
Det er Ales è tratto dall’omonimo romanzo di Jon Fosse, racconta la storia di Signe (interpretata da giovane da Maria Sand e da vecchia da Daniela Giordano), che rivive il giorno in cui il marito Asle (Gianluca Iumiento) la saluta per l’ultima volta, prima di scomparire sulla sua barca a remi inghiottito dalle acque del fiordo. Ad essere analizzate, in questo intenso ed emozionante lavoro, sono le ragioni dell’abbandono, la consapevolezza del proprio destino, l’eredità del dolore.
Dopo tanti anni dal giorno della tragedia, Signe ha un dialogo intenso ed improbabile con la versione giovane di se stessa, sulle ragioni che hanno spinto il marito ad avventurarsi incoscientemente in un pomeriggio di mare tempestoso.
Le ragioni della partenza dell’uomo vengono esplorate da Signe che, dopo molti anni, ancora non si capacita dei motivi di questo profondo trauma, che l’ha portata a vivere una vita nel dolore della solitudine e dell’assenza del marito. La scelta della giovane coppia di trasferirsi a vivere in solitudine sul fiordo (dal quale proviene la famiglia di lui) e l’ossessione di lui verso una piccola barca a remi e verso l’immenso fiordo che gli si apre all’orizzonte, vengono discusse con emozione, come in una seduta di terapia familiare, come nel migliore degli psicodrammi. Tutti e tre i personaggi vedono il passato, il presente ed il futuro dalla loro posizione immutabile, consapevoli della loro impotenza nel cambiare il corso degli eventi.
Il racconto si fa ancora più intenso quando il discorso sulla tragedia si allarga alle generazioni precedenti, aprendo così una struggente ricostruzione genealogica degli avi di Asle e dell’eredità del dolore, che puntualmente si ripete e non smette di perseguitare questa famiglia dei fiordi norvegesi.
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale
Piccolo Teatro Grassi
giovedì 15 e venerdì 16 settembre 2016, ore 20.30
NORVEGIA
Det er Ales (Lei è Ales)
di Jon Fosse
editing per il teatro Maria Sand
traduzione Kristian Bjørnsen e Giulia Brunello
con Daniela Giordano, Gianluca Iumiento, Maria Sand
regia Gianluca Iumiento
una coproduzione Det Norske Teatret di Oslo e Festival Quartieri dell’arte