Un fiume di parole, gesti e ricordi, salite e discese, momenti di esaltazione, difficoltà e incidenti: tra autobiografia e racconto, in una rilettura ironica e originale della più celebre gara della medaglia d’oro olimpica Stefania Belmondo, Marco D’Agostin rende omaggio al suo “primo amore”, lo sci di fondo.
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Teatro Studio Melato
First Love è un risarcimento chiuso in una metaforica busta e indirizzato al primo amore. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo – e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.
Quel ragazzo ora cresciuto, non più sciatore ma danzatore, non più sulla neve ma in scena, non più agonista ma ancora agonista, per via di un’attitudine competitiva alla coreografia che non si scolla mai, nostalgica e ricorsiva, ha incontrato il suo mito di bambino, la campionessa olimpica Stefania Belmondo, ed è tornato sui passi della montagna. È giunto il tempo di gridare al mondo che quel primo amore aveva ragione d’esistere, che strappava il petto come e più di qualsiasi altro.
In una rilettura della più celebre gara della campionessa piemontese, la 15km a tecnica libera delle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, First Love si fa grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.
Nei giorni in cui Milano incarna lo spirito olimpico, First Love restituisce, nello spettacolo di danza “più parlato” di sempre, tutta la passione, l’adrenalina e l’energia di una manifestazione che unisce i popoli della Terra e che, come il teatro, chiede di essere guardata.
Spettacolo sovratitolato in inglese e in italiano facilitato nell’ambito del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
La replica di sabato 7 febbraio è accessibile a un pubblico neurodivergente. Per info e prenotazioni: accessibilita@piccoloteatromilano.it
La replica di domenica 15 febbraio è accompagnata da traduzione in LIS (Lingua dei Segni italiana)
Nell’ambito di
Durata: 45 minuti senza intervallo
First Love è un risarcimento chiuso in una metaforica busta e indirizzato al primo amore. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo – e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.
Quel ragazzo ora cresciuto, non più sciatore ma danzatore, non più sulla neve ma in scena, non più agonista ma ancora agonista, per via di un’attitudine competitiva alla coreografia che non si scolla mai, nostalgica e ricorsiva, ha incontrato il suo mito di bambino, la campionessa olimpica Stefania Belmondo, ed è tornato sui passi della montagna. È giunto il tempo di gridare al mondo che quel primo amore aveva ragione d’esistere, che strappava il petto come e più di qualsiasi altro.
In una rilettura della più celebre gara della campionessa piemontese, la 15km a tecnica libera delle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, First Love si fa grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.
Nei giorni in cui Milano incarna lo spirito olimpico, First Love restituisce, nello spettacolo di danza “più parlato” di sempre, tutta la passione, l’adrenalina e l’energia di una manifestazione che unisce i popoli della Terra e che, come il teatro, chiede di essere guardata.
Spettacolo sovratitolato in inglese e in italiano facilitato nell’ambito del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
La replica di sabato 7 febbraio è accessibile a un pubblico neurodivergente. Per info e prenotazioni: accessibilita@piccoloteatromilano.it
La replica di domenica 15 febbraio è accompagnata da traduzione in LIS (Lingua dei Segni italiana)
Nell’ambito di
Durata: 45 minuti senza intervallo
La Locandina
First Love
un progetto di e con Marco D’Agostin
suono LSKA
consulenza scientifica Stefania Belmondo, Tommaso Custodero
consulenza drammaturgica Chiara Bersani
luci Alessio Guerra
produzione VAN
coproduzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Torinodanza Festival, Espace Malraux – Scène nationale de Chambéry et de la Savoie
nell’ambito del progetto Corpo Links Cluster, sostenuto dal Programma di Cooperazione PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020)
in collaborazione con Centro Olimpico del Fondo di Pragelato
con il sostegno di Lavanderia a Vapore - Centro Regionale per la Danza, Inteatro, Teatro Akropolis, ResiDance XL
Spettacolo sovratitolato in inglese e in italiano facilitato nell’ambito del progetto Piccolo Aperto realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano
La replica di sabato 7 febbraio è accessibile a un pubblico neurodivergente
La replica di domenica 15 febbraio è accompagnata da traduzione in LIS (Lingua dei Segni italiana)
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72333216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it