che riflette sulle nostre responsabilità e sui mezzi d’azione di fronte al disastro ecologico, diretto da Katie Mitchell;
Jérôme Bel, una “auto-bio-coreografia” che avrebbe potuto essere sottotitolata “danzando, dall’AIDS alla crisi climatica”, di Jérôme Bel.
I partner di STAGES sono anche riusciti a esprimere la loro solidarietà a Trafó – che versa in un periodo di grandi difficoltà finanziarie – consentendo al partner teatrale ungherese del progetto di produrre l’adattamento dell’opera Jérôme Bel, e di co-produrre anche uno spettacolo aggiuntivo durante la seconda metà del progetto.
Ogni anno sono previsti eventi e workshop partecipativi che riuniscono artisti, studiosi e pubblico per ideare insieme scenari di “futuri desiderabili”. Il primo Forum, incentrato sul tema Spazio e Territori, è statoospitato da Théâtre de Liège e da NTGent, in Belgio, nel novembre 2022. Il secondo Forum si è svolto al Croatian National Theatre di Zagabria, in Croazia, il 20 e 21 novembre 2023.
A Milano è attivo il workshop multidisciplinare Terra: con i piedi (e le mani) per terra, coordinato da Davide Carnevali in collaborazione con il Politecnico di Milano, che grazie al dialogo tra arte e scienza si è posto l’obiettivo di lavorare, nell’arco di tre anni, sulla sensibilizzazione dei cittadini sul concetto di suolo come bene comune, al fine di realizzare interventi artistici e concreti per preservarlo e valorizzarlo.
Nel settembre 2022 abbiamo avviato, all’interno della nostra struttura, un percorso partecipativo di autoanalisi sui temi della sostenibilità nella sua accezione più ampia (ambientale, energetica, economica, sociale, relazionale), seguendo i principi della Doughnut Economics. Otto mesi di lavoro, quattro gruppi, oltre ottanta partecipanti – fra il personale del teatro, gli artisti e gli spettatori –, oltre centodieci segnalazioni e suggerimenti, oltre cento possibili interventi tra i quali sono state individuate 5 azioni prioritarieda implementare grazie al finanziamento dedicato di Creative Europe.
Nella stagione 2024/25 non solo portiamo avanti le attività di ricerca del progetto con i workshop multidisciplinari Terra ma, sulla scorta delle riflessioni nate dal percorso di autoanalisi previsto dal progetto per ogni partner, diamo vita a due diverse produzioni che promuovono la cultura della sostenibilità: Benvenuti al Piccolo! Green tour dell’isola degli alberi a cura di Michele Dell’Utri e Semidei di Pier Lorenzo Pisano.
I partner del progetto: Théâtre de Liège (Belgio) | MC93 — Maison de la Culture de Seine-Saint-Denis (Francia) | Croatian National Theatre in Zagreb (Croazia) | The Royal Dramatic Theatre, Dramaten, Stockholm (Svezia) | Lithuanian National Drama Theatre (Lituania) | Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (Italia) | Trafó House of Contemporary Arts (Ungheria) | Teatro Nacional D. Maria II (Portogallo) | NTGent (Belgio) | Maribor Slovene National Theatre- Slovensko narodno gledališče Maribor (Slovenia) | Riga Technical University – University of Latvia (Lettonia) | European Theatre Convention (Germania) | Théâtre Vidy-Lausanne (Svizzera) | National Theater & Concert Hall – 國家兩廳院 (Taiwan)
Immagini: 1-2 | lacasadargilla, Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione; 3-4 | Percorso di autoanalisi al Piccolo; 3-4 | OpenLab Terra: con i piedi (e le mani) per terra; 5-6 | Marco D’Agostin, Jérôme Bel; 7-8 | Michele Dell’Utri, Benvenuti al Piccolo! Green tour dell’isola degli alberi; 9-10 | Pier Lorenzo Pisano, Semidei
Il desiderio d’imparare dipende […] da vari fattori; ma non si può negare l’esistenza di un entusiasmo per lo studio, di uno studio gioioso e combattivo.
Se non vi fosse questa possibilità di studiare divertendosi, allora veramente il teatro, per quella che è tutta la sua struttura, non sarebbe assolutamente in grado d’insegnare.
Il teatro rimane teatro, anche se insegna; e, nella misura in cui è buon teatro, è divertente.
B. Brecht
Perché non si istituisce il teatro dell’obbligo?
K. Valentin
Grazie al prezioso sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, la lunga relazione tra il Piccolo e l’“universo scuola” si arricchisce quest’anno di un nuovo importante capitolo. Nel corso della stagione 2022/2023 prende infatti il via il progetto Il teatro tiene banco: un palinsesto di spettacoli e di attività dedicate alle diverse fasce di pubblico in età scolare, in cui l’arte scenica si presta a essere utile strumento al servizio di studentesse, studenti e insegnanti. Quella di Il teatro tiene banco è infatti una programmazione su misura, fatta di reciprocità e dialogo, di “scuola a teatro” e di “teatro a scuola”, dove la didattica si coniuga a un intrattenimento ragionato, lo studio a quella componente relazionale – talvolta ludica e apertamente votata alla leggerezza – fondamentale per facilitare ogni percorso di apprendimento.
Grazie al coinvolgimento diretto dell’Ufficio Scuole del Piccolo, di un piccolo gruppo di attrici e attori e del regista-drammaturgoDavide Carnevali prendono vita, insieme agli spettacoli, veri e propri percorsi formativi: laboratori, incontri nelle scuole, esperienze che facciano toccare con mano ai partecipanti le potenzialità delle pratiche sceniche o, semplicemente, rendano il teatro un luogo del quotidiano, famigliare e di libero accesso per tutte e tutti. Nella convinzione che, solo attraverso un’affinità e una complicità maturate sul campo, si possa davvero crescere e diventare spettatrici e spettatori di domani! Claudio Longhi
La favolosa battaglia dei topi e delle rane parte dal poemetto pseudo-omerico, riscritto da Leopardi, per parlare di guerra a bambine e bambini delle elementari, attraverso un meccanismo ludico e partecipativo. Non c’è divisione tra palco e platea: attrici e attori occuperanno lo stesso spazio del nostro pubblico, con cui giocheranno, proponendogli di partecipare allo spettacolo attraverso semplici azioni sceniche. L’allestimento ha luogo nella Scatola Magica, spazio ideale perché i più piccini possano sperimentare la magia di un’arte che gioca con le parole e le cose, con il racconto e l’azione. Lo spettacolo, di piccolo formato e della durata di un’ora, cerca con il pubblico una complicità fondamentale per avvicinare bambine e bambini al teatro. E creare così le nostre spettatrici e i nostri spettatori del futuro.
Le rappresentazioni sono precedute o seguite da incontri della compagnia con il pubblico, da realizzare a scuola o in teatro.
di Davide Carnevali (da pseudo-Omero e Giacomo Leopardi) regia Davide Carnevali con Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero
Teatro Strehler, Scatola Magica
3-20 novembre 2022
orari: da martedì a venerdì, ore 10; sabato, ore 15; domenica, ore 11
Nel caso degli istituti superiori, è il teatro a entrare negli spazi scolastici, in classi e aule magne. Lì, portiamo la nostra Antigone in cattedra: un’adolescente che inizia a misurarsi con il mondo degli adulti e le sue criticità. Affrontando una famiglia di cui non condivide gli stessi valori; facendo i conti con una società patriarcale, in cui le donne devono lottare per far sentire la propria voce; e soprattutto scontrandosi con una legge che reprime gli istinti naturali e così umani della carità e l’amore. La legalità e la politica sono al centro di questa operazione, che si configura come un dramma didattico di teatro epico: uno spettacolo di piccolo formato e della durata di un’ora, con la partecipazione di quattro tra attori e attrici che portano il classico nel contemporaneo, grazie a un linguaggio vicino a quello dei ragazzi e ragazze a cui si rivolge. Cercando con il pubblico una complicità fondamentale per avvicinare gli e le adolescenti al teatro. E creare così i nostri spettatori e spettatrici del futuro.
regia e drammaturgia Davide Carnevali con Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero
6-17 febbraio 2023
Nel paese di Teatro un signore diceva sempre: «Le cose sono di chi le lavora / oppure di chi le migliora / oppure di chi le ama e le difende / non di quelli che le hanno avute / senza aver fatto niente» (G. Strehler / B. Brecht).
Il paese di Teatro c’era una volta… e adesso c’è ancora!
Chi lo visita può fare domande, ridere, giocare e forse anche un po’ pensare! In compagnia di due attori vede gli spazi del Teatro (laboratori, palcoscenici, tunnel sotterranei, scatole magiche…) ed incontra i suoi “abitanti” (personaggi famosi – tipo Arlecchino, che ti sembrava! – o dimenticati, creature fantastiche o reali) convinti che il mondo, col teatro, si possa migliorare.
Nel paese di Teatro bisogna stare attenti, perché se non guardi dove metti i piedi puoi fare un salto da un metro e venti; meglio seguire la guida (che è tanto giocherellona) che andare in giro da soli, che poi nessuno ti trova!
E per il finale? Solo un promemoria: «Non voglio applausi, non merito alloro. / Ognuno, in fondo, fa il proprio lavoro» (L. Lionni). Benvenuti al Piccolo! Nel paese di Teatro è una visita spettacolo del Teatro Strehler destinata a bambine e bambini delle scuole primarie e alle loro famiglie. Un’esperienza di gioco e interazione teatrale volta alla scoperta dei luoghi, dei lavori, dei protagonisti e delle storie che hanno reso celebre il Piccolo.
a cura di Michele Dell’Utri
con Monica Buzoianu e Alberto Pirazzini
Teatro Strehler
14-31 marzo 2023
orari: da martedì a venerdì, ore 9.45 e 11.15; sabato, ore 15; domenica, ore 11
ingresso gratuito
Partendo dal capolavoro di Ariosto, il nostro Orlando hater, innamorato e collerico, in preda a sentimenti tipici dell’adolescenza, è costretto da un’Angelica furiosa a fare i conti con questioni legate alla parità di genere, alla visione della mascolinità e all’idealizzazione dell’amore. Tutti temi di pregnante attualità per il nostro pubblico: l’obiettivo è proprio quello di far comprendere a ragazze e ragazzi che i capolavori della tradizione letteraria possono dirci molto sul presente. L’allestimento trova spazio al Teatro Studio Melato, un luogo in cui l’arte scenica si rivela a vista.
Le rappresentazioni sono precedute o seguite da incontri della compagnia con il pubblico, da realizzare a scuola o in teatro.
da Ludovico Ariosto scritto e diretto da Davide Carnevali con Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero
Teatro Studio Melato
20 marzo-2 aprile 2023
orari: da lunedì a venerdì, ore 10; domenica, ore 11
LABORATORI La magica scatola di Arlecchino
(laboratorio per scuole primarie)
Dalla Scatola Magica del Teatro Strehler parte la scoperta delle maschere della Commedia dell’arte e dell’Arlecchino servitore di due padroni. Guidati da Roberta Mangano, capo sarta del Piccolo, le bambine e i bambini imparano a conoscere i caratteri più celebri dell’opera goldoniana e danno vita a un nuovo costume realizzato con materiali di riciclo.
Il percorso consente di sviluppare due temi fondamentali. Il primo, di natura didattico-teatrale, legato alla scoperta e alla conoscenza delle maschere della Commedia dell’arte e degli elementi principali dalle quali derivano. Il secondo, di stampo laboratoriale, dedicato alla creatività e all’importanza del riciclo e del riuso. Le piccole e i piccoli sono così accompagnati dalla sartoria del teatro, nella realizzazione di un nuovo costume creato con stoffe e materiali di recupero. Per questo motivo, ogni partecipante è chiamato a portare con sé magliette dismesse e materiali di varia natura non più utilizzati.
Il laboratorio, aperto gratuitamente alla Scuola primaria, è dedicato a gruppi classe e ha una durata di due ore.
a cura di Andrea Zaru
Teatro Strehler, Scatola Magica
6-10 febbraio; 13-19 febbraio 2023, ore 10
Il gesto della lettura
(laboratorio per docenti che vogliono leggere con la classe)
Mattina. Interno aula.
«Dove sta il mio corpo mentre leggo? Cosa fa?
Dove guardo, chi guardo?
Starò parlando troppo piano? Mi stanno ascoltando?
Forse sì… posso coinvolgerli di più?
Faccio leggere loro…
ma perché si imbarazzano? Cosa posso dire?
Dovrebbero “sentirla” di più… interrompo o faccio finta di niente?
Il volume è troppo basso, posso aiutare?
Oggi si divertono, ma domani?…»
Dall’esperienza decennale di attrici e attori impegnati di sera sul palco e la mattina nelle scuole, un laboratorio di lettura inclusiva e cooperativa ideato per insegnanti che vogliano rinforzare o riscoprire il piacere di leggere ad alta voce con la propria classe.
Sei incontri, con cadenza mensile, aperti a docenti di scuole di ogni ordine e grado, con o senza esperienza pregressa.
«Non posso fare storia senza la lingua, non posso fare filosofia senza la lingua, non posso fare politica senza la lingua, non posso vivere senza la lingua. Noi siamo nella lingua come il pesce è nell’acqua, non come il nuotatore. Il nuotatore può tuffarsi e uscire, ma il pesce no, il pesce ci deve stare dentro»
(G. Rodari)
Teatro Strehler
6 incontri pomeridiani da novembre 2022
LEZIONI SPETTACOLO Intorno al «Barone rampante»
(lezioni spettacolo per studenti di scuole secondarie di primo grado)
Metti una mattina degli attori in classe. Metti che ti raccontino la storia di un ragazzo che decide di guardare il mondo dall’alto. Metti che gli studenti decidano di alzarsi (dal banco) per affiancarli. Metti che sia una maniera di fare lezione per scoprire Calvino, la storia di Cosimo e la sua traduzione scenica. Metti quanti contenuti possano venire fuori! Metti che ci scappi anche una risata. Metti che si legga insieme, la leggerezza. Metti che basti una classe – o anche più. Un incontro – o anche più. Un paio d’ore – o anche meno! Del teatro l’azione e del romanzo le parole… Eccoti una lezione spettacolo!
Nel centenario della nascita di Italo Calvino, gli interpreti dello spettacolo Il barone rampante incontrano gli studenti delle scuole medie per introdurre o approfondire, confrontarsi o scoprire insieme, temi, contenuti, forme di narrazione e di rappresentazione del calviniano “mondo scritto e non scritto”. Teatro, letteratura e scuola si danno appuntamento per fare dell’interazione tra attori e studenti l’albero su cui salire per vedere cosa si scopre a guardare la realtà con gli occhi appesi ad un ramo (Wittgenstein).
«Credo che sempre scriviamo di qualcosa che non sappiamo:
scriviamo per rendere possibile al mondo non scritto di esprimersi attraverso di noi».
(I. Calvino)
presso le scuole partecipanti al progetto
da autunno 2022
attività gratuita
Prezzi, modalità di acquisto e prenotazione
È possibile prenotare e acquistare i biglietti per gli spettacoli mattutini riservati alle scuole (da lunedì a venerdì) contattando l’Ufficio promozione pubblico al numero 02 72333216. Posto unico € 5
Per gli spettacoli di sabato e domenica, è possibile acquistare i biglietti su piccoloteatro.org oppure presso la biglietteria del Teatro Strehler e la biglietteria telefonica al numero 02 21126116. Posto unico € 8
I laboratori, gli incontri e le lezioni spettacolo sono a ingresso gratuito. È possibile prenotare contattando il numero 02 72333216 oppure scrivendo a promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it