Il Piccolo per la sostenibilità

Il Piccolo per la sostenibilità
Mai come in questo momento il tema della sostenibilità si lega in maniera indissolubile alle politiche culturali: è con questa consapevolezza che, dopo essere stato il primo teatro in Europa ad aver aderito a New European Bauhaus – la rete culturale e interdisciplinare promossa dall’Unione Europea per favorire la diffusione di un nuovo Green Deal europeo – rafforziamo l’impegno nel fare delle nostre sale un centro propulsivo di una cultura della sostenibilità.
Sostenibilità intesa nella sua accezione più ampia, nel suo essere in relazione “tra ambiente, economia e società” e, quindi, ugualmente votata all’accessibilità e all’inclusione.
Diverse e articolate le iniziative che portiamo avanti in questo senso: a livello strutturale, attraverso un progressivo adeguamento dei nostri spazi (grazie al PNRR e a partenariati pubblico-privato) e delle nostre attrezzature (con un progetto di “light relamping”, finanziato da Regione Lombardia, finalizzato a favorire l’uso di tecnologia LED per i proiettori di sala), ma anche impegnandoci al riuso dei materiali dentro e fuori la scena; a livello produttivo, con gli spettacoli nati nell’ambito dei progetti europei STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift e UNLOCK THE CITY!, che contribuiscono a diffondere una cultura della sostenibilità (Benvenuti al Piccolo! Green tour dell’isola degli alberi di Michele Dell’Utri; Semidei di Pier Lorenzo Pisano), dell’inclusione e del dialogo con il territorio (Dance Me to the End of the World di Sotterraneo).
E ancora, attraverso una serie di importanti collaborazioni e alleanze: la sinergia con Politecnico di Milano nelle progettualità internazionali (e non solo); l’adesione al Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; il rapporto con gli istituti scolastici e le biblioteche di Milano e della Lombardia, in cui si rinnova il nostro impegno – già espresso nella scorsa stagione anche attraverso l’adesione al progetto Affido Culturale, a cura di Associazione Mitades e Fondazione KPMG – nel contrastare la povertà educativa; la stretta collaborazione con Al. Di. Qua. Artists – prima associazione di e per le persone con disabilità nello spettacolo – e con Associazione Culturale Fedora che si sviluppa su più fronti: dalla formazione dello staff, ai progetti di audiodescrizione, dalla realizzazione di materiali e kit dedicati a persone con esigenze specifiche (come con Jérôme Bel di Marco D’Agostin, nella stagione 2023/24 e Semidei di Pier Lorenzo Pisano nella stagione 2024/25), alla traduzione in LIS (Lingua dei Segni italiana) di diversi appuntamenti.
Per facilitare la fruizione della nostra programmazione a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, con la stagione 2024/25 abbiamo lanciato il progetto Piccolo Aperto, un percorso strutturato che vuole favorire un cambiamento profondo e duraturo. Audiodescrizioni, touch tour, sovratitoli, traduzioni in LIS (Lingua dei Segni italiana), materiali semplificati e un sito web accessibile sono solo alcune delle tappe di un itinerario in continua evoluzione, per consolidare il nostro teatro come modello inclusivo.
Un percorso in divenire, e in crescita, che conferma come “sostenibilità” non sia solo una parola, ma un dialogo costante tra ambiti, bisogni e ascolto.