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Abbecedario per il mondo nuovo – Fumatore

Abbecedario per il mondo nuovo – Fumatore

Fumatore di Valeria Patota, con Leda Kreider.
Podcast online su Spreaker da domenica 25 aprile 2021

Ascolta "Fumatore di Valeria Patota" su Spreaker.

La prima ragione per cui ho scelto la parola fumatore immagino sia perché fumo. La seconda, con grande probabilità, è perché fumo e mi piace. Potremmo addirittura dire che fumo, mi piace, e ne vado fiera. Sì: sono una Fumatrice e ne vado fiera. E so che non sono la sola.
L’ultima volta che ho visto mia nonna era sdraiata in un letto, attaccata a una bombola di ossigeno. Con il respiro affaticato e la voce stanca, mi teneva la mano e mi parlava. Mi diceva che aveva tre rimpianti nella vita, ma solo con uno davvero non riusciva a fare pace, quello che la accompagnava ormai da più di vent’anni: aver smesso di fumare. 
Il mio Fumatore è come mia nonna: ha la stessa tenacia, lo stesso amore per la vita, che è breve, e va goduta. Valeria Patota

Sinossi
Il Fumatore è un paladino, un eroe quotidiano che deve affrontare il suo viaggio attraversando i mille ostacoli che questa società in cui non è più benvenuto gli impone. La sua frustrazione viene sviscerata in un inno al piacere, un grido per la libertà personale. Perché alla fine nella vita tutto ciò che si vuole è essere compresi. O per lo meno essere lasciati in pace.
 

Biografia

Valeria Patota nasce a Roma nel 1992. Dopo un periodo iniziale di formazione come attrice, vira verso la scrittura drammaturgica e nel 2016 si diploma come Autrice Teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Continua la sua formazione a Madrid, dove frequenta, presso la Universidad Carlos III, il Máster/Experto en Creación Teatral, sotto la guida del drammaturgo Juan Mayorga. Nel 2019 è finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con il testo Minotauropatia, già finalista al Premio Giovanni Testori di Milano nel 2018. Nell’ottobre del 2019, l’adattamento radiofonico del suo microdramma Waiting for Future viene trasmesso su Rai Radio 3 in occasione della XIX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dedicata a L’Italiano sul palcoscenico. Nel 2020 firma la traduzione in lingua italiana della sceneggiatura del film spagnolo Echoes di Tommy Llorens, vincitore di più riconoscimenti a livello internazionale.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – EEE

Abbecedario per il mondo nuovo – EEE

EEE di Greta Cappelletti, con Petra Valentini.
Podcast online su Spreaker da sabato 24 aprile 2021

Ascolta "EEE di Greta Cappelletti" su Spreaker.

È la prima parola che mi è venuta in mente. La più giusta.
Non è nemmeno una parola, è una persona. Forse neanche una persona, ma un personaggio. EEE è il suo marchio, il grido malinconico con cui sembra volerci dire è andata così ma che, se necessario, può diventare urlo straziante, comunitario. EEE ha cambiato le sorti della discografia italiana, è il pretesto per raccontarci come le cose minuscole e casuali possono segnare destini, concerti, stadi, relazioni, svolte epocali. Greta Cappelletti

Sinossi
Una donna comune con un principio di rosacea si schiaffa i capelli dietro la spalla sinistra. Qualcuno lo nota, lo rimarca con  particolare attenzione e, dal piccolo gesto, si innesca una reazione a catena di eventi destinati a cambiare le sorti di una coppia. Qualcosa di simile è successo anche a Vasco Rossi.
 

Biografia

Greta Cappelletti nasce a Melegnano (venti chilometri a sud di Milano) nel 1986. Si diploma come autrice alla Scuola Civica Paolo Grassi nel 2014 e l’anno successivo è finalista alla 53^ ed. del Premio Tondelli Riccione con il testo Camera oscura. Nel 2015 nasce il sodalizio artistico con il regista e autore Liv Ferracchiati, con cui fonda la compagnia teatrale The Baby Walk (Premio Scenario 2017). È finalista al Premio Network Nuova Drammaturgia con Persi messo in scena al Theatre 503 di Londra all'interno del Festival Italy Uncovered. Nel 2018 il suo testo No Land Lady è alla Biennale Teatro, per la regia di Camilla Brison, nella sezione Registi under 30 e debutta al Festival Roma Europa nel 2020. Il suo primo amore resta la scrittura comica e lavora affiancando diversi artisti tra cui Fabio Paroni, Valentina Cardinali, Trejolie. I suoi lavori sono editi da Editoria e Spettacolo e Cue Press.

 

Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – Deserto

Abbecedario per il mondo nuovo – Deserto

Deserto di Riccardo Favaro, con Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Anna Manella, Marco Mavaracchio, Francesca Osso.
Podcast online su Spreaker da venerdì 23 aprile 2021

Ascolta "Deserto di Riccardo Favaro" su Spreaker.

Orientare la scelta di un titolo sulla base di una lettera assegnata richiede una buona dose di fiducia. Non tanto, io credo, nello scritto che si sta producendo, quanto nella propria capacità associativa. Il Deserto, più che la denominazione di un paesaggio, è l’indicazione di uno stato, di una condizione. Corrisponde all’Abbandono e, per naturale contrapposizione, alla Scelta. Perché, nella letteratura, al Deserto si approda. Mi è parsa un’associazione sincera, forse la migliore che avessi a disposizione, per restituire a pieno la crudeltà e la contraddizione dei giorni in cui viviamo. Riccardo Favaro

Sinossi
Una casa ospita una famiglia che si ritrova per cena. Pare una cena come altre, abitudinaria. Il Padre e la Madre sentono il dovere di raccontare qualcosa, a turno, con ordine. Poi si ritirano altrove. Il Figlio e la Figlia, una volta soli, fanno lo stesso. Ma le loro parole a quale casa appartengono?
 

Biografia

Riccardo Favaro nasce a Treviso il 16 Marzo 1994. Dopo gli studi classici si trasferisce a Milano, dove si forma e si diploma come drammaturgo presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Inizia da subito a lavorare, curando adattamenti per le regie di Giampiero Solari. È finalista del Premio Riccione-Tondelli nel 2017. Vince il Premio Scenario 2019 con lo spettacolo Una Vera Tragedia, di cui è autore e co-regista, insieme ad Alessandro Bandini (prod. LAC Lugano Arte e Cultura in coproduzione con Teatro i). Sempre nel 2019 debutta alla Biennale Teatro con Saul, scritto con Giovanni Ortoleva. Nel 2020 è ospite del Festival Internazionale del Teatro di Lugano e del Festival delle Colline Torinesi. Nello stesso anno inizia a collaborare con Carmelo Rifici che lo chiama come membro del comitato editoriale di Lingua Madre - Capsule per il futuro (LAC). Nell’ambito dello stesso progetto, scrive Analisi Logica, una drammaturgia in forma di saggio di cui Fabio Condemi firma regia, scene e costumi. Dopo avervi partecipato come autore selezionato (con Ultima Spiaggia), nel 2021 diventa socio di Situazione Drammatica.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – Crepe

Abbecedario per il mondo nuovo – Crepe

Crepe di Francesco Toscani, con Monica Buzoianu, Giovanni Drago, Anna Godina, Leda Kreider.
Podcast online su Spreaker da domenica 18 aprile 2021

Ascolta "Crepe di Francesco Toscani" su Spreaker.

Da un po’ di tempo mi sono accorto che, se devo raccontare una storia, i momenti morti mi interessano quanto la storia stessa. Cosa succede se un personaggio, per esempio, si ferma a riposare? O a riflettere? Come lo metto in scena? Scrivendo questo testo, in particolare, volevo catturare l’istante in cui quattro esseri umani si rendono conto che le cose a cui danno peso e importanza possono diventare improvvisamente insignificanti. Qualcuno di loro rompe con la vita che ha sempre vissuto, qualcun altro invece sceglie di proseguire con la propria routine, fingendo non sia accaduto nulla. Quando si parte da un’idea astratta è importante – almeno per me trovare un’immagine concreta che la incarni. In questo caso, la crepa mi è sembrata una buona metafora; le crepe rivelano la fragilità degli oggetti di cui ci circondiamo, dei luoghi che abitiamo. A volte annunciano una catastrofe, a volte no; a volte possono essere riempite o nascoste; a volte no; come i piccoli traumi e le epifanie che danno senso e forma alle nostre vite. Francesco Toscani

Sinossi
Emma, la ex moglie di Lucas scappata di casa, dopo tanti anni decide di scrivergli. Caterina, la nuova compagna dell’uomo, riceve la lettera al posto suo e scopre qualcosa che lui non le ha mai raccontato. Mara sta aprendo il suo bar, quando Lucas irrompe e le chiede aiuto, giurando di aver visto una morta tra i campi. Intrecciando realtà, ricordi e allucinazioni, Crepe racconta l’incrociarsi momentaneo di quattro vite, nell’arco di una giornata.
 

Biografia

Nato nel 1996, Francesco Toscani si diploma nel 2020 al Corso Autore Teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Il suo primo testo teatrale, La fame, finalista del Premio Hystrio Scritture di scena 2019, vince la segnalazione Beyond Borders? Nell’autunno dello stesso anno è selezionato per il progetto di residenza europea NEON_10: New energies on network, organizzatoda PAV Fabulamundi e lacasadargilla. Il testo scritto in residenza, The scorpion, è rappresentato in forma di radiodramma al Festival Fabulamundi di Targu Mures nell’ottobre 2020. Nel lockdown per RadioVirus, radio del centro culturale MACAO, crea con Sara Bresciani il programma DIY Drama. Viene selezionato da Roberto Paci Dalò per far parte del progetto radiofonico KIN, durante l’edizione 2020 di Sant’Arcangelo Festival. Il suo testo teatrale Che cosa sono i morti è finalista al premio Scintille 2020. Nel 2019 consegue la Laurea Triennale in Lettere col massimo dei voti e la lode all’Università degli Studi di Milano.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – Betulla

Abbecedario per il mondo nuovo – Betulla

Betulla di Michele Ruol, con Lorenzo Frediani.

Ascolta "Betulla di Michele Ruol" su Spreaker.

La vita, la morte, il dolore, il passare del tempo: come esseri umani ci pongono domande alle quali spesso facciamo fatica a rispondere. Una betulla non ha le risposte, ma forse ha un altro punto di vista. Michele Ruol

Sinossi
C'è un paese di provincia, un uomo, una madre che si ammala. E poi la distanza, la solitudine, la mancanza: tutte cose che in qualche modo purtroppo stiamo vivendo. Un paese di provincia, un uomo, una madre: è tutto molto comune, a parte gli alberi.

Biografia

Michele Ruol (Chicago, 1986) è medico e drammaturgo. Collabora con la compagnia Amor Vacui, con la quale ha contribuito alla scrittura di Domani mi alzo presto (Menzione speciale Giovani Realtà del Teatro, 2016), Intimità (Menzione speciale Premio Scenario, 2017) e Tutta la vita (2020).
Nel 2015 è risultato vincitore ex-aequo del concorso “Racconti teatrali di guerra e di pace” indetto dal Teatro Stabile del Veneto con Il solito ignoto. Nel 2017 ha ricevuto la Menzione speciale Premio Hystrio Scritture di scena per Mater certa. Nel 2018 è stato tra gli autori selezionati per Network Drammaturgia Nuova e ha vinto il premio Hystrio Scritture di Scena con Lea R. Ha pubblicato racconti nelle raccolte Il veneto del futuro, Marsilio Editori (2005), Giovani Cosmetici, Sartorio Editore (2008), L’amore ai tempi dell’Apocalisse, Galaad Edizioni (2015), e sulle riviste letterarie inutile (2017) e effe – Periodico di Altre Narratività (2019).


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo – Antigone

Abbecedario per il mondo nuovo – Antigone

Antigone di Valentina Gamna, con Alfonso De Vreese, Leda Kreider, Lorenzo Frediani, Francesca Osso e con Petra Valentini.

Ascolta "Antigone di Valentina Gamna" su Spreaker.

A, a, aaa… asciugatrice. Aston Martin. Astianatte. E dopo Astianatte: Andromaca, Aiace, Argonauti, Afrodite, Acheloo… ho iniziato a pensare agli antichi greci e al fatto che senza di loro non sarei voluta andare da nessuna parte. Il nuovo mondo, per me, sarebbe dovuto partire da lì, dagli dei e dagli eroi, dalla Filosofia, dal Partenone e dal Teatro.
L’immagine di Antigone è arrivata dopo un po’, quando avevo quasi messo da parte l’idea degli antichi greci. Antigone non è affiorata nell’elenco del mondo greco con la “a”. Ha seguito un percorso tutto suo. Ma il fatto che il suo nome iniziasse proprio con quella lettera mi ha fatto pensare che fosse di lei che in questo momento volevo parlare. L'Antigone di Sofocle è colei che segue le leggi del cuore e sono proprio le leggi del cuore che auguro a ciascuno di noi di poter trovare e seguire nel mondo nuovo. Ognuno le proprie e tutte diverse. Leggi che non passino al vaglio della logica, del raziocinio, del successo, del sentire comune. Auguro a tutti noi un personalissimo sentire, ritrovato grazie a un contatto profondo con i propri bisogni e la propria essenza. Non ci sono Dpcm nella mia Antigone, né zone rosse o arancioni rinforzate, ma c’è una ragazza che persegue una scelta a detta di tutti assurda, inutile, sbagliata. Una ragazza che si libera dal giudizio degli altri e che disattende l’immagine che il mondo si è fatto di lei. Una scelta molto piccola. La mia Antigone non è una rivoluzionaria, non ambisce a divenire simbolo di qualcosa in opposizione a qualcos’altro, non sposa un’ideologia. Fa un passo di lato, un passo piccolo che scardina un mondo. Valentina Gamna

Sinossi
Antigone, la dipendente più apprezzata dell’azienda guidata da Creonte, chiede un permesso per festeggiare il compleanno del fratello. Creonte glielo nega, ma Antigone va lo stesso alla festa lasciandosi alle spalle carriera, fidanzato e famiglia. Creonte rimane solo, immobile e muto, mentre l’azienda si sfascia intorno a lui.

Biografia

Valentina Gamna è nata nel 1987 a Milano. Laureata in Scienze dei Beni Culturali e diplomata in Drammaturgia presso la “Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi” ha lavorato come drammaturga (ColeotteriMai Home/Ho.meTana) e assistente alla regia (Ultima Notte Mia, di Aldo Nove, con Erika Urban e la regia di Michele De Vita Conti, prodotto da Teatro i). Il suo testo Mai Home, che ha ricevuto la segnalazione speciale “Fabulamundi – Beyond Borders?” in collaborazione con il “Premio Hystrio Scritture di scena”, è stato messo in scena a Milano (FE- Fabbrica dell’Esperienza), Salerno (Mutaverso festival) e Heidelberg (KulturFestival Italia) dalla compagnia “Vernicefresca”. Valentina ha lavorato anche come sceneggiatrice (Due volte, diretto da Domenico Onorato, Premio Miglior Cortometraggio al Festival Internazionale del Film Tulipani di seta nera di Rai Cinema; Premio Miglior Corto e premio Giuria popolare al Premio Carpine D’Argento Short Film Festival Visciano). Dal 2014 al 2020 ha collaborato come Docente di Scrittura cinematografica con la “Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi” e come giornalista con Radio Lombardia e con il quotidiano Affari Italiani. Da un anno fa parte del team di Comunicazione e Media Relations di Cassa Depositi e Prestiti.


Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Abbecedario per il mondo nuovo

Abbecedario per il mondo nuovo

A petto di un mondo in evidente cambiamento, un mondo che sta ridisegnando le proprie geografie fisiche e spirituali, politiche ed economiche, morali e sociologiche, intime ed oggettive, il teatro ha bisogno di una nuova drammaturgia – forte e duttile ad un tempo – capace di prendere di petto queste trasformazioni e di cercare di orientarsi nel labirinto delle loro contraddizioni, raccontandole. Non sto, naturalmente, pensando alla sola drammaturgia documentaria, o quanto meno non penso esclusivamente ad essa; così come non ritengo nevralgica l’interrogazione sul ductus del nuovo gesto drammaturgico. Penso, piuttosto, che si debba puntare a dar fiato ad una drammaturgia curiosa ed aperta che sappia ragionare sulla molteplicità frammentaria del nostro reale, assumendo radicalmente su di sé il confronto con un mondo mai come oggi – per dirla con Brecht – complesso. Come sempre, l’incontro e il dialogo con tradizioni diverse dalla nostra e portatrici di sguardi “altri” sul presente può essere foriera di una rinnovata vitalità. 
Claudio Longhi

Il passaggio epocale che stiamo vivendo ci impone di interrogarci sul nostro presente e di immaginare il futuro. Quali parole potrebbero essere considerate dei “talismani” per il nostro ingresso in un “mondo nuovo”? Il Piccolo ha lanciato la sfida della creazione di un Abbecedario per il mondo nuovo: 26 drammaturghi under 35, individuati tra finalisti, segnalati e vincitori del Premio Hystrio - Scritture di scena e del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, hanno ricevuto in sorteggio una lettera dell'alfabeto, dalla quale partire per scegliere una parola che potesse assumere un valore “fondativo” e simbolico per il tempo futuro. Sulla base di questa parola, ogni autore ha creato un breve testo, scegliendone liberamente la forma. Ne è nata una sequenza alfabetica di ventisei parole e testi, un vero e proprio “lemmario” che, dalla A di Antigone alla Z di Zitta traccia un percorso nella drammaturgia contemporanea italiana, sfociato poi in una pubblicazione edita in collaborazione con il Saggiatore. 

Coordinatrice del progetto Lisa Ferlazzo Natoli, regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
Letture di Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider e Petra Valentini. con la partecipazione degli allievi della Scuola di Teatro Luca Ronconi: Monica Buzoianu, Giovanni Drago, Anna Godina, Anna Manella, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Simone Tudda

I podcast sono stati resi disponibili online dal 16 aprile 2021 sul profilo Spreaker del Piccolo. Da luglio 2022 i podcast rimangono fruibili per un periodo di tre mesi per ciascuna lettera dalla A alla Z.  

Antigone di Valentina Gamna
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Betulla di Michele Ruol
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Crepe di Francesco Toscani
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Deserto di Riccardo Favaro
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EEE di Greta Cappelletti
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Fumatore di Valeria Patota
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Garbo di Tobia Rossi
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Hollywood di Tommaso Fermariello
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Isola di Rosalinda Conti
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Justine di Tatjana Motta
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Katabasis di Marco Morana
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Letteratura di Fabrizio Sinisi
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Marinai di Carlo Guasconi
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Nibbio di Luca Tazzari
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Omissis di Martina Ruggeri/Industria Indipendente
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Pnìgos di Margarita Egorova
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Quasi di Stefano Fortin
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Rovesciato di Maria Teresa Berardelli
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Simultaneità  di Christian Di Furia
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Tu di Pier Lorenzo Pisano
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Unni di Michelangelo Zeno
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Vuoto di Francesco Bianchi
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Wireless di Ian Bertolini
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Xabaras di Pablo Solari
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Y.E.T.I. di Niccolò Matcovich
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Zitta di Fabio Pisano
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podcast su Spreaker da sabato 12 giugno 

 

Abbecedario per il mondo nuovo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di Scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

Good morning, Orlando!

Good morning, Orlando!

Carotaggi letterari nell’Orlando di Virginia Woolf


Dalle mie labbra sgorgheranno bugie, ma è possibile che frammista a esse vi sia una porzione di verità; sta a voi cercare questa verità e decidere se ce n’è una parte che merita di essere conservata.

In occasione dello spettacolo Carne blu di Federica Rosellini, in scena al Teatro Studio Melato dal 13 al 30 aprile 2022, il Piccolo presenta un podcast in tre episodi: tre carotaggi letterari nell’Orlando di Virginia Woolf, uno dei due testi che hanno ispirato la fiaba nera di Federica Rosellini, la storia del viaggio di Orlando, bambino nato sulla Luna, e del suo cuore di pesce.
La voce dei tre podcast è di Federica Rosellini

Episodio #1
“L’estate dopo quell’inverno disastroso che vide il gelo, l’inondazione, la morte di migliaia di persone e il crollo totale delle speranze di Orlando – perché fu esiliato dalla corte, s’inimicò i nobili più potenti della sua epoca, provocò la giusta rabbia dei Desmond d’Irlanda, il re aveva già abbastanza problemi con gli irlandesi per gradire quell'ulteriore aggiunta –, quell’estate Orlando si ritirò nella sua grande dimora di campagna e visse in completa solitudine…”

 
Episodio #2
“L’amore per i libri era sbocciato presto. da bambino capitava che è un paggio lo trovasse ancora immerso nella lettura a mezzanotte. se gli toglievano la candela, lui allevava lucciole che servivano al suo scopo. Se gli toglievano le lucciole, lui quasi dava fuoco alla casa con un acciarino…”
 



Episodio #3
“Era rimasto chiuso per così tanto tempo a leggere e a scrivere che si era quasi dimenticato le bellezze della natura, che a giugno possono essere meravigliose. Quando arrivo in cima a quella collina da cui nelle belle giornate si poteva vedere mezza Inghilterra, oltre a un pezzo di Galles e di Scozia, si lasciò cadere sotto la sua quercia preferita…”
 

Good morning, futuro!

Good morning, futuro!

Piccola antologia di narrativa distopica in cinque episodi

 

In occasione di Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, in scena al Teatro Studio Melato dal 3 al 27 marzo 2022, il Piccolo presenta un podcast in cinque episodi che raccoglie brevi racconti di fantascienza contemporanea sui temi dell’estinzione, della sostenibilità e del femminismo. Le cinque puntate sono tratte da Donna in piedi di Yasutaka Tsutsui, che immagina una società controllata e “vegetalizzata” e da La soluzione della mosca di Alice Bradley Sheldon (alias James Tiptree Jr.), storia di una distopica società futuribile, in preda a una misteriosa e aliena epidemia di violenza di genere. Una piccola antologia per riflettere sulle “epidemie” culturali e biologiche, sui sistemi di controllo disumanizzanti, sulle relazioni come principio e perno di ogni sopravvivenza. 

I cinque audio sono estratti da due dei tre racconti facenti parte del melologo sci-fi Dove sogna la mosca giravite, performance per il concept di lacasadargilla e a cura di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni. 

 

Crediti degli episodi
un melologo sci-fi
concept lacasadargilla
adattamento Roberto Scarpetti
a cura di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
musiche e paesaggi sonori di Gianluca Ruggeri eseguiti da Alessandro Ferroni, con la partecipazione di Fabio Perciballi alla chitarra elettrica
con Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider, Tania Garribba, Silvio Impegnoso, Alice Palazzi
produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa

 

Episodio #1 | Donna in piedi - Prima parte
dal racconto Donna in piedi di Yasutaka Tsutsui
“Ero rimasto sveglio tutta la notte e alla fine avevo un racconto di 40 pagine, un pezzo di intrattenimento senza importanza che non poteva fare né bene né male. Di questi tempi non si possono scrivere storie che facciano del bene o del male, mi dicevo, assicurando il manoscritto con una graffetta e mettendolo dentro una busta…”

 

 

Episodio #2 | Donna in piedi - Seconda parte
dal racconto Donna in piedi di Yasutaka Tsutsui
“Accanto all’ospedale c’erano due uomini albero allineati a un uomo colonna che indossava un’uniforme da postino. Era impossibile capire fino a che punto fosse vegetalizzato perché le gambe erano coperte dai pantaloni…”

 

 

Episodio #3 | La soluzione della mosca - Prima parte
dal racconto La soluzione della mosca di Alice Bradley Sheldon
“L’uomo, seduto a una latitudine di 2 gradi nord e a una longitudine di 75 gradi ovest, si volta verso il ventilatore anti-mosche rotto e continua a leggere la lettera…”

 

 

Episodio #4 | La soluzione della mosca - Seconda parte
dal racconto La soluzione della mosca di Alice Bradley Sheldon
“La pioggia si era appena fermata e mentre mette via la dichiarazione del sergente Muse, Alan nota alcune dichiarazioni scritte a margine nella calligrafia filiforme di Barney: ‘La religione e la metafisica non sono altro che la voce delle ghiandole dell’uomo…’”

 

 

Episodio #5 | La soluzione della mosca - Terza parte
dal racconto La soluzione della mosca di Alice Bradley Sheldon
“Comunicato della Dottoressa McIntire, Università di Glasgow: un potenziale rischio per la nostra specie risiede da sempre nelle stretta correlazione tra comportamento aggressivo-predatorio e riproduzione sessuale nel maschio…”

 

 

Biografie degli autori

Conosciuta con lo pseudonimo maschile di James Tiptree Jr., Alice Bradley Sheldon (Chicago, 1915 –Mc Lean, Virginia, 1987) è un’autrice di fantascienza statunitense. Il suo primo racconto, The Lucky Ones, viene pubblicato nel 1945 su “The New Yorker” e il suo primo romanzo di successo, The Last Flight of Doctor Ain, esce nel 1969. Tiptree/Sheldon si dedica a un’ampia varietà di stili e sottogeneri, combinando gli interessi sociologici e psicologici con l’attenzione per la tecnologia attraverso lo stile secco della fantascienza. Altri temi affrontati da Tiptree/Sheldon sono la tensione tra il libero arbitrio e il determinismo biologico, il femminismo, la ragione e il desiderio sessuale. 

 

Yasutaka Tsutsui (Osaka, 1934) è uno dei maggiori esponenti della letteratura fantascientifica giapponese. Fra il 1970 e il 1976 vince il Premio Tanizaki, il Premio Yomiuri-bungaku per ben sette volte – tre per il miglior romanzo, quattro per il miglior racconto – e il Premio Seiun (premio giapponese per le migliori opere fantasy e fantascientifiche). Tsutsui si divide tra la scrittura di romanzi e racconti. In occidente è noto specialmente per i romanzi Paprika (1993) e per Toki o Kakeru Shōjo (1967), quest’ultimo conosciuto come La ragazza che saltava nel tempo e divenuto un film d’animazione nel 2006, con la regia di Mamoru Hosoda. Gran parte delle opere di Tsutsui sono oggi ancora inedite in Italia.

 

Good morning, anni Venti!

Good morning, anni Venti!

Rassegna stampa da un altro secolo 


Cosa succedeva negli anni Venti, in Italia, mentre iniziava l’ascesa di M? Qual era la lingua, quali le idee e le informazioni che circolavano sulla carta stampata in quegli anni? Ce lo raccontano le attrici e gli attori della compagnia dello spettacolo M Il figlio del secolo, grazie al prezioso contributo di Fondazione Corriere della Sera e dei suoi archivi. Notizie, curiosità, fatti di cronaca e di costume, ma anche reclame e brevi annunci pubblicitari, a restituire, in una manciata di minuti, il clima di un’intera stagione. 
 

24 gennaio 1920
Lo sciopero dei postelegrafonici e quello dei ferrovieri, la richiesta di industrializzazione dei pubblici servizi e… il “miglior estratto di carne purissima” dell’epoca.
con Tommaso Ragno
voce Michele Nani

 

 

28 gennaio 1920
Favorire la ventilazione sui tram, sanificare i luoghi pubblici attraverso squadre di disinfettatori: sono semplici misure di prevenzione per contrastare il diffondersi dell’influenza e le sue degenerazioni più gravi. È cambiato qualcosa dal 1920 ad oggi? Forse la facilità con cui si poteva rimediare al problema della forfora: ecco la ricetta di una lozione da preparare rigorosamente in casa, che promette, allo stesso tempo, di colorare e promuovere la crescita dei capelli.  
con Sandra Toffolatti
voce Michele Nani
 
 

 

8 febbraio 1922
La guerra al socialismo? Non è una prerogativa tutta italiana, ma serpeggia negli anni Venti anche nell’Inghilterra conservatrice di Winston Churchill, dove i “caporioni rossi” li si va a stanare “acciuffandoli per la barba” a uno a uno.
Ma se, prima di buttarsi nella mischia della politica o della vita in generale, ritenete sia necessaria un’adeguata preparazione, niente paura: le “scuole riunite per corrispondenza” possono fornirvi una moltitudine di titoli, licenze e una preparazione facile facile, celerissima e soprattutto a buon mercato! 
con Tommaso Cardarelli e Alberto Onofrietti 
voce Michele Nani

 

 

11 febbraio 1922
Pachidermatico, beccheggiante, andamento caratteristico che ricorda il veliero: il passo del cammello spopola nei dancing degli anni Venti, riacclimatando le gambe italiche, abituate a movenze sentimentali vecchio stile, all' “erotico-esotica maniera dei ritmi nuovi” e delle jazz band. E per apparire raggianti mentre si calcano le piste da ballo, quale miglior soluzione di una “supercirpria” che “perpetua l’incanto” della vostra carnagione?
con Diana Manea
voce Michele Nani

 

 

15 febbraio 1923
E se dietro il “superuomo” di Nietzsche si nascondesse un certo “supermaschilismo”? Il sospetto, stando alle cronache del ’23, sembra più che fondato. George Sand e Madame de Staël? Meglio sarebbe se le donne si dedicassero all’igiene della casa o, al più, alla cucina… E purtroppo, per fare risvegliare “Federico” da questi efferati luoghi comuni, non basterebbero cento tazze di caffè Kneipp. Ottimo prodotto – se lo trovate originale – ma privo di ogni caffeina, perché di malto.  
con Flavio Francucci e Francesco Giordano
voce Michele Nani
 

 

18 febbraio 1923
La passione dei fanciulli per le armi – più diffuse tra la popolazione delle “penne stilografiche” – e il demone della politica, a cui scellerati genitori consegnavano i propri figli. Sono queste alcune delle piaghe che affliggono l’Italia all’indomani della Grande guerra stando alle cronache. 
Ma se lo chiedete al Dottor Karl Schmitt, vi risponderà che ciò che davvero tormenta gli italiani è l’iperstanchezza del piede, per la quale vale la pena consultare il libro illustrato “Piedi e gambe doloranti”. Un’amena lettura offerta gratuitamente dallo stimato Schmitt in persona.
con Michele Dell'Utri e Diana Manea
voce Michele Nani
 

 

22 febbraio 1924
Il suo pezzo forte doveva consistere nello “Scontro ferroviario”. Ma uno scontro, di ben altro genere, il sedicente illusionista Cesare Gabrielli, lo ha per le vie di Milano con una piccola folla inferocita per la sua condotta. Gelosia? Truffa? O una scaltra operazione di guerilla marketing ante litteram per attirare il suo pubblico?
Dagli anni Venti a oggi, certe cose non cambiano mai. Compreso il desiderio di far ricrescere i capelli perduti o almeno di mantenere quelli che vi rimangono. In questo senso la Chinina Migone promette meraviglie…in rima baciata!
con Paolo Musio e Michele Nani
voce Michele Nani

 

 

24 febbraio 1924
Fiume sta per diventare italiana. Ma non per tutti la notizia è motivo di giubilo, nel 1924. Se Fiume si annette, la possibilità di divorziare a pochi chilometri da casa scompare. E sotto questa grave minaccia, i divorziandi d'Italia corrono a prendere la cittadinanza fiumana prima che sia troppo tardi.
con Massimo Popolizio
voce Michele Nani

 

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