La mappa rappresenta una planimetria del Teatro Strehler, in particolare dell’ingresso, del foyer, della Scatola Magica e degli ambienti circostanti, situati al piano terra dell’edificio.
Segni convenzionali
- Le linee continue sono i muri;
- le linee ondulate sono tende;
- la superficie a quadratini rappresenta le sedute;
- le freccette multiple in linea sottile sono scale e rampe;
- i quadratini in linea sottile con la croce in mezzo sono vani ascensore;
- le sagome vuote in linea continua sono ingombri di elementi d’arredo;
- il pallino pieno è un busto scultoreo che raffigura Giorgio Strehler;
- il rettangolo tratteggiato indica l’area performativa della Scatola Magica;
- la freccia a puntini indica l’ingresso;
- le aree piene a rilievo sono zone interdette al pubblico o ingombri di elementi strutturali;
- le aree a puntini sono i bagni;
- le lettere in nero e in braille indicano alcuni spazi (biglietteria, Corner, Scatola Magica);
- la croce indica la posizione di questo pannello.
Esplorazione
Nell’angolo superiore sinistro della mappa troviamo la scritta “T. Strehler: ingresso e foyer” in nero e in braille, mentre nell’angolo superiore destro è presente il riquadro con il QR Code che linka a questa guida.
Portate ora entrambe le mani sul margine inferiore della mappa e individuate, verso il centro del pannello, alcuni quadrati pieni raggruppati due a due: sono le colonne del portico d’ingresso.
Andiamo alla terza coppia di pilastri da destra, quasi al centro del pannello. Portiamo le dita verso l’alto e troveremo una linea a puntini: seguiamola e scopriremo che è una freccia di accesso, che ci porta all’ingresso del Teatro Strehler.
Appena sopra la punta della freccia, cinta da una linea sottile, troviamo una “B” in nero e in braille a indicarci la biglietteria. Se invece proseguiamo verso sinistra, nella direzione indicata dalla freccia, troveremo nell’ordine: un varco tra due muri; uno “spigolo” sporgente oltre il perimetro inferiore dell’edificio, con al suo interno l’ingombro della libreria; infine, una coppia di freccette multiple, sempre rivolte verso sinistra, a rappresentare le scale che portano al primo piano (quelle inferiori) e all’interrato (quelle superiori).
Appena in alto a destra rispetto a queste scale troviamo un pallino pieno a rappresentare un busto scultoreo che raffigura Giorgio Strehler, posto su un piedistallo proprio di fronte all’ingresso. Se da qui ci muoviamo ancora di poco in alto a destra troveremo una croce. Questa indica la posizione del pannello, ed è qui che ci troviamo.
Subito sopra la croce, oltre ad un muro, troviamo una “C” in nero e braille. Questo è il “Corner”, uno spazio espositivo ricavato appunto da un angolo del foyer e dedicato a mostre temporanee. Se dalla croce invece ci muoviamo verso destra, imboccheremo un corridoio stretto tra la biglietteria in basso e un’area a rilievo in alto.
Senza soffermarci troppo sulle sue tortuosità delineate dalle pareti, incontreremo dopo poco un ascensore (rappresentato da un quadratino con una croce in mezzo) e, alla sua destra, dei bagni (un rettangolo a puntini). Nell’angolo superiore destro di questi bagni troviamo un’uscita di sicurezza, collegata a un corridoio liscio che gira attorno a un poligono a rilievo, interdetto al pubblico, e sfocia all'esterno in basso a destra. Anche direttamente sotto all’ascensore troviamo un varco nel perimetro, che è un’altra uscita di sicurezza.
Torniamo ora al Corner e spostiamo le dita orizzontalmente oltre il suo muro sinistro, attraversando di nuovo il foyer finché, all’altezza della “C”, non troviamo un piccolo varco in un muro diagonale vicino a un piccolo poligono in linea sottile. Quest’ultimo raffigura una panca, mentre l’apertura nel muro è l’accesso alla Scatola Magica.
Superiamo questo varco e, in alto a sinistra, incontreremo molto presto le lettere “S. M.” in nero e braille a indicarci appunto che ci troviamo nello spazio chiamato Scatola Magica, saletta polivalente dedicata a rappresentazioni e installazioni. Sopra alle lettere possiamo individuare il rettangolo in linea tratteggiata che delimita l’area performativa.
In alto a destra rispetto alla “M” in nero troveremo la linea ondulata di una tenda, oltre la quale si trova infatti un altro accesso al foyer. Se da qui ci spostiamo verso l’alto, incuneato in un’ampia area a rilievo troveremo il quadratino con crocetta di un altro ascensore. Verso il basso troviamo invece i due rettangolini vuoti di altrettante panche.
Prestiamo ora più attenzione alla grande area a rilievo poligonale più o meno al centro del pannello, vagamente a forma di “C”, e che si sviluppa in alto e a destra rispetto al Corner. Questo è l’ingombro di una serie di muri e vani tecnici che, qui, cingono la prima fila della balconata: a seguirne il profilo sul lato interno, infatti, troviamo una curva di superficie a quadratini, che sono le sedute.
Dall’estremità superiore della balconata, infilandosi tra due aree a rilievo, troviamo un corridoio liscio che termina, a sinistra, in un altro porticato (riconoscibile dalle coppie di quadrati pieni presenti anche nella parte inferiore del pannello): è un’uscita di sicurezza.
La balconata è aperta ovviamente su platea, palcoscenico e retropalco che, essendo al piano -1, non sono qui rappresentati: lo spazio che occupano è vuoto, ma ne possiamo seguire il profilo, delimitato da uffici e da altre aree di servizio non accessibili al pubblico, nella parte destra del pannello.