L’Arlecchino di Carlo Goldoni e Giorgio Strehler rivive tra le scene di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino e con il talento di giovani attrici e attori diretti da Stefano de Luca. Enrico Bonavera è Arlecchino, Andrea Coppone è Brighella: in alcune recite, per la prima volta nella lunga storia dello spettacolo, i due interpreti si scambiano i ruoli.
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Teatro Grassi
Maschere, candele, broccati e il fascino del Settecento: l’Arlecchino di Giorgio Strehler, con le scene di Ezio Frigerio e i costumi del Premio Oscar Franca Squarciapino, torna, come a ogni stagione, nella sua casa di via Rovello. A interpretare lo spettacolo italiano più visto al mondo è una compagnia di giovani attrici e attori formatisi alla Scuola del Piccolo: li guida il regista Stefano de Luca, che, con Enrico Bonavera, interprete del batocio, li ha iniziati ai segreti del teatro di Goldoni e Strehler. Ne nasce uno spettacolo antico e insieme senza tempo, dove – tra gioco e rito, memoria e futuro – si racconta una storia eterna di innamorati, di genitori e figli, di padroni e servi, di amore e morte, tra duelli, scambi di persona, risate e la struggente consapevolezza della vita che scorre. All’Arlecchino di Bonavera si affianca il Brighella di Andrea Coppone: in alcune recite, i due zanni si scambiano i ruoli, evento inedito nei 78 anni di vita di uno spettacolo antico e senza tempo, che, tra gioco e rito, memoria e futuro, riserva sempre nuove sorprese.
Arlecchino è uno spettacolo che si conferma anche ideale passaggio del testimone tra generazioni di artisti – la compagnia che lo porta in scena è composta da attrici e attori nati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila – e sottolinea il ruolo della Scuola di Teatro del Piccolo nella didattica teatrale e nella trasmissione di un bagaglio di conoscenza teorica e di segreti del palcoscenico.
Le recite del 25 e 26 ottobre, 1 e 2 novembre sono sovratitolate in inglese e italiano facilitato
Le repliche del 25 e 26 ottobre sono parte del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
La replica di domenica 26 ottobre è arricchita da un touch tour guidato dalle nostre operatrici e dai nostri operatori, dedicato al pubblico cieco e ipovedente, alla scoperta dei costumi e degli elementi scenografici, seguito dall’audiodescrizione dello spettacolo trasmessa in cuffia.
Per info e prenotazioni: accessibilita@piccoloteatromilano.it
Durata: 3 ore e 15 minuti inclusi due intervalli
Maschere, candele, broccati e il fascino del Settecento: l’Arlecchino di Giorgio Strehler, con le scene di Ezio Frigerio e i costumi del Premio Oscar Franca Squarciapino, torna, come a ogni stagione, nella sua casa di via Rovello. A interpretare lo spettacolo italiano più visto al mondo è una compagnia di giovani attrici e attori formatisi alla Scuola del Piccolo: li guida il regista Stefano de Luca, che, con Enrico Bonavera, interprete del batocio, li ha iniziati ai segreti del teatro di Goldoni e Strehler. Ne nasce uno spettacolo antico e insieme senza tempo, dove – tra gioco e rito, memoria e futuro – si racconta una storia eterna di innamorati, di genitori e figli, di padroni e servi, di amore e morte, tra duelli, scambi di persona, risate e la struggente consapevolezza della vita che scorre. All’Arlecchino di Bonavera si affianca il Brighella di Andrea Coppone: in alcune recite, i due zanni si scambiano i ruoli, evento inedito nei 78 anni di vita di uno spettacolo antico e senza tempo, che, tra gioco e rito, memoria e futuro, riserva sempre nuove sorprese.
Arlecchino è uno spettacolo che si conferma anche ideale passaggio del testimone tra generazioni di artisti – la compagnia che lo porta in scena è composta da attrici e attori nati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila – e sottolinea il ruolo della Scuola di Teatro del Piccolo nella didattica teatrale e nella trasmissione di un bagaglio di conoscenza teorica e di segreti del palcoscenico.
Le recite del 25 e 26 ottobre, 1 e 2 novembre sono sovratitolate in inglese e italiano facilitato
Le repliche del 25 e 26 ottobre sono parte del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
La replica di domenica 26 ottobre è arricchita da un touch tour guidato dalle nostre operatrici e dai nostri operatori, dedicato al pubblico cieco e ipovedente, alla scoperta dei costumi e degli elementi scenografici, seguito dall’audiodescrizione dello spettacolo trasmessa in cuffia.
Per info e prenotazioni: accessibilita@piccoloteatromilano.it
Durata: 3 ore e 15 minuti inclusi due intervalli
La Locandina
Arlecchino servitore di due padroni
di Carlo Goldoni
regia Giorgio Strehler
ripresa da Stefano de Luca
scene Ezio Frigerio
costumi Franca Squarciapino
musiche Fiorenzo Carpi
luci Claudio De Pace
movimenti mimici Marise Flach
assistente alla regia Andrea Coppone
con Enrico Bonavera
e con Andrea Coppone
e con Andrea Bezziccheri, Agnese Sofia Bonato, Bianca Castanini, Simone Pietro Causa, Miruna Cuc, Silvia Di Cesare, Marco Divsic, Pasquale Montemurro, Sofia Amber Redway, Edoardo Sabato, Simone Severini, Lorenzo Vio
musicisti Francesco Mazzoleni, Alessio Dal Piva, Lorenzo Bassani, Matteo Polce, Alessia Scilipoti
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Le recite del 25 e 26 ottobre, 1 e 2 novembre sono sovratitolate in inglese e italiano facilitato
Le repliche del 25 e 26 ottobre sono parte del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72333216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it