Una madre, una figlia, una nipote lungo tre generazioni. Anatomia di un suicidio è un affresco per dodici interpreti simultaneamente in scena in un’indagine vertiginosa sull’amore, sulle eredità e sul generare. Tre movimenti temporali che si tramandano tracce, desideri, auspici, intenzioni e domande. Un’unica linea femminile legata alla vita, come per un incantesimo, dal più sottile dei fili.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria