L’opera, tra le meno note del grande Eduardo, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico: una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. È un’opera vivace, colorata, il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Michele è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di un medico ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. È un pazzo tranquillo, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo; tornato a casa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio. Tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo?
Elledieffe-La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo ha affidato la regia a Roberto Andò, abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima esperienza eduardiana. Una produzione importante per la Compagnia, che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e sostenere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale. Nel ruolo di Michele, Tony Laudadio; in quello di sua sorella Teresa, Carolina Rosi.
Durata:
110’ incluso intervallo
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