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Contatti Scuola di Teatro Luca Ronconi

Contatti Scuola di Teatro Luca Ronconi

del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler

via Giorgio Strehler (già via degli Angioli) 3, 20121, Milano
02 72 333 414 / 02 72 333 403
scuola@piccoloteatromilano.it
Orari segreteria: da lunedì a venerdì, 10-14/15-19

Roberta Zanoli – Responsabile Scuola di Teatro, tutor
Barbara Calbiani – Addetta relazioni esterne, tutor
Ruggiero Rovida – Personale ATA

Scegli l’Art Bonus, è uno spettacolo!

Scegli l’Art Bonus, è uno spettacolo!


COS’È
L’Art Bonus è un incentivo fiscale, sotto forma di credito d’imposta, che ti permette di recuperare il 65% delle donazioni effettuate a sostegno della cultura. 

CHI PUÒ UTILIZZARLO
Tutti, persone fisiche e imprese.

PERCHÈ CONVIENE
Ogni donazione effettuata con l’Art Bonus fa risparmiare il 65%. Il credito d’imposta del 65% è deducibile in tre quote annuali di pari importo ed è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile per le persone fisiche e gli enti che non svolgono attività commerciali, e del 5x1000 mila dei ricavi annui per le imprese.


COME DONARE  

  • effettua l’erogazione liberale tramite bonifico bancario, conto corrente postale, carta di credito, di debito e prepagata, assegni bancari e circolari

  • indica come beneficiario: Fondazione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

  • inserisci l’IBAN: IT 31Z0503401727000000018228

  • inserisci la causale: Art Bonus - Fondazione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa – Sostegno attività istituzionale - Codice fiscale / P. Iva donatore

  • conserva la ricevuta dell’operazione effettuata per la dichiarazione dei redditi. 

     

Vuoi saperne di più?

Il nostro staff è a disposizione per rispondere a tutte le tue domande e curiosità.

Marco Fusar Poli
Sponsoring e fundraising
02 72333265
fusarpolim@piccoloteatromilano.it



Elaborazione grafica dallo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Luca Ronconi. Foto © Marcello Norberth

 

Oltre la scena – parole in atto

Oltre la scena – parole in atto

Sotto il nome di Oltre la scena – parole in atto sono raccolte tutte quelle attività che abbiamo immaginato in stretto dialogo con la programmazione ordinaria, a comporre un ricco palinsesto di eventi e iniziative.


Nella stagione 2023/24, Il corpo delle parole, al centro della riflessione è proprio il linguaggio, inteso nelle sue molteplici declinazioni: dal rapporto tra scena e letteratura alla dimensione fisica e spaziale della parola, dalle trasformazioni della lingua ai suoi nuovi utilizzi, fino alle sue diverse implicazioni politico-sociali. 
Oltre la scena propone formati diversissimi che mirano a garantire una vitalità e una molteplicità del ragionare teatrale anche fuori dalla scena; attività gratuite – se non specificato diversamente – aperte a tutta la cittadinanza per fare del teatro un luogo del quotidiano, dove ritrovare, uno accanto all’altro, la complessità del nostro guardare.  
 

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Chi è di scena?

Incontri pre-spettacolo poco prima dall’andata in scena: un momento informale di confronto tra pubblico e operatori del teatro sui temi dello spettacolo.

Nessun evento

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Parole in pubblico

Incontri con artisti, esperti e studiosi ma anche lezioni e conferenze arricchite da letture sceniche. Appuntamenti in cui la parola fa da ponte tra scena e platea, cui si aggiunge quest’anno il ciclo Presa di parola: punto di partenza sono brani – libri, poesie, lettere, canzoni, sceneggiature – scelti da registi e compagnie per rappresentare i propri spettacoli. 

Nessun evento

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Segnalibro

Presentazioni di libri e appuntamenti dedicati al mondo dell’editoria (non solo teatrale); letture di romanzi ma anche di testi e drammaturgie che trovano al Piccolo e nelle librerie della città il loro palcoscenico ideale.

Nessun evento

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Sguardi paralleli

Una rosa di film selezionati a comporre una piccola rassegna cinematografica – parallela e complementare alla nostra programmazione – per scoprire di cosa si nutre oggi l’immaginario condiviso tra scena e grande schermo.

Nessun evento

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Teatro in platea

Giornate di apertura “straordinaria” del teatro in cui spettatori e semplici cittadini sono invitati a condividere pensieri e riflessioni sulle opere in scena e sperimentare, insieme alle attrici e agli attori delle compagnie, piccoli esercizi di pratica teatrale collettiva.

Nessun evento

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Walk_Talk

Percorsi itineranti nei musei o in luoghi simbolo della città, dove far risuonare, attraverso le voci degli attori e la guida di esperti, i temi degli spettacoli.

Nessun evento

La leggerezza del tempo

La leggerezza del tempo


Un omaggio a Valentina Cortese, Luciano Damiani, Franco Graziosi


Cento anni fa nascevano Valentina Cortese (a Milano, il 1° gennaio 1923) e Luciano Damiani (a Bologna, il 14 luglio dello stesso anno), mentre il 12 ottobre 1953 – gli anni sono, in questo caso, settanta – Franco Graziosi debuttava sulle nostre scene ne La vedova scaltra di Carlo Goldoni, con la regia di Giorgio Strehler.

È Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov a costituire il minimo comune denominatore tra le diverse personalità: la storica regia di Strehler – di cui l’anno prossimo ricorrono i cinquant’anni dall’andata in scena – debuttò al Piccolo il 22 maggio 1974, con le scene di Luciano Damiani, Valentina Cortese nei panni di Ljubov’ Andreevna Ranevskaja e con Franco Graziosi nel ruolo del villain Ermolaj Alekseevič Lopachin.

L'omaggio ai tre artisti si apre martedì 17 ottobre alle 15, con l’inaugurazione, nel foyer del Teatro Grassi, dell’installazione a loro dedicata, La leggerezza del tempo, realizzata dal Laboratorio di scenografia del Piccolo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e fruibile in orario di spettacolo, fino al 24 luglio 2024.

All'inaugurazione dell'installazione segue la proiezione integrale de Il giardino dei ciliegi, introdotta da Maurizio Porro, al Chiostro Nina Vinchi. Sempre il Chiostro ospita i successivi tre appuntamenti del mese di ottobre, programmati per le 17, ognuno in ricordo dei tre artisti. 

 

Martedì 17 ottobre, ore 15 | foyer del Teatro Grassi e Chiostro Nina Vinchi
Inaugurazione dell'installazione La leggerezza del tempo,

a seguire proiezione integrale de Il giardino dei ciliegi
Introduce Maurizio Porro

Venerdì 20 ottobre, ore 17 | Chiostro Nina Vinchi
Ricordando Luciano Damiani

con Maurizio Porro, Renata Bulgheroni e Vittoria Crespi Morbio

Giovedì 26 ottobre, ore 17 | Chiostro Nina Vinchi
Ricordando Franco Graziosi

con Maurizio Porro, Egidio Bertazzoni, Stefano de Luca, Laura Pasetti, Elio Testoni

Lunedì 30 ottobre, ore 17 | Chiostro Nina Vinchi
Ricordando Valentina Cortese

con Maurizio Porro, Giulia Lazzarini, Gian Luca Bauzano

Il teatro tiene banco

Il teatro tiene banco


Ideato e avviato nella stagione 2022/23, il progetto Il teatro tiene banco, realizzato con il prezioso sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, è un palinsesto di spettacoli e di attività dedicate alle diverse fasce di pubblico in età scolare, in cui l’arte scenica si presta a essere utile strumento al servizio di studenti e insegnanti per arricchire i percorsi di formazione.


A cura di Davide Carnevali, le proposte formulate per l’anno scolastico passato sono state La favolosa battaglia dei topi e delle rane, scritta a partire dalla Batracomiomachia omerica e dal poemetto di Giacomo Leopardi, e destinata a bambine e bambini della scuola elementare; Orlando hater e Angelica furiosa che, muovendo dai poemi cavallereschi di Ariosto e Boiardo, ha indotto gli adolescenti della scuola media a riflettere sui temi della parità di genere e del rapporto dei ragazzi con i social media; Antigone in cattedra, allestito nelle classi degli istituti superiori, per parlare di legalità, politica e giustizia, con un testo ispirato a Sofocle e a Brecht.

La scrittura di Davide Carnevali fa da perno scenico anche alle proposte per la stagione 2023/24 che prevedono, oltre ai molti appuntamenti di approfondimento e alle attività laboratoriali per docenti e studenti, l’allestimento di tre spettacoli: La meravigliosa avventura di Ciàula nella caverna (Teatro Strehler – Scatola Magica, 4 – 19 marzo 2024) in cui, per i più piccoli della scuola elementare, giocando con il teatro d’ombre, si rilegge in modo semplice e divertente il mito della caverna di Platone, attraverso il filtro di una delle più celebri novelle di Pirandello (Ciàula scopre la luna); Guida pratica per orientarsi nella selva oscura (Teatro Grassi, 22 febbraio – 1° marzo 2024) è il titolo per le medie inferiori: una divertente introduzione ai primi due canti della Divina Commedia, per non smarrirsi nell’interpretazione dell’Inferno dantesco; Sei personaggi in cerca di followers (20 – 23 marzo; 8 – 13 aprile 2024) allestito nelle classi – come già era accaduto per Antigone in cattedra – utilizza il dispositivo metateatrale architettato da Pirandello per aiutare ragazzi e ragazze delle superiori a riflettere sulle finzioni che fanno parte della loro quotidianità. Oltre alle nuove proposte, la stagione prevede anche la ripresa di Antigone in cattedra (20 novembre – 2 dicembre 2023).

Un nuovo calendario di appuntamenti, destinati sia ai ragazzi delle scuole sia, nei fine settimana, alle famiglie, attende anche Benvenuti al Piccolo! Nel paese di Teatro, la nuova edizione della tradizionale visita guidata dei nostri spazi, ideata da Michele Dell’Utri nella scorsa stagione. In compagnia di due giovani attori, il percorso attraverso i luoghi più suggestivi normalmente nascosti alla vista del pubblico diventa l’occasione per ripercorrere la storia dell’istituzione attraverso alcuni suoi spettacoli simbolo, a partire da La storia della bambola abbandonata, celeberrima regia di Strehler per il pubblico più giovane (22 novembre – 17 dicembre 2023; 9 gennaio – 14 febbraio 2024).

Tra le altre proposte, a cura di Andrea Zaru, La magica scatola di Arlecchino, laboratorio sostenibile per la scuola primaria: dalla Scatola Magica del Teatro Strehler (8 – 21 aprile 2024), parte la scoperta delle maschere della Commedia dell’Arte e dell’Arlecchino servitore di due padroni. Guidati da Roberta Mangano e dalle nostre sarte, i bambini e le bambine impareranno a conoscere i caratteri più celebri dell’opera goldoniana e daranno vita a un nuovo costume, realizzato con materiali di riciclo. Curato inoltre da Michele Dell’Utri e Diana Manea, Il gesto della lettura è un laboratorio di lettura per docenti di scuole di ogni ordine e grado.

 

Con il sostegno di 

 
Elaborazione immagine © Riccardo Frati
 

Stagione 2023/24

Stagione 2023/24

Il corpo delle parole: appunti per un viaggio lungo un anno

Ora, modificare la funzione della parola a teatro, significa servirsi della parola in senso concreto e spaziale, sino a confonderla con tutto ciò che di spaziale e di significativo sul terreno concreto il teatro contiene; significa manipolarla come un oggetto solido e che smuove le cose, prima nell’aria, e poi in un terreno infinitamente più misterioso e segreto, ma tale da consentire una estensione, e questo terreno segreto ma esteso non sarà poi difficile identificarlo da un lato con quello dell’anarchia formale, dall’altro con quello della creazione formale continua.
Antonin Artaud, Teatro Orientale e Teatro Occidentale

24 luglio. Su una trave che regge il soffitto dello studio di Brecht sono dipinte le parole: «La verità è concreta».
Sul piano di una finestra c’è un asinello di legno che può assentire con la testa. Brecht gli ha appeso intorno al collo un cartellino, dove ha scritto: «Devo capirlo anch’io».

Walter Benjamin, Conversazioni con Brecht. Appunti da Svendborg

Sì, ma è vero poi. – Quelle che importano davvero, sono le parole. – E sai che cosa sono, le parole? – Ma sono come delle mani, sì. – Sono le mani per le cose che non ti puoi toccare. – Le cose che non te le tocchi, capisci, tu le dici, quelle.
Edoardo Sanguineti, Storie naturali

 

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Una vasta stanza in penombra. Quadri alle pareti. L’Infanta Margarita, Doña Maria Augustina de Sarmiento e Doña Isabel de Velasco, la sua nana e il suo mastino... Don Diego che dipinge. Uno specchio, là, nel fondo, di fianco al portone semiaperto. Due profili affiorano dal buio, incorniciati da un sipario... Io? tu? Ma no! Guarda più attentamente: il Rey Planeta e donna Marianna d’Asburgo. Nel 1966, Michel Foucault, tutto intento a decifrare il capriccio dell’impossibile e vertiginosa geometria di sguardi e rifrazioni progettata da Velázquez nel suo celeberrimo enigma Las Meninas, reperiva le coordinate imprescindibili per perimetrare e orientare la sua inchiesta filosofica intorno alle origini delle scienze umane, formulando un’antitesi – o endiadi? – folgorante: «les mots et les choses», le parole e le cose. È proprio di lì – da questo titanico scontro, o insaziabile amplesso – che si deve partire...

Le parole e le cose. Esaurita nella scorsa stagione la ricognizione del rapporto tra realtà e rappresentazione, dopo essersi concentrata sul rebus di ciò che esiste, l’indagine del Piccolo Teatro di Milano intorno agli sviluppi dell’esperienza scenica agli albori del nuovo millennio incappa ora, fatalmente, nel mistero del linguaggio. Superata l’inclinazione all’afasia di tanto Nuovo Teatro, vinta la fascinazione per gli splendidi e abbacinanti tableaux del Teatro d’Immagine di fine Novecento – approdo estremo del gesto avanguardistico, dell’happening e della deriva postdrammatica – la scena, varcata la soglia del XXI secolo, sembra oggi conoscere una appassionata e radicale riscoperta della parola. «(1) In principio era il Verbo», spiega Giovanni «e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. (2) Egli era, in principio, presso Dio: (3) tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. (4) In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; (5) la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta». È una parola densa e viscerale quella che anima la scena del nostro presente: plastica, materica, dinamica, tattile. Da gustare e modellare, scolpire e allenare. Parola che risuona nello spazio. Parola che si fa corpo, parola che si fa gesto e azione, parola che si fa conflitto. D’altronde, sempre Giovanni non ci insegna che: «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi»? Non idea astratta o concetto, dunque, ma flatus vocis: respiro che accarezza e solletica, grido che scortica, riso che vezzeggia e sbeffeggia, gemito che scioglie e intenerisce. È una vera e propria “fisica delle parole” quella proposta col cartellone del Piccolo Teatro, per la stagione 2023/2024. Una fisica delle parole, sempre pronta a ribaltarsi in anatomia. Un’indagine minuziosa sulla parola e sui suoi diversi usi e registri teatrali, sulle sue molteplici possibilità. Sulle sue molte declinazioni e altrettante coniugazioni. Tentando diversi orizzonti. Spingendosi a disparate latitudini. Discorrendo da tragedia a commedia. La parola teatrale è in primis colta nel suo dialogo con la letteratura, a partire dal gran laboratorio del romanzo, bachtinianamente nutrito di storia e filosofia, armi e amori, cortesie e audaci imprese. Un epos sterminato che abbraccia vivi e morti e non si nega nemmeno alla musica e alla poesia. La parola è poi inseguita sul terreno più propriamente teatrale della drammaturgia: dalle sue codificazioni classiche alle sue reinvenzioni “critiche” novecentesche e postnovecentesche, alimentata di autofinzioni, pastiche citazionisti, concertazioni didattiche, narrazioni, inchieste documentarie e affreschi sociologici o grottesche puntate nell’assurdo e nel nonsense. Liberata dalle norme delle grammatiche più ortodosse, la parola poi si estende e si moltiplica e si potenzia, intrecciandosi agli altri linguaggi, e da trampolino per i lazzi della “commedia all’improvviso” di Goldoni, trascorre a “passo” e figurazione: cellula compositiva e paradigma del linguaggio coreografico. E ancora oltre. Fino a diventare matrice generativa (e fatalmente trasformazionale) della performance o dell’installazione. Una parola che sta e germina e vive, come nei drammi-paesaggio di Gertrude Stein. Ecco: proprio nell’ecfrasi della parola che nomina il paesaggio, tocchiamo forse il punto più profondo e vero di questo dolce e violento corpo a corpo con le parole. Un luogo segreto e innominabile che ci interroga e ci mette in discussione radicalmente. «O greggia mia che posi, oh te beata, / che la miseria tua, credo, non sai! / Quanta invidia ti porto!», cantava l’anonimo pastore di Leopardi, vagando per gli sterminati altopiani dell’Asia, nel diafano bagliore della luna. Nel suo essere animale fabbro di parole, dove trova l’uomo la sua più propria e genuina natura? E che rapporto si dà tra il cosiddetto “antropocene”, o età dell’uomo, e il linguaggio? La parola annienta la natura e la realtà o le fonda? Come nel fascinoso giardino di Armida di tassiana memoria, in un vertiginoso gioco di specchi, sempre buono per parlare di teatro, arte e natura, parole e cose, sono oggi, per noi, ormai indistinguibili: «Stimi (sì misto il culto è co ’l negletto) / sol naturali e gli ornamenti e i siti. / Di natura arte par, che per diletto / l’imitatrice sua scherzando imiti».
Claudio Longhi

Contatti

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Centralino
02 723331

Biglietteria telefonica
02 21126116

Servizio al pubblico
servizioalpubblico@piccoloteatromilano.it

Accessibilità
accessibilita@piccoloteatromilano.it

Ufficio stampa
piccolo.stampa@piccoloteatromilano.it

Ufficio promozione pubblico e proposte culturali
promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

Archivio
archivio@piccoloteatromilano.it

Scuola di Teatro Luca Ronconi
scuola@piccoloteatromilano.it


Immagine dallo spettacolo Edificio 3. Storia di un intento assurdo di Claudio Tolcachir. Foto © Masiar Pasquali

 

Accessibilità

Dettaglio di due mani che toccano un costume dello spettacolo “Il barone rampante” di Italo Calvino, diretto dal regista Riccardo Frati. Il costume è dorato, in stile settecentesco, con decorazioni floreali e piccole pietre. © Marta Cervone

Accessibilità


“Teatro d’Arte per tutti” per noi significa anche un teatro aperto, inclusivo e accessibile a tutte e tutti. Per questo il nostro impegno è rivolto a migliorare e implementare le nostre proposte, in un dialogo costante con i nostri pubblici.
 

Cuore di questa visione è il progetto Piccolo Aperto, realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano: un percorso strutturato che vuole favorire un cambiamento profondo e duraturo. 
Audiodescrizioni, touch tour, sovratitoli, traduzioni in LIS (lingua dei segni italiana), materiali semplificati e un sito web accessibile sono solo alcune delle tappe di un itinerario in continua evoluzione, per consolidare il nostro teatro come modello inclusivo.
 

CONTATTI
È attivo un canale dedicato per informazioni e richieste specifiche. Scrivi a accessibilita@piccoloteatromilano.it e sarai ricontattato dal nostro staff.


SPAZI 
I nostri spazi presentano percorsi privi di barriere architettoniche e sono attrezzati con bagni per persone con disabilità. Le sale sono dotate di posti riservati agli spettatori con disabilità visiva, uditiva e motoria. 

Ascolto assistito
Nei nostri spazi è disponibile l’app gratuita ListenWIFI che permette di ascoltare l’audio degli spettacoli direttamente dallo smartphone tramite cuffie, protesi acustica o apparecchio cocleare. Scopri di più su Listen Everywhere!, un progetto promosso da a.l.f.a. – Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi e realizzato con il contributo di Regione Lombardia e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 


PREZZI
Le persone con Disability Card hanno diritto a una riduzione del 50% sul prezzo del biglietto intero per gli spettacoli in programma. Se previsto dalla Disability Card, l’eventuale accompagnatore ha diritto ad accedere gratuitamente. 
È possibile prenotare o acquistare i biglietti presso la biglietteria del Teatro Strehler o chiamando la biglietteria telefonica allo 02 21126116.
Al momento del ritiro dei biglietti è necessario esibire un documento di identità valido e la Disability Card. 
Per permetterci di offrire un servizio adeguato, gli spettatori con disabilità motoria sono pregati di specificare, al momento della prenotazione, se si avvalgono dell’uso della sedia a ruote. 

È consentito l’accesso ai cani-guida, previa segnalazione della loro presenza al momento della prenotazione o dell’acquisto dei biglietti. 

Info e orari biglietteria 
 


SITO WEB
Tramite l’icona in basso a sinistra, su tutte le pagine del nostro sito è a disposizione uno strumento che consente di attivare e regolare diverse modalità di visualizzazione semplificata dei contenuti, in modo che siano il più possibile leggibili.
 


ATTIVITÀ IN OCCASIONE DI SPETTACOLI ED EVENTI SPECIFICI
 
Touch tour e audiodescrizioni
Il touch tour è un percorso sensoriale guidato dalle nostre operatrici e dai nostri operatori, dedicato al pubblico cieco e ipovedente, alla scoperta del palcoscenico, dei costumi e degli elementi scenografici a poche ore dall’inizio dello spettacolo. 
Terminato il touch tour e accomodati in sala, l’audiodescrizione trasmessa in cuffia racconta lo spettacolo senza tralasciarne l’aspetto più emozionale per immaginare e interpretare ciò che accade in scena. 

      ➝ Arlecchino servitore di due padroni | Teatro Grassi | domenica 26 ottobre 2025       
      ➝ Sorry, boys | Teatro Studio Melato | domenica 9 novembre 2025       
      ➝ Ritorno a casa | Teatro Grassi | domenica 15 febbraio 2026       
      ➝ Miracolo a Milano | Teatro Strehler | domenica 15 marzo 2026 

Sovratitoli
Sovratitoli in italiano facilitato e/o in inglese per favorire la fruizione e comprensione dello spettacolo.
 
      ➝ Il barone rampante | Teatro Grassi | 27 e 28 settembre, 4, 5, 11, 12 ottobre 2025
      ➝ Tre modi per non morire | Teatro Strehler | 4 e 5 ottobre 2025
      ➝ Il fuoco era la cura | Teatro Studio Melato | 18 e 19 ottobre 2025
      ➝ Arlecchino servitore di due padroni | Teatro Grassi | 25 e 26 ottobre*, 1 e 2 novembre 2025
      ➝ L’analfabeta | Teatro Studio Melato | 25 e 26 ottobre, 1 e 2 novembre 2025
      ➝ Sorry, boys | Teatro Studio Melato | 8 e 9 novembre 2025*  
      ➝ L’angelo del focolare | Teatro Grassi | 15, 16, 22, 23, 29, 30 novembre 2025
      ➝ Per sempre | Teatro Studio Melato | 5 e 6 dicembre 2025
      ➝ Escaped Alone | Teatro Grassi | 10, 11, 17, 18, 24, 25, 31 gennaio, 1,7, 8 febbraio 2026
      ➝ First Love | Teatro Studio Melato | 4-15 febbraio 2026* 
      ➝ Ritorno a casa | Teatro Grassi | 14*, 15*, 21, 22, 28 febbraio e 1° marzo 2026 
      ➝ Miracolo a Milano | Teatro Strehler | 7, 8, 14*, 15*, 21, 22, 28, 29 marzo 2026
      ➝ Resto qui | Teatro Studio Melato | 7*, 8*, 14, 15 marzo 2026
      ➝ Variazioni sul modello di Kraepelin | Teatro Grassi | 21, 22, 28, 29 marzo 2026
      ➝ Orgasmo | Teatro Studio Melato | 28 e 29 marzo 2026

*Repliche parte del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano

Traduzioni LIS
Servizio di traduzione nella lingua dei segni italiana.

      ➝ First Love | Teatro Studio Melato | domenica 15 febbraio 2026

Kit semplificati
Schede di approfondimento redatte in linguaggio semplificato.

      ➝ First Love | Teatro Studio Melato | sabato 7 febbraio 2026

Nei fine settimana, alcuni titoli del progetto Il teatro tiene banco e il laboratorio La magica scatola di Arlecchino saranno accessibili anche al pubblico neurodivergente.
 


SUGGERIMENTI E SEGNALAZIONI 
Aiutaci a diventare un teatro sempre più accessibile: per suggerimenti e segnalazioni scrivi a accessibilita@piccoloteatromilano.it.
 


Abbiamo collaborato con: a.l.f.a. – Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi; Associazione Al. Di. Qua. Artists – Alternative Disability Quality Artists; Associazione Culturale Fedora; La Girobussola APS; Progetto “Teatro No Limits” ideato e realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS e il supporto del Dipartimento Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna (Campus di Forlì) con il sostegno della SIAE (Società Italiana degli Autori e Editori); Spazio Aperto Servizi Società Cooperativa Sociale Onlus.

Il Piccolo Teatro di Milano fa parte della rete italiana di Europe Beyond Access
 


Il progetto Piccolo Aperto è realizzato con il contributo di






Ultimo aggiornamento giugno 2025
 

Convenzione per dipendenti e abbonati annuali ATM

Convenzione per dipendenti e abbonati annuali ATM


Fino al 35% circa di sconto su biglietti e abbonamenti.

Riduzioni valide per spettacoli e abbonamenti della stagione 2025/26.
La scontistica rivolta ai dipendenti e agli abbonati annuali ATM è applicabile anche a un eventuale accompagnatore. 
 

Biglietti

Le produzioni del Piccolo, le coproduzioni e le ospitalità internazionali
platea € 26 (anziché € 40), balconata € 22 (anziché € 32)

Le ospitalità italiane
platea € 22 (anziché € 33), balconata € 18 (anziché € 26)

Gli spettacoli di marionette Carlo Colla & Figli
platea € 16 (anziché € 25), balconata € 14 (anziché € 22)

Abbonamenti

ORO 4 ingressi*
Intero € 84 (anziché € 120)
Ridotto under 26/over 65 € 62 (anziché € 88)

ORO 8 ingressi*
Intero € 148 (anziché € 216)
Ridotto under 26/over 65 € 116 (anziché € 166)

 

*L’Abbonamento ORO è libero, puoi condividerlo con chi desideri e venire al Piccolo in compagnia. E se cambi idea puoi annullare e/o spostare gratuitamente i tuoi biglietti fino alle ore 18 del giorno precedente la recita. È valido senza limiti per tutti gli spettacoli in abbonamento della stagione 2025/26.
 


COME ACCEDERE ALLE PROMOZIONI
I dipendenti ATM possono accedere alle tariffe convenzionate esibendo il badge aziendale presso la biglietteria del Teatro Strehler.
Gli abbonati annuali possono usufruire dei vantaggi mostrando la propria tessera elettronica ATM in corso di validità insieme alla Carta Club o mostrando l'abbonamento in corso di validità sull'app ATM presso la biglietteria del Teatro Strehler.
Nel caso in cui non si fosse in possesso della Carta Club, farà fede lo scontrino di acquisto dell’abbonamento insieme alla tessera elettronica ATM o l'abbonamento in corso di validità sull'app ATM.
Se l’abbonamento ATM è acquistato tramite la propria azienda, sarà necessario mostrare in biglietteria la mail inviata da ATM attestante la validità e la tipologia di abbonamento annuale caricato sulla tessera elettronica.
Gli abbonamenti a tariffa ridotta sono acquistabili previa presentazione di documento di identità in corso di validità al momento dell’acquisto.
L’ingresso in sala con biglietti di abbonamento in riduzione è soggetto alle verifiche del personale del teatro.

INFO E ORARI BIGLIETTERIA

 

Convenzioni

Convenzioni

I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati mostrando un documento, in corso di validità, che attesti l’appartenenza a una delle realtà convenzionate.

 

ATM

Convenzione dedicata ai dipendenti e agli abbonati annuali ATM

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Vieni a Teatro

Convenzione dedicata ai possessori della tessera Vieni a Teatro 2025

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Immagine dallo spettacolo Elvira di Toni Servillo. Foto © Masiar Pasquali
 

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