
Artisti associati
A partire dalla stagione 2021/22, abbiamo avviato un dialogo con quindici artisti, italiani e internazionali, nella direzione di una nuova idea di teatro: una progettualità condivisa e continuativa che non si esaurisca nella sola produzione di spettacoli, ma favorisca processi di scambio, ideazione, cooperazione.
Una comunità creativa, dinamica e frastagliata che fa del Piccolo una “casa” di artiste e artisti, come nella volontà dei nostri fondatori Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi.
Lungo la stagione 2022/23 ai nostri artisti associati è stato inoltre dedicato il magazine mensile Stormi. Traiettorie sugli Artisti Associati, curato dalla redazione di Stratagemmi – Prospettive Teatrali e realizzato da un gruppo di studentesse e studenti dell’Università degli Studi di Milano per raccontarne percorsi, poetiche e pratiche.
Davide Carnevali
Autore, regista e teorico teatrale, Davide Carnevali – nato a Milano nel 1981 – ha conseguito il dottorato in Teoria del teatro presso l’Universitat Autònoma de Barcelona, con un periodo di studi alla Freie Universität Berlin. Tra i suoi lavori più noti: Variazioni sul modello di Kraepelin (2009) – premiato al Theatertreffen Stückemarkt di Berlino, al Premio Riccione per il Teatro, al Prix des Journées de Lyon des Auteurs de Théâtre –, Sweet Home Europa (2012), Ritratto di donna araba che guarda il mare (Premio Riccione per il Teatro 2013), Actes obscens en espai públic (2017), Menelao (2018). Ha scritto e diretto, tra gli altri, Maleducazione transiberiana (2018), Ein Porträt des Künstlers als Toter (2018), Lorca sogna Shakespeare in una notte di mezza estate (2019). Premio Hystrio alla Drammaturgia nel 2018, nel 2020/21 è stato Maestro dell’École des Maîtres e dal 2021 dirige il workshop “Autori under 40” per la Biennale di Venezia. I suoi testi, tradotti in quindici lingue, sono stati presentati in stagioni e festival internazionali. In Italia è pubblicato da Einaudi, il Saggiatore, Sossella e Fandango Libri; in Francia da Actes Sud e Les Solitaires Intempestifs. Nella stagione 2022/23 ha firmato la produzione Ritratto dell’artista da morto, che ha visto un riallestimento in lingua catalana al Teatre Lliure di Barcellona e uno in lingua francese, attualmente in tournée, coprodotto da Le Quai CDN Angers Pays de la Loire, Comédie de Caen – CDN de Normandie, Comédie – CDN de Reims, Théâtre de Liège. Nella stagione 2023/34, in occasione del Festival Presente Indicativo | Milano Porta Europa, all’interno del progetto europeo UNLOCK THE CITY!, ha creato – nei quartieri di Corvetto e Porto di Mare – lo spettacolo site-specific Limited Edition. Ha inoltre scritto e messo in scena diversi spettacoli per ragazze e ragazzi all’interno del progetto per le scuole Il teatro tiene banco: La favolosa battaglia dei topi e delle rane, Orlando hater e Angelica furiosa e Antigone in cattedra nella stagione 2022/23; La meravigliosa avventura di Ciàula nella caverna, Guida pratica per orientarsi nella selva oscura e Sei personaggi in cerca di followers nella stagione 2023/24; Viaggio fantastico nel sottosuolo, Quel ladro del Lago di Como e Le smanie per la diplomatura nella stagione 2024/25. Nella stagione 2025/26 porta in scena una riscrittura delle sue Variazioni sul modello di Kraepelin.
Marta Cuscunà
Marta Cuscunà è autrice e performer di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia per figure. Nel 2009 vince il Premio Scenario per Ustica con È bello vivere liberi!, primo capitolo di Resistenze femminili, una trilogia di cui fanno parte La semplicità ingannata e Sorry, boys. Ne Il canto della caduta unisce l’immaginario ancestrale del mito di Fanes a principi di animatronica utilizzati per manovrare i pupazzi. Earthbound ovvero le storie delle Camille – ispirato a Staying with the Trouble, saggio di eco-femminismo di Donna Haraway. Nel 2021 partecipa alla trasmissione di Rai 3 La Fabbrica del mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani per la quale scrive e interpreta una mini serie per corvi meccanici dedicata ai temi dell’ecofemminismo. Nel 2023 la serie esce dallo schermo e diventa uno spettacolo co-prodotto dal MUSE - Museo delle Scienze di Trento, dal titolo Corvidae. Sguardi di specie. Nel 2024 realizza Bucolica. Paesaggio con fischiatori, pecore e umani, performance site-specific prodotta dal Piccolo in collaborazione con il Politecnico di Milano per il progetto europeo UNLOCK THE CITY!. Nel 2025 pubblica il suo ultimo libro Sguardi di specie. Una trilogia ecofemminista. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies. Per la stagione Complemento di relazione è in scena con Sorry, boys.
Marco D’Agostin
Classe 1987, Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance. Nato in Veneto, da vent’anni vive e lavora a Bologna. Ha vinto due Premi Ubu: come Miglior performer under 35 (2018) e per il Migliore spettacolo di danza (Gli anni) nel 2023, presentato anche al Piccolo, nel maggio 2024, nell’ambito del Festival Presente Indicativo | Milano Porta Europa e ripreso nella stagione 2024/25. Nel 2023 gli è stato inoltre conferito il Premio Speciale Riccione per l’Innovazione Drammaturgica. Ha lavorato, tra gli altri, per Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Boris Charmatz. Dal 2010 ha presentato i suoi lavori nei principali festival e teatri europei (tra gli altri, Théâtre de la Ville, Parigi; The Place Theatre, Londra; Kampnagel, Amburgo; Santarcangelo; Romaeuropa; VIE; Torinodanza) e mondiali (tra gli altri, SESC Pompeia, San Paolo; Festival de Danza Contemporanea, Buenos Aires; GAM, Santiago del Cile). Fra i titoli più noti, Everything is OK (2015, vincitore del secondo premio al concorso coreografico francese (Re)connaissance), First Love, Avalanche (entrambi del 2018), Best Regards (2021, visto al Piccolom, al Festival Presente Indicativo: per Giorgio Strehler), SAGA (realizzato con il supporto della Fondazione Hermès), Gli anni (2022, con Marta Ciappina). Oltre ai titoli già citati, nella stagione 2023/24, con la complicità di Chiara Bersani, ha realizzato Jérôme Bel, rivisitazione dello spettacolo “danzabiografico” dell’omonimo artista francese e, di nuovo con Chiara Bersani, Hanging Rock, all’interno di Paesaggi condivisi, itinerario di sette microdrammaturgie, nell’ambito del progetto europeo Performing Landscapes. Inoltre, nel 2020 è stato invitato da Marie Chouinard, direttrice della Biennale Danza, a realizzare una nuova creazione per Biennale College, mentre, nel 2023, ha creato OKOKOK, commissionato da Paolo Mangiola per la compagnia nazionale maltese ZfinMalta. Ha co-curato le rassegne Thank you for coming di Centrale Fies e Ogni volta unica la fine del mondo, per la nostra stagione estiva del 2021. Nel 2024, nell’ambito della collana coedita dal Piccolo con Il Saggiatore, è stato pubblicato Anni, lettere e valanghe, un volume sulle drammaturgie da lui realizzate per la danza, scritto con Alessandro Iachino. Marco D’Agostin è fra i protagonisti della stagione I fili dell’orizzonte con Gli anni e con la nuova coproduzione Asteroide. Nella stagione 2025/26 torna al Teatro Studio Melato con First Love.
Daria Deflorian
Daria Deflorian è attrice, autrice e regista di spettacoli teatrali. Come attrice ha lavorato tra gli altri con Nanni Moretti, Stephane Braunschweig, Massimiliano Civica, Lotte Van Den Berg, Lucia Calamaro, Fabrizio Arcuri, Mario Martone, Martha Clarke, Remondi e Caporossi, Fabrizio Crisafulli, Marcello Sambati. Ha vinto il Premio Ubu 2012 come Migliore attrice e nel 2013 le è stato assegnato il Premio Hystrio. Dal 2008 al 2021 ha condiviso i progetti con Antonio Tagliarini. Con i loro spettacoli, che hanno girato in Italia e in Europa, hanno vinto molti premi: Premio Ubu come Migliore testo nel 2014, Migliore spettacolo straniero in Canada nel 2015, Premio Riccione per la drammaturgia nel 2019 e Premio Hystrio per la drammaturgia nel 2021. Nel 2020 Deflorian e Tagliarini mettono in scena il testo di Édouard Louis, Chi ha ucciso mio padre (Bompiani, 2019) che nel 2021 vince il Premio Ubu al Migliore attore under 35 al protagonista, Francesco Alberici. I loro testi sono pubblicati da Titivillus, Cue Press e Sossella editore. Nel 2020 ha collaborato con l’artista visivo Adrian Paci, per il testo per l’opera video Vedo rosso. Con il gruppo di Oceano Indiano Teatro di Roma ha dato vita durante la pandemia a Radio India, che vince il Premio Ubu 2021 come progetto speciale. Nel 2022 firma la drammaturgia e la regia per lo spettacolo finale dell’ultimo anno degli allievi della scuola internazionale di teatro La Manufacture con En finir, da “Changer Method” di Edouard Louis e nel 2023 quella di Elogio della vita a rovescio, prima tappa di un progetto biennale che ha portato, nel 2024, al debutto di La vegetariana, scene dal romanzo di Han Kang, Premio Nobel per la Letteratura 2024. Dal 2021 cura la direzione artistica di INDEX insieme alla compagnia Muta Imago. Nella nostra stagione 2025/26 è protagonista di una personale composta dagli spettacoli Memoria di ragazza, La vegetariana, Chi ha ucciso mio padre e Elogio della vita a rovescio.
Anne Teresa De Keersmaeker
Dopo aver studiato danza alla Mudra School di Bruxelles e alla Tisch School of the Arts di New York, nel 1980 Anne Teresa De Keersmaeker (classe 1960) crea Asch, la sua prima opera coreografica. Due anni dopo debutta Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich. Nel 1983, De Keersmaeker fonda a Bruxelles la compagnia di danza Rosas, mentre realizza l’opera Rosas danst Rosas. A partire da questi lavori rivoluzionari, la sua coreografia si fonda su un’esplorazione rigorosa e prolifica della relazione tra danza e musica. Con Rosas ha creato un vasto repertorio che dialoga con strutture musicali e partiture di epoche diverse, dalla musica antica a quella contemporanea e popolare. La sua pratica coreografica attinge inoltre a principi formali derivati dalla geometria, da schemi numerici, dal mondo naturale e da strutture sociali, offrendo una prospettiva unica sull’articolazione del corpo nello spazio e nel tempo. Nel 1995 De Keersmaeker fonda a Bruxelles la scuola P.A.R.T.S. (Performing Arts Research and Training Studios). Negli ultimi dieci anni il suo lavoro ha dialogato anche con le arti visive, in contesti museali come il Louvre, la Tate Modern e il MoMA. Nel 2023 ha creato EXIT ABOVE con un cast di 13 danzatori e nel 2024 IL CIMENTO, un’esplorazione de Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi. La sua ultima creazione, BREL (2025), è una collaborazione con il danzatore e coreografo Solal Mariotte.
Davide Enia
Drammaturgo, attore, regista e romanziere, Davide Enia è nato a Palermo nel 1974. Nel 2002 scrive, dirige e interpreta Italia-Brasile 3 a 2, che si aggiudica il Premio Ubu speciale 2003, seguito da Scanna, che vince il Premio Riccione/Tondelli 2003. Nel 2004 realizza maggio ’43, di cui è sempre anche interprete, vincendo i premi Hystrio 2005 ed E.T.I. 2005 – come Migliore autore di novità drammaturgica per il complesso della sua opera – e nel 2019 il Premio Le Maschere del Teatro Italiano come miglior interprete di monologo. Nel 2006 vince i premi Vittorio Mezzogiorno e Gassmann come Migliore talento emergente. Nel 2012 pubblica il primo romanzo, Così in terra (Baldini & Castoldi Dalai), tradotto e pubblicato in tutto il mondo, la cui edizione francese, Sur cette terre comme au ciel (Albin Michel) vince, nel 2016, il Prix du premier roman étranger e il Prix Brignoles quale Migliore romanzo straniero dell’anno. Così in terra è ripubblicato nel 2023 da Sellerio. Nel 2017 dirige al Teatro Massimo di Palermo L’oca del Cairo, opera incompiuta di Mozart. Nello stesso anno pubblica il secondo romanzo, Appunti per un naufragio (Sellerio, 2017), edito anche in Francia, USA, Germania, Spagna, Grecia, Portogallo, che si aggiudica il Premio Letterario Internazionale Mondello, il Super Mondello e il Mondello Giovani (2018). Dal romanzo è tratto lo spettacolo L’abisso (2018), che ottiene il Premio Hystrio Twister come Migliore spettacolo dell’anno, il Premio Le Maschere del Teatro come Migliore interprete di monologo, il Premio Ubu per il Nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica. È presente nella nostra stagione 2022/23 con la produzione Eleusi, rito teatrale collettivo di 24 ore ininterrotte, che ha visto la partecipazione di oltre 30 cori e 21 performer, e con Italia Brasile 3 a 2. Il ritorno, riedizione dello spettacolo creata per il quarantesimo anniversario della storica partita di calcio. Nella stagione 2024/25 va in scena con la coproduzione Autoritratto, che aveva debuttato al Festival Internazionale dei Due Mondi di Spoleto nel giugno 2024. Il testo è pubblicato da Sellerio (Palermo, 2025).
FC Bergman
Il collettivo teatrale FC Bergman è composto da quattro artisti: Stef Aerts, Joé Agemans, Thomas Verstraeten e Marie Vinck. Fin dalla fondazione della compagnia (2008), hanno attirato l’attenzione del pubblico e della critica per l’originalità delle loro produzioni site-specific. Nel 2013, FC Bergman è entrato a far parte di Toneelhuis, uno dei tre maggiori teatri pubblici delle Fiandre, di cui, nel maggio 2022, il collettivo ha assunto la direzione artistica, condivisa con Olympique Dramatique, Lisaboa Houbrechts, Gorges Ocloo e Benjamin Abel Meirhaeghe. Il filo conduttore del lavoro di FC Bergman è la tragedia dell’uomo comune, in lotta per espandere i propri orizzonti. Questo tema si riflette spesso nelle imponenti scenografie e installazioni all’interno delle quali gli attori si muovono e con cui si confrontano. La scenografia è la “bestia da domare”, lo spettacolo una composizione di immagini. Negli ultimi 17 anni, FC Bergman ha portato i propri spettacoli in tour in Belgio, Paesi Bassi, Francia, Austria, Svizzera, Grecia, Spagna, Italia, Inghilterra, Polonia, Stati Uniti, Lussemburgo, Norvegia, Scozia, Russia, Taiwan e Australia. La compagnia è stata ospite del Festival di Avignone nel 2016 con The Land of Nod. Nel 2021, FC Bergman ha nuovamente partecipato al festival presentando The Sheep Song, proposto anche al Teatro Strehler nel maggio 2022, nel corso della prima edizione del Festival Presente Indicativo. Nel 2022, la compagnia è stata inclusa nella prestigiosa lista “Best Of” del New York Times per la produzione 300 el x 50 el x 30 el. Nel 2023, FC Bergman è stata ospite della Biennale di Venezia con The Land of Nod, vincendo il Leone d’Argento per il Teatro, riconoscimento che giunge a coronamento dell’intera opera della compagnia. FC Bergman è stato ospite durante la stagione I fili dell’orizzonte con la coproduzione Works and Days.
Niccolò Fettarappa
Niccolò Fettarappa (Roma, 1996) è autore, attore e regista. Si laurea in Filosofia a Bologna. Esordisce a teatro con Apocalisse Tascabile, di cui è autore, regista e interprete. Lo spettacolo vince prestigiosi premi, tra cui In-box 2021, il Premio della critica al Nolo Fringe Festival, il Premio delle giurie riunite a Direction Under 30, il Premio Italia dei Visionari e gli vale la candidatura al Premio Rete Critica 2022. Con Apocalisse Tascabile inizia una tournée che lo porta in tutta Italia, raccogliendo entusiasti consensi di pubblico e critica. Dal 2021 tiene laboratori annuali di drammaturgia e messa in scena presso Carrozzerie N.o.t. Nel 2025 conduce il laboratorio “Caro Nemico, ti scrivo” per il corso di perfezionamento del Teatro di Roma. Nel 2022 è inserito nella rassegna FUTUROpresente di Radio 3, a cura di Antonio Audino e Laura Palmieri, con il suo testo Nel mio bagno di sangue. La Sparanoia. Atto unico senza feriti gravi purtroppo è il suo secondo lavoro teatrale, di cui è autore e interprete, prodotto da Agidi e Sardegna Teatro. Con Lorenzo Maragoni, scrive e interpreta Solo Quando Lavoro Sono Felice, prodotto dalla Corte Ospitale, con cui vince la Menzione Speciale al Premio Forever Young 2022. Nel 2023 è finalista al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con Orgasmo. Prosa dispiaciuta sulla fine del sesso, presentato all’interno di REF-Situazione Drammatica 2024. I suoi testi teatrali sono stati pubblicati da Ronzani Editore. Nel 2024 scrive e dirige con Nicola Borghesi Uno Spettacolo Italiano, prodotto da ERT, Agidi e Sardegna Teatro. Nel 2025, nella rassegna Wordbox del Teatro Stabile di Bolzano, presenta Il Perdente. Commedia con disprezzo e con Lorenzo Maragoni scrive Showpero. Manifesto Selvaggio Contro Il Talento, presentato al Salone del Libro di Torino 2025, pubblicato con TLON. Per la stagione Complemento di relazione è in scena con Orgasmo. Prosa dispiaciuta sulla fine del sesso.
Lino Guanciale
Nato nel 1979 ad Avezzano, Lino Guanciale viene selezionato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, dove si diploma nel 2003 ottenendo inoltre il Premio Gassman come Migliore allievo degli ultimi dieci anni. Subito dopo, in teatro, inizia a lavorare con registi quali Gigi Proietti (Romeo e Giulietta, spettacolo inaugurale del Globe Theatre di Roma), Franco Branciaroli (tra gli altri spettacoli La peste, Cos’è l’amore, Lo zio – Der Onkel), Luca Ronconi (Atti di guerra), Walter Le Moli (Gli incostanti, Antigone), Massimo Popolizio (Ploutos o della ricchezza, Ragazzi di vita), Giampiero Solari (After Miss Julie), Michele Placido, che dopo averlo diretto a teatro in Fontamara lo dirige anche nel film Vallanzasca – Gli angeli del male. Particolarmente importante il sodalizio con Claudio Longhi (La folle giornata o Il matrimonio di Figaro, Nella solitudine dei campi di cotone, Sallinger, Prendi un piccolo fatto vero, La resistibile ascesa di Arturo Ui, Premio ANCT come spettacolo dell’anno, Il ratto d’Europa, Premio speciale Ubu, Istruzioni per non morire in pace, La classe operaia va in paradiso, per cui vince il Premio Ubu e Premio ANCT come Migliore attore, Ho paura torero, prima regia di Longhi al Piccolo dopo averne assunto la direzione). Nelle ultime stagioni ha portato in scena Non svegliate lo spettatore, omaggio alla vita e alle opere di Ennio Flaiano, Dialoghi di profughi di Bertolt Brecht, Zoo di Sergio Blanco, L’uomo più crudele del mondo di Davide Sacco, e ha esordito nella regia teatrale con Nozze di Elias Canetti, seguito da Europeana di Patrik Ourednik. Al lavoro in teatro affianca, dal 2005, l’attività di insegnamento e divulgazione scientifico-teatrale nelle scuole superiori e nelle università (è nel corpo docenti dello IUAV di Venezia). Al cinema esordisce nel 2008, interpretando Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos Saura, cui segue La prima linea di Renato De Maria, oltre al citato Vallanzasca, Il gioiellino di Andrea Molaioli, Il mio domani di Marina Spada, To Rome with Love di Woody Allen, La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli, Happy Days Motel di Francesca Staasch, Il volto di un’altra di Pappi Corsicato, L’estate sta finendo di Stefano Tummolini, Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani, I peggiori di Vincenzo Alfieri, La casa di famiglia di Augusto Fornari, Arrivano i prof di Ivan Silvestrini. In tv ha interpretato le fiction Il segreto dell’acqua e Una grande famiglia ed è stato protagonista di alcune serie di grande successo sulle reti Rai: Che Dio ci aiuti 2 e 3, La dama velata, Non dirlo al mio capo, La porta rossa, L’allieva, Il commissario Ricciardi, Noi, Il conte di Montecristo e la serie Sky Un’estate fa. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come personaggio rivelazione dello spettacolo italiano. Nel 2024 è stato candidato al Premio Ubu come Migliore attore protagonista per Ho paura torero, tutto esaurito al Teatro Grassi nelle stagioni 2023/24 e 2024/25. Per Complemento di relazione lo ritroviamo nella nostra nuova produzione Miracolo a Milano.
Caroline Guiela Nguyen
Caroline Guiela Nguyen è autrice e regista teatrale e cinematografica. Progetto dopo progetto, insieme a Les Hommes Approximatifs – suoi collaboratori di lunga data – ha costruito un’estetica e una ricerca di forme nuove che lasciano un’impronta indelebile. Dal 2013, i suoi spettacoli sono stati in tournée in tutta la Francia e a livello internazionale. A partire da settembre 2023 dirige il Teatro nazionale di Strasburgo (TnS) e la sua scuola dei mestieri dello spettacolo. Il progetto artistico e pedagogico da lei ideato ritiene che lo spazio debba coniugare la quotidianità e l’ospitalità, impegnandosi in una costante riflessione sul rapporto tra la popolazione locale e le opere presentate. Nel gennaio 2023, ha presentato FRATERNITÉ, conte fantastique al Teatro Strehler. Durante la stagione 2024/25 I fili dell’orizzonte abbiamo ospitato il suo recente spettacolo LACRIMA.
lacasadargilla
lacasadargilla è un ensemble. Composta da Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alessandro Ferroni – regista e disegnatore del suono –, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice dei progetti – Maddalena Parise – ricercatrice e artista visiva –, lavora su spettacoli teatrali, installazioni, progetti radiofonici, dispositivi speciali e curatele. E riunisce intorno a sé un gruppo mobile di attori, musicisti, drammaturghi, artisti visivi. lacasadargilla innesta i propri lavori su scritture originali, riscritture letterarie e testi di drammaturgia contemporanea. Fra le produzioni teatrali: La casa d’argilla, Il libro delle domande, Foto di gruppo in un interno, Jakob von Gunten da Robert Walser, Lear di Edward Bond. Fra i progetti speciali IF/Invasioni (dal) Futuro, Art You Lost? 1000 persone per un’opera d’arte. Fra i melologhi per parole, musiche e immagini Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme e Storia della tua vita. Arrival da Ted Chiang. Nel 2019 lo spettacolo When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell vince tre Premi Ubu. Nel 2021 realizza L’amore del cuore di Caryl Churchill. Nel 2022 debutta a VIE Festival Il Ministero della Solitudine, vincitore del Premio Ubu alla Migliore regia. Nel febbraio 2023 lacasadargilla ha debuttato per il Piccolo con la creazione, inedita in Italia, Anatomia di un suicidio di Alice Birch, vincitore di cinque Premi Ubu, in stagione anche nel 2024/25. Del 2023 anche il progetto modulare Città sola di Olivia Laing. Del 2024 sono la nuova creazione Uccellini di Rosalinda Conti e il progetto teatrale/multimediale site-specific Beautiful Creatures. Storie di lupi, di lantanidi e ginestre. Dal 2021 lacasadargilla è partner dei progetti europei STAGES (Sustainable Theatre Alliance for a Green Environomental Shift) e PLAYGROUND / Europa Creativa (2024-2026). Per il nostro teatro, nel marzo 2022, ha inoltre allestito Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, di Miranda Rose Hall. lacasadargilla è protagonista di Complemento di relazione con la nuova coproduzione Escaped Alone.
Parini Secondo
Parini Secondo è una compagnia fondata nel 2017 dalle danzatrici Sissj Bassani, Martina Piazzi, Camilla Neri e Francesca Pizzagalli. Mettendo in crisi il rapporto tra arte e originalità, il gruppo utilizza la coreografia per sublimare tendenze pop, abbracciando un forte rigore formale. La consolidata collaborazione con il musicista, produttore e insegnante Alberto Ricca/Bienoise denota l’approccio trasversale alla danza, intesa come movimento ritmico in strettissimo rapporto con la musica. Dopo formazioni individuali in accademie e compagnie tra Italia, Portogallo e Danimarca, Parini Secondo si stabilizza in Emilia-Romagna, tra Bologna e Cesena. Il debutto nell’ambiente performativo italiano avviene nel 2022 con l’iconico SPEEED (2020), selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore. La scena internazionale viene raggiunta con HIT/HIT OUT (2024), co-produzione BolzanoDanza/TanzBozen e Santarcangelo Festival, selezionata per la piattaforma CINARS 2024 (Montreal) e in tour tra Giappone, America, Taiwan ed Europa. Nel 2025 Parini Secondo entra a far parte di Associazione Culturale VAN. Nel 2026 è previsto il debutto di due progetti: INCANTO (titolo provvisorio), nuova produzione ispirata alla musica trance, selezionata per la NID Platform 2025, e SLOOOOOOW, rivisitazione estesa di SPEEED, selezionato per il programma di residenza DanceBase/Y okohama, in collaborazione con Rino Daidoji. Nel 2024 Parini crea e cura la rassegna Tra questa gente esiste un sentimento all’interno della stagione del Teatro Petrella di Longiano; nel 2025 viene loro affidata parte della programmazione dell’IMBOSCO all’interno della 54^ edizione di Santarcangelo Festival.
Tiago Rodrigues
Direttore del Festival d’Avignon da settembre 2022, Tiago Rodrigues è attore, regista, autore, produttore, nonché fondatore, con Magda Bizarro, della compagnia Mundo Perfeito (2003). Tra i suoi lavori più importanti, premiati con numerosi riconoscimenti in Portogallo – dove è stato direttore artistico del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona dal 2015 al 2021 – e all’estero: By Heart (2013), António e Cléopatra (2014), Bovary (2014) e Sopro (2017). Le sue opere più recenti sono Catarina e a beleza de matar fascistas (2020), La Cerisaie (Festival d’Avignon, 2021), Chœur des Amants (2021) e Dans la mesure de l’impossible (2022), realizzato per la Comédie de Genève in coproduzione con il Piccolo e qui presentato in occasione della prima edizione del Festival Presente indicativo. Il volume Teatro, pubblicato in collaborazione con il Saggiatore, raccoglie le versioni italiane di Catarina e a beleza de matar fascistas, Chœur des Amants e Dans la mesure de l’impossible. Nel maggio 2024 stato fra i protagonisti del Festival Presente indicativo | Milano Porta Europa con Entrelinhas.
Sotterraneo
Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale che nasce a Firenze nel 2005. Le produzioni del gruppo sono caratterizzate da un approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero filosofico. I loro progetti replicano in diversi dei più importanti festival e teatri nazionali e approdano in Spagna, Germania, Francia, Belgio, Inghilterra, Portogallo, Grecia, Olanda, Svizzera, Russia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Croazia, Cile, Cina, Corea del Sud. Sotterraneo riceve negli anni numerosi riconoscimenti tra cui Premio Lo Straniero, Premio Hystrio, Be Festival First Prize (Birmingham UK), Silver Laurel Wreath Award (Sarajevo MESS Festival) e tre Premi Ubu di cui due per “spettacolo dell’anno” per Overload e L’Angelo della Storia. Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies ed è residente presso Teatri di Pistoia. Dopo avere attraversato due stagioni estive del Piccolo con i suoi Talk Show, nell’ottobre 2022 il collettivo ha presentato una personale composta da Shakespearology, Overload e L’Angelo della Storia. Nella stagione 2023/24 i Sotterraneo hanno messo in scena la coproduzione Il fuoco era la cura. Nel giugno 2025 curano la performance site-specific Dance Me to the End of the World nell’ambito del progetto europeo UNLOCK THE CITY!. In occasione del loro ventesimo anniversario, per Complemento di relazione a ottobre 2025 tornano in scena con L’Angelo della Storia, DJ-SHOW, Talk show e Il fuoco era la cura.
Łukasz Twarkowski
Nato nel 1983, Łukasz Twarkowski è creatore di performance multimediali che si situano all’intersezione fra teatro e arti visive. I suoi progetti contemplano una dilatazione della realtà attraverso il multimediale. Elemento fondante delle sue creazioni è l’indagine delle potenzialità e dei limiti del teatro come mezzo e veicolo della comunicazione. Grazie alla costante decostruzione della narrazione, la messa in discussione dell’abitudinarietà del pubblico e un impiego sapiente dei nuovi media, Twarkowski inventa un linguaggio drammaturgico nuovo e originale, basato sulle tecnologie multimediali e, in senso lato, digitali. In questo modo, analizza e osserva le relazioni via via sempre più complesse tra Reale, Simbolico e Inventato. I suoi spettacoli sono andati in scena nei festival e sui palcoscenici più importanti d’Europa, come Holland Festival, Odéon-Théâtre de l’Europe, Ruhrtriennale, Festival de Otoño di Madrid, Wiener Festwochen e Southbank Centre di Londra. Attualmente è artista associato a Onassis Stegi ad Atene. In scena al Teatro Strehler nel maggio 2024 durante il Festival Presente Indicativo | Milano Porta Europa, Rohtko è stato il suo primo lavoro teatrale rappresentato in Italia.
Foto 1, 2, 3, 9 © Masiar Pasquali | 4 © Andrea Pizzalis | 5 © Anne Van Aerschot | 6 © Toni Gentile | 7 © Tiny Geeroms | 10 © Smith | 11 © Sveva Bellucci | 12 © Pier Paolo Zimmermann | 13 © Christophe Raynaud de Lage | 14 © Clara Vannucci | 15 © Beatrice Borgers